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"Amicizie" finite dopo anni


Cava27

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Vi è mai capitato di porre fine ad amicizie durate anni perchè, a conti fatti, l'altra persona non era o non si comportava propriamente da amico?

 

Siete stati in qualche modo "traditi", o vi sentite tali? Quella persona di cui vi fidavate ciecamente si è infine mostrata per quello che era, o ha semplicemente preso un'altra strada?

 

Secondo voi un'amicizia può finire anche perchè, col tempo, e a causa di tante esperienze, si cambia?

 

Insomma fatemi sapere la vostra!

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Il tempo può deteriorare un amicizia..si sviluppano interessi diversi, subentrano problemi familiari o lavorativi e molto spesso si perdono anche i contatti. Se un amicizia è veramente tale riesce a sopravvivere a tutti i problemi..ma quante amicizie sono realmente cosi forti? Io ho tanti conoscenti e due sole amicizie e mi sto accorgendo che stanno iniziando a svanire...cerco di fare del mio meglio per conservarle ma è veramente difficile quando all'altro forse non importa realmente.  Fa male accorgersene dopo tanto tempo comunque...non è mai facile ricominciare.

La speranza però non mi manca :D ho conosciuto gente interessante qui e chissà...

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27 minuti fa, LukeFederer ha scritto:

Il tempo può deteriorare un amicizia..si sviluppano interessi diversi, subentrano problemi familiari o lavorativi e molto spesso si perdono anche i contatti. Se un amicizia è veramente tale riesce a sopravvivere a tutti i problemi..ma quante amicizie sono realmente cosi forti? Io ho tanti conoscenti e due sole amicizie e mi sto accorgendo che stanno iniziando a svanire...cerco di fare del mio meglio per conservarle ma è veramente difficile quando all'altro forse non importa realmente.  Fa male accorgersene dopo tanto tempo comunque...non è mai facile ricominciare.

La speranza però non mi manca :D ho conosciuto gente interessante qui e chissà...

 

A volte, anche dopo tanto tempo, anche se ormai si da' quasi per "scontata" quell'amicizia (nel senso buono) capita di voler cambiare aria, magari per qualche mese, magari per qualche anno

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Diciamo di sì, ma diciamo anche di no.

Sono sempre stata una ragazza positiva e capace di dedicere ciò che è meglio per me... o almeno, è quel che credo.

Qualche litigio in passato sì, ma tutto risolto. Inizialmente sono un po' diffidente perché preferisco conoscere "a 360 gradi" una persona, attualmente sono in buoni/splendidi rapporti con i miei amici.

Beh, con alcune persone non ci si sente più, ma il nostro legame non era particolarmente forte e con il passare degli anni è normale. Spesso un'amicizia segue lo stesso ciclo della vita:

Nasce, cresce, muore...

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1 ora fa, Cava27 ha scritto:

Vi è mai capitato di porre fine ad amicizie durate anni perchè, a conti fatti, l'altra persona non era o non si comportava propriamente da amico?

 

Siete stati in qualche modo "traditi", o vi sentite tali? Quella persona di cui vi fidavate ciecamente si è infine mostrata per quello che era, o ha semplicemente preso un'altra strada?

 

Secondo voi un'amicizia può finire anche perchè, col tempo, e a causa di tante esperienze, si cambia?

 

Insomma fatemi sapere la vostra!

Il mio ex migliore amico ed io, quando eravamo ancora piccoli, ci divertivamo molto insieme, poi, non so neanch'io perché, ha iniziato a diventare "incivile" e antipatico: inutile dire che ho smesso di frequentarlo e adesso, a distanza di anni, fa una vita più solitaria, siccome molti hanno smesso di parlargli proprio per il suo comportamento. 

Spoiler

:azaz: Karma

 

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Le amicizie finiscono per motivi diversi.
La crescita e maturazione è una delle più gettonate soprattutto durante l'adolescenza, quando piano piano si inizia magari a conoscere sempre più gente e ci si trova meglio con altri che con i soliti amici; un'amicizia poi non deve necessariamente concludersi con un litigio: ormai non parlo più molto spesso coi ragazzi con cui sono cresciuto, perché col tempo ci siamo "diversificati" non trovando più punti in comune, ma ciò non significa che se non ci vediamo magari per caso non ci salutiamo o chiacchieriamo un po'.
Le amicizie scolastiche sono quelle più ingannevoli, perché magari è proprio la scuola l'unico vero legame che si crea e finita quella ci si perde.
"Tradimenti" ne ho ricevuti un paio, ma non sono uno che serba rancore e al massimo interrompo totalmente i contatti in maniera quasi naturale. Una volta, per esempio, con un gruppo di ragazzi del liceo decidemmo di uscire insieme, cosa mai fatta prima ma volevamo provare: un ragazzo si ritirò a tipo 15 minuti dall'appuntamento dicendo che la sorella stava male e non c'era nessuno a casa cui potesse badarle e doveva restare lui. Ovviamente noi capimmo e gli augurammo buona serata, ma potete immaginare la nostra reazione quando un'oretta dopo lo vidimo passeggiare allegramente con un gruppo di ragazzi. Su certe cose difficilmente si passa sopra.

