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Difendiamo l'ottava arte: l'ignoranza genera violenza


Fender

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1 minuto fa, DDR_17 ha scritto:

 

Ok buttiamola sugli staffer brutti e cattivi! :)

 

Buona discussione a tutti, che tra l’altro è fatta anche molto bene :)

Hai visto è finita che mi fai passare da scemo, storpi concetti e parole, li decontestualizzi e poi rivolti la frittata.
 

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Da musicista sono il primo a riconoscere che il concetto di arte sia uno dei più complessi da inquadrare. Il mio punto di vista, per quanto concerne il mondo videoludico, è che come ogni forma d'arte presenti capolavori e opere mediocri. Se invece il vostro dubbio è che il videogioco possa essere definito "l'ottava arte" in senso stretto, è sufficiente effettuare una ricerca su Google per visualizzare oltre tre milioni di risultati a riguardo. 

 

In particolare, di questa discussione mi ha convinto la definizione fornita da @LegendaryGreninja.

 

2 ore fa, LegendaryGreninja ha scritto:

Si sono una forma d’arte perché hanno in se aspetti figurativi, auditivi e narrativi non inferiori a quelli di un’opera cinematografica e/o musicale. 

I videogiochi raccontano storie, sono piacevoli alla vista ed all’udito e soprattutto sono intrattenimento allo stato puro, requisito fondamentale per far di loro opere d’arte.

 

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Esistono opinioni differenti ed esistono dei concetti giusti che non hanno bisogno di appellarsi ad ideali ma alla semplice realtà, i videogiochi non generano violenza sia che siano arte, sia che non lo siano, sia che ci sia un alto ideale dietro sia che non ci sia, sia che abbiano altri 30mila difetti, sia che non li abbiano, andare a controbattere su un piano morale contro chi attacca i videogiochi dicendo che generano violenza è il modo più lontano che si possa trovare per fargli cambiare opinione o semplicemente per dare poco credito alle loro chiacchiere, servirà solo a dare ancora più adito a questo pseudo conflitto che alla fine si stava affievolendo da solo per la scarsa fondatezza di tali accuse, per me ha poco senso parlare adesso che il fenomeno si stava già dissolvendo da solo, adesso è facile parlare... (non che sia mai stato difficile difendere i videogiochi, non è che chi difende i videogiochi è o è stato un martire contro il mondo di cattivi eh, si parla sempre nel suo piccolo, perché alla fine nel mondo dei grandi realmente il problema non sussiste e sopratutto non è mai stato in pericolo vista la grande mole di denaro che generano videogiochi e console, sappiamo benissimo tutti che finché ci sarà così tanto denaro i videogiochi non cesseranno mai di essere venduti e sponsorizzati a destra e a manca)
Opinione personale, se posso esprimerla senza essere messo in ridicolo, condivisibile o non condivisibile.

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Ogni cosa diventa pericolosa se si cade nell'eccesso. Non è colpa dei videogiochi, la responsabilità è di chi non si rende conto di superare i limiti. Il ragazzo che uccide perché perde una competizione è lui stesso in prima persona la causa del danno avvenuto, il videogioco non c'entra perché altri gamers non avrebbero fatto tutti la stessa cosa. Andava aiutato e curato. 

Per quanto riguarda le critiche della gente che ha definito i giocatori di Pokemon Go degli zombie, in parte ci stanno. È vero che si fa amicizia, si cammina in giro ecc, però certe persone si sono dimostrate spericolate e ossessionate nel giocarci. Lì la critica non è al gioco ma alla gente. Che sembriamo degli automi quando abbiamo il cellulare tra le mani è vero, perché negarlo e arrabbiarsi invece che rifletterci su? Stesso discorso quando i genitori dicono ai figli di fare i compiti ma questi alla fine li faranno in tarda serata (se li faranno) perché di giorno non fanno altro che stare alla play/cellulare. Credo che sia necessario ridefinire le priorità. Lo studio lo è, i videogiochi no. Quelli sono soltanto intrattenimento per il tempo libero, stop. 

