AngeloConan Inviato 24 marzo, 2023 Condividi Inviato 24 marzo, 2023 Nick sul forum: AngeloConan Squadra di Esplorazione: Croconaw Lettera: Spoiler Caro Jirachi, i mille anni sono quasi passati e ti tocca svegliarti tra poco. Quindi ti scrivo perché ho dei desideri che vorrei realizzare. Vorrei che i capelli piumati che mi cadono dietro le spalle potessero diventare delle ali che mi facciano volare. E spero che questo desiderio te lo possa avverare perché lo sogno da quando ero un pulcino. Poi vorrei che da sotto le mie zampette potessi sparare onde energetiche per avere delle accelerazioni istantanee. Grazie mille e buon risveglio Blaziken Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Marco9 Inviato 24 marzo, 2023 Condividi Inviato 24 marzo, 2023 NICK SUL FORUM: Marco9 SQUADRA D'ESPLORAZIONE: BRAIXEN Spoiler Caro Jirachi, pokemon misterioso che tra miti e leggende esaudisce i desideri. In questi tuoi sette giorni che ti sei svegliato dopo mille anni vogli porti questo mio desiderio. Sembra strano,eppure siamo diventati dei pokemon chi l'avrebbe mai detto. Fin da piccoli giocavano immaginando di poter catturare pokemon,divertendoci con quella spensieratezza che solo un bimbo può immaginare. Che bei tempi,vorrei tanto tornare ad avere quella spensieratezza d'allora. Rilassarmi,sensa dover pensare alle ansie della vita,vivere quel bambino che mi sono perso,vivere quei momenti di follia tanto di creatività che solo quell'età può dare. Jirachi eppure è così. Strano vero,eppure siamo diventati pokemon, liberi da questo mondo pieno d'insicurezze,d'odio,di discriminazioni,di guerre,di corruzione. Liberi da tutto,siamo noi e solo noi,un gruppo che per la prima volta al mondo fà gioco di squadra. Lasciamelo vivere Jirachi questo mondo. Fammi vivere quell'abbraccio d'amore che abbiamo vissuto da bambini. L'abbraccio che un padre dato ad ogni suo figlio tornado da lavoro,un bacio di una madre,la libertà di giocare con tutti,fantasia compresa. Alcuni compagni,parlando con loro,mi hanno detto che voglio tornare ad essere umani,che voglio andarsene da qui per tornare in quel mondo pieno d'odio e privo d'amore. Esaudisci i loro desideri,qualunque essi siano. Io però voglio rimanere qui. Voglio vivere in questo mondo,dove ho finalmente trovato quel bimbo che non avevo mai conosciuto,quella spensieratezza mai vissuta,quella felicità mai provata,e tu dici"QUALE FELICITÀ?" Quella della fantasia Jirachi,quella dell'amore,quella di un singolo abbraccio. Strano, veroJirachi, eppure è così,queste cose non le ho vissute. Qui Jirachi ho conosciuto molte persone fantastica,molto cordiali e divertenti. Ognuno con il suo pregio unico. Mi hanno accolto fin dal primo momento facendomi sentire a casa. Poi vengono organizzati eventi notevoli e divertenti. Per questo voglio liberare questo mondo fantastico dove siamo adesso,voglio liberarlo da questa guerra che lo assale,voglio renderlo diverso. Voglio renderlo "UN MONDO". Voglio vivere con esso,visto che qui c'è quella felicità amorosamente fantastica,piena d'abbracci e baci,quel bene,quei momenti divertenti,quei giochi amichevoli che solo,come ripeto,un bambino può provare. Grazie Jirachi. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Icarus Inviato 24 marzo, 2023 Condividi Inviato 24 marzo, 2023 Nick sul forum: Icarus Squadra di esplorazione: Braixen Lettera: Spoiler Caro Jirachi, finalmente siamo soli io e te, in questa calma notte di primavera, chiusi in una grotta angusta, all’oscuro dai rumori della gente e lontani dai severi giudizi della vita. A poco a poco mi tornano in mente tutte le mie paure più recondite e i miei sogni più intensi, i miei tristi ricordi assopiti e i miei progetti più ambiziosi. Dicono tu possa esaudire ogni tipo di desiderio, ma non so fino a quanto tu possa spingerti; ad ogni modo voglio parlarti un po' di me… Sai, sono una persona molto timida e chiusa, che fatica molto ad aprirsi e a fidarsi del prossimo. Finché ci sono poche persone riesco ad instaurare una conversazione, ma quando il numero aumenta ecco che il gelo pervade le mie vene, l’ansia inizia ad assalirmi ferocemente ed un muro invalicabile si erge tra me ed il mondo. È sempre stato così e per quando io mi sforzi a superare il mio blocco, alla fine vince sempre la vergogna. Tendo a chiudermi in me stesso e non parlare con nessuno, relegandomi in un angolino, lontano da sguardi indiscreti. Spesso mi sento così incompreso ed inadeguato davanti agli Altri, non sapendo mai in che modo comportarmi e, paradossalmente, per non deludere me stesso, finisco per mostrare il mio lato peggiore… Vorrei chiederti di infondermi più fiducia nei momenti difficili, di illuminare il buio che mi circonda, donandomi il coraggio necessario per affrontare la vita e stare più sereno. Vorrei avere le chiavi per sbloccare la serratura del mio cuore e farmi nuovi amici, senza il timore di sbagliare e rovinare tutto. Basta anche un semplice segnale: quando sto giù vorrei guardare in cielo e vedere una stella brillare più delle altre, così da accorgermi della tua presenza e non sentirmi più solo. Già la solitudine…senza di essa cosa fare? Tanto la amo quanto la odio! A causa sua ho perso una cara amica, da cui mi sono allontanato dopo un tragico episodio. Eravamo molto legati, ma poi ognuno ha intrapreso una strada diversa e non ci siamo più sentiti… So che non è possibile, ma vorrei tanto spostare le lancette dell’orologio e tornare a quei tempi in cui ridevamo e ci divertivamo insieme: eravamo molto uniti e spensierati, oltre a fidarci uno dell’altro. Oh, che ricordi! Più ci ripenso e più aumentano in me i rimpianti: la memoria di un passato tormentato riaffiora sempre nella mia mente, andando spesso ad intaccare il mio presente. Mi piacerebbe tanto rincontrarla e poterla riabbracciare, per chiederle scusa per gli errori commessi e poter ricominciare una nuova avventura insieme. Peccato che ormai non viva più qui e che abbia perso qualsiasi contatto con lei… Riuscirò mai a ritrovarla? Sarei disposto ad andare fino in capo al mondo pur di rivederla, perciò ti prego di guidarmi verso la giusta meta, prima che il tempo ci separi ancor di più, con il suo scorrere inesorabile e violento… Ah, il tempo…che cosa affascinante, vero? Quando ne abbiamo a sufficienza ne abusiamo, mentre quando ce ne rimane poco iniziamo ad agitarci. In questo mondo parallelo mi sento invece al sicuro, nonostante i numerosi misteri che avvolgono il regno di Corona. Mi diverto troppo a vestire i panni di un pokémon, distraendomi dalla vita reale, che spesso sa essere crudele. Qui siamo tutti sulla stessa barca, uniti per un bene comune e pronti ad aiutarci in caso di necessità. Lo definirei il mio locus amoenus, dove posso rifugiarmi nel momento del bisogno, esplorando nuove terre e conquistando tanti traguardi. Vorrei tanto che il mio sogno non finisse mai, che rimanessi per sempre un tenero orsacchiotto, crogiolandomi tra la natura incontaminata di questo posto, così distante dai mali della vita...Mi rendo però conto che tutto ciò non sia possibile, che nulla dura in eterno…perciò sarò pronto a riprendere le mie sembianze da umano quando verrà il momento. Ti chiedo, dunque, di custodire i miei ricordi in una sfera piuttosto rara e dal valore inestimabile: sto parlando della famosa Dream Ball, una pokéball in grado di conservare i nostri sogni più cari e le nostre emozioni più vivide. Il mio ultimo desiderio è proprio quello di ricevere suddetta sfera, in modo tale da poter scaldare il mio cuore e rituffarmi nella magia ogni volta che ne senta il bisogno. L’immaginazione è infatti una risorsa preziosa, che ci permette di viaggiare oltre i confini della realtà e ci aiuta a superare i nostri ostacoli più grandi, con la forza del pensiero e della fantasia. Non vorrei mai esserne privo! Con questo è tutto. È stato bello stare qui a chiacchierare con te, mi sono sfogato un po' e sento che il domani ci riserverà tante sorprese. Spero che tu riesca ad esaudire le mie richieste, ma voglio prometterti che anche io farò del mio meglio ed insieme vinceremo le nostre battaglie, per tornare a splendere in cielo più forti che mai. Icarus Pokémon Mystery Dungeon: Musharna's Dream Millennium Express: Isole di Alola Total Drama Regions Harmonia Houses Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Limbo12 Inviato 24 marzo, 2023 Condividi Inviato 24 marzo, 2023 Nick sul Forum: Limbo12 Squadra di Esplorazione: Dartrix Lettera: Spoiler ...caro Jirachi? Ammollo in mezzo all’oceano in balia delle correnti che mi portano ovunque senza uno schema. La notte non è male, soffia lo zefiro ma è tutto qui, sempre la solita solfa mentre l’emicrania va e viene. Non mi piace questa situazione di stallo ma non ho una mappa per orientarmi. Devo costantemente andare a vuoto fino a quando trovo delle condizioni favorevoli per raggiungere la destinazione, una delle tante che mi interessano. Diverse comete sono passate attraverso il firmamento e più volte ho chiesto i mezzi per andarmene da qui senza alcuna risposta. Dopo alcuni tentativi ci sono arrivato: li possiedo già ma per vari motivi non voglio andare avanti. A furia di nuotare qui ho iniziato a identificarmi con questo luogo e a dirla tutta ho paura di quello che mi può attendere; si può dire che mi trovo in un luogo familiare dal quale la possibilità di uscire mi rende titubante. Non ero felice prima di venire qui ma non lo sono nemmeno adesso che ne ho fatto una seconda casa. Ieri è passata nuovamente la cometa millenaria e ho desiderato di ricevere quello stato d’animo. Non è successo nulla. Di nuovo. A quanto pare cercare di raggiungere la felicità con i propri mezzi è una scelta. I meccanismi della mente sono davvero affascinanti... Sopra di me si para un fascio di luce; desidero che i miei compagni di viaggio e i miei amici riescano a raggiungere ciò che desiderano. Mi lascio andare e mi addormento in questo scenario etereo, cullato dal sciabordio delle onde. -Li Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Ghilgakia Inviato 24 marzo, 2023 Condividi Inviato 24 marzo, 2023 Nick sul forum: Ghilgakia Squadra di Esplorazione: Croconaw Lettera: Spoiler Caro Jirachi, nonostante il mio corpo sia diventato quello di un Pokémon, ti scrivo col mio animo da essere umano, con tutte le sue paure e i suoi desideri più reconditi che si porta dietro; per questo ciò che ho da chiederti è, in un certo senso, più astratto che concreto. Non voglio né soldi né ricchezze. Ho deciso di mettermi a nudo con te e rivelarti uno dei miei più grandi timori: ciò che deve ancora avvenire, ciò che deve ancora essere, il futuro. Non credo nel destino. Sono pienamente convinto che tramite le nostre mani — o meglio, le nostre scelte — siamo in grado di plasmarlo, ma come posso sapere se i passi che sto percorrendo siano esattamente in grado di condurmi dove voglio e di rendermi ciò che aspiro ad essere? Per questo, Jirachi, ti chiedo di mostrarmi durante la vita la strada giusta da compiere affinché io ritrovi ciò che ricerco. Non ti chiedo, però, di cancellare i possibili errori che possano presentarsi, perché ci insegnano preziose lezioni che non vedo l'ora di apprendere. Ti chiedo una vita piena di emozioni. Ti chiedo una vita che valga la pena di essere vissuta. Ti chiedo una vita che a ripensarla mi faccia sorridere per ciò che sono stato capace di costruire. Ti chiedo una vita con una solida stabilità, ma non troppa da privarmi di favolose avventure e piacevoli sorprese. Spero che la mia richiesta non risulti troppo pretenziosa. Se così fosse, ci tengo a scusarmi. Capisco perfettamente la mole di desideri che ti viene affidata e la grande quantità d'energia necessaria per esaudirli. A quel punto non so cosa vorrei per me... forse delle motivazioni, che