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Charlie Hebdo sono dei buffoni


Easy

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Titolo semplice ma che riassume la mia opinione su questo argomento. Premetto che non ho trovato nulla su questo argomento e sebbene non parli più di argomenti quotidiani qui sul forum non sono proprio riuscito a "trattenermi" nel scrivere questo post.

Due giorni fa quando lessi che avevano pubblicato ci rimasi di sasso e ne parlarlai già con i miei amici ma proprio due minuti fa ho visto un video che mi ha fatto ritornare la voglia di scrivere il post qua...

Pubblicare un fumetto di black humor così pesante su una tragedia nazionale è qualcosa che non sta ne in cielo e in terra. Con che coraggio e con che faccia, voi che avete siete state vittime anche se in circostanze diverse pubblicare vignette di black humor di pessimo gusto come quelle che sono state pubblicate il 31 agosto. Famiglie rovinate, genitori che hanno visto morire i propri figli sotto le macerie, l'infinità di dolore che queste persone hanno provato equiparabile al dolore provocato dal terrorismo in francia e quindi dovrebbe esserci una sorta di legame sottile di solidarietà e di fratellanza...

Senza parole... immagino già il casino che sarebbe accaduto se qualche giornale famoso italiano avesse pubblicato vignette contro i morti del bataclan o della stessa testata giornalistica...

Ho sentito si sono giustificati con il dire che con la vignetta delle lasagne volevano sottolineare polemicamente  (con uno stereotipo "no sense" che fa intuire quanto sia intelligente la loro critica) le costruzioni precarie italiane.

Ho visto anche la seconda vignetta dove tentava di paracularsi dicendo che non è la rivista a costruire le case ma la mafia(altro stereotipo aleeeh).

Ci manca solo che si indignano loro per le battute che circolano adesso su internet e abbiamo raggiunto la frutta, mi astengo dal riportarle ma mi fanno sorridere adesso come mi fa sorridere il fatto che noi tutti me compreso avevamo preso a cuore faccende che avevano colpito la francia negli ultimi anni.

So bene che con l'ultima mia frase ho generalizzato troppo, che la rivista non è l'opinione della nazione ma solo il fatto che quella vignetta sia stata pubblicata "spegne" il mio interesse verso i fatti che sono accaduti o accadranno in Francia.

 

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Trovo di cattivo gusto ogni vignetta sfornata da quella rivista... O forse il black humor non fa per me... Ma in ogni caso Charlie Hebdo non rappresenta la Francia, ma solo se stesso. Il presidente Francese Hollande ci è vicino per questo disastro e tantissimi francesi hanno donato denaro per aiutare i terremotati italiani. Dunque @Easy non è giusto non mostrare più interesse per la Francia ed eventuali altre tragedie che potranno accadere (speriamo di no). Ignora le vignette di quella rivista che la fa facile a criticare e ancora criticare e stop. Non rappresentano assolutamente il popolo francese!

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Mio padre è morto di cancro e la mia famiglia è stata rovinata da questo ma nonostante questo battute sul cancro o simili, mi fanno schiantare dal ridere.

 

Ricordo una volta al cinema, passarono la pubblicità delle feste che organizzavano all'interno del complesso dicendo qualcosa tipo "Fatti accompagnare da papà per avere una festa indimenticabile!!" io e la mia amica (orfana di padre anche lei) ci guardammo negli occhi e sussurrammo, fintamente dispiaciuti, "noi non possiamo fare la festa allora..."

 

Non abbiamo mai riso così tanto! LOL

 

Questo per dire che le disgrazie accadono purtroppo e, spesso, ti rovinano anche la vita ma un po' di autoironia e black humor penso che non guastino mai. Soprattutto il secondo che ti permette di prendere con filosofia e passare sopra a molte cose considerate, da molti, dei tabù.

 

Ci tengo a specificare però che non conosco la rivista di cui parlate nè ho visto le vignette "incriminate", la mia è solo un'opinione generale

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1 ora fa, Easy ha scritto:

Senza parole... immagino già il casino che sarebbe accaduto se qualche giornale famoso italiano avesse pubblicato vignette contro i morti del bataclan o della stessa testata giornalistica...