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10 minuti fa, TheShadowKing ha scritto:

I

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:azaz: Karma

 

No, tracollo psicologico e isolamento sociale. Il karma ti può far andare bene la vita anche se sei un mostro o fartela andare male se sei buono.

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41 minuti fa, Crystal96 ha scritto:

Diciamo di sì, ma diciamo anche di no.

Sono sempre stata una ragazza positiva e capace di dedicere ciò che è meglio per me... o almeno, è quel che credo.

Qualche litigio in passato sì, ma tutto risolto. Inizialmente sono un po' diffidente perché preferisco conoscere "a 360 gradi" una persona, attualmente sono in buoni/splendidi rapporti con i miei amici.

Beh, con alcune persone non ci si sente più, ma il nostro legame non era particolarmente forte e con il passare degli anni è normale. Spesso un'amicizia segue lo stesso ciclo della vita:

Nasce, cresce, muore...

 

Sono d'accordo, non sempre finisce per un litigio, magari il legame non era così forte e finisce

22 minuti fa, Eltirat ha scritto:

Le amicizie finiscono per motivi diversi.
La crescita e maturazione è una delle più gettonate soprattutto durante l'adolescenza, quando piano piano si inizia magari a conoscere sempre più gente e ci si trova meglio con altri che con i soliti amici; un'amicizia poi non deve necessariamente concludersi con un litigio: ormai non parlo più molto spesso coi ragazzi con cui sono cresciuto, perché col tempo ci siamo "diversificati" non trovando più punti in comune, ma ciò non significa che se non ci vediamo magari per caso non ci salutiamo o chiacchieriamo un po'.
Le amicizie scolastiche sono quelle più ingannevoli, perché magari è proprio la scuola l'unico vero legame che si crea e finita quella ci si perde.
"Tradimenti" ne ho ricevuti un paio, ma non sono uno che serba rancore e al massimo interrompo totalmente i contatti in maniera quasi naturale. Una volta, per esempio, con un gruppo di ragazzi del liceo decidemmo di uscire insieme, cosa mai fatta prima ma volevamo provare: un ragazzo si ritirò a tipo 15 minuti dall'appuntamento dicendo che la sorella stava male e non c'era nessuno a casa cui potesse badarle e doveva restare lui. Ovviamente noi capimmo e gli augurammo buona serata, ma potete immaginare la nostra reazione quando un'oretta dopo lo vidimo passeggiare allegramente con un gruppo di ragazzi. Su certe cose difficilmente si passa sopra.

 

Anti-sgamo il tizio con la sorella malata, li è proprio mancanza di furbizia oltre che di educazione 

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L'amicizia? Esiste davvero? Non credo.

Gente che credevo "amica" dopo anni ha cominciato a trattarmi male e a frequentare cattive compagnie, ritrovandomi da 10-13 amici alle elementari a 1-2 ""amici"" in terza media. Credo che si capisce chi e'proprio amico e chi no crescendo, durante l'adolescenza. Purtroppo molti si sentono piu'grandi e fighi, quindi se qualcuno vuole continuare a vivere la sua eta'invece di sentirsi piu'grande viene preso in giro anche da suoi "amici".

Ad esempio, anche per le passioni. "Ah ma in terza media ancora giochi ai Pokemon?", con un tono come se sentisse superiore. E alcuni "amici", pur di farsi fighi con quelli popolari ti trattano male, e ti vengono a cercare solo quando gli conviene. Tradimenti? Tanti. Ad esempio "no non esco oggi" e lo trovi al parco con quelli popolari. Poi credo centrano le amicizie pure..ad esempio, molti sopratutto a quest'eta'cominciano a frequentare cattive compagnie e per essere accettate si uniformano a loro, trattando male chi non fa come il "capogruppo". C'e'troppa cattiveria..e queste cose spingono le persone piu'deboli(come me..)nel baratro della depressione, autolesionismo e nei peggiori dei casi al suicidio..

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Tristemente mi aggrego alle persone che sono passate per di qua.

 

Alle elementari conobbi un bambino con cui strinsi subito un forte legame d'amicizia - o quello che pensavo fosse tale. Praticamente stavamo sempre insieme, ci piacevano le stesse cose, ci vedevamo appena potevamo, spesso e volentieri veniva da me e viceversa per giocare. Insomma, in cinque anni siamo diventati come fratelli. Il problema venne quando, alle medie, ci misero in classi diverse. Nel giro di tre anni i rapporti iniziarono a diminuire, complici sia i nuovi amichetti sia la crescita che, volenti o nolenti, pian piano ci stava facendo prendere strade diverse. In seguito i rapporti si estinsero quasi totalmente nel corso delle superiori. Se ci vediamo per strada o da qualche altra parte ovviamente ci salutiamo, ma a volte non posso fare a meno di pensare che quella sia stata un'amicizia dettata un po' dall'opportunismo, specialmente dopo un paio di episodi posti al "termine" di tutto e di cui prima, vuoi perché non pensavo di certo che ci saremmo separati, vuoi perché mi divertivo a giocare con lui, non mi ero mai accorta, seppure qualche litigio ogni tanto ci è stato, come normale che sia. Quando ho capito che ormai non c'era più nulla da fare ci sono rimasta male, talmente tanto che sinceramente ancora oggi, dopo anni, fatico a fare amicizia con facilità.