siano queste persone o cose, in grado di sponarmi per dare sempre il meglio di me e che mi ricordino l'importanza di apprezzare le occasioni ricevute e ciò che si ha, oltre ad un pizzico di fortuna che non guasta mai. Non penso di volere tutto e subito, perché c'è una profonda soddisfazione nel guadagnarle; si prova un'adrenalina unica. Ma soprattutto è importante avere qualcuno che sostiene con profondo rispetto, ammirazione e affetto i tuoi traguardi, perché la comunicazione e la condivisione è alla base di qualsiasi rapporto, e penso che anche qui nel vostro mondo sia lo stesso. Ho altre due richieste da avanzare, ad essere onesto. La prima riguarda i miei amici e desidero per loro grandissime opportunità per raggiungere i loro obiettivi e ciò che ritengono essere la felicità. Inoltre vorrei parlarti anche dei miei compagni di squadra, anche loro miei amici, e degli altri umani trasformati insieme a me: siamo stati catapultati qui senza capire effettivamente come o perché, ma già che ci troviamo qui voglio che tutti possano trarre il meglio da questa esperienza e divertirsi. ma anche qualche punto per noi della squadra di Croconaw va bene, visto che siamo ultimi. Però non renderla troppo divertente, perché poi sarà difficile per me dire addio a tutti una volta risolta la situazione... Riallacciandoci al discorso precedente, la seconda richiesta è per te, invece. Te lo saresti mai aspettato? Mentre pensavo a cosa scrivere mi sono reso conto che ogni mille anni ti svegli per soli sette giorni per accontentare gli altri. Non è giusto. Riflettevo sul fatto di lasciarti sveglio per ulteriori 24 ore ma, non cosciente di eventuali danni e con il terrore di causare danni al tuo sonno o ai tuoi poteri, mi piacerebbe che fossi tu a dirmi qualcosa che ti affascina o che vorresti. Certo, non ho i tuoi poteri, però ti assicuro che farei del mio meglio. Non ho molto altro da aggiungere. Magari attraverso i poteri di Musharna avremo la possibilità di incontrarci e conoscerci. Mi piacerebbe capire meglio di te. Non contarlo come desiderio però, perché non ho intenzione di caricarti più di quanto ho già fatto (e mi scuso ancora); pensala più come ad una speranza. Con affetto e sincera gratitudine, Ghilgakia l'umano Visita il mio mercatino! Potresti trovare ciò che fa al caso tuo. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
.Marshadow Inviato 26 marzo, 2023 Condividi Inviato 26 marzo, 2023 L'influenza di Marshadow ha permesso a Croconaw, Braixen e Dartrix di mutare forma. E' una modifica reale oppure è solo un'illusione, data da poteri sconosciuti? Ciò non importa, perché al momento, ciò che state percependo per voi è reale, e anche i vostri ricordi rischiano di essere compromessi. Quarta prova: Visioni oscure Termine della prova: 5 Aprile, 23:59 Regolamento: In questa quarta prova, le squadre collaboreranno insieme per creare un lavoro di gruppo; ovvero creare un Pokémon, basato sul proprio caposquadra, disegnandolo e scrivendo una storia ad esso connessa. In particolare, ogni squadra è tenuta a svolgere tre attività: A: Spoiler Un disegno, tradizionale o digitale, che prenda ispirazione dal proprio Caposquadra (Braixen per la Squadra Rossa, Croconaw per la Squadra Blu, Dartrix per la Squadra Verde), creando quindi una forma alternativa che si ispiri a una fobia esistente. Esempio: Se Tinkaton fosse stato uno dei vostri Capisquadra, potevate creare una forma alternativa di Tinkaton basata sulla Selenofobia o sulla Patofobia. E' concesso ricalcare artwork provenienti da fonti ufficiali, a patto che vengano apportate sufficienti modifiche. Non dovete imitare necessariamente lo stile tipico di disegno Pokémon; sbizzarritevi! B: Spoiler Un racconto, a tinte horror o dello stile creepypasta, che abbia come protagonista il Pokémon da voi creato. Esempio: Se sceglieste Tinkaton come simbolo della Selenofobia, il racconto potrebbe avere come elemento principale un ragazzo che si perde in un campo sconfinato, in cui una luna piena gigante sembra piombare sulla terra, per volere di questo strano Tinkaton. Il racconto può avere un massimo di 10.000 caratteri (spazi esclusi). (Ovviamente, potete sforare di qualche carattere. Ma non esagerate.) C: Spoiler Il tipo assegnato al Pokémon, una descrizione Pokédex (massimo 5 righe), una mossa e abilità peculiare coerente con la vostra scelta. Un componente della squadra, deciso in comune accordo tramite messaggio privato, dovrà postare in questa discussione in questo modo: Spoiler Squadra di Appartenenza: Disegno: (sotto spoiler; qui è da riportare ciò che è richiesto dalla porzione A:) Racconto: (sotto spoiler; qui è da riportare ciò che è richiesto dalla porzione B:) Extra: (sotto spoiler; qui è da riportare ciò che è richiesto dalla porzione C:) Note: (sotto spoiler; qui sono da riportare le vostre riflessioni riguardo il vostro lavoro. Per farci capire meglio i vostri ragionamenti e le scelte che avete fatto nella scelta della fobia, del design, della storia e della componente extra.) Valutazione: La prova sarà così valutata. Ciascuno dei giudici attribuirà un punteggio in ciascuna di queste categorie: - Appropriatezza dell'idea (Coerenza dell'associazione tra fobia e Pokémon, Come la vostra idea è stata traslata nel disegno, Concept, Design) - Massimo: 15 Punti - Realizzazione del disegno (Valutazione tecnica del disegno) - Massimo: 15 Punti - Racconto (Valutazione della trama, scelte stilistiche, linguistiche, grammaticali, coerenza con la fobia scelta) - Massimo: 25 Punti - Extra (Valutazione della coerenza della descrizione, originalità e coerenza del tipo, mossa e abilità peculiare) - Massimo: 5 Punti Premi: Punti Rango La squadra vincitrice otterrà 400 Punti Rango, dei quali 320 saranno equamente divisi tra i componenti che hanno contribuito; 80 saranno invece da distribuire ai giocatori che hanno, a discrezione degli organizzatori, dato un maggior contributo alla realizzazione della prova in toto. La squadra classificatasi seconda otterrà 250 Punti Rango, dei quali 200 saranno equamente divisi tra i componenti che hanno contribuito; 50 saranno invece da distribuire ai giocatori che hanno, a discrezione degli organizzatori, dato un maggior contributo alla realizzazione della prova in toto. La squadra classificatasi terza otterrà 100 Punti Rango, dei quali 80 saranno equamente divisi tra i componenti che hanno contribuito; 20 saranno invece da distribuire ai giocatori che hanno, a discrezione degli organizzatori, dato un maggior contributo alla realizzazione della prova in toto. PokéPoints Gli esploratori appartenenti alla squadra vincitrice che hanno collaborato otterranno ciascuno 10 PokéPoints. Gli esploratori appartenenti alla squadra classificatasi seconda che hanno collaborato otterranno ciascuno 5 PokéPoints. Punti Fedeltà Gli esploratori appartenenti alla squadra vincitrice che hanno collaborato otterranno ciascuno 15 Punti Fedeltà. Gli esploratori appartenenti alla squadra classificatasi seconda che hanno collaborato otterranno ciascuno 10 Punti Fedeltà. Gli esploratori appartenenti alla squadra classificatasi terza che hanno collaborato otterranno ciascuno 5 Punti Fedeltà. Per qualsiasi domanda o se hai bisogno di assistenza gli organizzatori saranno sempre disponibili per ogni chiarimento. Contattaci attraverso la discussione di supporto per le iniziative. Questa iniziativa fa parte del Programma Fedeltà Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Porygatto Inviato 4 aprile, 2023 Condividi Inviato 4 aprile, 2023 ◉ Squadra di Appartenenza: Squadra Verde ◉ Disegno: Spoiler F O B I A S C E L T A : O P T O F O B I A ◉ Racconto: Spoiler Dopo una lunga giornata di lavoro i piccoli Pokémon tornarono finalmente nei loro rifugi, esausti dallo sfruttamento al quale venivano sottoposti giorno dopo giorno, che li vedeva costretti a lavorare nella miniera di Bijou alla ricerca di gioielli preziosi, nei campi o nella produzione di tessuti pregiati. Non erano altro che trovatelli rapiti da altre regioni divenuti ormai schiavi, costretti a lavorare come tali a causa della tirannia che vigeva a Yumenozomi, prima dell'avvento del Regno di Musharna. Tra di loro era presente Dartrix, un Pokémon silenzioso e imperscrutabile che raramente rivolgeva la parola a qualcuno. La vita trascorsa prima di divenire schiavo, piena di bullismo e soprusi, gli impediva di gioire alla vista di un tramonto o di un uccellino cinguettare. Sin dalla nascita possedeva una misteriosa dote psichica, il suo dono e la sua condanna. Se da un lato lo aiutava a evitare scontri o situazioni pericolose percependo le intenzioni del prossimo, per contro doveva farsi carico anche della disperazione e del dolore altrui. Era in grado di avvertire gli stati d’animo di chi gli stava attorno, tra cui la rabbia, il dolore e la paura. I pensieri degli altri diventavano incubi senza fine, portandolo sull’orlo della pazzia. La sua testa era in continua confusione e affollata dalle urla silenziose o dagli intenti malvagi degli altri Pokémon, tanto che a volte non riusciva a distinguere più la realtà dalla finzione. La situazione di sofferenza che vigeva nelle miniere non faceva altro che generare disagi e sensazioni negative. In quel luogo la sua dote non percepiva né gioia né serenità, e cercava con tutte le sue forze di reprimerla per non divenire preda della pazzia. Spesso non riusciva a dormire la notte per il frastuono nella sua mente, iniziando a vedere cose che non esistevano. A causa del suo comportamento a tratti sociopatico, tutti i Pokémon lo evitavano per l’inquietudine che emanava intorno a sé, accentuando così la sua solitudine che lo stava portando lentamente alla depressione. La sua unica ancora di salvezza era la sua amica Buneary, incontrata durante una giornata nuvolosa, quando finalmente era terminato il turno di lavoro. Nell'ora d'aria prima del rientro per la notte Dartrix si isolò come sempre in un angolo della recinzione dando le spalle al vicino campo di grano. Fu allora che Buneary, arrivata lì da poco, si avvicinò a lui, preoccupata nel vederlo sempre solo. Tentò di rassicurarlo dicendo che questa non era la vita che voleva e che prima o poi se ne sarebbero andati via assieme, superando il dolore del passato. Per la prima volta Dartrix percepì una nuova e strana sensazione: la speranza. In Buneary vide una luce, una promessa che avrebbe portato avanti con tutte le sue forze, e che da lì in avanti avrebbe riempito il suo cupo cuore. Dopo una giornata particolarmente dura in miniera l’umidità aveva reso l’aria irrespirabile e Carnivine, la guardia, fu particolarmente irritabile e violento. Aveva punito crudelmente diversi Pokémon con la sua potente mossa Frustata. A lui non interessava la fatica altrui, doveva solo assicurarsi che la squadra raggiungesse l’obiettivo prefissato. E gli accadimenti di quel giorno non aiutarono gli sventurati lavoratori. Mentre era intento a lavorare un presagio fece voltare Dartrix verso il fondo della galleria. In quello stesso istante iniziò a propagarsi un tonfo assordante misto ad urla. Fu allora che il Pokémon si accorse che un masso imponente crollò con un forte frastuono lungo tutta la galleria, portando dietro di sé numerosi feriti. Istintivamente Dartrix reagì per soccorrerli, ma Carnivine si parò dinanzi a lui. “Dove pensi di andare? Torna al lavoro, sfaticato!”, urlò il guardiano. “Un masso è crollato, dobbiamo dare una mano ai più bisognosi! A loro serve il nostro aiuto, vedi?”, disse Dartrix, indicando il punto della galleria invasa dalle polveri. “No, non vedo un bel niente”, rispose Carnivine. “Qualche lavativo avrà eseguito male il proprio lavoro subendo le conseguenze. Quello che vedo io è che tu non hai voglia di lavorare! Torna a darti da fare prima che perda la pazienza!”, rispose il guardiano schioccando una frustata in direzione del pennuto. Nonostante la rabbia che lo pervase, Dartrix non ebbe altra scelta se non quella di obbedire. Finito il turno di lavoro giunse finalmente il momento di rientrare per la notte. Poco lontano dalle miniere aveva lavorato senza sosta anche il gruppo dei campi. Tra di loro vi era Buneary, visibilmente stanca. I due amici si salutarono con un debole cenno. Dartrix notò che a Buneary cedettero le gambe e raggiunse immediatamente l’amica. “Buneary, cos’è successo? Stai bene?”