Ho sentito si sono giustificati con il dire che con la vignetta delle lasagne volevano sottolineare polemicamente  (con uno stereotipo "no sense" che fa intuire quanto sia intelligente la loro critica) le costruzioni precarie italiane.

Ho visto anche la seconda vignetta dove tentava di paracularsi dicendo che non è la rivista a costruire le case ma la mafia(altro stereotipo aleeeh).

 

Non sono stereotipi, in questo caso. La tragedia che ha colpito l'Italia si poteva (e si doveva) evitare. Se è successo è solo perché hanno fatto delle case NON a norma per quel tipo di territorio! Quella di Charlie Hebdo è una critica nei confronti dello stato italiano e l'italiano medio. E lo fanno usando questo metodo da sempre. Però certo, se prendono di mira qualcun'altro "#jesuischarlie", se se la prendono con qualcosa che riguarda l'italiano "sono dei buffoni". Ma va a cagher! :asduj1:

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Io mi schiero apertamente dalla parte della rivista "satirica" francese.**

Prima delle mie considerazioni personali, elenchiamo un po' di considerazioni oggettive ed incontestabili:

 

1) La francia non è Charlie Hebdo. Sarebbe come dire che l'italia è il quotidiano Libero. Non so voi, ma io non mi sento proprio rappresentato per niente da Belpietro.

 

2) Libertà di espressione: non può esistere unilateralmente (quindi se un giorno si scherza su Allah, il giorno dopo si accetta lo scherzo sui terremotati).

 

3) Non è la redazione di CH ad aver costruito/trascurato case fuori norma. Che le abbia fatte la mafia, un'azienda che ha ricevuto l'appalto per favoreggiamenti/mastruzzi o un governo che preferisce tagliare fondi al restauro per poi investirli in propaganda elettorale poco importa, non è ai vignettisti francesi che va indirizzata la nostra rabbia. 

 

Detto questo, passiamo alle cose un po' più soggettive:

> Dal punto di vista artistico entrambe le vignette fan cagare. Dal punto di vista umoristico anche (secondo me). Dal punto di vista dei contenuti la prima NI, la seconda invece la trovo molto azzeccata.

 

> In questi giorni l'italiano medio passa le giornate a inveire contro Hebdo (a volte confondendolo con la francia e/o promuovendo la violenza contro i vignettisti). 

Sempre le stesse persone un anno fa spammavano #JeSuisCharlie. Ieri han dimostrato di essere dei caproni: se avessero saputo davvero di che rivista si trattava non ci si sarebbe stupiti della vignetta del 31 agosto. 

 

> A quelli che dicono "Eh gli sta bene ke gli han fatto l'attentato1!11!!!!1!" o "andiamo a tirare delle bombe in redazione, francesi *censura*" suggerisco di limitarsi a spammare l'ashtag #JeSuisISIS, perchè tra la vostra mentalità e quella di estremista islamico* di differenze ce n'è proprio poche, e, almeno sta volta, sarete coerenti con l'ashtag che spammate.

 

 

**Satira è un termine con cui effettivamente ultimamente ci si para un po' il c*lo. Molte volte si sfocia in un humor di cattivo gusto gratuito, ma penso che questo vada giudicato si, ma comunque rispettato.

 

*Dico """"""""islamico"""""""""" solo perchè mi sto riferendo all'attentato del Gennaio 2015

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Ah io vorrei far notare (come già l'ottimo @Aleks poco sopra) che non è concepibile che in una zona a rischio sismico le case si sbriciolino come grissini. Secondo me la prima vignetta di Charlie Hebdo è stata fatta male nel senso che così non è chiaro il suo messaggio ("Qua hanno mangiato su tutto, e ora mangiano sui vostri morti", che mi dicono che sia usato anche in Francia): mettere una tavolata di gente vestita elegante intenta a mangiare pasta, pizza, lasagne e cadaveri avrebbe reso il concetto più chiaro.

La seconda vignetta, quella della mafia, ha il chiaro messaggio di "Ué Pichi de Paperis, invece di fare le checche mestruate con noi chiedetevi un po' perché è successo quel che è successo".

E la parola "mafia", in Italia come all'estero, indica (anche) la disonestà per antonomasia. Però è anche vero che quando agiti il drappo in faccia al toro quello carica e basta.