 

Per la serie "amicizie amicose" invece non posso non spendere un paio di parole per un altro ragazzuolo: alle elementari, oltre al ragazzo sopracitato, conobbi anche un altro bambino. Diciamo che eravamo un po' un trio, ma con lui, nonostante abitassimo - ed abitiamo - molto vicini, mi sentivo di meno rispetto all'altro. Alle medie siamo andati in scuole diverse e tutt'ora frequentiamo scuole diverse, ma in un modo o nell'altro ci sentiamo, seppure non in maniera frequente. Credo che sia questo che ci ha permesso di rimanere amici: quando serve ci siamo, ma non abbiamo bisogno di sentirci tutti i giorni per saperlo; non c'è un rapporto presentissimo, a volte quasi ossessivo, c'è un'amicizia semplice. Insomma, alla fine posso dire che è il mio migliore amico, l'unico che nonostante tutto continui a sopportarmi dopo ben dodici anni. E, well, se stai leggendo non lo fare che poi mi vergogno, sappi che ti voglio bene ma non trascinatemi più in giro in quel modo a Capodanno, eh y-y

 

 

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Le amicizie finiscono quando non vi è interesse da parte di entrambi di recuperare i rapporti, di venirsi incontro. Capita di finire a litigare anche pesantemente, di sentirsi feriti da un/un' amico/a e di non parlarsi. Tuttavia se si tratta di un rapporto saldo di amicizia si finirà col fare pace e tornare più amici di prima.

Io diverse volte mi sono ritrovato a non parlare più a degli amici. Sono fatto così, non mi vendico, ma se qualcuno mi fa dei torti gravi la mia voglia di continuare a interagire con quella persona diventa pari a zero, almeno finché non ricevo delle scuse o capisco che essa è realmente pentita e dispiaciuta. 

Di litigi seri ne ho avuti due. Il primo è finito dopo un mese. Il mio amico alla fine ha capito di aver sbagliato e mi ha regalato un libro significato con tanto di dedica. Poche parole, ma speciali.

Un altro si è risolto dopo 3 mesi in cui avevamo smesso di parlarci totalmente. Due amiche ci hanno spinto entrambi a confrontarci. Alla fine abbiamo parlato per qualche ora, ci siamo chiariti e ora siamo molto più amici di prima.

Poi vabbè, ci sono amici (tutte amiche in realtà) con cui ho chiuso i ponti definitivamente perché se c'è una cosa che non tollero è la falsità e il doppiogioco. Per questo con loro non parlo più da tempo e non ho intenzione di farlo. Si sono anche scusate (in parte) e le ho perdonate, ma non le posso più ritenere amiche. 

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7 ore fa, FireBlast ha scritto:

Secondo me influisce molto il tipo di amicizia e il rapporto instaurato con tale persona, è molto curioso e carino questo topic! 

 

Grazie!

6 ore fa, Toryn ha scritto:

L'amicizia? Esiste davvero? Non credo.

Gente che credevo "amica" dopo anni ha cominciato a trattarmi male e a frequentare cattive compagnie, ritrovandomi da 10-13 amici alle elementari a 1-2 ""amici"" in terza media. Credo che si capisce chi e'proprio amico e chi no crescendo, durante l'adolescenza. Purtroppo molti si sentono piu'grandi e fighi, quindi se qualcuno vuole continuare a vivere la sua eta'invece di sentirsi piu'grande viene preso in giro anche da suoi "amici".

Ad esempio, anche per le passioni. "Ah ma in terza media ancora giochi ai Pokemon?", con un tono come se sentisse superiore. E alcuni "amici", pur di farsi fighi con quelli popolari ti trattano male, e ti vengono a cercare solo quando gli conviene. Tradimenti? Tanti. Ad esempio "no non esco oggi" e lo trovi al parco con quelli popolari. Poi credo centrano le amicizie pure..ad esempio, molti sopratutto a quest'eta'cominciano a frequentare cattive compagnie e per essere accettate si uniformano a loro, trattando male chi non fa come il "capogruppo". C'e'troppa cattiveria..e queste cose spingono le persone piu'deboli(come me..)nel baratro della depressione, autolesionismo e nei peggiori dei casi al suicidio..

 

@Toryn Con questo topic volevo e voglio confrontare le mie esperienze con quelli degli altri, e capisco che ognuno abbia la sua storia alle spalle così come le sue cicatrici, ma fidati quanto ti dico che non vale pena soffrire così tanto per persone che alla fine non ti hanno lasciato niente se non tanta amarezza.

L'Italiano medio, ma che dico, l'uomo medio, mediocre, che non ha cervello segue la massa pensando sia la cosa migliore da fare mentre in realtà non è così.

