L'Angolo di Antemia

[erika]

 

 

 

Paragrafo 1. Appunti.

 

Over Used, Under Used, Never Used, Little Cup. Quante categorie. Spesso mi domando che cosa renda un Pokémon classificabile. E' un po' come l'uomo, che nel bene o nel male viene immortalato all'interno di una scala sociale. Antemia, ovviamente sono anche il quantitativo di Stat. Che cos'è la quantità? E' giusto avere tanto potere se poi non lo si sa usare? E' più abile un allenatore che ha un Pokémon con Stat Complessive superiori ai 500 punti, o un allenatore che ha un Pokémon al di sotto delle aspettative di potenza ma riesce comunque a sfruttarlo nel miglior modo possibile seguendo una linea coerente e strategica?

 

"Tanto quanto basta Antemia". Che significa tanto quanto basta? Avere tanto è sinonimo di riuscire ad avere tutto? 

 

"Vorrei usare i Pokémon che mi piacciono" - "Ma non sono abbastanza forti, verranno subito sconfitto". Il piacere e la soddisfazione di compiere un gesto legato all'amore e al buonsenso rende tutto ciò migliore? O c'è bisogno di omologazione?

 

[Kiryu89]

1 ora fa, Antemia ha scritto:

 

 

 

Paragrafo 1. Appunti.

 

Over Used, Under Used, Never Used, Little Cup. Quante categorie. Spesso mi domando che cosa renda un Pokémon classificabile. E' un po' come l'uomo, che nel bene o nel male viene immortalato all'interno di una scala sociale. Antemia, ovviamente sono anche il quantitativo di Stat. Che cos'è la quantità? E' giusto avere tanto potere se poi non lo si sa usare? E' più abile un allenatore che ha un Pokémon con Stat Complessive superiori ai 500 punti, o un allenatore che ha un Pokémon al di sotto delle aspettative di potenza ma riesce comunque a sfruttarlo nel miglior modo possibile seguendo una linea coerente e strategica?

 

"Tanto quanto basta Antemia". Che significa tanto quanto basta? Avere tanto è sinonimo di riuscire ad avere tutto? 

 

"Vorrei usare i Pokémon che mi piacciono" - "Ma non sono abbastanza forti, verranno subito sconfitto". Il piacere e la soddisfazione di compiere un gesto legato all'amore e al buonsenso rende tutto ciò migliore? O c'è bisogno di omologazione?

 

 

Molto dipende dalle mosse che riescono a imparare e/o dalle loro abilità: spesso pokemon all' apparenza scarsi possono risultare fastidiosi

[Frabyte]

26 minuti fa, Kiryu89 ha scritto:

 

Molto dipende dalle mosse che riescono a imparare e/o dalle loro abilità: spesso pokemon all' apparenza scarsi possono risultare fastidiosi

Esatto, tipo Illumise o aromatisse. 

[Kiryu89]

Adesso, Frabyte ha scritto:

Esatto, tipo Illumise o aromatisse. 

 

Io ricordo che ai tempi di BW si usava contrary shell smash schuckle sotto la sabbia

[Frabyte]

4 minuti fa, Kiryu89 ha scritto:

 

Io ricordo che ai tempi di BW si usava contrary shell smash schuckle sotto la sabbia

Oooh, anche l'anno passato ci sono stati esempi del genere come drifblim seed agiltectnica in coppia con fini o Lele.... Oppure nihilego bulky con trick room. 

[Lyndon]

Dipende tutto dal valore che dai agli obbiettivi...

Purtroppo (ma in alcuni casi anche per fortuna) la legge del più forte esiste per natura.

Se vuoi competere per essere il più forte devi adattarti alla situazione ed essere bravo a seguire i cambiamenti. 

Darwin ci insegna che le specie più forti sono quelle che hanno saputo generare nuove caratteristiche in relazione a ciò che li cirolcondava (mamma mia... sfocio nella teoria dell'evoluzionismo parlando di Pokémon)

 

Se invece si vuole testare le proprie abilità con minori possibilità di partenza, è un altro discorso. Se sriesci nell'impresa di arrivare al successo sarà certamente molto più soddisfacente... un traguardo guadagnato con fatica e sudore, impegno e volontà... è impagabile in confronto all'omologazione

 

[erika]

Paragrafo 2. Breeding

 

Ho preso in mano la console, ho acceso il gioco e ho iniziato a lavorare ulteriormente su un Breeding. Tanti soldi, tanti soldi buttati per il Breeding e per cosa? Per ottenere il pokémon con gli IV's perfetti. Non è un po' come l'uomo? L'uomo ricerca sempre la perfezione. Anche io, mi guardo allo specchio e non mi piaccio e vorrei migliorarmi, ma non ho mai il coraggio di volermi realmente migliorare per la paura dei pregiudizi esterni. 