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Umh, indifferente verso le vignette del CharlieHebdo, indignato sulle reazioni incoerenti delle persone che precedentemente avevano appoggiato quel tipo di satira - *che si erano lasciati andare all'ondata dell #jesuis - e che ora fanno i patriottisti. 

Per quanto riguarda la messa a norma: siam diventati tutti esperti geologi e studiosi del territorio/architetti in grado di distinguere palazzine messe a norma in mezzo alle macerie? E occhio che l'influenza mediatica qui è forte: dai programmini che lanciano frecciate in stile "Ve magnate sempre li sordi, non mettete a norma bene" a quelli che difendono a spada tratta l'adeguata messa a norma. Ora, avete la possibilità di farvi un giudizio proprio o abbastanza ininfluenzato dalle due forti correnti (che servono solo ed esclusivamente ad attirare notizia = soldi), non la verità, non serve ribadirlo. Le possibilità di crollo sono talmente tante in alcuni luoghi della penisola italiana che anche messe a norma adeguate non riuscirebbero ad adattarsi a luoghi indecenti per la costruzione

 

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Charlie hebdo ha fatto vignette anche sull'attentato di Nizza. Non facciamo i vittimisti, fanno satira su tutto.

You don't stop playing because you grow old, you grow old because you stop playing.

 

 

 

 

La mia bacheca

(Ultimo aggiornamento 02/06/22)

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42 minuti fa, Flamio ha scritto:

Per quanto riguarda la messa a norma: siam diventati tutti esperti geologi e studiosi del territorio/architetti in grado di distinguere palazzine messe a norma in mezzo alle macerie?

 

 

Io dico solo una cosa (e lo faccio da completo ignorante): ma in giappone (che è fortemente sismico) sono mai successe cose del genere per terremoti di quest'entità?

 

Magari erano anche a norma le strutture, ma:

 

e se lo erano solo sulla carta? 

 

e se fosse il caso di rivalutare (e magari alzare) gli standard per alcune zone? (dato che gli standart in vigore oggi mi pare risalgano al 90, o comunque ai primi '90 dove la terra era più o meno la stessa, ma i costi e le tecnologie no)?

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1 minuto fa, TOM ha scritto:

 

 

Io dico solo una cosa (e lo faccio da completo ignorante): ma in giappone (che è fortemente sismico) sono mai successe cose del genere per terremoti di quest'entità?

 

Magari erano anche a norma le strutture, ma:

 

e se lo erano solo sulla carta? 

 

e se fosse il caso di rivalutare (e magari alzare) gli standard per alcune zone? (dato che gli standart in vigore oggi mi pare risalgano al 90, o comunque ai primi '90 dove la terra era più o meno la stessa, ma i costi e le tecnologie no)?

 

Mi hai anticipato riguardo al Giappone. Li i grattacieli (non case o palazzine di 4 piani, eh) oscillano e non vengono giù, nonostante sia una zona ancora più sismica del centro Italia.

Spoiler

 

 

38 minuti fa, Enide ha scritto:

Spesso mi chiedo dove si trovi il confine tra satira e cattivo gusto...

 

Non c'è, è una cosa soggettiva.

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Quel giornale molte volte non sa nemmeno dove stia di casa la satira e queste vignette certamente sono tutto fuorché satiriche, ma è soltanto una perdita di tempo scandalizzarsi per certe uscite, loro vivono e ultimamente sono anche morti per questo...e se sono contenti loro, contenti tutti, sono altre le cose di cui discutere e non di queste trovate che gli servono per vendere più copie e non chiudere i battenti...

Sprite by Alemat                                                                                 Sprites by Freedom                                                                         

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52 minuti fa, TOM ha scritto:

 

 

Io dico solo una cosa (e lo faccio da completo ignorante): ma in giappone (che è fortemente sismico) sono mai successe cose del genere per terremoti di quest'entità?

 

Magari erano anche a norma le strutture, ma:

 

e se lo fossero state solo sulla carta? 

Quante svegliacce hanno preso in Giappone per elaborare e modificare e continuare a sperimentare criteri antisismici pur di non crollare e sterminare un'intera cultura? Strutture e progetti che sono differenti dai nostri e che si adattano in base alle cause e ai differenti movimenti sismici non possono essere paragonati ai nostri, scadenti, forse. Fin dai tempi antichi in Giappone ci sono costruzioni antisismiche, non a caso. 