 

Viviamo nell'era dei social network ma abbiamo tutti una paura terribile di rimanere solo, isolati e quindi se non si è abbastanza forti e intelligenti si tende ad accantonare ciò che ci piace per non rimanere da soli.

 

Ti dico, anche per esperienza che stare da soli, anche per lunghi periodi, può farti capire tante cose e fartene vedere altre in maniera diversa. Quando ti senti emarginato, una voce fuori dal coro, il consiglio è di andartene, di andare via da quel "coro" è di capire che cosa fa davvero per te. Parlo di cose, passioni e persone.

 

Ah, a proposito di passioni: non pensi che frequentare i luoghi di ritrovo di quello che ti piace possa farti conoscere persone interessanti o perlomeno interessate anche loro a ciò che piace a te? E' così, funziona! Ti piacciono i fumetti, vai in fumetteria e parla con qualcuno, non dico che troverai gli amici della, ma almeno ti farai una bella chiacchierata disinteressata senza sentirti dire dal primo imbecille ignorante: "eh ma leggi fumetti!11"

 

In conclusione, la vita è lunga, è bella ma anche complicata, cerca di riconoscere i veri amici dai falsi eroi e cerca di capire che non vale la pena di stare male per persone del genere, anzi non ha proprio senso! Ora sai come sono, lasciali perdere, tu non sei come loro!

5 ore fa, Monochromatic ha scritto:

Tristemente mi aggrego alle persone che sono passate per di qua.

 

Alle elementari conobbi un bambino con cui strinsi subito un forte legame d'amicizia - o quello che pensavo fosse tale. Praticamente stavamo sempre insieme, ci piacevano le stesse cose, ci vedevamo appena potevamo, spesso e volentieri veniva da me e viceversa per giocare. Insomma, in cinque anni siamo diventati come fratelli. Il problema venne quando, alle medie, ci misero in classi diverse. Nel giro di tre anni i rapporti iniziarono a diminuire, complici sia i nuovi amichetti sia la crescita che, volenti o nolenti, pian piano ci stava facendo prendere strade diverse. In seguito i rapporti si estinsero quasi totalmente nel corso delle superiori. Se ci vediamo per strada o da qualche altra parte ovviamente ci salutiamo, ma a volte non posso fare a meno di pensare che quella sia stata un'amicizia dettata un po' dall'opportunismo, specialmente dopo un paio di episodi posti al "termine" di tutto e di cui prima, vuoi perché non pensavo di certo che ci saremmo separati, vuoi perché mi divertivo a giocare con lui, non mi ero mai accorta, seppure qualche litigio ogni tanto ci è stato, come normale che sia. Quando ho capito che ormai non c'era più nulla da fare ci sono rimasta male, talmente tanto che sinceramente ancora oggi, dopo anni, fatico a fare amicizia con facilità.

 

Per la serie "amicizie amicose" invece non posso non spendere un paio di parole per un altro ragazzuolo: alle elementari, oltre al ragazzo sopracitato, conobbi anche un altro bambino. Diciamo che eravamo un po' un trio, ma con lui, nonostante abitassimo - ed abitiamo - molto vicini, mi sentivo di meno rispetto all'altro. Alle medie siamo andati in scuole diverse e tutt'ora frequentiamo scuole diverse, ma in un modo o nell'altro ci sentiamo, seppure non in maniera frequente. Credo che sia questo che ci ha permesso di rimanere amici: quando serve ci siamo, ma non abbiamo bisogno di sentirci tutti i giorni per saperlo; non c'è un rapporto presentissimo, a volte quasi ossessivo, c'è un'amicizia semplice. Insomma, alla fine posso dire che è il mio migliore amico, l'unico che nonostante tutto continui a sopportarmi dopo ben dodici anni. E, well, se stai leggendo non lo fare che poi mi vergogno, sappi che ti voglio bene ma non trascinatemi più in giro in quel modo a Capodanno, eh y-y

 

 

 

In sintesi credo che ciò che sta emergendo di più dalle vostre risposte è il fatto che le amicizie, salvo casi estremi, durano se si vuole farle durare.

Io credo, però, che se ad un certo punto non si sente più quel feeling, quell'affiatamento sia anche giusto mollare la presa, magari per sempre, magari solo per un pò.

4 ore fa, Peter_Pan ha scritto:

Le amicizie finiscono quando non vi è interesse da parte di entrambi di recuperare i rapporti, di venirsi incontro. Capita di finire a litigare anche pesantemente, di sentirsi feriti da un/un' amico/a e di non parlarsi. Tuttavia se si tratta di un rapporto saldo di amicizia si finirà col fare pace e tornare più amici di prima.

Io diverse volte mi sono ritrovato a non parlare più a degli amici. Sono fatto così, non mi vendico, ma se qualcuno mi fa dei torti gravi la mia voglia di continuare a interagire con quella persona diventa pari a zero, almeno finché non ricevo delle scuse o capisco che essa è realmente pentita e dispiaciuta. 

Di litigi seri ne ho avuti due. Il primo è finito dopo un mese. Il mio amico alla fine ha capito di aver sbagliato e mi ha regalato un libro significato con tanto di dedica. Poche parole, ma speciali.

