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Credete in Dio?


Naeive

  

457 utenti hanno votato

  1. 1. Credete in Dio?

    • Si
      174
    • No,sono ateo
      163
    • Sono agnostico
      120


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Adesso, sadriparian ha scritto:

Come interpreti questa realizzazione alla luce della morte?

Nulla, con una felicità che, sebbene duri poco, almeno è la felicità massima raggiungibile

 

Inoltre io ho due concetti diversi sulla morte, ma con le affermazioni date prima potrebbero non avere senso.

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4 minuti fa, LillySatouBestWife ha scritto:

Nulla, con una felicità che, sebbene duri poco, almeno è la felicità massima raggiungibile

 

Inoltre io ho due concetti diversi sulla morte, ma con le affermazioni date prima potrebbero non avere senso.

Se vuoi esporli fai pure comunque, non mi interessa la logica ora. Comunque ti ringrazio per aver fisposto alle mie domande.

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Adesso, sadriparian ha scritto:

Se vuoi esporli fai pure comunque, non mi interessa la logica ora. Comunque ti ringrazio per aver fisposto alle mie domande.

Il primo è che dopo la morte c'è un loop continuo, ma sempre più veloce delle immagini viste in vita, che dovrebbe durare fino a che l'universo non si rigenera

Il secondo è che l'Universo ha un numero limitato di anime, perciò ogni volta che una persona muore viene reincarnata in un'altra entità (Umana o non), tuttavia può darsi che un corpo abbia più anime (Disturbo di personalità multipla)

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6 minuti fa, LillySatouBestWife ha scritto:

Il primo è che dopo la morte c'è un loop continuo, ma sempre più veloce delle immagini viste in vita, che dovrebbe durare fino a che l'universo non si rigenera

Il secondo è che l'Universo ha un numero limitato di anime, perciò ogni volta che una persona muore viene reincarnata in un'altra entità (Umana o non), tuttavia può darsi che un corpo abbia più anime (Disturbo di personalità multipla)

Ti ringrazio ancora, entrambe le teorie prospettano comunque una clicità, un ritorno. 

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46 minuti fa, sadriparian ha scritto:

È ben differente il concetto di Spinoza. Dio non crea né è creato, esiste in sé e per sé, ogni cosa e ogni individuo sono manifestazione come attributo di dio. Inoltre Spinoza non crede in Dio, ma lo dimostra. Inoltre puoi chiamarlo un Dio inutile fintanto che tu creda sia necessario che Dio abbia una ragione e agisca un determinato modo.

 

Dove ritieni che risieda la felicità? Quale cammino ritieni essere necessario per raggiungerla?

Spinoza non ha dimostrato proprio un bel niente. Ha detto fondamentalmente "la realtà esiste e quindi Dio esiste". Spinoza non conosceva la teoria dei quanti e quindi non poteva sapere che la materia si origina dal "nulla"

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47 minuti fa, FallenAngel ha scritto:

Spinoza non ha dimostrato proprio un bel niente. Ha detto fondamentalmente "la realtà esiste e quindi Dio esiste". Spinoza non conosceva la teoria dei quanti e quindi non poteva sapere che la materia si origina dal "nulla"

Forse confondi il dimostrare dell'esperimento della fisica con il dimostrare della logica. Parlando di nulla è un cult della filosofia orientale.

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2 ore fa, sadriparian ha scritto:

È ben differente il concetto di Spinoza. Dio non crea né è creato, esiste in sé e per sé, ogni cosa e ogni individuo sono manifestazione come attributo di dio. Inoltre Spinoza non crede in Dio, ma lo dimostra. Inoltre puoi chiamarlo un Dio inutile fintanto che tu creda sia necessario che Dio abbia una ragione e agisca un determinato modo.

 

Dove ritieni che risieda la felicità? Quale cammino ritieni essere necessario per raggiungerla?

Se dio esiste da sempre, allora la materia è dio, non può essere creata, ne può essere distrutta

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1 ora fa, FallenAngel ha scritto:

Spinoza non ha dimostrato proprio un bel niente. Ha detto fondamentalmente "la realtà esiste e quindi Dio esiste". Spinoza non conosceva la teoria dei quanti e quindi non poteva sapere che la materia si origina dal "nulla"

La materia non si origina dal nulla, c'è sempre stata, al massimo si trasforma, nulla si crea, niente si distrugge

 

 

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1 ora fa, sadriparian ha scritto:

Forse confondi il dimostrare dell'esperimento della fisica con il dimostrare della logica. Parlando di nulla è un cult della filosofia orientale.

Con la logica non ci fai un bel niente hegel diceva che un fenomeno fisico poteva avere esito opposto alla norma. Lo ha dimostrato tramite la logica ma i fatti lo smentiscono

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5 ore fa, FallenAngel ha scritto:

Con la logica non ci fai un bel niente hegel diceva che un fenomeno fisico poteva avere esito opposto alla norma. Lo ha dimostrato tramite la logica ma i fatti lo smentiscono

Stiamo parlando di una costruzione mentale come la matematica, quali  fenomeni smentiscono una corretta dimostrazione matematica?

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5 minuti fa, sadriparian ha scritto:

Stiamo parlando di una costruzione mentale come la matematica, quali  fenomeni smentiscono una corretta dimostrazione matematica?