 

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13 minuti fa, Paracetamolo ha scritto:

Ogni cosa diventa pericolosa se si cade nell'eccesso. Non è colpa dei videogiochi, la responsabilità è di chi non si rende conto di superare i limiti. Il ragazzo che uccide perché perde una competizione è lui stesso in prima persona la causa del danno avvenuto, il videogioco non c'entra perché altri gamers non avrebbero fatto tutti la stessa cosa. Andava aiutato e curato. 

Per quanto riguarda le critiche della gente che ha definito i giocatori di Pokemon Go degli zombie, in parte ci stanno. È vero che si fa amicizia, si cammina in giro ecc, però certe persone si sono dimostrate spericolate e ossessionate nel giocarci. Lì la critica non è al gioco ma alla gente. Che sembriamo degli automi quando abbiamo il cellulare tra le mani è vero, perché negarlo e arrabbiarsi invece che rifletterci su? Stesso discorso quando i genitori dicono ai figli di fare i compiti ma questi alla fine li faranno in tarda serata (se li faranno) perché di giorno non fanno altro che stare alla play/cellulare. Credo che sia necessario ridefinire le priorità. Lo studio lo è, i videogiochi no. Quelli sono soltanto intrattenimento per il tempo libero, stop. 

 

Sono completamente d'accordo,alla fine i videogiochi si rivelano solamente uno strumento, sono le persone a fare la differenza.

Alla fine i videogiochi nascono con la buona causa di intrattenere, se poi IL ragazzino di 15 anni decide di abbandonare la Scuola e fare 24h di sessions game la colpa é da imputare ai genitori non allo strumento

Modificato da Roxua
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Guest Franfralla

Spezzo una lancia a favore dei videogiochi . Se mettono alla gogna solo i games non vale perché allora dovrebbero metterci anche film e anime per es: dove esprimono violenza sia fisica che psicologica , a volte dove fanno un uso di linguaggio inappropriato  e quindi c'è una sorta di emulazione di imitare il proprio personaggio preferito magari o ancora programmi tv che vanno al di sotto della decenza. I messaggi subliminali oramai si trovano ovunque persino nelle pubblicità quindi perche' incolpare solo i videogiochi? Non ha senso. Vero anche che, esistono giochi che incintivano alla violenza e al comportamento scorretto ma mica tutti quelli che ci giocano lo fanno anche nella realtà. La verità secondo me è questa ovvero che se uno ha una mente debole e o si lascia suggestionare ovvio che potrebbe capitare di farsi trascinare da emozioni negative e sfociare al male. ma questo dipende solo da problemi di instabilita' Oppure da problemi sociali e/o familiari per cui secondo me la famiglia in primis invece di accusare i giochi, dovrebbe più stare vicino ai figli e appena vedono i primi segnali di qualcosa che non va , muoversi e agire. E invece capita spesso genitori che lavorano entrambi, figli che stanno soli o con parenti che seppur membri della famiglia non compensano del tutto e quindi magari per questa mancanza trovano uno sfogo nei giochi violenti dove esprimono e possono essere liberi di sfogare tutta la loro repressione o persino possono diventare bulli e violenti perche' devono per forza scaricare il loro malessere interiore su qualcuno.  Ripeto i giochi non sono l' unico mezzo del male ma c'è ne sono molti altri ancora. E i genitori invece di far finta che vada tutto bene devono stare vicini ai loro figli. Riguardo se il gioco è un arte ...mhh dipende non so saprei dirlo con certezza perché le teste sono tante e ognuno vuole vederci cui che ci vuole (ovvero c'è chi pensa lo sia e altri no quindi la cosa è soggettiva) ma chissà molto probabilmente un giorno non posso escludere che potrebbe diventarlo. Come un certo petaloso finito sia sui vocaboli che nella storia italiana da un certo Renzie. N'est-ce-pas? (*_*).