. Non ricevette alcuna risposta. Carnivine si avvicinò minacciosamente. “Chi ti ha autorizzato a staccarti dal gruppo? Non mi piacciono i sovversivi come questi! Devi imparare a stare al tuo posto!” “Ma non vedi che sta male?! Lascia che la aiuti!”, supplicò Dartrix. “NO, NON VEDO! Vedo solo l’ennesima lavativa che vuole una giornata libera e si finge malata!”, sbraitò la guardia. Carnivine schioccò un colpo di frusta in direzione dei due ma il colpo viene intercettato dal comandante Tangrowth, che vegliava sul gruppo dei campi. “Non esagerare, Carnivine. Se li ferisci rischiamo di avere meno forza lavoro. Quei due ci servono vivi e vegeti”. Il comandante si rivolse a uno schiavo del suo gruppo e disse: “Tu, porta questa sfaticata negli alloggi e assicurati che riceva una razione extra di cibo. E tu, stupido pennuto, ritorna nel tuo gruppo o non parerò il prossimo colpo di Carnivine”. Paura, rabbia, dolore. Dartrix venne improvvisamente pervaso da ogni sensazione negativa. La sua amica stava male e nessuno le dava una mano. Avrebbe voluto prendere a calci le guardie, i cancelli della miniera, le recinzioni dei campi, ogni cosa. “Calmati”, si disse. “Ce ne andremo da qui. Lei sta bene. Sta bene”. Quella sera Buneary si riprese e raggiunse Dartrix in lacrime, portandogli la sua razione extra di cibo. “Ho sentito che non ti hanno dato la cena per colpa mia. Scusami.” “Non devi scusarti, ne hai più bisogno tu”, la riassicurò il Pokémon. Condivise le vivande, Buneary si accoccolò piangente vicino Dartrix e si avvolse nella sua ala. “Non ce la faccio più”, disse lei in preda al panico. “Non voglio più vedere tutta questa sofferenza!”. “Vedere. Ancora quel verbo. Quante volte lo aveva usato oggi Carnivine nella sua cieca crudeltà?”, pensò Dartrix prima di addormentarsi, esausto. La mattina seguente il Pokémon si accorse che la sua amica era scomparsa. Sebbene l’avesse cercata in lungo e in largo non riuscì a trovarla. Fu allora che, spinto dalla preoccupazione crescente, decise di sfruttare il suo potere che tanto odiava. Si concentrò su ogni emozione che lo circondava, tentò di isolare le sensazioni di ogni schiavo per focalizzarsi su quelle di Buneary: doveva trovarla e assicurarsi che stesse bene. Arrivato a destinazione la scena che vide lo fece rabbrividire. La sua amica stava per togliersi la vita. In preda all’agitazione Dartrix riuscì a impedire che il cappio le si stringesse al collo. “Non voglio vedere un altro giorno, Dartrix! Non voglio vedere altro dolore!”, urlò Buneary con tutto il fiato che le era rimasto, prima di collassare per lo shock. Dartrix si lasciò andare in un pianto senza precedenti e un urlo lancinante riecheggiò per tutta la valle. Per poco non avrebbe perso la sua amica. Il Pokémon rivolse lo sguardo verso il cielo e improvvisamente uno sorriso maligno comparve sul suo volto. Un mare di pensieri vagò nella sua testa indisturbati, come se volessero evadere da lì a poco e prendere il sopravvento. Non ci volle molto perché la rassegnazione e la disperazione scomparissero per lasciare il posto al desiderio di vendetta. Fu allora che una risata malvagia squarciò il silenzio della valle. “Ma certo! Ho io la soluzione a tutto! Lascia fare a me, Buneary!” Dartrix prese in braccio la sua amica ancora priva di sensi e si recò nel ripostiglio del loro rifugio. Munito di ago e filo, tenendole delicatamente chiusi gli occhi, incominciò a cucire le palpebre. Tenui versi di dolore uscirono dalle labbra di Buneary, che tentò di divincolarsi dalla salda presa del Pokémon. “Ssssst, non ti divincolare! Prima uno e poi l’altro! Ecco, così! Sì, sì!” Rivoli di sangue sgorgavano dall’occhio sinistro della giovane, ma questo non bastò a fermare il veterano delle miniere che, con malsano entusiasmo, si mise a cucire anche l’altro. “Ecco fatto, amica mia! Ora non dovrai più preoccuparti! Al tuo risveglio non vedremo più quello che non vogliamo vedere! Nessuno assisterà alle atrocità che dilagano in questo regno!” Una innaturale felicità prese il sopravvento su Dartrix, tanto che le sue risate si fecero sempre più forti e insistenti. Convinto di aver trovato la soluzione a ogni male, il Pokémon si mise davanti a uno specchio e cominciò a cucirsi l’occhio destro. La sua mano, con ferma decisione, terminò l’opera in poco tempo e anche l’occhio sinistro in pochi istanti seguì lo stesso destino, chiudendosi per sempre. Concluso il macabro rituale con il quale si era spiritualmente legato alla sua amica fu pervaso da un’ondata di esaltazione. Con tutta l’aria che aveva nei polmoni si lasciò andare a un urlo liberatorio. Non avrebbe più visto con i suoi occhi i mali del mondo, avrebbe scatenato il suo potere e si sarebbe lasciato guidare da esso. Nessun altro avrebbe dovuto soffrire. Fu così che il giorno del massacro ebbe inizio. Spinto dalla sua folle convinzione, che gli donò un’energia fuori dal normale, trovò Carnivine e Tangrowth. Dartrix non diede loro nemmeno il tempo di aprir bocca. Li fece cadere a terra con un calcio molto potente, li immobilizzò e chiuse i loro occhi per sempre. “Amo queste vostre grida di dolore! È una sinfonia meravigliosa! Continuate, luridi pezzenti!” Schizzi di sangue nemico colorarono le vesti del Pokémon, che sembrava irriconoscibile e inarrestabile. Sul corpo del carnefice comparirono quattro inquietanti occhi e mano a mano che mieteva le sue vittime il corpo del pennuto se ne arricchiva di nuovi. I bulbi si muovevano ferocemente, quasi a voler scappare da quella condizione di prigionia, inconsapevoli del fatto che oramai non vi era più via di scampo. Nella confusione generale causata dagli incendi da lui provocati per agire indisturbato, Dartrix si imbatté in un piccolo Pokémon particolarmente spaventato. Si ricordava di lui, era giunto lì da qualche giorno. Aveva appena iniziato a conoscere le atrocità della prigionia. Più si concentrava su di lui più sentiva crescere il terrore nei suoi pensieri. I pensieri del cucciolo, sempre più terrorizzato, erano colmi di paura. Ai suoi occhi Dartrix era solo un mostro che provava piacere nel ferire il prossimo seminando paura e distruzione. Dartrix si avvicinò a lui e il Pokémon istintivamente si coprì il volto. Percepì chiaramente l’orrore e la paura che il piccolo riversava contro di lui, così come sentiva l’odio, l’arroganza e la malvagità degli aguzzini del campo di schiavitù a cui dava la caccia. Doveva porre fine a quell’orrore. Altri due bulbi si aggiunsero a quelli precedentemente sigillati. Fu in quel momento che Dartrix fece un giuramento a se stesso: far comparire sul suo corpo quanti più occhi possibili. ◉ Extra: Spoiler D E S C R I Z I O N E P O K É D E X : "Si è cucito gli occhi per non vedere più le crudeltà del mondo. Pervaso dal suo senso di giustizia, passa la vita a cucire gli occhi degli altri Pokémon." T I P O : B U I O / P S I C O M O S S A : C U C I T U R A O C U L A R E Potenza base: 50 Precisione: 85%. Tipo: Buio Categoria: Mossa Fisica Effetti: Dot sul nemico che perde 1/8 di PS a ogni turno. Diminuzione precisione di due gradi. Descrizione: Il Pokémon lancia un ago che sigilla gli occhi dell'avversario, diminuendone di molto la precisione e arrecandogli danni a ogni turno. A B I L I T À : A M P L I F I C A S E N S I Effetto: Infallibilità di missare le mosse. Aumento di evasione di 1 grado la prima volta che entra in campo (non ripetibile). Descrizione: Il Pokémon sviluppa i suoi 4 sensi rimanenti per percepire i movimenti del nemico e non fallire mai. Aumenta inoltre l'evasione la prima volta che entra in campo. ◉ Note: Spoiler L'idea è nata partendo dal pokémon di base: Dartrix. Ci siamo chiesti quali tratti lo caratterizzassimo e alla fine abbiamo optato per una peculiarità tanto ovvia da essere nel nome stesso: Dartix Closeyes. Abbiamo scelto l'Optofobia, ossia la fobia di aprire gli occhi, perché molto adatta a essere rappresentata dal punto di vista visivo, e ben compatibile con un risultato creepy, che spiazzi l'osservatore facendolo sentire l'osservato. A convincerci definitivamente, però, è stato il grande potenziale narrativo. Abbiamo preso il personaggio di Dartrix e l'abbiamo manipolato, storpiato al punto di renderlo una figura ambigua, impulsiva, terrificante. In squadra, ognuno ha dato il suo. Abbiamo mescolato le idee di tutti, purtroppo ne abbiamo scartate alcune, ne abbiamo sistemate altre, e alla fine questa è la storia che ne è uscita: la storia di Dartrix Closeyes e di come abbiamo chiuso gli occhi dinanzi alla cattiveria che domina questo mondo. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Macca Inviato 5 aprile, 2023 Condividi Inviato 5 aprile, 2023 Squadra di Appartenenza: Croconaw (Squadra Blu) Disegno: Spoiler Fobia decisa: Belonefobia Racconto: Spoiler Anni fa feci amicizia con un Totodile particolare. Temeva lame, punte e qualsiasi altra cosa potesse ferire profondamente, tanto che gli tremava l’occhio alla vista di esse. Nessuno però poté recriminarglielo, per via del suo trauma: lui e suo fratello, orfani, si ritrovarono sotto l’attacco di vari Pokémon quando erano molto piccoli. Se lui sopravvisse con numerosi tagli sul corpo, suo fratello non ce la fece. Visse nel paese con noi per un po’, e diventammo amici piuttosto affiatati, ma un giorno lui sparì senza lasciare alcuna traccia. Tutti ne rimasero sconvolti, temevano cosa potesse succedergli. Volevo ritrovarlo, volevo aiutarlo, e così l’ho cercato invano per molto tempo. Finché, una richiesta di soccorso menzionò un Pokémon non ben identificato, estremamente aggressivo e dagli occhi tremanti in una grotta isolata. Poteva essere lui: prima di sparire gli stavano crescendo gli artigli, e quel tic all’occhio divenne molto più frequente. La descrizione riportata sulla richiesta era però troppo vaga, per questo decisi di rivolgermi a colui che lo segnalò, un Arctibax esploratore in erba. Raccontò di essersi diretto lì alla ricerca di rarità, avendo un incontro ravvicinato con quel Pokémon. La sua sola vista nell’oscurità lo destabilizzò molto, venendo poi colpito poderosamente dai suoi artigli, riuscendo a fuggire solo per miracolo. Addirittura mi mostrò i segni delle ferite che, sebbene esse fossero guarite, restavano indelebili su di lui. Nonostante l’ovvio pericolo a cui stavo per andare incontro, avevo una possibile pista. Mi recai così nella cava, buia e con le pareti graffiate profondamente. Quelle incisioni erano precisissime, delle quali alcune macchiate di sangue, e sul pavimento erano presenti numerose schegge ossee. Esplorai teso la grotta, finché non sentii riecheggiare un suono agghiacciante, simile a qualcosa che sfregiava sulla roccia. Seguendolo, si aggiunse anche un pungente odore di marcio sempre più intenso. Entrambi mi portarono davanti ad una strana creatura: sembrava un Croconaw, ma aveva molte più zanne del normale, scaglie e unghie affilatissime. Non solo: le squame e la coda sembravano scarnificate fino all’osso, per questo apparivano molto aguzze, oltre che chiare fonte di quell’odore insopportabile. Non lo avevo ancora ben distinto nell'oscurità, quando esso all’improvviso si arrestò dal graffiare le rocce. Ispirò profondamente dalle narici una volta, per poi voltarsi. Il