Assolutamente, non ho mica detto che erano sicuramente a norma. In alcune case  però (non in tutte) criteri antisismici erano stati adottati, visto che c'erano le impalcature di tali strutture. Il risultato è stato che son venute giù assieme alle case. Quindi o materiali scadenti, o progetti inutili su quelle conformazioni geo-territoriali

52 minuti fa, TOM ha scritto:

e se fosse il caso di rivalutare (e magari alzare) gli standard per alcune zone? (dato che gli standart in vigore oggi mi pare risalgano al 90, o comunque ai primi '90 dove la terra era più o meno la stessa, ma i costi e le tecnologie no)?

Appoggio tantissimo^, era proprio a questo che mi riferivo:3

Poi sì ragazzi, è inevitabile parlare della malagestione (e delle truffe) del denaro pubblico, ma non voglio/hovoluto andare OT

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Quando fa vignette contro l'Islam tutti #libertàdipensiero #nocensura #jesuisCharlie #prayforCharlie e ora che ne fanno una sull'Italia 'oh ma che giornale del c*zzo, come si permettono'. Seri e coerenti :look:

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Charlie Hebdo è una rivista satirica e in quanto tale è questo ciò che pubblica, per quanto non mi piaccia la satira credo che in questo caso si possa parlare della stessa identica libertà di espressione di cui si parlava quando la cosa non riguardava direttamente noi.

E' facile ora parlare di alcune vignette quando il problema più grande sono le case che non rispettano le norme antisismiche.

In ogni caso io approvo pienamente ciò che ha scritto Mentana su facebook (per chi dovesse averlo visto) e non vedo alcun motivo di provare rancore nei confronti dello stato francese, in quanto questo non c'entra nulla con la rivista in questione

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Parto specificando che sono uno di quelli che ha sempre trovato ridicolo il "Je suis Charlie". E anche dal presupposto che i vignettisti di CH siano tutti architetti, ingegneri, geologi, esperti di storia della mafia dalle origini ad ora.

Potrei dire che quando in Francia c'è stato quel famoso attentato mezzo mondo si è schierato dalla parte del "giornale" ma nessuno ha espresso il pensiero "Alla fine sono affari loro se scrivono e l'ISIS si offende" e per chi lo ha fatto ci sono state molte, moltissime critiche. 

Potrei dire che la libertà di parola è un diritto sacrosanto di ogni singola persona. 

Potrei dire che CH fa vignette su praticamente tutto (Nizza compresa) ma quando ha toccato chi non doveva (e non parliamo di attentatori ma di politici), in barba alla libertà di espressione, ha licenziato uno dei suoi vignettisti, dimostrando grandissima ipocrisia.

Potrei anche dire che nascondersi dietro la parola "satira" è comodo  ma quella fatta da loro non lo è (rimando ad un buon dizionario per constatare ciò dico).

Forse però mi limito a fare una constatazione:

E' difficile stampare un giornale di sole vignette satiriche, specialmente oggi. E' difficile mantenere alta l'attenzione. E' facile guadagnare copie vendute utilizzando questi mezzucci.

 

Difendo la parola di libertà ma non la libertà di stupidità.

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1 ora fa, Aleks ha scritto:

 

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Non c'è, è una cosa soggettiva.

Quindi il discorso è: "posso insultare e mancare di rispetto nascondendomi dietro l'ombra della satira" ? Non credo funzioni proprio così...

 

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Che c'è, ora vi rode perché hanno toccato qualcosa che vi è vicino? Mi state seriamente dicendo che per voi i danni causati dal terremoto non si sarebbero potuti evitare? Siamo tutti bravi a proclamare libertà di espressione quando qualcosa ci sfiora alla lontana, ma non non sia mai che ci tocchino eh! Ipocrisia:P 

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9 minuti fa, Garg ha scritto:

Che c'è, ora vi rode perché hanno toccato qualcosa che vi è vicino? Mi state seriamente dicendo che per voi i danni causati dal terremoto non si sarebbero potuti evitare? Siamo tutti bravi a proclamare libertà di espressione quando qualcosa ci sfiora alla lontana, ma non non sia mai che ci tocchino eh! Ipocrisia:P 

 

A me da fastidio quando la stupidità viene mascherata da satira, così come mi diedero fastidio le "vignette" sull'Islam, sull'ebraismo, sul cristianesimo. E non sono religioso. E' facile (almeno quanto lo è per CH sparare sulla croce rossa) continuare ad usare la scusa "Perché vi tocca". 