 

"Perfezione non corrisponde all'algoritmo di felicità" - "Però perché devo incatenarmi in qualcosa che non mi piace".

 

A questo punto, ciò che mi sembra più opportuno scrivere, tornando sui Pokémon, a questo punto, cosa siamo noi? Perfezionisti? Cerchiamo in tutti i modi di ricercare nella nostro volontà un senso di completamento? Forse. Paura dei pregiudizi? Anche. Ma a volte penso che sia più una gratificazione di noi stessi.

 

[Keroro]

In realtà non bisogna essere perfetti,dipende dalle abilità dei Pokémon e varia da Pokémon a Pokémon,ad esempio un Ferrothorn usato per la lentezza con Vortexpalla e fisico possono bastare 4 IV,0 in Attacco Speciale e 0 in velocità,un Chandelure basterebbe 5 IV e 0 in Attacco,la perfezione non è tutto,vale anche nella vita reale,uno fa quello che sa fare

[Fabr.Ink]

Molto interessanti come domande. Concordo con il pensiero di @Keroro. E poi,è bellissima l'immagine all'inizio! Sei bravissima a disegnare! Sei una mangaka?

[BloodyRed]

21 ore fa, Antemia ha scritto:

"Vorrei usare i Pokémon che mi piacciono" - "Ma non sono abbastanza forti, verranno subito sconfitti". Il piacere e la soddisfazione di compiere un gesto legato all'amore e al buonsenso rende tutto ciò migliore? O c'è bisogno di omologazione?

Io cerco sempre di usare i miei pkmn preferiti seguendo la filosofia di Karen

 

 

[erika]

3 ore fa, NewPokèFabry ha scritto:

Molto interessanti come domande. Concordo con il pensiero di @Keroro. E poi,è bellissima l'immagine all'inizio! Sei bravissima a disegnare! Sei una mangaka?

 

No!  questa è una vignetta proprio tratta dal manga di BW!  

[LadyDarkrai]

"Pokémon forti. Pokémon deboli. Sono distinzioni dettate dall'egoismo. Gli allenatori davvero in gamba dovrebbero vincere con i loro preferiti" cita la grande Karen... ed io seguo il suo consiglio, mi diverto moltissimo 

[erika]

Paragrafo 3. Nonnismo

 

L'altro giorno mi è capitato di leggere di vari commenti: chi come me ha vissuto con la Prima generazione evidenzia maggiormente il fatto che il design dei nuovi pokémon non sia bello, anzi, molti lo disgustano. A questo punto la domanda è:  ciò che noi riteniamo più bello è perché lo abbiamo vissuto nel periodo della nostra infanzia? Cosa apprezziamo, i pokémon in se oppure il fatto che siano momenti meravigliosi della nostra infanzia?

 

Il nuovo affascina o disgusta? Il vecchio è sempre meglio?

 

Kanto è meglio di Alola, ad esempio?

[Lyndon]

19 ore fa, Antemia ha scritto:

Paragrafo 3. Nonnismo

 

L'altro giorno mi è capitato di leggere di vari commenti: chi come me ha vissuto con la Prima generazione evidenzia maggiormente il fatto che il design dei nuovi pokémon non sia bello, anzi, molti lo disgustano. A questo punto la domanda è:  ciò che noi riteniamo più bello è perché lo abbiamo vissuto nel periodo della nostra infanzia? Cosa apprezziamo, i pokémon in se oppure il fatto che siano momenti meravigliosi della nostra infanzia?

 

Il nuovo affascina o disgusta? Il vecchio è sempre meglio?

 

Kanto è meglio di Alola, ad esempio?

Però tu non puoi fare queste domande... poi io per rispondere dovrei scrivere un libro 

Tralascio il discorso su cosa possa apparire bello o meno nella vita perché altrimenti non ne esco più e mi limito a parlare di Pokémon.

Premetto che sono un amante della prima generazione, di Kanto, dei 151 Pokémon, ecc... 