Modificato da Franfralla
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1 minuto fa, Roxua ha scritto:

Sono completamente d'accordo,alla fine i videogiochi si rivelano solamente uno strumento, sono le persone a fare la differenza.

Alla fine i videogiochi nascono con la buona causa di intrattenere, se poi IL ragazzino di 15 anni decide di abbandonare la Scuola e fare 24h di sessions game la colpa é da imputare ai genitori non allo strumento

 

Non permetterei mai a mio figlio di trascurare una cosa utile come lo studio per qualcosa di marginale nella vita come lo può essere un videogioco. Piuttosto gli sequestro console e giochi finché non ha finito il dovere. Poi gli concederò il piacere. 

 

Posso sembrare un rompivoltorb quando parlo così, ma io credo di potermi esprimere come persona che non è assolutamente di parte. A differenza della maggiorparte dell'utenza non ho mai dedicato chissà quanto tempo ai videogiochi. Pertanto non mi interessa difendere "l'ottava arte" a tutti i costi, come forse questo articolo vorrebbe fare. È assolutamente errato generalizzare, ma alcune critiche o immagini (es quella degli zombie) dovrebbero soltanto far pensare. Prendetele come imput alla riflessione, perché si tratta soprattutto di quello. 

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Comunque, Sim City 2000 è stato inserito nella collezione del MOMA, quindi che i videogiochi possano essere arte direi che è più che legittimato ormai ;)

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Pensiero personale:

Non sono uno studioso d'arte quindi non

me la sento di esprimermi se I videogiochi sono effettivamente arte.

Però sono sicuro che comunque in un futuro più o meno lontano si inizieranno a studiare e analizzare nelle scuole e università oltre che alle opere artistiche l, musicali teatrali e letterarie si aggiungeranno anche analisi di Film,videogame,YouTuber,ecc...

Difatti essi sono espressione delle nostre generazioni e saranno testimonianza del nostro modo di pensare e guardare la realtà.

Mentre fino a mezzo  secolo fa la lettura era elemento principale di cultura e intrattenimento,ora la società si sta spostando sempre più verso un mondo visuale a partire dall'invenzione della tv, ai videogiochi e ad Internet.

 

 

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17 minuti fa, Roxua ha scritto:

Pensiero personale:

Non sono uno studioso d'arte quindi non

me la sento di esprimermi se I videogiochi sono effettivamente arte.

Però sono sicuro che comunque in un futuro più o meno lontano si inizieranno a studiare e analizzare nelle scuole e università oltre che alle opere artistiche l, musicali teatrali e letterarie si aggiungeranno anche analisi di Film,videogame,YouTuber,ecc...

Difatti essi sono espressione delle nostre generazioni e saranno testimonianza del nostro modo di pensare e guardare la realtà.

Mentre fino a mezzo  secolo fa la lettura era elemento principale di cultura e intrattenimento,ora la società si sta spostando sempre più verso un mondo visuale a partire dall'invenzione della tv, ai videogiochi e ad Internet.

 

 

 

Già oggi ci sono corsi di laurea dove insegnano le arti e tecnologie multimediali, la progettazione di videogiochi ecc ecc. Far studiare videogiochi già commercializzati credo no, non viene fatto. Ma se qualcuno è più informato e sa qualcosa in più mi corregga pure ^^

 

Considerare i videogiochi arte? Secondo me sì, è corretto. Oggi tutto è arte, dalla cucina al cucito, dalla pittura alla moda e alla cinematografia. Anche un barattolino da ragù contenente deiezioni umane (opera reale di Pietro Manzoni, non sto scherzando) viene considerato arte, ragion per cui..