Un altro si è risolto dopo 3 mesi in cui avevamo smesso di parlarci totalmente. Due amiche ci hanno spinto entrambi a confrontarci. Alla fine abbiamo parlato per qualche ora, ci siamo chiariti e ora siamo molto più amici di prima.

Poi vabbè, ci sono amici (tutte amiche in realtà) con cui ho chiuso i ponti definitivamente perché se c'è una cosa che non tollero è la falsità e il doppiogioco. Per questo con loro non parlo più da tempo e non ho intenzione di farlo. Si sono anche scusate (in parte) e le ho perdonate, ma non le posso più ritenere amiche. 

 

Per quanto riguarda il "chiudere i rapporti" mi trovi assolutamente d'accordo, circa un anno fa per esempio un mio amico ha iniziato a comportarsi in modo stupido (dico solo questo perchè non voglio entrare nel dettaglio), insomma alla fine dopo qualche confronto ho deciso di allontanarmi dal gruppo

sia per riflettere, sia per far capire a queste persona che con quell'atteggiamento avrebbe perso molto, cioè i suoi amici, e alla fine ce l'ho fatta! Anche se non è più la stessa cosa, ma in questo caso anche confrontarsi millemila volte non serve, se non lo capisci davvero da solo.

 

Che cose complicate

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Non è finita dopo anni e anni, ma dopo 3 anni sì. Alle medie, già dalla prima praticamente tutta la classe mi prese di mira per non si sa quale motivo, forse perché ero la più tranquilla e la più timida. Avevo solo due amiche, o almeno, così credevo. Verso la terza queste due amiche vennero a sapere dal resto della classe che venivano prese in giro pure loro perché stavano con me. Risultato? La prima si allontanò subito e cominciò a stare con gli altri, legata da un rapporto finto e quasi obbligato, forzato; la seconda si allontanò lentamente, cominciando a preferire il non essere presa in giro anziché stare con me. Conseguenza: alle superiori mi sono letteralmente chiusa in me stessa, con 0 voglia di socializzare e preferivo starmene da sola. Ringrazio solo di aver ritrovato una mia vecchia amica delle elementari che è stata in classe con me fino alla terza per poi cambiare scuola (perché non si trovava bene con i compagni) e con cui ancora mi vedo tutte le settimane. Questa sì che è vera amicizia. Stiamo bene insieme, siamo noi stesse, facciamo le sceme, ci facciamo 30 mila selfie che tanto non faremo vedere mai a nessuno, ridiamo e scherziamo per le più piccole cose...mi basta solo lei, tanto ho perso fiducia negli altri e credo che pochi o nessuno possano ridarmela.

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2 ore fa, Giuls92 ha scritto:

Non è finita dopo anni e anni, ma dopo 3 anni sì. Alle medie, già dalla prima praticamente tutta la classe mi prese di mira per non si sa quale motivo, forse perché ero la più tranquilla e la più timida. Avevo solo due amiche, o almeno, così credevo. Verso la terza queste due amiche vennero a sapere dal resto della classe che venivano prese in giro pure loro perché stavano con me. Risultato? La prima si allontanò subito e cominciò a stare con gli altri, legata da un rapporto finto e quasi obbligato, forzato; la seconda si allontanò lentamente, cominciando a preferire il non essere presa in giro anziché stare con me. Conseguenza: alle superiori mi sono letteralmente chiusa in me stessa, con 0 voglia di socializzare e preferivo starmene da sola. Ringrazio solo di aver ritrovato una mia vecchia amica delle elementari che è stata in classe con me fino alla terza per poi cambiare scuola (perché non si trovava bene con i compagni) e con cui ancora mi vedo tutte le settimane. Questa sì che è vera amicizia. Stiamo bene insieme, siamo noi stesse, facciamo le sceme, ci facciamo 30 mila selfie che tanto non faremo vedere mai a nessuno, ridiamo e scherziamo per le più piccole cose...mi basta solo lei, tanto ho perso fiducia negli altri e credo che pochi o nessuno possano ridarmela.

Sembra il riassunto della mia vita scolastica.

 

Medie, ero preso di mira da la maggior parte dei miei compagni perché reputati più "fighi", in base a criteri che solo vedevano validi. 

Avevo solo due miei compagni, con cui stavo per la maggior parte del tempo. Verso la terza media, questi due miei "amici" si sono allontanati, perché anche loro volevano apparire più "fighi", si allontanarono. Andai alle superiori con 0 voglia di conoscere gente, e parlai pochissimo. Fortunatamente, conobbi uno dei miei più grandi amici tutt'ora, e facciamo praticamente quello che vogliamo (nel rispetto delle regole naturalmente xD). In quella classe ci furono pure due miei ex-compagni delle medie, che conoscevo e che erano nel gruppo dei fighi, ma che in terza media uscirono da quel gruppo e iniziammo a parlare.

Praticamente ho si e no 7-8 amici, ma sono quelli veri, che se ho bisogno mi aiutano e io aiuto loro. Usciamo, magari non tutti insieme, ma ci divertiamo, ecc... sono più felice con pochi amici che con tantissimi amici ma che poi se ne fregano di me.