Per quanto mi riguarda divido un po' il mondo Pokémon in tre ere: 

La prima raggruppa le prime tre gen.

La seconda D/P e B/W

E la terza X/Y ed Alola

 

Quando provo a chiedere quale sia il mio gioco preferito, tra i candidati non posso escludere B/W. Ha avuto un livello di trama, innovazione e coinvolgimento che non hanno uguali tra gli altri titoli della serie principale. 

Però quando penso a quali siano quelli che mi emoziono di più, la risposta si fa diversa: per me, le prime tre generazioni sono magiche e regalano sensazioni che vanno al di là del solo gameplay.

Secondo me i "nostalgici" percepiscono come migliori le prime versioni per via di alcuni motivi:

 

-I ricordi di momenti belli passati, probabilmente da bambini, a giocare.

 

-Il lungo tempo che è passato può far dimenticare diversi difetti che il gioco in realtà ha, ma che noi invece ricordiamo perfetto.

 

-L'assenza di internet ci faceva immergere appieno nell'avventura, facendoci ricorrere a tutte le nostre capacità, senza poter utilizzare guide esterne che facilitano la soluzione ma rovinano l'esperienza di gioco.

 

-I troppi spoiler attuali possono disturbare la magia che la scoperta graduale di nuove creature, luoghi e funzioni portavano.

Quando non si aveva idea su cosa ci si potesse aspettare era davvero come partire per un'avventura. Adesso purtroppo sembra quasi di giocare a qualcosa di già visto, dato che ti spalmano tutto tra trailer e quant'altro.

 

-I primi giochi erano... i primi...

È banale ma erano la novità, non si era ancora visto nulla del genere prima. Ed è per questo che se su Switch ci fosse anche una minima rivoluzione non la prenderei di certo come una cattiva idea.

 

 

 

[Keroro]

21 ore fa, Antemia ha scritto:

Paragrafo 3. Nonnismo

 

L'altro giorno mi è capitato di leggere di vari commenti: chi come me ha vissuto con la Prima generazione evidenzia maggiormente il fatto che il design dei nuovi pokémon non sia bello, anzi, molti lo disgustano. A questo punto la domanda è:  ciò che noi riteniamo più bello è perché lo abbiamo vissuto nel periodo della nostra infanzia? Cosa apprezziamo, i pokémon in se oppure il fatto che siano momenti meravigliosi della nostra infanzia?

 

Il nuovo affascina o disgusta? Il vecchio è sempre meglio?

 

Kanto è meglio di Alola, ad esempio?

Io non saprei rispondere esattamente dato che ai periodi della prima generazione non ero ancora nato ma comunque a me piacciono i Pokémon in sé,non importa la grafica, è anche giusto che ora che siamo arrivati alla Switch tutti ci aspettiamo e vogliamo una grafica migliorata,alla portata della Switch ma nonostante ciò a me la grafica vecchia in bianco e nero non mi dispiaceva e rigiocandoci ancora ora mi fa ricordare i bei vecchi tempi (io ancora non ero nato però mi fa ricordare i vecchi tempi,non so perché)

[Frabyte]

Secondo me, invece, dovrebbe avere poco senso il discutere in senso assoluto a proposito di vecchio e nuovo. 

Seguendo il tuo esempio, paragono due mie esperienze personali, ovvero la Kanto di verde foglia (2004, 9 anni) con l'Alola di sole (2016, 21 anni). 

Quando ero piccolo non facevo attenzione alla storia, poiché poco mi importava e lo sempre ritenuta una scusa per farti andare avanti seguendo un percorso prefissato, e mi concentravo sul gameplay e sulla colonna sonora; infatti, ricordo ancora che il motivo per cui sostenevo Charizard non era che fosse fisionomicamente un drago, che lo amassero tutti o altro ma semplicemente che rispetto agli altri due starter alla forma finale era l'unico che mi piacesse veramente in quanto in tutta la sua linea evolutiva esprimeva il pathos della battaglia mentre gli altri due starter o non si vedevano o avevano stampata sul volto una strana espressione da ebete che non comprendevo oppure un volto brutto, che in realtà era deformato, come scoprirò più tardi, dalle specifiche della console, nel mio caso un game boy advance sp. 