Scommetto che molti avevanp il famoso "Je suis Charlie" in ogni social eppure anche quell'attentato si sarebbe potuto evitare, quella non è stata ipocrisia? Quel piangere isterico davanti ad una redazione che fino a due giorni prima nemmeno si conosceva? Un redazione talmente amata dai Francesi che da lì a poco avrebbe chiuso i battenti?? Ora è diventata il simbolo della libertà di espressione. Allora ti chiedo, dimostrami di non essere un ipocrita. Difendi la tua libertà di parola: vai dal primo poliziotto che incontri ed insultalo. 

 

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3 ore fa, Keeper of the Seven Keys ha scritto:

 

Ah io vorrei far notare (come già l'ottimo @Aleks poco sopra) che non è concepibile che in una zona a rischio sismico le case si sbriciolino come grissini. Secondo me la prima vignetta di Charlie Hebdo è stata fatta male nel senso che così non è chiaro il suo messaggio ("Qua hanno mangiato su tutto, e ora mangiano sui vostri morti", che mi dicono che sia usato anche in Francia): mettere una tavolata di gente vestita elegante intenta a mangiare pasta, pizza, lasagne e cadaveri avrebbe reso il concetto più chiaro.

 

Non sapevo esistesse il concetto di "Magna Magna" anche in Francia, infatti l'interpretazione che ho dato alla vignetta è stata (dato che si intitola "Sisma all' italiana"): "lo stile italiano oltre nella gastronomia (dato che pizza, pasta, mandolino è ciò per cui siamo conosciuti per quanto riguarda il 99% degli stranieri) si vede anche nella gestione di un' emergenza sismica".

Comunque sì, il "mangiate sui morti" è molto più immediato della mia rielaborazione LOL.

 

2 ore fa, TOM ha scritto:

 

 

Io dico solo una cosa (e lo faccio da completo ignorante): ma in giappone (che è fortemente sismico) sono mai successe cose del genere per terremoti di quest'entità?

 

Magari erano anche a norma le strutture, ma:

 

e se lo erano solo sulla carta? 

 

e se fosse il caso di rivalutare (e magari alzare) gli standard per alcune zone? (dato che gli standart in vigore oggi mi pare risalgano al 90, o comunque ai primi '90 dove la terra era più o meno la stessa, ma i costi e le tecnologie no)?

 

La mia risposta è sotto: non esaltiamo la superiorità della razza nipponica ogni volta che è possibile perché la cupidigia è propria di ogni società.

 

1 ora fa, Flamio ha scritto:

Quante svegliacce hanno preso in Giappone per elaborare e modificare e continuare a sperimentare criteri antisismici pur di non crollare e sterminare un'intera cultura?

 

1 ora fa, Ghostachu ha scritto:

Parto specificando che sono uno di quelli che ha sempre trovato ridicolo il "Je suis Charlie". E anche dal presupposto che i vignettisti di CH siano tutti architetti, ingegneri, geologi, esperti di storia della mafia dalle origini ad ora.

Potrei dire che quando in Francia c'è stato quel famoso attentato mezzo mondo si è schierato dalla parte del "giornale" ma nessuno ha espresso il pensiero "Alla fine sono affari loro se scrivono e l'ISIS si offende" e per chi lo ha fatto ci sono state molte, moltissime critiche. 

Potrei dire che la libertà di parola è un diritto sacrosanto di ogni singola persona. 

Potrei dire che CH fa vignette su praticamente tutto (Nizza compresa) ma quando ha toccato chi non doveva (e non parliamo di attentatori ma di politici), in barba alla libertà di espressione, ha licenziato uno dei suoi vignettisti, dimostrando grandissima ipocrisia.

Potrei anche dire che nascondersi dietro la parola "satira" è comodo  ma quella fatta da loro non lo è (rimando ad un buon dizionario per constatare ciò dico).

Forse però mi limito a fare una constatazione:

E' difficile stampare un giornale di sole vignette satiriche, specialmente oggi. E' difficile mantenere alta l'attenzione. E' facile guadagnare copie vendute utilizzando questi mezzucci.