 

P.S. Per chi se lo chiedesse, i criteri per essere nei "fighi", erano i vestiti che indossavi, come ti comportavi, con chi parlavi, ecc... Si, le medie sono piene di gente idiota :th_sisi: 

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Con un sacco di persone.
Tralasciando il fatto elementari-medie, nel cui durante tra i 300 amici che mi ero fatto (e amici amici, non semplici compagni, nel senso che ci immigravamo nelle case a vicenda e andavamo in vacanza insieme a ruota) me ne sono portati dietro solo due, i casi più eclatanti sono stati  sicuramente quelli con gli amici trasferiti.
In particolare c'era un mio carissimo friend, con cui avevo legato nel trittico delle medie, in cui davvero ci mancava poco sua madre chiedesse l'adozione, tanto era il tempo che trascorrevo in casa sua. Tuttavia l'amico aveva un padre militare, classico fattore frantumamicize, tanto che in seguito fu costretto a frequentare le superiori a Pisa (non senza esserne una pasqua, il balordo). Vane furono le promesse di ipotetiche chiamate e messaggi che ci saremmo mandati durante la lontananza manco fossimo Renzo e Lucia. Sono in quarto superiore e mai una volta lo ho sentito.
Sinceramente, però, non ne sento troppo la mancanza, nè mi sento assolutamente tradito, e per un semplice fatto. Mi stufo.
Infatti se ora guardo al me stesso di anche relativamente poco tempo fa, non vi nascondo che me ne vergogno profondamente.

Davvero mi piacevano determinate cose? Davvero mi esprimevo in un determinato modo? Davvero la pensavo così? E cristo, ma ero proprio stupido. Non lo avete mai pensato anche voi?
Ecco nel corso del tempo io, come sicuramente voi, sono maturato in una certa maniera, formandomi in una determinata linea di carattere e pensiero. Ciò, personalmente, mi ha portato a voler abbandonare alcune amicizie, così come ha portato altri ad abbandonare la mia, perchè non consone ai miei ragionamenti, al mio senso dell'umorismo o alla mia visione di 'persona interessante'. 
E meno male, anche.

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15 ore fa, Giuls92 ha scritto:

Non è finita dopo anni e anni, ma dopo 3 anni sì. Alle medie, già dalla prima praticamente tutta la classe mi prese di mira per non si sa quale motivo, forse perché ero la più tranquilla e la più timida. Avevo solo due amiche, o almeno, così credevo. Verso la terza queste due amiche vennero a sapere dal resto della classe che venivano prese in giro pure loro perché stavano con me. Risultato? La prima si allontanò subito e cominciò a stare con gli altri, legata da un rapporto finto e quasi obbligato, forzato; la seconda si allontanò lentamente, cominciando a preferire il non essere presa in giro anziché stare con me. Conseguenza: alle superiori mi sono letteralmente chiusa in me stessa, con 0 voglia di socializzare e preferivo starmene da sola. Ringrazio solo di aver ritrovato una mia vecchia amica delle elementari che è stata in classe con me fino alla terza per poi cambiare scuola (perché non si trovava bene con i compagni) e con cui ancora mi vedo tutte le settimane. Questa sì che è vera amicizia. Stiamo bene insieme, siamo noi stesse, facciamo le sceme, ci facciamo 30 mila selfie che tanto non faremo vedere mai a nessuno, ridiamo e scherziamo per le più piccole cose...mi basta solo lei, tanto ho perso fiducia negli altri e credo che pochi o nessuno possano ridarmela.

 

Purtroppo sono cose che capitano, nessuno ti potrà mai ridare la fiducia persa, ma forse, anzi senza dubbio essere un pò più diffidenti non può fare che bene

 

13 ore fa, RedHawk006_Buono ha scritto:

Sembra il riassunto della mia vita scolastica.

 

Medie, ero preso di mira da la maggior parte dei miei compagni perché reputati più "fighi", in base a criteri che solo vedevano validi. 

Avevo solo due miei compagni, con cui stavo per la maggior parte del tempo. Verso la terza media, questi due miei "amici" si sono allontanati, perché anche loro volevano apparire più "fighi", si allontanarono. Andai alle superiori con 0 voglia di conoscere gente, e parlai pochissimo. Fortunatamente, conobbi uno dei miei più grandi amici tutt'ora, e facciamo praticamente quello che vogliamo (nel rispetto delle regole naturalmente xD). In quella classe ci furono pure due miei ex-compagni delle medie, che conoscevo e che erano nel gruppo dei fighi, ma che in terza media uscirono da quel gruppo e iniziammo a parlare.

Praticamente ho si e no 7-8 amici, ma sono quelli veri, che se ho bisogno mi aiutano e io aiuto loro. Usciamo, magari non tutti insieme, ma ci divertiamo, ecc... sono più felice con pochi amici che con tantissimi amici ma che poi se ne fregano di me.