Il game design invece era stupendo perché accoppiava luoghi visitabili abbastanza spogli, anche a causa della poca disponibilità di ram di quelle cartucce, a colonne sonore che ti facevano presagire chissà quale evento o cattura formidabile in quel luogo, sopratutto per quanto riguarda il post lega che ho amato di più, non una regione già vista anni prima, non quattro leggendari in croce da scovare girando per la mappa o un edificio lotta da nerdare con lotte estenuanti solo per occupare il tempo, ma un intero arcipelago avvolto nel mistero con ambientazioni alla Indiana Jones che mi facevano salire a mille la voglia di scrutare ogni minimo centimetro nella speranza di scoprire qualche mistero segreto, emozioni che provai in minima parte anche ad hoenn, grazie a varie ambientazioni uniche come i percorsi da sub, la grotta ondosa e le cascate meteora. 

Che dire di sole, buone idee innovative, come cavalcare e buona gestione del 3d, e effetti grafici degni di un cinecomix ma come kalos troppo anonimi prima e dopo l'evento clou del gioco. 

Prendo in considerazione anche nero e bianco, dove si svolgono le vicende ambientate a Unima, regione da cui provini, e mi ritrovo a dire le stesse cose di kalos e alla, semplicemente la trama è stata costruita in maniera stupenda, ma a parte qualche exploit di game design veramente particolare, come i ponti in 3d con la visuale in moto e le stagioni, purtroppo anche quei giochi seguono tutti gli altri, ovvero fanno tenere all'attenzione del giocatore una curva a campana molto stretta e alta nel periodo di cluox del gioco ma poi terminato crollano rapidamente a 0, diversamente da ciò che succede con rfvf dove il momento cloux non arriva mai poiché ci sarà sempre qualcosa sia creato dagli sviluppatori che dal giocatore che permetterà di mantenere alta l'attenzione del gamer. 

In sostanza, secondo me, un gioco vecchio non è bello perché vecchio ma perché fatto bene indipendentemente da ciò che è uscito dopo, stessa cosa per i giochi nuovi che non sono necessariamente belli o brutti perché li si confronta con il passato; infatti, non posso scegliere come termine fisso di paragone di bontà un elemento dell'insieme che sto valutando ma devo basarmi su qualcosa di esterno più o meno comune a tutti e poi valutare attraverso i confronti con gli elementi in esame. 

Almeno io trovo giusto ragionare così. 

Scusate il pippone e buona caccia. 

[erika]

Ragazzi, vi ringrazio per le risposte esaustive. Provo a compattare al meglio un sunto del tutto. Avete fatto emergere delle caratteristiche e degli elementi che non vanno sottovalutati e che nemmeno io ho pensato: il fatto che prima il fruire di internet era limitato, così come era limitata la corrente di informazioni che potessero rovinare la "magia". La suddivisione delle tre "ere" esposta da @NatuShiny la trovo giustissima. Anche io, essendo vostra coetanea posso dire che io ho vissuto nella spensieratezza le prime tre generazioni e poi a filo la quarta. Il resto non l'ho potuto godere come player in prima persona. Il fluire del tempo maschera e rende ovattato ogni errore, portandoci quindi a vedere con fare "veneratorio" - passatemi il termine - il tutto. 

Anche io ho notato che B/W fosse a livello di trama molto ispirato a delle dinamiche tipiche dell'Anime: dove i rivali erano più presenti, la storia coinvolgeva maggiormente i Capipalestra e via dicendo - questo quindi va apprezzato, nonostante per noi il tutto si caratterizzi come "Nuovo". 

Per quanto riguarda @Frabyte concordo. La grafica degli ultimi numeri è ben costruita, prendendo in esame il gioco più "Nuovo", cioè Sole e Luna. Ma a livello di innovazione, un po' pokémon ha risentito di quel termine di freschezza e di novità che ha fatto in modo che questo ottenesse il "Boom". Poi non so voi ma io ho ancora da qualche parte l'album delle figurine e i libricini da colorare! Ahahah! :-)

Grazie a tutti per le risposte esaustive!

[Lyndon]

2 ore fa, Antemia ha scritto:

Poi non so voi ma io ho ancora da qualche parte l'album delle figurine e i libricini da colorare!

Il Farfetch'd che evolveva in Doduo 

Io avevo una calcolatrice fatta a Pokédex, chissà che fine ha fatto...

Lasciamo stare, che poi la trasformo in una discussione tra nostalgici...