suo sguardo era perso, e i suoi occhi biancastri e vitrei. Mi notò, ed io sobbalzai dal terrore. Mai visto niente di simile. L’essere non disse nulla, ma annusò l'aria una seconda volta. Non sembrava nemmeno in grado di parlare, ma mormorò qualcosa… il… il mio nome? Stava cercando di chiamarmi? Non riuscivo a capire, dopotutto non sembrava ostile. Forse era davvero il mio amico, consumato dalla pazzia? Un piccolo barlume di speranza si accese in me. Feci così un passo avanti, grave errore. Un suono acuto e mostruoso squarciò il silenzio della cava. Quell'essere ruggì in modo straziante e si lanciò all’attacco sfoderando i suoi affilatissimi artigli. Mi si gelò immediatamente il sangue, la paura mi assalì così tanto che a malapena potei anche solo pensare di usare una mossa. Non avevo alcuna speranza di sopravvivere ad uno scontro, per questo tentai la fuga. Nonostante la sua stazza, era piuttosto veloce, e lo ebbi alle calcagna fino all’entrata della grotta. Mi gettai all’esterno finendo per rotolare per un po’ nella zona circostante. Da qui non ricordo più nulla, solo che mi svegliai in un’infermeria con profondi tagli su tutto il corpo. Questa storia si diffuse a macchia d’olio in pochissimo tempo, mentre ero ancora sotto le cure mediche. Sia io che Arctibax fummo interrogati da moltissimi Pokémon, incuriositi dal misterioso abitante di quel luogo, ora noto come Grotta Sfregiata. Nessuno tuttavia osò rimetterci piede. Neanch’io ho voluto né tutt’ora voglio ritornarci, tremo al solo pensiero di tutti gli squarci sanguinosi sui muri, chiaramente opera di quell’aberrante Croconaw. Non so nemmeno se il mio amico sia ancora lì, nel guscio di un mostro assetato di sangue. Extra: Spoiler Tipo: Buio-Acciaio Descrizione Pokédex: Si narra che questo Pokémon fosse in principio un Totodile mutato durante la sua evoluzione a causa di un forte trauma subito in età natale. Pare lo si possa trovare nelle caverne più profonde e oscure, lontano da qualsiasi occhio indiscreto. Chi l'ha visto racconta impaurito dei suoi sproporzionati e aguzzi artigli e aculei. Mossa: Nome: Affilodelirio Tipo: Acciaio Categoria: Mossa di stato Precisione: - (infallibile) Effetto: aumenta l'attacco e la velocità dell'utilizzatore di un livello, inoltre intrappola il bersaglio per 4 o 5 turni con dei frammenti ossei aguzzi, infliggendogli ogni turno un danno pari a 1/8 dei PS massimi. Descrizione: L'utilizzatore, cercando disperatamente di distruggere i suoi artigli, entra in uno stato di frenesia che ne aumenta l'Attacco e la Velocità. I frammenti ossei che ne derivano intrappolano il bersaglio e ne impediscono la fuga Abilità: Nome: Tagliofobia Effetto: Quando il pokémon attacca con una mossa lacerante, l'abilità del bersaglio diventa Tagliofobia. Dopo che un Pokémon con Tagliofobia subisce una mossa lacerante la sua difesa diminuisce. Descrizione: Incutendo terrore cambia l'abilità del bersaglio in Tagliofobia dopo l'utilizzo di una mossa che usa punte, denti, taglia o graffia. La paura derivata da questo tipo di mosse riduce di uno stadio la difesa del pokémon che ne subisce una. Note: Spoiler Poiché il nostro Croconaw doveva rappresentare la personificazione di una determinata fobia, abbiamo cercato di individuare tra le paure esistenti quella che ci venisse richiamata maggiormente osservando il design del Pokémon e della sua linea evolutiva. La presenza di elementi appuntiti come gli spunzoni sulla cresta, la squama sulla coda e ovviamente la sua caratteristica dentatura citata in molte voci del Pokédex ci hanno portato a valutare come opzione la belonefobia, ossia la paura nei confronti di aghi, di oggetti taglienti di forma acuminata e in generale di oggetti che possono provocare sanguinamento. Tale proposta è stata poi approvata dai componenti della squadra. Nell'immaginare la nuova forma di Croconaw abbiamo però voluto fare uno step ulteriore: volevamo che la nostra creatura non fosse soltanto un'incarnazione della belonefobia, ma che essa stessa ne fosse a sua volta vittima. Abbiamo pensato che Croconaw fosse terrorizzato dalle parti acuminate che crescevano sempre di più sul suo corpo a tal punto da compiere atti di autolesionismo. Tenta di continuo di limare i suoi artigli per ridurli di dimensioni poiché né è spaventato, graffiando se stesso e innescando contemporaneamente la sua fobia. Pur di non vedere più tutte le sue parti appuntite è arrivato al punto di volersi privare della vista accecandosi. Questo suo atto folle lo ha condotto poi a perdere completamente la ragione e a mutare la sua forma: gli spunzoni su cresta e coda sono diventati ancora più aguzzi poiché hanno lasciato scoperte le ossa e si sono sviluppati numerosi aculei in diverse aree del corpo. I suoi artigli sono cresciuti a dismisura e le sue dimensioni sono aumentate, quasi come se si fosse innescato un processo evolutivo che si è poi interrotto. Gli elementi finora descritti sono stati tutti inseriti nel disegno allegato. Per quanto riguarda la storia, abbiamo cercato di delineare un background psicologico della paura della creatura che abbiamo realizzato, andando ad investigare sulle motivazioni che hanno generato in essa la fobia nei confronti dei corpi taglienti. Per rendere più credibile questa analisi psicologica abbiamo scelto di ambientare la storia nell'universo di Pokémon Mystery Dungeon. La scelta del tipo del Pokémon è stata molto semplice. Il tipo Buio richiama la sua natura oscura e terrificante che intimorisce le altre creature, mentre il tipo Acciaio è legato alla presenza di numerosi elementi taglienti sul suo corpo. Anche la scelta della abilità esclusiva e della mossa peculiare segue una simile linea di pensiero. L'abilità richiama la capacità del Pokémon di trasmettere la paura degli oggetti laceranti agli altri e di subirne anch'esso gli effetti in quanto vittima stessa della fobia. Mentre per la mossa si è puntato sul trasmettere un danno costante al nemico tramite i frammenti acuminati degli artigli di Croconaw che si infilzano nel nemico, richiamando quindi fisicamente la paura nella sua forma più comune. Inoltre lo stato di frenesia a cui è sottoposto Croconaw con l'aumento delle sue statistiche, in particolare della velocità, si può vedere come una conseguenza del panico che si provoca da solo. Icona del profilo (Sobble :0) disegnata da @Combo (Macca X Espurr) - Animazione realizzata da @Alemat Forza squadra Croconoob :0! Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Keroro Inviato 5 aprile, 2023 Condividi Inviato 5 aprile, 2023 Squadra di appartenenza: Braixen Disegno: Spoiler Racconto: Spoiler Era un bel giorno d’estate quando la quieta cittadina di Foxtown stava per essere assalita da un male oscuro. Gli abitanti sparivano da un giorno all’altro e la gente iniziò a chiudersi in casa prima che calasse il buio. Sembrava un mistero irrisolvibile, ma il timido Alex era pronto a far luce sulla vicenda, avventurandosi fino a una vecchia villa abbandonata, da cui si vociferava ci fossero strane presenze. Era un posto umido e mal ridotto, con pavimenti traballanti e ragnatele appiccicose che piovevano dal soffitto, confondendosi con l’enorme quantità di polvere. Subito la sua attenzione venne attirata da un quadro inclinato, raffigurante un Fennec accanto a un uomo di mezza età: sembravano così felici e spensierati… Ah, quanto gli sarebbe piaciuto avere degli amici così leali! Purtroppo dal suo arrivo era riuscito a legare solo con due studenti, per via del suo carattere introverso e diffidente. Decise comunque di non pensarci troppo e salì le scale per ispezionare il secondo piano. Da una stanza in fondo al corridoio si udivano strani rumori, così prese la sua torcia e si avvicinò silenzioso: la porta della camera incominciò a sbattere violentemente contro il muro, spalancandosi e chiudendosi da sola. Il cuore del ragazzo batté sempre più forte, ma la curiosità era troppa. Pochi metri lo separavano dalla sua meta e nel momento di più alto terrore, ecco spuntare una massa nera… “Miaooo!” “Pff, che spavento! Era solo un gatto.” Passata la paura, il giovane perlustrò da capo a fondo la stanza e, una volta accertatosi che non c’era nessuno, chiuse la porta per dirigersi altrove. Non fece però in tempo a voltarsi che subito qualcuno gli afferrò il braccio, tirandolo a sé con insistenza. “Lasciami stare, ti prego! Non ho fatto niente!” Una mano gelida, simile a un artiglio, lo lacerò di continuo, provocandogli una sofferenza infinita. Alex urlò a squarciagola, scalciando a destra e a sinistra e liberandosi a fatica da quella morsa infernale. Poi corse al pian terreno, ma nella fretta inciampò e cadde giù dalle scale, perdendo i sensi. Al suo risveglio trovò ad attenderlo un’anziana incappucciata: si trattava della signora Dolly, una pensionata sempre disposta ad aiutare il prossimo e ben voluta nel quartiere, che cercò di tranquillizzarlo con un tazza di tè caldo. “Sai… mi ricordi tanto me da bambina: un’avventuriera senza limiti. Eheh. Ciononostante non è prudente aggirarsi di notte da queste parti, per cui ti consiglio di tornare a casa.” Il ragazzo la ringraziò, ma era fermo sulle sue posizioni. “Mi spiace, ma credo che la chiave dei misteri di Foxtown si trovi qui. Non si preoccupi per me, so badare a me stesso. Se dovesse succedere qualcosa di strano, prometto di chiamarla.” E così fu. La vecchia gli diede una carezza e se ne andò, lasciandolo di nuovo solo in quella tetra dimora. Poco più tardi Alex si recò in bagno per schiarirsi un po' le idee. Chi mai avrebbe potuto attaccarlo con tale veemenza? E per quale motivo? Vicino alle scale aveva trovato delle ciocche di capelli rossi, ma servivano altri indizi per arrivare a una conclusione. Cominciò dunque a far scorrere l’acqua per dissetarsi. “Ah, mi ci voleva proprio!” Si era ormai ripreso dallo spavento, ma ecco che qualcosa iniziò a turbarlo: il rubinetto stava assumendo a poco a poco un colore rossastro e nell’aria si diffuse un insopportabile odore di putrefazione. Quell’acqua fresca, che fino a poco fa lo aveva alleviato, si tramutò in un attimo in un intenso getto di sangue, che gli bruciò ferocemente la gola. Alex uscì in fretta e furia barcollando, con la testa che gli scoppiava e un mal di stomaco incessante. Si accasciò a terra, intravedendo in lontananza un ragazzotto della sua stessa età. Tentò di inseguirlo ma il dolore era talmente forte che vomitò dappertutto. “Aiutatemi… vi prego.” Era allo stremo delle forze, ma all’improvviso arrivò in suo soccorso la sua amica Ross. “Tieni, prendi questa.” Il giovane non esitò un secondo e dopo aver preso quella pasticca si sentì decisamente meglio. “Ma… cosa è successo? Che ci fai qui? Era da un po' che non ti vedevo a scuola.” La fanciulla gli sorrise, spiegandogli che si era rintanata in quella villa per il suo stesso motivo. C’era però qualcosa che non lo convinceva… come faceva a sapere la sua storia? E come aveva fatto a guarire in un istante? Mise al volo le mani in tasca e confrontò i capelli rinvenuti poco fa con la rossa chioma dell’amica. “… Chi sei veramente?” Il ragazzo indietreggiò e iniziò a dubitare della sua sincerità. “Alex, sono sempre io. Fidati.” Purtroppo i sospetti lo assillarono e scappò di corsa in un’altra stanza, chiudendosi immediatamente a chiave. “Oh, ti aspettavo...” Dietro di lui, con gran sorpresa, trovò l’altro suo amico: Mike. Era un tipo tosto, ma dall’animo gentile, e fu particolarmente entusiasta di riabbracciarlo. Poi gli raccontò la sua esperienza e gli chiese di unirsi a lui nella ricerca. “Mike, che bello rivederti. Sai, penso che Ross...” Non fece in tempo a finire la frase che incominciò a percepire lo strano odore di prima, oltre a notare delle macchie violacee sulla maglia del compagno. Il suo