 

P.S. Per chi se lo chiedesse, i criteri per essere nei "fighi", erano i vestiti che indossavi, come ti comportavi, con chi parlavi, ecc... Si, le medie sono piene di gente idiota :th_sisi: 

 

Come per l'esperienza che ha avuto Giuls secondo me da piccolini raramente si possono conoscere gli amici della vita, perchè non si ha un pensiero chiaro e poi le cose cambiano velocemente per poi stabilizzarsi un poco, più in la' quindi è naturale lasciare qualcosa indietro

 

8 ore fa, Fraesho Bra ha scritto:

Con un sacco di persone.
Tralasciando il fatto elementari-medie, nel cui durante tra i 300 amici che mi ero fatto (e amici amici, non semplici compagni, nel senso che ci immigravamo nelle case a vicenda e andavamo in vacanza insieme a ruota) me ne sono portati dietro solo due, i casi più eclatanti sono stati  sicuramente quelli con gli amici trasferiti.
In particolare c'era un mio carissimo friend, con cui avevo legato nel trittico delle medie, in cui davvero ci mancava poco sua madre chiedesse l'adozione, tanto era il tempo che trascorrevo in casa sua. Tuttavia l'amico aveva un padre militare, classico fattore frantumamicize, tanto che in seguito fu costretto a frequentare le superiori a Pisa (non senza esserne una pasqua, il balordo). Vane furono le promesse di ipotetiche chiamate e messaggi che ci saremmo mandati durante la lontananza manco fossimo Renzo e Lucia. Sono in quarto superiore e mai una volta lo ho sentito.
Sinceramente, però, non ne sento troppo la mancanza, nè mi sento assolutamente tradito, e per un semplice fatto. Mi stufo.
Infatti se ora guardo al me stesso di anche relativamente poco tempo fa, non vi nascondo che me ne vergogno profondamente.

Davvero mi piacevano determinate cose? Davvero mi esprimevo in un determinato modo? Davvero la pensavo così? E cristo, ma ero proprio stupido. Non lo avete mai pensato anche voi?
Ecco nel corso del tempo io, come sicuramente voi, sono maturato in una certa maniera, formandomi in una determinata linea di carattere e pensiero. Ciò, personalmente, mi ha portato a voler abbandonare alcune amicizie, così come ha portato altri ad abbandonare la mia, perchè non consone ai miei ragionamenti, al mio senso dell'umorismo o alla mia visione di 'persona interessante'. 
E meno male, anche.

 

"Sarai scelto e sceglierai"

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Sì, ricordo che quando avevo circa 10 anni persi un intero gruppo di "amici" con cui giocavo da 2-3 anni. Senza un apparente motivo mi avevano teso una trappola.. Ci dovevamo vedere al solito posto dove giocavamo, un campo isolato. Ma appena arrivato lì, li trovai in compagnia di altri bambini che non conoscevo e volevano picchiarmi tutti insieme o_o. Dopo una brutta scazzottata 1 vs 10 (finita chiaramente male per me), decisi di non vederli più. Tra l'altro non ho mai capito perchè mi avevano fatto quella cosa, ma va be'. A 12 anni persi un'altra amica, una ragazzina con cui giocavo tutti i giorni. I suoi genitori volevano trasferirsi al Nord (che corrisponde all'altra parte del mondo per me) e giustamente se la portarono appresso XD See You soon, dear friend. E chi l'ha vista più lol. Sono trascorsi 7 anni a momenti.. L'ultimo amico sparito nel nulla risale a 4 anni fa. Era stato il mio compagno di banco in 2^ e 3^ media e in 1° liceo. Poi fu bocciato. Da allora lui cominciò a frequentare altri ragazzi e si allontanò bruscamente da me; non mi salutava nemmeno se lo vedevo per strada. Boh, le persone cambiano senza un motivo a volte... Da allora non ho più perso amicizie. Probabilmente perchè non ne ho mai avute altre... Mi è rimasto solo il mio migliore amico - che però non vedo spessissimo fuori dalle mura scolastiche, poichè la scuola stessa ci toglie letteralmente il respiro - :s

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Le mie prime vere amicizie le ho strette 5 anni fa, più o meno, e durano tutt'ora. Ma all'epoca della scuola in tanti si sono avvicinati a me dicendo di voler fare amicizia per poi voltare improvvisamente faccia e cominciare a prendermi in giro così dal nulla, ovviamente non mancava il puntualissimo sbandieramento ai quattro venti di cose che io non volevo si sapessero in giro. Ero talmente ameba da credere a chiunque si comportasse bene con me, poi mi spezzavano io cuore e ci rimanevo malissimo. Se ripenso a com'ero 10 anni fa mi viene una rabbia tremenda perchè detestavo il mio essere zerbino. Anzi no, sto sbagliando, non è vero che le mie prime amicizie le ho strette 5 anni fa, ma ancora un paio d'anni più indietro. Il mio primo vero amico, il mio compagno di vita, ha 7 anni e 7 sono anche gli anni da cui conviviamo. E' vivace, un pò monello, chiassoso ma anche affettuoso. Molti mi guardano male quando definisco "compagno" il mio cane ma che volete farci?? Non voglio bene a nessuno come ne voglio a lui e la cosa non dovrebbe sorprendere viste tutte le brutte esperienze che ho passato a causa di chi mi stava intorno. Per carità, ai miei amici (pochi ma buoni) tengo moltissimo, è solo che i cani, o comunque gli animali in generale, non possono competere con le persone in quanto a fedeltà e amore incondizionato.