 

Difendo la parola di libertà ma non la libertà di stupidità.

 

 

Penso che Dante ti possa rispondere meglio di chiunque altro. (XVII Canto del Paradiso: dialogo con Cacciaguida sul modo di riferire ciò che Dante ha visto nel suo viaggio + Parafrasi)

 

«Ben veggio, padre mio, sì come sprona
lo tempo verso me, per colpo darmi
tal, ch’è più grave a chi più s’abbandona; 108

per che di provedenza è buon ch’io m’armi,
sì che, se loco m’è tolto più caro,
io non perdessi li altri per miei carmi. 111

Giù per lo mondo sanza fine amaro,
e per lo monte del cui bel cacume
li occhi de la mia donna mi levaro, 114

e poscia per lo ciel, di lume in lume,
ho io appreso quel che s’io ridico,
a molti fia sapor di forte agrume; 117

e s’io al vero son timido amico,
temo di perder viver tra coloro
che questo tempo chiameranno antico». 120

La luce in che rideva il mio tesoro
ch’io trovai lì, si fé prima corusca,
quale a raggio di sole specchio d’oro; 123

indi rispuose: «Coscïenza fusca
o de la propria o de l’altrui vergogna
pur sentirà la tua parola brusca. 126

Ma nondimen, rimossa ogne menzogna,
tutta tua visïon fa manifesta;
e lascia pur grattar dov’ è la rogna. 129

Ché se la voce tua sarà molesta
nel primo gusto, vital nodrimento
lascerà poi, quando sarà digesta. 132

Questo tuo grido farà come vento,
che le più alte cime più percuote;

 

Parafrasi:

 

  1. Comprendo bene, padre mio, come incalza
  2. il tempo verso di me, per darmi un colpo tale,
  3. che è più violento tanto più ci si abbandona ad esso;
  4. è pertanto bene che mi armi di previdenza, cosicché,
  5. se mi sarà tolto il luogo più caro, la patria, non debba
  6. perdere altre possibili dimore a causa dei miei versi.
  7. Giù per l’Inferno, il regno in cui il dolore non conosce
  8. fine, e per il monte dalla cui bella cima verso
  9. il Paradiso mi sollevarono gli occhi della mia donna,
  10. e dopo nel Paradiso, di cielo in cielo, ho appreso
  11. ciò che, se lo dovessi raccontare, a molti sarebbe
  12. sgradito come il sapore molto aspro di un agrume;
  13. e se però avrò paura di dire il vero,
  14. temo di perdere la fama tra le genti future,
  15. che chiameranno antico il tempo presente”.
  16. La luce in cui splendeva la gemma preziosa che
  17. avevo incontrato là, si fece prima luminosa, come
  18. uno specchio d’oro in cui si rifletta un raggio di luce;
  19. quindi rispose: “Le coscienze offuscate
  20. per le colpe proprie o altrui, avvertiranno
  21. certamente le tue parole come brusche.
  22. Ma nondimeno, allontanata qualsiasi menzogna,
  23. rivela tutto ciò che hai visto;
  24. e lascia lamentare chi ha ragione di dolersene.
  25. Poiché se le tue parole saranno spiacevoli
  26. al primo assaggio, forniranno poi nitrumento vitale,
  27. quando saranno digerite.
  28. Queste tue parole faranno come il vento,
  29. che percuote con forza maggiore le cime più alte;

 

E riguardo al significato di "Satira" se andiamo a ricercare opere dette "satiriche" nella classicità, vienimi a dire che "Le Rane" di Aristofane usano un linguaggio eufemistico.

La vignetta di Charlie è ciò di cui ha bisogno l'informazione. Devo ammettere che durante l'ondata mediatica dell'attentato ai vignettisti senza informarmi troppo credevo che facessero solo invettive sterili. Invece io ritengo che questa vignetta sia ARTE.

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4 minuti fa, Ghostachu ha scritto:

 

A me da fastidio quando la stupidità viene mascherata da satira, così come mi diedero fastidio le "vignette" sull'Islam, sull'ebraismo, sul cristianesimo. E non sono religioso. E' facile (almeno quanto lo è per CH sparare sulla croce rossa) continuare ad usare la scusa "Perché vi tocca". 