sguardo fu pervaso dal terrore, in quanto capì che la figura vista in bagno gli stava proprio davanti. Riaprì dunque la porta e tornò in salone, pronto a fuggire da quella casa stregata. “Dovevo dar retta alla signora Dolly! Non posso più fidarmi dei miei amici!” Cercò di forzare la maniglia di ingresso, ma la porta era bloccata dall'esterno, così chiamò subito la dolce anziana, intimandole di venire a soccorrerlo. Forse avrebbe fatto meglio a chiamare la polizia, ma aveva troppa paura di venir tradito anche da essa. Si sentiva solo e smarrito e come se non bastasse andò via anche la luce. D'un tratto ci fu una scossa di terremoto, la tv si accese e spense di continuo e un qualcosa di viscido gli si attorcigliò intorno al collo. Iniziò a sudare freddo e si mise a tastare quella coda oleosa che aveva addosso, nel tentativo di liberarsi. Più passava il tempo e più saliva la tensione, fino a che non tornò di botto il chiarore. “CIAO!” Di fronte a lui era ricomparsa Ross, dalla cui bocca emergeva una lunga lingua nera, simile a un serpente che stritola le sue prede. “Avresti dovuto darmi retta e non ti sarebbe successo niente. Ora invece morirai.” La donna lo legò a una sedia, gli tolse la maglia e gli sputò un acido corrosivo sul petto, ustionandolo a più riprese. “AAAAH! BASTA ROSS, TI PREGO!” A nulla valsero le sue suppliche: la tortura continuò per diversi minuti e Alex era ormai al limite delle forze. Quando tutto sembrava finito, ecco però arrivare Mike, che con un coltello affilato tagliò via quella protuberanza e mise in salvo l’amico. “Scappa, qui ci penso io.” Seguì un'accesa lotta, in cui i due adolescenti non si risparmiarono. Ross iniziò a ruotare la testa su se stessa e a ridere come una pazza. “Due piccioni sono meglio di una fava. Ho fame… tanta fame…” Di colpo la donna assalì Mike, mordendolo per tutto il corpo e sputando i pezzi di carne che strappava. “ARGHHH!” Il giovane la colpì più volte con l'arma bianca, ma ogni volta che tagliava un filamento, esso si moltiplicava: era una creatura di pezza con un’anima indemoniata. Quelle fibre nere, così sottili e letali, si infilarono nelle sue narici e gli prelevarono il sangue a fitte. Alex non sapeva che fare: era certo della malvagità di Ross, ma al tempo stesso dubitava ancora di Mike per l’episodio del bagno. Decise comunque di aiutarlo, strozzando la ragazza con tutte le sue forze, fino a farle vomitare valanghe di liquido nero e neutralizzandola definitivamente. “Grazie...” I due adolescenti rimasero a fissarsi per qualche minuto, ma quando Mike gli tese la mano, Alex si agitò ancor di più, non sapendo se fidarsi o meno… In cuor suo sapeva della sua innocenza, tuttavia un'enorme paura lo bloccava, costringendolo a colpirlo all’addome e rifugiarsi altrove, lasciandolo steso per terra. Passarono un paio d’ore, ma la situazione rimase la stessa: i tormenti lo perseguitavano e oltretutto non sembrava esserci una scappatoia. Le speranze si affievolivano, quando all’improvviso qualcuno suonò alla porta. “Din don.” Alex si paralizzò: chi mai poteva essere? “Din don. Din don.” Davanti a lui si palesò una figura incappucciata, dall’aria piuttosto familiare. “È tutto finito, adesso ci sono qui io.” Tirando un sospiro di sollievo, il ragazzo corse ad abbracciare la signora Dolly, piangendo a dirotto. “Mi dispiace non averle dato retta. La prego, mi porti subito a casa, ma non dica nulla ai miei.” La donna lo rassicurò e lo condusse fuori in giardino, dopodiché si rivolse nuovamente a lui. “Tranquillo, è normale che i giovani disobbediscano agli adulti… Sai… essi sanno essere così crudeli…” Di colpò iniziò a piovere a dirotto e mentre in cielo si scagliava un lampo assordante, la donna si tolse il cappuccio, rivelando il suo vero aspetto: un inquietante burattino di legno simile a una volpe, con degli artigli affilati, due grossi bottoni come occhi e un sorriso maligno stampato sul volto. “Signora… Dolly?!” Gli si gelò il sangue alla vista di quel mostro. “Dolly come le mie amate bambole, le uniche amiche che ho. Ma non temere, presto ti unirai anche tu alla mia collezione.” Di colpo la volpe lacerò il ragazzo con le sue unghie, mozzandogli una mano e schizzando litri di sangue. “AAAAH! LA SMETTA! ME NE VADO, LO GIURO! NON VOLEVO DUSTURBARLA!” “È tardi oramai. Noi due staremo insieme per sempre. Per sempre. Ihihih.” Quella schizofrenica l’avrebbe davvero ucciso se non fosse intervenuto nuovamente Mike a distrarla. “Ehi, fusto d’albero, sono qui!” Alex sfruttò l’occasione per darle un calcio e rintanarsi in una botola là vicino, quindi lo seguì pure il suo amico. Erano finiti in una specie di seminterrato, pieno zeppo di manichini di ogni tipo e di pericolose armi in legno. Immediatamente si nascosero dietro uno scaffale, prima che sopraggiunse la volpe, assetata più che mai di vendetta. “Ragazzi, so che siete qui. Avanti, non vi farò niente. Cerco solo qualcuno con cui giocare”, esclamò il burattino, tenendo in mano un grosso coltello e leccandosi le labbra. I due compagni trattennero il fiato più che potevano, mentre udirono avanzare a poco a poco dei rumorosi passi meccanici. Iniziarono a tremare e il battito cardiaco gli si arrestò per qualche secondo: la volpe gli era a un metro, ma non li aveva ancora scovati. Mike prese dunque un attrezzo e lo lanciò lungo il corridoio, facendola fuggire. Dopo bloccò la porta dello stanzino e tirò un sospiro di sollievo. “L’abbiamo seminata!” “BANG!!!!” Purtroppo aveva parlato troppo presto, poiché il mostro distrusse il portone col suo artiglio e lo scaraventò ripetutamente a terra, rompendogli il setto nasale. “Oh, NO MIKE!” Anche Alex non fece in tempo a parlare che subito un manichino lo afferrò per il collo, intento a strozzarlo. “Insieme per sempre...” Come per magia tutte le marionette nella stanza presero vita ed erano pronte a ucciderli senza pietà. "Avete profanato la mia dimora e adesso assisterete a un macabro spettacolo." Improvvisamente un pianoforte si mise a suonare da solo, diffondendo una tetra melodia: i burattini li circondarono fino a soffocarli e per i due ragazzi non c'era più scampo. "Sapete... sono sempre stata sola da quando il mio padrone mi ha abbandonata, ma adesso comando io. Sono io a muovere i fili e a comandare i miei stupidi fantocci. E ora, figli miei, vi ordino di finirli. Obbedite!" All'ascolto di quelle parole, però, le bambole si bloccarono. Rivolsero lo sguardo verso la volpe e la fissarono intensamente. Poi, dal nulla, il loro tessuto iniziò a sgretolarsi e una miriade di fili neri trafisse quel cuore di legno, come se si fossero risentiti di quelle parole. Colei che metteva contro gli umani alla fine era stata tradita proprio dalle sue stesse creazioni. In seguito Alex portò in salvo Mike e da quel momento la loro amicizia divenne ancora più forte, consapevoli di potersi finalmente fidare l'uno dell'altro. Extra: Spoiler Tipo: Folletto/Buio Descrizione Pokédex: Un tempo era una splendida volpe dai colori raggianti, che si dilettava a intrattenere il suo padrone con spettacoli di ogni tipo. Un giorno venne però abbandonata senza preavviso e da quel momento si rinchiuse in se stessa, trovando conforto solo nelle sue marionette. Presa dallo sconforto e dall'odio verso il mondo esterno, un arcano potere si abbatté su di lei, trasformandola in uno spietato burattino di legno, in grado di dar vita alle sue bambole e pronto a respingere con ogni mezzo chiunque avrebbe invaso la sua dimora. Abilità: Burattinaio Ogni volta che manda K.O. un avversario ne crea una copia con 1/8 dei PS, usandola come Sostituto. Mossa: Rompilegame Tipo: Buio PP: 15 Precisione: 90% Categoria: Stato Dei fili oscuri si assottigliano attorno al nemico, intrappolandolo per 5 turni e togliendogli 1/6 dei PS ogni volta che un alleato utilizza su di lui una mossa benefica (come Ondasana o Altruismo). Note: Spoiler Il nostro lavoro è basato sulla pisantrofobia, la paura di fidarsi degli altri. Abbiamo dapprima pensato alle qualità tipiche delle volpi, come l’astuzia e la furtività, dopodiché le abbiamo unite all’abilità Prestigiatore di Braixen, creando un mostro in grado di illudere le persone. Per il design ci siamo ispirati alla fiaba di Pinocchio, riscrivendola in chiave horror. Così come il burattino di Collodi si fida ciecamente di chiunque gli capiti a tiro e desidera diventare umano, paradossalmente Braixen ripudia la gente e sogna di vivere per sempre con le sue amate bambole, di cui assume completamente le fattezze. Spoiler Da notare il riferimento al Gatto e la Volpe quando Alex incontra il micio nero. La sua abilità, nel mondo Pokémon, gli consente di creare una replica delle sue vittime sottoforma di Pokébambole, che lo proteggeranno come se avesse un Sostituto (anche se con solo il 12,5% di PS rispetto al normale 25%). Nella storia è proprio grazie a Burattinaio che riesce a uccidere indisturbata le sue prede, realizzandone delle copie di stoffa con delle fibre color nero pece, infuse di una materia viscida e oscura. In questo modo inganna il povero Alex, fingendosi la signora Dolly e accostando la replica di Ross (fatta fuori tempo prima) al vivo e vegeto Mike, creando nel ragazzo tanti dubbi e confusione. Entrambi gli amici si erano infatti recati singolarmente a perlustrare la villa, perciò la volpe sfruttò l'occasione per metterli l'uno contro l'altro. Rompilegame è la sua trapping move, che ha effetto solo nelle lotte in doppio, purché in campo ci siano almeno due Pokémon. Oltre a impedire la fuga a chi cade nella sua imboscata è in grado di danneggiarlo ogni volta che l’alleato usa su di lui una mossa di supporto, andando a tradire la sua fiducia. Spoiler "La paura fa 90"-dicono-, e anche la sua "precisione"- aggiungiamo noi. Nel racconto i filamenti di Braixen vengono adoperati per spaventare chi si addentra nella villa senza permesso: con essi riesce a controllare ogni cosa inanimata, causando tremolii nel pavimento, la chiusura forzata delle serrande e della porta di ingresso, l’accensione della tv e la fuoriuscita del sangue delle sue vittime dal rubinetto. Il tipo Folletto è legato alla magia e alle creature dolci (almeno all'apparenza), perciò ci sembrava appropiato abbinarlo a un essere come Braixen, che desidera vivere nel suo mondo fatato, fatto di bambole e illusioni. Il Buio simboleggia invece la sua parte malvagia e rancorosa, che fuoriesce non appena qualcuno osa distrurbare la sua quiete. La storia gioca tutta sul dualismo fra bene e male, realtà e apparenza. In definitiva il burattinaio è la figura perfetta per rappresentare la pisantrofobia, dato che per sua natura tesse i fili delle sue opere e le manipola a piacimento. I piccoli aiutante di Babbo Birdale Total Drama Regions Basta non mettetemi più in un team blu Musharna's Dream E invece no, il problema sono proprio io Credits to @Porygatto per questi due bellissimi artwork e gli sprites <3 Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Minior Inviato 7 aprile, 2023 Condividi Inviato 7 aprile, 2023 Introduzione: "Ragazzi, presto, seguitemi! Come potete vedere, questo enigma si risolve in questo modo." "Minior, sei un genio! Io l'avrei martellato e basta!" "Non penso che prendere le cose a martellate funzioni..." Mentre parlate, il Labirinto cambia improvvisamente conformazione! Venite separati da Minior, Tinkaton e Dartrix! "Umani! Ci sentite?" "Sì, siamo oltre il muro." "A quanto pare il Labirinto si è modificato, reagendo alla nostra presenza... Cosa vedete?" "Sulla parete c'è uno strano... coso. Sembra possiamo metterci dei numeri..." "E' un codice... dovete trovare i numeri da inserire, e potremo riincontrarci di nuovo!" "Esatto! Nel frattempo, io cerco di buttare giù questa porta!" Quinta prova: Il Labirinto degli Xatu Termine: 14 