 

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5 minuti fa, Paracetamolo ha scritto:

 

Già oggi ci sono corsi di laurea dove insegnano le arti e tecnologie multimediali, la progettazione di videogiochi ecc ecc. Far studiare videogiochi già commercializzati credo no, non viene fatto. Ma se qualcuno è più informato e sa qualcosa in più mi corregga pure ^^

 

Considerare i videogiochi arte? Secondo me sì, è corretto. Oggi tutto è arte, dalla cucina al cucito, dalla pittura alla moda e alla cinematografia. Anche un barattolino da ragù contenente deiezioni umane (opera reale di Pietro Manzoni, non sto scherzando) viene considerato arte, ragion per cui..

 

Ecco appunto il problema.

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I videogiochi non hanno alcuna colpa, ma siccome i videogiocatori vengono spesso etichettati come degli emarginati sociali, una notizia del genere fa subito scalpore: è perfetto per i giornalisti che vogliono fare becero sensazionalismo, per far puntare il dito a quell'italiano medio (o chiunque altro sia ignorante in materia) che dirà: "Ecco, lo sapevo! Questi videogiochi sono demoniaci!" Se una persona però ragionasse con il proprio cervello, arriverebbe alla conclusione che questo disgraziato aveva sicuramente qualche problema di suo; è bastato un niente per fargli scattare l'istinto omicida e far rasentare una strage (3 morti e una decina di feriti non è comunque un bilancio roseo, per l'amor di Dio). Mi sono sempre chiesta perché rifarsela sempre con i videogiochi, perché considerarli come il male assoluto, capaci di lobotomizzare i ragazzi. Ricordo ancora quel ragazzino che uccise i suoi genitori insieme ad un amico, per poi mettersi a giocare alla Play. Anche in quel caso ho visto un impuntarsi sui videogiochi: colpa loro se il ragazzo non studiava e andava male a scuola, beccandosi i rimproveri dei suoi. Ma è lui che ne era dipendente, è lui che non si è dato uno stop, un limite. Io odio questo colpevolizzare per forza i videogiochi, evitando invece di trovare la causa in altri problemi e situazioni che affliggono ste persone che diventano violente.

 

Comunque per me anche i videogiochi sono arte, ma... sì, c'è un ma. Partiamo col dire che sono pur sempre un'espressione di creatività e fantasia (fra musica, storia, ambientazioni, personaggi carismatici, ecc.). Certo, io parlo di videogiochi fatti bene, dei capolavori che trasmettono un messaggio, che fanno riflettere e lasciano un segno dentro di noi. Non considero arte un lavoro fatto con i piedi tanto per (ma questo anche per altre cose. Per me non è arte uno sputo su una tela). Il concetto di "arte" è molto difficile e particolare, secondo me c'è anche tanta soggettività.

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1 ora fa, Giuls92 ha scritto:

I videogiochi non hanno alcuna colpa, ma siccome i videogiocatori vengono spesso etichettati come degli emarginati sociali, una notizia del genere fa subito scalpore: è perfetto per i giornalisti che vogliono fare becero sensazionalismo, per far puntare il dito a quell'italiano medio (o chiunque altro sia ignorante in materia) che dirà: "Ecco, lo sapevo! Questi videogiochi sono demoniaci!" Se una persona però ragionasse con il proprio cervello, arriverebbe alla conclusione che questo disgraziato aveva sicuramente qualche problema di suo; è bastato un niente per fargli scattare l'istinto omicida e far rasentare una strage (3 morti e una decina di feriti non è comunque un bilancio roseo, per l'amor di Dio). Mi sono sempre chiesta perché rifarsela sempre con i videogiochi, perché considerarli come il male assoluto, capaci di lobotomizzare i ragazzi. Ricordo ancora quel ragazzino che uccise i suoi genitori insieme ad un amico, per poi mettersi a giocare alla Play. Anche in quel caso ho visto un impuntarsi sui videogiochi: colpa loro se il ragazzo non studiava e andava male a scuola, beccandosi i rimproveri dei suoi. Ma è lui che ne era dipendente, è lui che non si è dato uno stop, un limite. Io odio questo colpevolizzare per forza i videogiochi, evitando invece di trovare la causa in altri problemi e situazioni che affliggono ste persone che diventano violente.