Nessuno ma la matematica è qualcosa di concreto ha riscontri nella realtà e deriva in parte dall'esperienza tipo la geometria e non è confutabile 

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8 ore fa, LillySatou ha scritto:

Il primo è che dopo la morte c'è un loop continuo, ma sempre più veloce delle immagini viste in vita, che dovrebbe durare fino a che l'universo non si rigenera

Il secondo è che l'Universo ha un numero limitato di anime, perciò ogni volta che una persona muore viene reincarnata in un'altra entità (Umana o non), tuttavia può darsi che un corpo abbia più anime (Disturbo di personalità multipla)

Per me dopo la morte non c'è niente di niente.

E a me va bene così, perché almeno ho una scusa per continuare a peccare e non mi faccio molti problemi su questioni come il senso della vita o la felicità, perché diventano inutili.

 

Ma poi diciamocelo, prima o poi bisogna finirla definitivamente.

La morte è la fine, non un nuovo inizio.

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16 minuti fa, FallenAngel ha scritto:

Nessuno ma la matematica è qualcosa di concreto ha riscontri nella realtà e deriva in parte dall'esperienza tipo la geometria e non è confutabile 

http://math.stanford.edu/~lekheng/flt/wiles.pdf

 

Quali esperienze concrete, della realtà, hanno condotto alla necessità di dimostrare questo?

32 minuti fa, DaniGrovyle ha scritto:

Per me dopo la morte non c'è niente di niente.

E a me va bene così, perché almeno ho una scusa per continuare a peccare e non mi faccio molti problemi su questioni come il senso della vita o la felicità, perché diventano inutili.

 

Ma poi diciamocelo, prima o poi bisogna finirla definitivamente.

La morte è la fine, non un nuovo inizio.

Quindi sei credente?

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Ultimamente credo di essere un apateo, ovvero un ateo abbastanza convinto a cui comunque non interessa per niente se esista un dio o meno (una visione molto pragmatica di ciò che ci circonda), perchè comunque credo che non è stato dio a creare la vita né credo che ci sia un aldilà. Non occorre andare a vedere le origini dell'universo né fare discorsi filosofici sull'esistenza o ulla non esistenza di dio per provare che ci sia qualcosa di superiore, la risposta ce l'abbiamo sotto gli occhi.

Detto questo, il fatto che l'aldilà non credo esista, mi fa vedere il mondo in un modo diverso: capisco dai racconti degli anziani che la vita va sfruttata fino all'ultimo, che bisogna impegnarsi nel tempo per arrivare al successo, ma anche a concedersi i piaceri della vita

Ma adesso basta con queste *censura* filosofiche.:moonmoon:

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1 ora fa, DaniGrovyle ha scritto:

In realtà non più.

Cosa te lo fa pensare?

Il fatto che, il ritenere il nulla dopo la morte, ti permetta di peccare. Peccare è un concetto della morale cristiana. Di conseguenza difficilmente riesci a rinnegare la radice cristiana se ti basi su di esso.

 

1 ora fa, FallenAngel ha scritto:

Emh la scienza e la tecnica? Guarda che tutto si fa con la matematica 

Considerando il metodo scientifico-sperimentale, ho provato a portarti una prova del fatto che qualcosa di puramente cerebrale è considerato verità. Proprio come Spinoza dimostra la sua etica in maniera geometrica, ponendo il Dio, o la realtà, per forma assiomatica, primitiva (come la concezione di punto, retta e piano). Tolto che tutto questo era al fine di comprendere il vero bene.

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8 ore fa, sadriparian ha scritto:

Il fatto che, il ritenere il nulla dopo la morte, ti permetta di peccare. Peccare è un concetto della morale cristiana. Di conseguenza difficilmente riesci a rinnegare la radice cristiana se ti basi su di esso.

Beh, in realtà il concetto di peccare, fare qualcosa di sbagliato, coscienza e compagnia bella è presente in ogni religione, per quanto ne so io.

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25 minuti fa, DaniGrovyle ha scritto:

Beh, in realtà il concetto di peccare, fare qualcosa di sbagliato, coscienza e compagnia bella è presente in ogni religione, per quanto ne so io.

A questo punto, con i concetti di “eseguire azioni giuste/sbagliate”, “distinguere bene e male”, “coscienza & libertà” si rientra nella definizione di morale(e forse anche etica), la quale può sì essere associata ad un indottrinamento religioso, ma non necessariamente.

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Sto leggendo le vostre risposte e io non so se crederci o meno, in una pagina mi avete fatto anche paura con il "il 2017 arriva l'apocalisse", però, non ci crederei... non credo alle apocalissi, ma non credo nemmeno che dopo la morte ci sia l'inferno o il paradiso.

Credo che dopo la morte ci sia la reincarnazione... un'anima dove andrebbe dopo la morte?

Comunque vedo anche che alcuni di voi stanno anche un po' litigando... ma solo chi morirà vedrà se esisterà o meno.

Tanto, chi ci dice che Dio esista o meno? Ognuno ha un suo parere e una sua immagine e tendo a rispettarla...

solo, se Dio non esisterebbe, allora la Bibbia è tutta una bufala, uno di quei tanti libri.

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