Aprile alle 23:59 Regolamento: In questa quinta prova, i concorrenti dovranno riuscire ad aprire la porta che li divide da Minior per uscire da uno dei piani del Labirinto in cui si trovano. Per aprire la porta, i giocatori dovranno risolvere una serie di enigmi e cercare di non perdersi in un labirinto in cui tutte le stanze sembrano uguali! Il labirinto è accessibile da questo link: LINK https://www.inklewriter.com/stories/155410 (questa versione dovrebbe essere quella corretta, nel caso trovaste degli errori vi rimando a quest’altro link, dove però è presente l’errore dell’UPDATE riportato più sotto) https://www.inklewriter.com/stories/145596 Sono presenti diversi enigmi, il cui numero non verrà esplicitamente rivelato. Nonostante ciò, il codice da indovinare presenta SEI NUMERI. Per ritenere conclusa la prova, i concorrenti dovranno inserire i sei numeri nell'ordine corretto nella stanza iniziale del labirinto. Consiglio, una volta trovati i numeri, di appuntarseli da qualche parte per non dimenticarli. Nel momento in cui i giocatori avranno concluso la prova aprendo la porta, oppure riterranno di aver raggiunto un progresso accettabile, dovranno inviare un MP a @IcyFlame dal titolo "Labirinto", in cui dovranno spiegare le ragioni dietro ciascuno dei sei numeri (come li hanno ottenuti, e se sono stati ottenuti tramite enigmi, come si è giunti al risultato esatto?). Non scoraggiatevi se non riuscite a trovare tutti i numeri. La prova è fatta per essere complessa! (Ricordate che 3 di voi non hanno completato il cruciverba, e comunque hanno ricevuto punti.) LA PROVA E' SINGOLA, MA SONO CONCESSI PICCOLI INDIZI PER AIUTARE I COMPAGNI UNA VOLTA CHE IL LAVORO E' TERMINATO. PRIMA DI DARE INIDIZI, PERO', CHIEDERE SEMPRE A @IcyFlame NELL'MP DI INVIO RISPOSTA. UN INDIZIO NON APPROVATO PORTERA' A UNA PENALITA' PER ENTRAMBI I GIOCATORI COINVOLTI. Valutazione: La classifica finale si baserà sulla completezza della risposta finale, con annesse spiegazioni degli enigmi se necessarie, e a parità di questo sull' ordine di invio della risposta. In caso di risposte non complete, verranno applicate le stesse regole. Premi: I premi saranno così distribuiti. Punti Rango: Gli esploratori dal primo all'ottavo posto otterranno da 100 a 60 Punti Rango a seconda del proprio piazzamento (Primo posto: 100 Punti Rango, Secondo posto: 90 Punti Rango, e a scendere progressivamente di 5 Punti Rango ciascuno.); Gli esploratori dal nono al tredicesimo posto otterranno 30 Punti Rango; Gli esploratori che comunicheranno almeno 3 numeri (non necessariamente nelle giuste posizioni) correttamente del Labirinto otterranno 10 Punti Rango. Gli esploratori che comunicheranno almeno un numero corretto otterranno 5 Punti Rango. PokéPoints: Gli esploratori dal primo al quinto posto otterranno rispettivamente 20, 15, 10, 8 e 5 PokéPoints. Punti Fedeltà: Gli esploratori dal primo al quinto posto otterranno rispettivamente 30, 25, 20, 15 e 10 Punti Fedeltà. Gli esploratori che comunicheranno almeno un numero corretto otterranno 5 Punti Fedeltà. Per qualsiasi domanda o dubbio puoi contattare IcyFlame (con l'utilizzo del tag tramite la @) in MP o attraverso la discussione di supporto per le iniziative. Questa iniziativa fa parte del Programma Fedeltà Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Giove0 Inviato 7 aprile, 2023 Condividi Inviato 7 aprile, 2023 Avviso importante! Se trovate la scritta "UPDATE" contattate in privato @IcyFlame per avere il numero che dovrebbe essere presente lì. Verrà sistemato anche nel labirinto il prima possibile Dovrebbe essere sistemato, ma se riscontrate il problema seguite le indicazioni qui sopra Si ringrazia @Freedom per l'icons. I jigglypuff sgraziati, ossia la mia squadra durante total drama regions Siamo ritratti io, @mmix @GoldenPenguin @Alcidead @Porygatto (che ha realizzato la pixel art) e @Keroro Piccola curiosità che tutti sanno, abbiamo perso la prima sfida finendo al televoto dove mi hanno buttato fuori per primo I corvoscuro, ossia la mia casata durante Harmonia Hauses, abbiamo perso la gara ma siamo risultati la squadrapiù unita, una grande soddisfazione. Piccola curiosità, delle quattro doll delle casate è quella che mi piace di meno Altre cose importanti di gruppo... Project x, ossia la mia prima esperienza vera e propria sul forum, tramite questo club (prima era una discussione) ho fatto conoscenza con molti utenti tipo @SilverApricot (cadrai sotto la magnificenza di tangela spaghetti prima o poi), @Alemat, @evilespeon, @Riolu007 e @Alcidead. Piccola curiosità, sono uscito ben 2 volte dal club per sbaglio Il mio abbastanza inutile club, che svolge due funzioni, la principale ossia di far fare agli utenti recensioni e la secondaria, una sezione dedicata al commentare l'E3 e le sue conferenze. Piccola curiosità, @SilverApricot ha realizzato il logo per il club Voglio anche ringraziare @Freedom per aver fatto questo bellissimo Ampharos fantasy e @Taka per aver reso possibile questa meraviglia e anche @Alemat per ampharos del Gruppo Investigativo Pokémon Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
IcyFlame Inviato 7 aprile, 2023 Condividi Inviato 7 aprile, 2023 25 minuti fa, Giove0 ha scritto: Avviso importante! Se trovate la scritta "UPDATE" contattate in privato @IcyFlame per avere il numero che dovrebbe essere presente lì. Verrà sistemato anche nel labirinto il prima possibile Dovrebbe essere sistemato, ma se riscontrate il problema seguite le indicazioni qui sopra Aggiorno specificando: Se avete problemi a vedere il numero corretto, tenete conto di ciò: Dopo della parola UPDATE sono presenti un certo numero di punti esclamativi. A quel numero aggiungete 4 e avrete il numero che dovrebbe essere presente nella stanza. by secsi @Combo Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
IcyFlame Inviato 16 aprile, 2023 Condividi Inviato 16 aprile, 2023 Introduzione: Dopo che chiudete gli occhi, uno scenario nuovo inzia a formarsi davanti i vostri occhi. Le forme sono poco definite, ma concentrandosi su di esse assumono aspetti simili a quelli che conoscete. In altri casi, ciò che vedere è praticamente inspiegabile. Zoroark farà di tutto per cercare di eliminarvi! Dobbiamo concentrarci e non lasciarci ingannare. Solo insieme riusciremo a sconfiggerlo e liberarci dagli incubi che ha causato nel Regno! Esattamente! Tinkaton qui presente per distruggerlo nello spirito e nel corpo! Spero di essere all'altezza del compito, regina Musharna! Gli storici futuri racconteranno di questo giorno! Mia sovrana, sono lieto di combattere a fianco a lei, nonostante la mia veneranda età. Si stupirà delle mie capacità! Cerco di aiutare anche io! Devo fare del mio meglio per redimermi! Insieme, contro Zoroark! Sesta prova: Scontro tra sogni e incubi Termine della prova: 28 Aprile, 23:59 Regolamento: In questa sesta e ultima prova, le squadre collaboreranno insieme per creare un lavoro di gruppo; ovvero raccontare della sfida contro Zoroark. Ciascuna squadra dovrà svolgere tre lavori: A La sfida Spoiler Un racconto che tratti della vostra sfida contro Zoroark. Il racconto deve essere ambientato nel "mondo onirico", su cui avete molta libertà creativa. La sfida deve concludersi con la sconfitta di Zoroark (non la sua morte, deve rimanere vivo ma incapace di combattere/esausto). I personaggi che potete inserire sono i componenti della vostra squadra, gli attendenti presenti sul monte (Croconaw, Dartrix, Tinkaton), Marshadow e Musharna. Tenete conto delle abilità e del carattere mostrati da questi personaggi durante il corso del GDR! I vostri personaggi possono utilizzare solo le mosse che avete riportato nel messaggio di iscrizione. Il racconto non ha un limite di caratteri, ma un testo troppo lungo e pesante, così come un testo troppo breve, sarà valutato negativamente. B Il ricordo Spoiler Una poesia celebrativa delle vostre gesta nel Regno di Musharna. La poesia può raccontare dell'intero vostro percorso, o unicamente della sfida contro Zoroark. La poesia non ha un limite di caratteri, ma un testo troppo lungo e pesante, così come un testo troppo breve, sarà valutato negativamente. C La scoperta Spoiler Un lavoro libero, che punti ad essere originale, che rappresenti la sfida contro Zoroark. Il lavoro è completamente libero e potete presentare un disegno classico in digitale o tradizionale, una foto o anche un altro testo, ma noi giudici presteremo molta attenzione anche e soprattutto all'originalità del lavoro. Quello che cerchiamo è qualcosa che tradizionalmente non sarebbe proposto in un contest qui su Pokémon Millennium. Siate creativi, mischiate le idee (sempre rimanendo coerenti, però!) e ricordate che è concesso (quasi) di tutto a patto che rispetti la traccia. Un esempio (non ne faccio altri per evitare di rubarvi ispirazioni) potrebbe essere un qualche tipo di video! Per qualunque dubbio su cosa possiate fare, saremo disponibili a chiarire per MP eventuali domande ed esclusioni. Un componente della squadra, deciso in comune accordo tramite messaggio privato, dovrà postare in questa discussione in questo modo: Spoiler Squadra di Appartenenza: Racconto: (sotto spoiler; qui è da riportare ciò che è richiesto dalla porzione A:) Poesia: (sotto spoiler; qui è da riportare ciò che è richiesto dalla porzione B:) Lavoro libero: (sotto spoiler; qui è da riportare ciò che è richiesto dalla porzione C:) Note: (sotto spoiler; qui sono da riportare le vostre riflessioni riguardo il vostro lavoro. Per farci capire meglio i vostri ragionamenti e le scelte che avete fatto nel racconto, nella struttura della poesia e del lavoro libero.) Valutazione: La prova sarà così valutata. Ciascuno dei giudici attribuirà un punteggio in ciascuna di queste categorie: - Racconto) - Massimo: 50 Punti - Poesia) - Massimo: 25 Punti - Lavoro libero) - Massimo: 25 Punti Premi: Punti Rango La squadra vincitrice otterrà 402 Punti Rango, dei quali 320 saranno equamente divisi tra i componenti che hanno contribuito; 82 saranno invece da distribuire ai giocatori che hanno, a discrezione degli organizzatori, dato un maggior contributo alla realizzazione della prova in toto. La squadra classificatasi seconda otterrà 251 Punti Rango, dei quali 200 saranno equamente divisi tra i componenti che hanno contribuito; 51 saranno invece da distribuire ai giocatori che hanno, a discrezione degli organizzatori, dato un maggior contributo alla realizzazione della prova in toto. La squadra classificatasi terza otterrà 100 Punti Rango, dei quali 80 saranno equamente divisi tra i componenti che hanno contribuito; 20 saranno invece da distribuire ai giocatori che hanno, a discrezione degli organizzatori, dato un maggior contributo alla realizzazione della prova in toto. PokéPoints Gli esploratori appartenenti alla squadra vincitrice che hanno collaborato otterranno ciascuno 10 PokéPoints. Gli esploratori appartenenti alla squadra classificatasi seconda che hanno collaborato otterranno ciascuno 5 PokéPoints. Punti Fedeltà Gli esploratori appartenenti alla squadra vincitrice che hanno collaborato otterranno ciascuno 15 Punti Fedeltà. Gli esploratori appartenenti alla squadra classificatasi seconda che hanno collaborato otterranno ciascuno 10 Punti Fedeltà. Gli esploratori appartenenti alla squadra classificatasi terza che hanno collaborato otterranno ciascuno 5 Punti Fedeltà. Per qualsiasi domanda o se hai bisogno di assistenza gli organizzatori saranno sempre disponibili per ogni chiarimento. Contattaci attraverso la discussione di supporto per le iniziative. Questa iniziativa fa parte del Programma Fedeltà by secsi @Combo Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