 

Comunque per me anche i videogiochi sono arte, ma... sì, c'è un ma. Partiamo col dire che sono pur sempre un'espressione di creatività e fantasia (fra musica, storia, ambientazioni, personaggi carismatici, ecc.). Certo, io parlo di videogiochi fatti bene, dei capolavori che trasmettono un messaggio, che fanno riflettere e lasciano un segno dentro di noi. Non considero arte un lavoro fatto con i piedi tanto per (ma questo anche per altre cose. Per me non è arte uno sputo su una tela). Il concetto di "arte" è molto difficile e particolare, secondo me c'è anche tanta soggettività.

Completamente d'accordo col tuo pensiero. Basta ricordare il polverone che si sollevò al rilascio di Pokemon Go da parte dei media addossandogli colpe del tipo "Giocare mentre guidi fa fare incidenti quindi è un gioco malvagioh!!!" quando anche solo distrarsi un attimo per mandare/leggere un messaggio o rispondere ad una chiamata è pericoloso. 

Per il resto anche io considero i videogiochi arte, anche se non tutti. Per essere definito tale un videogioco, come anche un brano o un quadro o un disegno deve suscitare emozioni e lasciare un messaggio.

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9 ore fa, LegendaryGreninja ha scritto:

Si sono una forma d’arte perché hanno in se aspetti figurativi, auditivi e narrativi non inferiori a quelli di un’opera cinematografica e/o musicale. 

I videogiochi raccontano storie, sono piacevoli alla vista ed all’udito e soprattutto sono intrattenimento allo stato puro, requisito fondamentale per far di loro opere d’arte.

 

Per quanto riguarda l’articolo i bigotti devono smetterla di rompere le scatole

su questa cosa sucede  in tutto il mondo quasi ad esempio per ci non lo sapese io vivo in albaniaquando nell 2016 go e diventato molto famoso e venuto anche qui ed e divenato popolarisimo tanto che ogni ragazzo ed ragazze di ogni eta si radunavano all parco con il lago nela capitale dell albania tirana si ragrupavano tutti i media nno fato un articolo ed sentire le cose orende ce anno deto a parte ce anno descrito le persone che li piaciono i videogioci come se fosero leteralente dei emarginati sociali  anno fato un intervista anche a un ragazo del gruppo di go lui aveva deto solo che con go e un otimo modo per conoscere persone ed divertirsi e poi anno intervistato altre persone ed sapete le risposte molte persone rispondevano alla giornalista cosi i giovvani non devono pasare il giorno con la tecnologia virtuale srecano loro  vita non imparano niente diventano solo dei automicome dei robot in poce parole ed poi dicevano che i giovanni devono uscire piu fuori divertirsi fare ance sport in poce parole tutti anno deto quasi solo queste parole identice ed poi se si lege anche i commenti soto il video su yutube e una cosa oribile a parte che ci sono ofese di ogni genere come se le persone  che giocano i videogioco avesero fato uno dei crimini pegiori cerano ance queste parole una cit che voi conoscete benisimo direi comincano sempre cosi con un ofesa ed poi finiscono con un vai a lavorare  se la prendono sempre con le picole cose non con i problemi piu grandi

 

 

 

 

 

 

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4 ore fa, Paracetamolo ha scritto:

 

Già oggi ci sono corsi di laurea dove insegnano le arti e tecnologie multimediali, la progettazione di videogiochi ecc ecc. Far studiare videogiochi già commercializzati credo no, non viene fatto. Ma se qualcuno è più informato e sa qualcosa in più mi corregga pure ^^

 

Considerare i videogiochi arte? Secondo me sì, è corretto. Oggi tutto è arte, dalla cucina al cucito, dalla pittura alla moda e alla cinematografia. Anche un barattolino da ragù contenente deiezioni umane (opera reale di Pietro Manzoni, non sto scherzando) viene considerato arte, ragion per cui..