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Gli amici veri sono quelli che ci sono sempre e comunque quando ne hai bisogno, per fortuna ho un gruppo seuppur molto limitato di persone così. Con molti ho perso contatti (amici di vecchia data... crescendo le passioni diverse e certe compagnie che preferivo non frequentare ci hanno allontanati). É triste quando succede, però c'è sempre possibilità di trovare nuovi amici.

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Francamente non mi sono mai fatta tanti problemi se qualcuno all'improvviso decide di girare i tacchi e andarsene, come amica sono leale, non rivelo un segreto nemmeno sotto tortura, so ascoltare ( non mi sto incensando, ripeto quello che mi hanno sempre detto tutti...) poi però può comunque capitare, per vari motivi, reali o no, beh si c'è stato anche chi si è fatto pippe   castelli mentali senza chiedere spiegazioni e ha mandato all'aria un'amicizia senza una vera motivazione ( o perché così si è costruito un falso alibi...), il fatto è che se uno/a decide di voltarmi le spalle io non sto nemmeno a perdere tempo a chiedere spiegazioni, per me da quel momento quel tizio/a è come se non fosse mai esistito/a, l'amico/a è una persona che mi deve far star bene in sua compagnia così come io devo fare lo stesso per lui/lei...se non funziona non c'è nessun obbligo di frequentarci...

Sprite by Alemat                                                                                 Sprites by Freedom                                                                         

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On 16/12/2015 at 07:08, RoseRed ha scritto:

Francamente non mi sono mai fatta tanti problemi se qualcuno all'improvviso decide di girare i tacchi e andarsene, come amica sono leale, non rivelo un segreto nemmeno sotto tortura, so ascoltare ( non mi sto incensando, ripeto quello che mi hanno sempre detto tutti...) poi però può comunque capitare, per vari motivi, reali o no, beh si c'è stato anche chi si è fatto pippe   castelli mentali senza chiedere spiegazioni e ha mandato all'aria un'amicizia senza una vera motivazione ( o perché così si è costruito un falso alibi...), il fatto è che se uno/a decide di voltarmi le spalle io non sto nemmeno a perdere tempo a chiedere spiegazioni, per me da quel momento quel tizio/a è come se non fosse mai esistito/a, l'amico/a è una persona che mi deve far star bene in sua compagnia così come io devo fare lo stesso per lui/lei...se non funziona non c'è nessun obbligo di frequentarci...

 

Quoto. Anche io detesto rincorrere la gente. Purtroppo mi è capitato, ma perché sapevo che la colpa era in parte anche mia di quanto successo. 

Ad ogni modo se qualcuno tiene davvero tanto a te non sparisce in quel modo. Io non potrei mai farlo a chi reputo un amico, non riuscirei proprio. Magari lì per lì, se si litiga, a parole posso anche dire a quella persona che non voglio più vederla, ma nei fatti mi contraddirò nel giro di pochi giorni. 

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Se un'amicizia può finire? Be', dovrebbe prima cominciare...

L'esperienza dell'amicizia è una cosa soggettiva (non esistono solo gli affezionatissimi amici del cuore, ma diversi tipi di rapporti) ma soprattutto totalmente assente di vincoli sicuri: in genere si tende ad assegnare all'amicizia caratteristiche quali "lealtà", "fiducia" etc., ma queste sono solo aspettative delle persone, non rappresentano ciò che è l'amicizia. Un'amicizia inizia nel momento in cui due persone, l'una mossa da qualcosa dell'altra, capisce di poter attribuire all'altro le caratteristiche che lo rendono un amico, e a sua volta ne ottiene una risposta negativa. Ma questo non può essere definito un "inizio" certo, sicuro: è solo una delle tante fasi che caratterizza il rapporto con una persona, è imprecisa.

Se si considera che lo sviluppo psico-sociale dell'altro è molto più influenzato dal resto del mondo che da noi, non è difficile capire perché le amicizie "finiscano": gli interessi cambiano, le esperienze sono diverse... Dipende da dove si è trascinati dalla vita.

Considerando l'intero rapporto con una persona, quel momento che si può definire "amicizia" è un insieme di esperienze durante le quali attribuiamo all'altro le caratteristiche di un amico: può essere un momento più o meno importante, ma è solo un momento che non passa, si trasforma in uno stato di indifferenza che ci dà l'impressione che qualcosa sia finito, ma in realtà è solo mutato.

Del resto, non sono nemmeno d'accordo col fatto di distinguere le amicizie in quelle vere, che durano anni in cui si crea un rapporto molto intimo, e le "amicizie" sepre virgolettate che spesso finiscono presto, forse a causa di un rapporto più superficiale: indipendentemente dalla loro durata e dall'intensità sono sempre tipi di amicizia.

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