IcyFlame Inviato 17 aprile, 2023 Condividi Inviato 17 aprile, 2023 La fine della prova è stata posticipata al 28 Aprile! by secsi @Combo Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Porygatto Inviato 28 aprile, 2023 Condividi Inviato 28 aprile, 2023 S Q U A D R A D I A P P A R T E N E N Z A : Squadra di Dartrix R A C C O N T O : Spoiler C A P I T O L O 7 . 5 Chi siamo veramente I Pokémon si scambiarono un fugace sguardo di intesa, chiusero gli occhi e si presero per mano come suggerito dalla Regina. L’inizio di quel sonno fu agitato. Il grigio vuoto, che solitamente precede incubi e sogni nel dormiveglia, si presentava con forma viva, mutevole, fuori controllo. Nel guazzabuglio di energie oniriche si percepirono due entità distinte: il roseo calore dei sogni di Musharna che lottava contro la fredda oscurità degli incubi di Zoroark, intenzionato a minare le convinzioni del gruppo e a dividerlo. Riaprendo gli occhi si trovarono in uno spazio privo di dimensioni tangibili, avvolti in una caligine eterea che variava dal rosa più caldo al nero più terrificante. In quel momento la voce di Zoroark echeggiò attorno a loro. “Finalmente vi siete addormentati, cacciatori! In questo incubo non siete altro che prede! Ora sarete costretti ad arrendervi al mio potere e a riconoscere la devozione e il prestigio che merito!”. La squadra fu presa dallo sconforto. “Dove siamo finiti? Non vedo Musharna, Dartrix, Marshadow… Che ne è degli altri?”, mormorò Ila in preda al panico. “N-Non lo so, ma sono certa che stanno bene. Cerchiamo di calmarci.”, rispose Giada, tutt’altro che serena. Come potevamo sperare di ritrovare i nostri compagni? Dove cercare la forza per fronteggiare quel formidabile nemico che nemmeno tutti insieme eravamo riusciti a eguagliare? Tenebrosi dilemmi vagarono nella mente del gruppo, visibilmente scosso. In quel momento una voce rassicurante come un ciliegio in fiore riempì quella vuota immensità: La presenza di Musharna donò coraggio agli esploratori. Il loro cuore, ora un po’ più sereno, diventò pronto ad affrontare il nemico una volta per tutte. All’improvviso l’oscurità, prima dispersa e mescolata nei riflessi rosei dell’etereo sfondo onirico, iniziò a compattarsi e a vorticare tumultuosamente. Crepitava e ribolliva come una sostanza oleosa che desidera trascinare tutto quello che di bello esiste al mondo nel suo oscuro vortice. Mentre il turbinio della cupa massa rallentava e prendeva forma, l’atmosfera che circondava i Pokémon si fece sempre più opprimente. In quel momento apparve il nemico che, forte del suo potere, esclamò: “Sarete i primi ad ammirare la mia grandezza!”. I Pokémon non fecero in tempo a ribattere che una nuova e imponente forma di Zoroark si palesò dinnanzi a loro. La sua altezza, otto volte superiore a quella posseduta in precedenza, lo fece sembrare grande tanto quanto il monte Xiwang. Il suo crine ottenne dei riflessi innaturalmente bianchi e la sua chioma si mosse come una nuvola sferzata da un vento spettrale, selvaggia e minacciosa. Tutto in lui, nell’aspetto e nell’atteggiamento, palesarono la sua volontà di piegare le menti dei Pokémon al suo volere. Shadowve, nelle sembianze di Snivy, fu il primo che, pervaso dalle parole di Musharna, si lanciò contro il nemico: roteò su se stesso e sfoderò un potente Codacciaio. Il suo attacco si scontrò con lo Sbigoattacco di Zoroark, ma il contraccolpo lo fece cadere a terra. Presi dall’ammirazione verso il coraggioso compagno, gli altri esploratori, con uno sguardo di intesa, decisero di preparare un assalto su vasta scala. “Fermi!”, gridò Snivy. “Non agite d’impulso ripetendo il mio stesso errore!”. Zoroark sbatté gli arti sul terreno facendo partire un devastante Urtoscuro. I piccoli amici vennero brutalmente scaraventati a terra. In quel momento un sorriso maligno comparì sul volto del nemico e la sua terribile risata squarciò il silenzio che regnava sul campo di battaglia. “Pensavate davvero di potermi battere, stupidi moscerini?! Nessuno può fermarmi!”. Il primo a rialzarsi fu il giovane Snivy. Grazie alla sua prontezza riuscì a servirsi in tempo della mossa Protezione attutendo così il colpo del nemico, anche se lo sforzo lo stremò. Tutti i membri della squadra ressero l’attacco, ma ne uscirono sensibilmente provati. Snivy guardò il gruppo di amici alle sue spalle, raccolse le sue ultime energie e spiccò un salto atterrando in mezzo al gruppo di Pokémon. In quel momento attivò Campo Erboso. Lanciò uno sguardo a Limbo e, prima di svenire, sussurrò:” So che non mi deluderete. Conto su di voi!”. Limbo, nelle sembianze di Golduck, raccolse la volontà combattiva dell’esausto compagno. “Pensa, avanti, pensa!”, si ripeté il Pokémon. “Oramai è chiaro che un attacco fisico contro un nemico di tali dimensioni è del tutto inutile. Cosa possiamo fare?”. In quel momento il papero posò lo sguardo su Spugna e Dibo e si illuminò. “Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima?”. Per avere la possibilità realizzare un piano avevano bisogno di tempo e quei due erano gli unici in grado di creare un diversivo. Golduck sorrise maliziosamente e si rivolse a Spinda e a Wishiwashi: “Che ne dite di andare a festeggiare con Zoroark mentre noi gli prepariamo un bel regalino?”. Lì per lì Spugna non capì. Si portò una mano alla testa, confuso, e cercò di comprendere cosa intendesse dire Golduck con quella frase. In quel momento gli si avvicinò il commissario Wishester, un componente del banco di Wishiwashi che, con fare sconsolato, esclamò: “A rapporto, Capitano. Abbiamo ricevuto l’ordine di distrarre il nemico”. “Ah”, rispose Spinda. Finalmente riuscì a collegare i pezzi del puzzle. Tanti piccoli pesciolini del banco di Wishiwashi iniziarono ad avvicinarsi a lui. “Ahò, TE DEVI MOVEREEE!”, tuonò uno di loro, Er-Waisha, giunto a rimproverarlo. Come risvegliato da un terribile post sbornia, Spugna lanciò in un attacco Baraonda intermezzato da Strampadanza nella direzione di Zoroark. “FESTAAAAAAAAA!”, esclamò, entusiasta di poter finalmente dare un suo speciale contributo alla lotta. Nello stesso istante i Wishiwashi iniziarono a roteare caoticamente intorno a Zoroark. Per distrarlo alternarono frasi di scherno, complimenti e commenti senza senso. Avevano un unico scopo: impedire al colosso di focalizzarsi sugli altri membri della squadra. Paolo: “Ehi, ma come è nobile il nuovo Re!” Dishi: “Sì, ma non riuscirebbe a colpire nemmeno un Copperajah!” Fishi: “Specchio riflesso, chi lo guarda è un fesso!” Kawasubi: “ 対戦相手はピドーブより弱い ” Waaaashi: “Ma si può sapere che lingua parli?!” Clarabella: “Ehi, bestione! Vuoi sapere una cosa? Ho visto Dishi corteggiare Wa-…” Dishi: “NON ORA, CLARABELLA!”. Zoroark, visibilmente confuso, incominciò ad agitare le zampe nella speranza di scacciare via quei fastidiosi moscerini. Ripreso dall’immane sforzo dell’attacco combinato, in Porygatto si fece sempre più ardente il desiderio di unirsi al gruppo. Fu in quel momento che, rialzatosi, il Pokémon Virtuale esclamò: “Fantastique, questo è il momento per le mie techniques!”. Usando Geloraggio diede vita a dei cristalli di ghiaccio che prontamente fece fluttuare, grazie ai suoi poteri psichici, per tutto il campo di battaglia. Successivamente rivolse una serie di attacchi Tripletta verso i frammenti ghiacciati che, frantumandosi, crearono dei bellissimi riflessi blu, gialli e rossi, colorando l’ambiente come dei fuochi d’artificio durante le feste di paese. “Il solito esibizionista…”, mormorarono all’unisono Serena e Giada. Zoroark, sempre più disorientato e acciecato dall’arcobaleno di colori, iniziò a farfugliare frasi senza senso: “Finalmente vi siete resi conto della mia grand-…” “Ehi, tu! Cosa hai detto? Sì, hai ragione sono fortiss-…” “Cos’è che non riuscirei a colpire, eh?!” “BASTA, SMETTETELA DI LODARM-…” “FESSO SARAI TU! AAAAARGH!”. Tutto procedeva secondo i piani. Nel frattempo Limbo organizzò un piano che prevedeva la controffensiva a distanza. Nel mentre, chiese a Giada e Ila di occuparsi del resto della squadra. Fu in quel momento che Torchic, servendosi della sua mossa Nitrocarica per diventare sempre più veloce, corse su e giù per il campo di battaglia recuperando tutti i compagni feriti. Una immensa luce calda illuminò l’ambiente circostante: Umbreon si servì della sua mossa Lucelunare per ripristinare le energie dei suoi compagni, che ormai erano pronti al contrattacco. “ORA!”, ordinò Limbo ai compagni, indicando lo spaventoso nemico. Lo sbarramento di Wishiwashi si disperse e l’attacco combinato ebbe inizio. Il Geloraggio di Golduck, l’Iper Raggio di Sylveon e la Palla Ombra di Umbreon si unirono agli attacchi a distanza del resto del gruppo, impattando sul nemico che, con un sonoro tonfo, cadde a terra avvolto da una nube di fumo. “C-Ce l’abbiamo fatta?”, sussurrò Torchic, ansimante. I ricercatori stavano per tirare un sospiro di sollievo quando un potente Urtoscuro dissipò la nube rivelando un incolume Zoroark. Non era ancora finita. “HAHAHAHA, tutto qui? Ammetto che il vostro piano non era male, ma tenete bene a mente, stupidi pivelli, che in questo mondo sono l’unico che può comandare gli incubi e nuocere al prossimo!”. Gli eroi fallirono nuovamente. Ansia, paura, stanchezza e sconforto iniziarono a prendere il sopravvento. I piccoli Pokémon erano quasi allo stremo delle loro forze. Niente sembrava avere effetto contro il nemico. Umbreon ansimò: “È troppo forte! Se solo Musharna fosse qui con noi…”. Torchic si rivolse verso la compagna e disse: “ Non possiamo arrenderci! Che ne sarà dei sogni di tutti?”. “Hai ragione”, rispose Golduck. “Speravo quanto meno che con un attacco combinato saremmo riusciti a indebolirlo…” La soave voce di Musharna confuse la squadra: come potevano i loro ricordi da umani aiutarli a capire meglio il nemico e a sconfiggerlo? Durante la loro vita precedente molti di loro erano Allenatori, alcuni lavoravano nei Centri Pokémon, altri erano dei ricercatori… Sebbene molti aspetti della loro vita ad Harmonia fossero assenti in questa assurda realtà, i Pokémon rimasero fedeli a se stessi, mantenendo comunque il proprio carattere e i propri sogni. Snivy azzardò un’ipotesi: “Zoran, nell’essere trasformato in Pokémon, ha perso molto più di noi”. “Non deve essere stato facile arrivare in questo mondo da sovrano e vedersi invertire il ruolo con Musharna”, rifletté a voce alta Umbreon. “In effetti è vero. Ha paura, gli manca quello che era e non sa più chi è né quale sia il suo ruolo in questo mondo”, disse Torchic. Tutti si scambiarono un segno di intesa e guardarono nella direzione di Zoroark. In un lampo capirono quale strategia adottare: dovevano fargli capire che nel profondo lui non era cambiato e che i titoli nobiliari e la forma esteriore non avevano importanza. Sebbene si trovassero nell’incubo del nemico, avevano la possibilità di far materializzare anche i loro sogni. Ecco cosa intendeva dire Musharna: esattamente come Zoran anche i piccoli Pokémon avevano potere in quel luogo e nulla poteva impedir loro di cambiare… forma. Chiusero gli occhi e si soffermarono sul ricordo di come erano da umani, alla vita che conducevano in precedenza, ai loro amici e ai loro genitori. Improvvisamente una luce calda avvolse i piccoli Pokémon che, uno alla volta, iniziarono a cambiare aspetto tornando a vestire gli abiti che indossavano l’ultima volta. “N-Non ci posso credere! Sono tornata umana!”, esclamò Serena. “Guardaci, Zoroark! Nonostante il nostro aspetto da Pokémon siamo riusciti a tornare quelli di una volta!”. Felice di poter tornare a camminare, Porygatto esclamò: ”Oui, proprio così! Non importa se hai l’aspetto di un Pokémon o di un essere umano, ciò che conta davvero è chi sei nel profondo del tuo cuore!”. Non fecero in tempo a gioire che un urlo di rabbia smorzò l’entusiasmo dei piccoli amici: “Smettetela con queste stupidaggini! Tornare umani non vi salverà! Non mi avete sconfitto da Pokémon e non mi sconfiggerete ora!”