 

comuncue mai capito una cosa che continuano a dirlo in molti paesi se qualco deve fare una ricerca o vuole legere qualcosa un opera leteraria diciamo se qualcuno lo lege su internet quello che cerca viene visto male o meglio disaprovato creano mille scuse dicendo chr linternet non insegnia niente mentre se lo lege uin un libro viene visto bene perche molte persone non acetano ancora a tecnologia in generale mai capito sempre le persone apena apare qualcosa di nuovo e sconosciuto si sentono minaciati ed non lo acetano per molti anni anche in anticita ad esempio quando e stata inventa la energia electrica molti paesi non acetavano perche dicevano che era magia nera era danosa dico davero per ogni cosa o idea nuova che e aparso nellastoria e stata vista sempre come un male ed propio non capisco come se le persone non vogliono linovazione quando in realta li facilita la vita quando dicono ancora che per far ricerce meglio usare i libri prima di tutto i libri ti prendono molto tempo per ricerce contando che devi andare in bibloteca o altro mentre su internet poci minuti e trovi cio che ti serve persino piu detagliato dei libri ed con piu informazioni questo e un esempio le persone fano sempre 10 pasi indietro anche ora non acetandointernet o la tecnologia in generale perche guardano sempre i lati negativi della cosa per trovare una scusa come social perche molte persone perdono tempo nei social guardano solo 1 percento delle 10000 cose che puoi fare su iternet o pure anche con altre cose della tecnologia e un po come dire solo perche o visto un film che insegnia cose non molto belle ed ci sono parole non belle ed solo per questo tutti i film dell mondo sono  un pericolo per la societa insegniano cose bruto 

 

 

 

 

 

 

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4 ore fa, Giuls92 ha scritto:

I videogiochi non hanno alcuna colpa, ma siccome i videogiocatori vengono spesso etichettati come degli emarginati sociali, una notizia del genere fa subito scalpore: è perfetto per i giornalisti che vogliono fare becero sensazionalismo, per far puntare il dito a quell'italiano medio (o chiunque altro sia ignorante in materia) che dirà: "Ecco, lo sapevo! Questi videogiochi sono demoniaci!" Se una persona però ragionasse con il proprio cervello, arriverebbe alla conclusione che questo disgraziato aveva sicuramente qualche problema di suo; è bastato un niente per fargli scattare l'istinto omicida e far rasentare una strage (3 morti e una decina di feriti non è comunque un bilancio roseo, per l'amor di Dio). Mi sono sempre chiesta perché rifarsela sempre con i videogiochi, perché considerarli come il male assoluto, capaci di lobotomizzare i ragazzi. Ricordo ancora quel ragazzino che uccise i suoi genitori insieme ad un amico, per poi mettersi a giocare alla Play. Anche in quel caso ho visto un impuntarsi sui videogiochi: colpa loro se il ragazzo non studiava e andava male a scuola, beccandosi i rimproveri dei suoi. Ma è lui che ne era dipendente, è lui che non si è dato uno stop, un limite. Io odio questo colpevolizzare per forza i videogiochi, evitando invece di trovare la causa in altri problemi e situazioni che affliggono ste persone che diventano violente.

 

Comunque per me anche i videogiochi sono arte, ma... sì, c'è un ma. Partiamo col dire che sono pur sempre un'espressione di creatività e fantasia (fra musica, storia, ambientazioni, personaggi carismatici, ecc.). Certo, io parlo di videogiochi fatti bene, dei capolavori che trasmettono un messaggio, che fanno riflettere e lasciano un segno dentro di noi. Non considero arte un lavoro fatto con i piedi tanto per (ma questo anche per altre cose. Per me non è arte uno sputo su una tela). Il concetto di "arte" è molto difficile e particolare, secondo me c'è anche tanta soggettività.