Scommetto che molti avevanp il famoso "Je suis Charlie" in ogni social eppure anche quell'attentato si sarebbe potuto evitare, quella non è stata ipocrisia? Quel piangere isterico davanti ad una redazione che fino a due giorni prima nemmeno si conosceva? Un redazione talmente amata dai Francesi che da lì a poco avrebbe chiuso i battenti?? Ora è diventata il simbolo della libertà di espressione. Allora ti chiedo, dimostrami di non essere un ipocrita. Difendi la tua libertà di parola: vai dal primo poliziotto che incontri ed insultalo. 

 

Evidenziami anche una sola riga nel mio messaggio in cui mi sono espresso sulla testata. Il mio messaggio era rivolto all'ipocrisia di chi due giorni fa aveva ancora lo stato di "Je suis Charlie" su Facebook e che adesso manda minacce di morte alla redazione. Ti ha sempre schifato la satira che fa Charlie Hebdo? Benissimo, magari sono anche d'accordo; ma ti giuro che ho visto gente che adesso ha augurato un attentato al giornale e che prima stava con sui social a rivendicare "libertà di espressione".... NO.

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12 minuti fa, Fallen` ha scritto:

 

Non sapevo esistesse il concetto di "Magna Magna" anche in Francia, infatti l'interpretazione che ho dato alla vignetta è stata (dato che si intitola "Sisma all' italiana"): "lo stile italiano oltre nella gastronomia (dato che pizza, pasta, mandolino è ciò per cui siamo conosciuti per quanto riguarda il 99% degli stranieri) si vede anche nella gestione di un' emergenza sismica".

Comunque sì, il "mangiate sui morti" è molto più immediato della mia rielaborazione LOL.

O ancora, la puoi leggere pensando alla famosa frase di Churchill: "Gli italiani perdono guerre come se fossero partite di calcio e partite di calcio come se fossero guerre", ossia che hanno pensato a mangiare e non al rischio del sisma.

Che poi è più o meno la stessa cosa, forse ancora più sottile.

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16 minuti fa, Fallen` ha scritto:

 

Non sapevo esistesse il concetto di "Magna Magna" anche in Francia, infatti l'interpretazione che ho dato alla vignetta è stata (dato che si intitola "Sisma all' italiana"): "lo stile italiano oltre nella gastronomia (dato che pizza, pasta, mandolino è ciò per cui siamo conosciuti per quanto riguarda il 99% degli stranieri) si vede anche nella gestione di un' emergenza sismica".

Comunque sì, il "mangiate sui morti" è molto più immediato della mia rielaborazione LOL.

 

 

La mia risposta è sotto: non esaltiamo la superiorità della razza nipponica ogni volta che è possibile perché la cupidigia è propria di ogni società.

 

 

 

 

Penso che Dante ti possa rispondere meglio di chiunque altro.

  Apri contenuto nascosto

«Ben veggio, padre mio, sì come sprona
lo tempo verso me, per colpo darmi
tal, ch’è più grave a chi più s’abbandona; 108

per che di provedenza è buon ch’io m’armi,
sì che, se loco m’è tolto più caro,
io non perdessi li altri per miei carmi. 111

Giù per lo mondo sanza fine amaro,
e per lo monte del cui bel cacume
li occhi de la mia donna mi levaro, 114

e poscia per lo ciel, di lume in lume,
ho io appreso quel che s’io ridico,
a molti fia sapor di forte agrume; 117

e s’io al vero son timido amico,
temo di perder viver tra coloro
che questo tempo chiameranno antico». 120

La luce in che rideva il mio tesoro
ch’io trovai lì, si fé prima corusca,
quale a raggio di sole specchio d’oro; 123

indi rispuose: «Coscïenza fusca
o de la propria o de l’altrui vergogna
pur sentirà la tua parola brusca. 126

Ma nondimen, rimossa ogne menzogna,
tutta tua visïon fa manifesta;
e lascia pur grattar dov’ è la rogna. 129

Ché se la voce tua sarà molesta
nel primo gusto, vital nodrimento
lascerà poi, quando sarà digesta. 132

Questo tuo grido farà come vento,
che le più alte cime più percuote;
 

 

E riguardo al significato di "Satira" se andiamo a ricercare opere dette "satiriche" nella classicità, vienimi a dire che "Le Rane" di Aristofane usano un linguaggio eufemistico.