anche l arte e fantasia se e per questo propio con una pittura ci sono pitture che si posono considerare capolaveri ed anche altri che non si posono e normale stesa cosa per i videogioci comuncue si giuls trovano sempre la via piu facile incolpano i videogioci e stato sempre cosi incolpano sempre quello che non conoscono speso si sentono in programi tv psicologi che parlano dei videogioci quando in realta loro non si sono nemeno informati su niente suivideogioci sano solo quello che anno visto o meglio come vedere un libro dalla copertina parlano delle persone che giocano ai videogioci a volte ancora pegio di dei emarginati come se fosero le pegiori persone all mondo quando non e vero ci sono persone apasionati di videogioci che sono a parte brave persone vivono una vita senza dar fastidio o rubare o fare cose danegiosi per i altri ora solo perche loro non piaciono le cose dei loro coetani come uscire tutto il giorno nei bar nelle discotece o pure sendere tutti quei soldi solo per vestirsi alla moda o comprare telefoni cari solo per alimentare il loro ego non vuol dire che queli che giocano videogioci sono emarginati persone che non valgono nulla quando ci sono persone che cose ben piu gravi cose piu gravi ma con queste cose non se la prendono dano problemi alle persone che non fano niente di male mentre quelli che sono davero un problema no

 

 

 

 

 

 

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4 minuti fa, Jerry98 ha scritto:

Ragazzi... stiamo parlando di Libero ahahah

Cristo! Libero! Forse la peggior testata giornalistica in Italia! C'è solo da ridergli in faccia...

la seconda peggior testata

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9 ore fa, Giuls92 ha scritto:

che trasmettono un messaggio

Questo è secondo me un tassello imprescindibile per poter definire qualcosa "arte", deve trasmettere emozioni, messaggi a chi ne fruisce. FIFA e Gran Turismo sono ottimi videogiochi, capolavori dal punto di vista tecnico, ma arte non direi, per fare un esempio senza citare rumenta indie, Fortnite o PUBG.

 

4 minuti fa, Jerry98 ha scritto:

Ragazzi... stiamo parlando di Libero ahahah

Cristo! Libero! Forse la peggior testata giornalistica in Italia! C'è solo da ridergli in faccia...

E hai anche ragione te ahahahah :P

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prima di tutto complimenti per l'articolo a @Fender e poi: come va? sono super felice di rivederti!

Io condivido il pensiero di @LegendaryGreninja, i videogiochi sono arte, o per meglio dire, attraverso il mezzo "videogiochi" si puo fare arte. Una cosa che spesso si sottolinea è però che i videogiochi sono prodotti essenzialmente di consumo: vengono fatti per essere venduti e fare utile, alle volte raggiungendo cifre astronomiche ma questo non sminuisce il valore artistico, come invece alcuni detrattori tendono a fare. Pensiamo ai fumetti, che si avvicinano molto all'idea di arte, eppure ancora non sono ufficialmente riconosciuti come tale. Ma il tempo farà il suo corso in entrambi i casi

 

Sulla questione della strumentalizzazione di casi efferati, è la solita storia del puntare alla luna e fermarsi al dito. È giusto incolpare il mezzo adoperato o la mano che lo ha usato per scopi malvagi? Ogni cosa che ci circonda può essere usata per far male, ma la responsabilità cade solo su noi. Se accoltello qualcuno, è colpa mia o del coltello? Se videogiochi violenti inducono a commettere azioni violente, la colpa risiede nelle menti dei responsabili, che hanno problemi ad elaborare ciò di cui usufruiscono. Intendo dire: se una persona è mentalmente instabile da compiere atti efferati, il problema risiede lì, non in ciò che lo circonda e con o senza videogioco quella rimane una persona pericolosa.

 

Ma come in tutte le cose c'è bisogno di un educazione al mezzo videoludico: è oltremodo incosciente avvicinare bambini senza controllo a videogiochi, così come lasciare bambini di fronte alla tv liberi di vedere tutto. 

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