La vignetta di Charlie è ciò di cui ha bisogno l'informazione. Devo ammettere che durante l'ondata mediatica dell'attentato ai vignettisti senza informarmi troppo credevo che facessero solo invettive sterili. Invece io ritengo che questa vignetta sia ARTE.

 

 

Scomodare Dante è carino e molto inusiale, soprattutto il paradiso, ma lo trovo anche parecchio inutile. Non per ciò che scrisse ma perché potrei dedicare gli stessi versi a chi difese CH ai suoi tempi. 
Ma il reale motivo è che trovo abbastana scorretto riempirsi  la bocca delle parole di altri quando abbiamo l'opportuità di farlo da soli.
Satira non è legata al linguaggio usato, eufemismi o meno. Puoi usare le parole che ritieni adatte e ciò non cambia. Quindi anche Aristofane è citato inutilmente, per quanto mi riguarda. Ma sono contento tu lo abbia fatto.

L'informazione ha bisogno di informazione, non di eroi di un giorno e vittime per sempre. Specialmente l'informazione italiana che si crogiala sul dolore e sui morti, sugli scandali e sulle macchiette della TV nostrana. Informazione pilotata dal partito o dalla fede di turno. 
Io ho seguito per un po' di tempo le vignette del giornale, andando a recuperare quelle pre-attentato. Alcune sono veramente arte, altre riversano semplicemente la voglia di CH di farsi notare nel modo più semplice possibile, quello che in internet è la prassi. 
Per quanto mi riguarda ho apprezzato la seconda vignetta, se ti può interessare. 
Molto spesso però si abusa della libertà di parola e pur di difendere questo diritto ci si dimentica che lo è fino a quando non va a ledere gli altri, anche fosse solo una persona.

13 minuti fa, Garg ha scritto:

Evidenziami anche una sola riga nel mio messaggio in cui mi sono espresso sulla testata. Il mio messaggio era rivolto all'ipocrisia di chi due giorni fa aveva ancora lo stato di "Je suis Charlie" su Facebook e che adesso manda minacce di morte alla redazione. Ti ha sempre schifato la satira che fa Charlie Hebdo? Benissimo, magari sono anche d'accordo; ma ti giuro che ho visto gente che adesso ha augurato un attentato al giornale e che prima stava con sui social a rivendicare "libertà di espressione".... NO.

Che c'è, ora vi rode perché hanno toccato qualcosa che vi è vicino? (Chi "ci" avrebbe toccato se non CH?) Mi state seriamente dicendo che per voi i danni causati dal terremoto non si sarebbero potuti evitare? Siamo tutti bravi a proclamare libertà di espressione quando qualcosa ci sfiora alla lontana("Ci" tocca alla lontana come "ci" toccava alla lontana l'attentato alla redazione?), ma non non sia mai che ci tocchino eh! Ipocrisia:P 

 

Nonono, non mi ha mai schifato, non tutta almeno. E anche la satira che ha sempre fatto sull'Italia non mi ha mai dato fastidio fino a quando questa era veramente satira. Sfortunato tu ad aver visto quel tipo di gente ma a quanto pare la pensiamo allo stesso modo.

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7 minuti fa, Ghostachu ha scritto:

Che c'è, ora vi rode perché hanno toccato qualcosa che vi è vicino? (Chi "ci" avrebbe toccato se non CH?) Mi state seriamente dicendo che per voi i danni causati dal terremoto non si sarebbero potuti evitare? Siamo tutti bravi a proclamare libertà di espressione quando qualcosa ci sfiora alla lontana("Ci" tocca alla lontana come "ci" toccava alla lontana l'attentato alla redazione?), ma non non sia mai che ci tocchino eh! Ipocrisia:P 

 

Nonono, non mi ha mai schifato, non tutta almeno. E anche la satira che ha sempre fatto sull'Italia non mi ha mai dato fastidio fino a quando questa era veramente satira. Sfortunato tu ad aver visto quel tipo di gente ma a quanto pare la pensiamo allo stesso modo.

Esprimersi su un fenomeno che ha a che fare con una determinata variabile adesso vuol dire esprimersi sulla variabile? Ritenta :XD: 

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