. Nonostante avesse riacquisito l’uso delle gambe Spugna barcollò e sbiascicò delle strane parole: “Ah, shi? E se ti shtiro questa sbottiglia... che mi dishi? Eh? Che mi dishi?! Noi non shiamo più sholo essheri umani o sholo Pokéhon… hik”. Sebbene le sue intenzioni fossero pure, l’ubriacone maledisse il fatto di essere andato a far baldoria con gli amici la sera prima. Forti dal desiderio di far comprendere a Zoran che non è l’aspetto a determinare il carattere di una persona, i protagonisti strinsero le loro mani in preghiera e desiderarono di poter materializzare le forme dei loro rispettivi Pokémon. In quel momento, al fianco degli esploratori, presero forma degli esseri di pura luce. “Che meraviglia! Sono… proprio io!”, lo sguardo di Dibo si illuminò. Ila e Shadowve si guardano, increduli. Le forme dei Pokémon materializzati non assomigliavano affatto a quelle che si ricordavano. “Secondo te come mai qui vicino a noi ci sono un Combusken e un Servine?”, chiese Ila all’amico. “Non ne sono certo”, rispose. “Credo che ci siamo evoluti dentro. Le battaglie che abbiamo affrontato, gli enigmi risolti, i pericoli da noi superati ci hanno fatto crescere. Siamo maturati tutti!”. Gli occhi degli ologrammi brillarono una di una luce incandescente che trasmetteva una forza fisica e interiore smisurata, ampliando l’estensione delle volontà degli esploratori. Con uno sguardo di complicità gli amici si sorrisero e lanciarono i loro corrispettivi onirici all’attacco. Nitrocarica di Combusken e Codacciaio di Servine impattarono su Zoroark, facendolo vacillare. Golduck, Umbreon e Wishiwashi sfruttarono i loro attacchi a lunga gittata, ovvero Geloraggio, Nerupulsar e Idropompa, per arrecare i maggiori danni possibili. Porygon-Z si servì nuovamente di una combinazione di Geloraggio e Tripletta per rendere il tutto più magnifique. Spugna, nella sua versione umana, dopo aver lanciato la bottiglia di vino dalla parte sbagliata, lasciò che il suo Spinda interiore si lasciasse andare alla Baraonda. “Attaccate, ragazzi, ce la possiamo fare! Mostriamo a Zoran la forza della nostra volontà!”, urlò Sylveon, incoraggiando i compagni. Zoroark, confuso dalla forza dei Pokémon ologrammi, non ebbe nemmeno il tempo di reagire e, dopo un’ulteriore serie di attacchi combinati, cedette sulle ginocchia accasciandosi a terra. Le sue dimensioni si ridussero velocemente e il suo aspetto tornò quello di sempre. In pochi istanti gli ologrammi svanirono come cenere al vento e gli esploratori si trasformarono nuovamente in Pokémon. “CE L’ABBIAMO FATTA!”. Un grido di gioia riecheggiò nel mondo onirico. Incredulo e senza forze, Zoroark si disperò: “N-Non è possibile… Io desideravo solo essere quello di un tempo. Volevo essere ammirato, volevo… tornare a casa!”. Il Pokémon posò le sue mani tremanti intorno alla testa, si accasciò a terra e si lasciò andare a un pianto senza precedenti. “Per tutta la mia vita mi sono sentito messo da parte. Avevo paura di questo mondo e non sapevo come affrontare le avversità. Mi sono chiuso in me stesso rifiutando l’idea che qualcuno potesse sorpassarmi. P-Piccoli Pokémon… invidio molto la vostra forza di volontà”. I giovani esploratori non riuscirono a gioire ulteriormente della vittoria. Vedendo Zoroark in quelle condizioni capirono quanta sofferenza avesse dovuto sopportare, tutto solo, in un mondo che non gli apparteneva. “Ora non devi più soffrire la solitudine, Zoran”. Il gruppo di amici si avvicinò a lui per consolarlo. Quell’imponente nemico che prima tanto temevano adesso non era altro che un indifeso e sperduto Pokémon. Si resero conto di come anche lui fosse in grado di provare dolore, gioia e tristezza, esattamente come loro. Poco dopo, ancora con le lacrime agli occhi, Zoroark perse i sensi e collassò. Nello stesso momento l’etere ormai roseo e purpureo del regno onirico fu pervaso da una fresca e piacevole brezza. Inaspettatamente Musharna raggiunse i Pokémon nel sogno per proclamare la fine dello scontro. Per volere di Musharna tutti i presenti si addormentarono nel regno onirico per risvegliarsi subito dopo sulla vetta del monte Xiwang, dove gli attendenti della Regina avevano immobilizzato Zoroark, ancora privo di coscienza. “Ottimo lavoro, ragazzi! Sono fiero di voi!”, urlò il Caposquadra Dartrix. “Oh, come vorrei abbracciarvi tutti quanti!”. Il pennuto era talmente contento nel vedere il gruppo sano e salvo che a stento riuscì a tenere la presa salda su Zoran. “Dartrix, sbaglio o i tuoi occhi sembrano decisamente più spalancati e umidi del solito?”, chiese Tinkaton, rivolgendosi all’amico. “Pfff, ma cosa dici? Mi sarà finito un moscerino nell’occhio…”. Il gruppo si lasciò andare a una sonora risata collettiva e l’ansia che prima attanagliava i loro cuori lasciò improvvisamente spazio a una innaturale serenità. I Pokémon, scossi dalla battaglia ma allo stesso tempo felici, diressero lo sguardo verso il cielo ed ebbero tutti lo stesso pensiero. “Grazie al tuo sacrificio siamo riusciti a portare a termine la missione. Non ti dimenticheremo mai, Minior. Dona un po’ della tua conoscenza a tutte le altre stelle che ci sono lassù”. In quel momento un piccolo astro luminoso attraversò l’immenso cielo notturno portandosi dietro una rassicurante scia senza fine, come a voler irradiare di luce il tetro buio che da lì a poco avrebbe smesso di regnare sul Regno di Musharna. P O E S I A : Spoiler Solo testo: Spoiler Nel mezzo del russar di sta nottata mi ritrovai per una terra onirica, ché la diritta via era innevata. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta landa candeggiata e fredda e umida che nel castello portava l’avventura! Io non so ben ridir com’i’ v’intrai, tant’era pien di fumo in quella stanza che la regnante sopita non notai. Quando rividi lei nel gran ridesto, "Narrami di te", gridai a lei, "qual che tu sii, Pokémon o umano? Presto!". Rispuosemi: "Non umana, umana già fui, e li parenti miei furon di Harmonia, e in codesto regno fui portata per voler di lui. Ed ella aggiunse, a ulterior risposta: "Qui vi condussi a solver ogne misfatto; ogne crueltà convien ch’or sia deposta”. Noi siam venuti al loco ov’i’ v’ ho detto che tu vedrai li Pokémon bisognosi c’hanno perduto il ben de l’intelletto". Or si va ne la region d’olente, or si va ne l’eterno conflitto, or si va a sedar’ la riottosa gente. E di ritorno dalla pugna ecco venir soave un gufo, bianco per antica piuma, gridando: "Presto al monte, anime prave!” E io, che su guardai, vidi una stella che cadendo parea tanto strana, che son sicuro venìa per portar iella; e infatti dietro le venìa sì lunga tratta di rogne, ch’i’ non v’averei creduto che poco non ci concluse alla disfatta. Stavvi Marshadow orribilmente, e ringhia: essamina le paure ne l’inconscio; distorce e corrompe nell’orrore ch’avvinghia. Dicon che quando la fobia mal nata lì vien dinanzi, tutta si confessa; a quel conoscitor de le peccata. L’avventura, che mai non cessa, portò li spirti nel lo dedalo; ove a solver e percorrer l’anima si stressa. Quando giungon infin in vetta, quivi le strida, il compianto, il lamento; s’affrontan l’incubo e la stirpe eletta. Dintorno al buio vanno a mille a mille, saettando quali anima si belle di sogni formati colpiron facendo scintille. E infine riuscimmo a risognar le stelle. L A V O R O L I B E R O : Spoiler Colonna sonora: Spoiler https://www.youtube.com/watch?v=eFy_V1b8e3g Disegni: Spoiler *Foto originale* *Foto originale* *Foto originale* N O T E : Spoiler Questo lavoro di squadra è la prova definitiva di come il Team Dartrix continui ad andare avanti con l'aiuto di tutti: l'elaborato non è frutto di un'unica testa a ragionare, ma il connubio delle idee di tutti e di diverse personalità che si mescolano per creare qualcosa di nuovo, unico. Il testo è stato scritto dalla nostra @Ila e la poesia è nata dalla mente ubriaca di @Spugna. Il nostro tecnico del suono è @Limbo12 e i disegni sono stati realizzati da @Porygatto sulle foto scattate da Ila. Anche @Shadowve ha dato il suo, commentando ogni nostra mossa mentre @Dibo42 e @Giada70 passavano qua e là a dare suggerimenti. R A C C O N T O : Il racconto è nato con l'intenzione di pompare la minaccia di Zoroark e dare un ruolo a tutti: a noi della Squadra di Dartrix e a Musharna stessa, che è stata l'angelo custode che ci ha motivati a non mollare. L'aspetto discorsivo gioca un ruolo fondamentale nel nostro approccio allo scontro, che non si limita alle mosse, ma anche a un tentativo di discutere con Zoroark. I personaggi sono stati scritti in base al carattere che ci siamo costruiti, cosicché ognuno di noi potesse "ritrovare" la propria personalità. P O E S I A : [Spugna] La poesie è un omaggio alla celeberrima Divina Commedia, rimaneggiata in alcuni punti distorcendo la terzina originaria, in altri inventando di sana pianta per coerenza alla storia. Alcuni passaggi sono paro paro quelli del Sommo Poeta, che sono conscio mi aspetterà al varco per randellarmi. Per la precisione, parliamo di terzine ispirate dall'Inferno. Notabili l'intro del primo canto dell'Inferno e l'apparizione di un Marshadow Minosse preso dal quarto Canto. Anche altri parti sono riconoscibili. M U S I C A : [Limbo12] Questo brano l'ho scritto dopo un blocco durato tre anni e mezzo. Diversi anni fa ero più prolifico ma col tempo sono diventato più perfezionista e attento a cercare di evitare di riciclare idee arrivando a fermarmi. La sfida iniziale quindi è stata quella di ripartire a fare musica. Ho ridimensionato più volte la strumentazione: all'inizio era previsto un'intera orchestra ma mi sono reso conto di non essere in grado di gestirla, da lì ho ridotto il numero di strumenti fino a far rimanere il pianoforte, il flauto, il violino solista e dei violini che accompagnano assieme al rullante che scandisce il ritmo. Anche il numero di sezioni nel brano è stato diminuito ma in questo caso ho optato per questa scelta per mantenere il tono drammatico e solenne che riassume l'atmosfera di uno scontro da cui si decidono le sogni del regno. Prima ho fatto l'introduzione, il giorno seguente l'ho passato a scrivere la parte del pianoforte che è lo scheletro del brano prima di inserire gli altri strumenti e l'epilogo. Ho gestito le dinamiche per risaltare i temi melodici principali e allo stesso tempo cercare di non coprire le linee melodiche degli altri strumenti. D I S E G N I : [Porygatto] È nato tutto da un'idea di Ila, reduce di pochi giorni da un viaggio in Giappone. "Perché non usiamo delle mie foto?" e... beh, perché no? Disegni ormai ne abbiamo già fatti e proporne un altro sarebbe quasi ripetitivo, ma un disegno 2D su una foto 3D... Questo si vede già meno spesso, quindi abbiamo puntato sul fattore originalità. Ho scelto 3 momenti chiave della narrazione: La minacciosa trasformazione di Zoroark; I vari attacchi dei nostri personaggi; La comparsa dei pokémon onirici. I luoghi delle foto sono stati scelti in base alla funzionalità nell'illustrazione: la torre enfatizza l'imponenza di Zoroark, mentre il torii è perfetto come "portale" tra realtà e mondo onirico. Speriamo che il lavoro possa essere di vostro gradimento! Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Macca Inviato 28 aprile, 2023 Condividi Inviato 28 aprile, 2023 Squadra di Appartenenza: Croconaw (Squadra blu) Racconto: Spoiler "Tenetevi le mani e chiudete gli occhi. Questo sarà lo scontro finale". Le parole della regina Musharna riecheggiarono nella mente di tutti, i quali ebbero un momento di esitazione, preoccupati per la lotta imminente. "Che cosa sono quelle facce appese? Forza stringiamoci le mani e andiamo a prendere a martellate sulla testa quella volpe pazzoide, magari le raddrizziamo qualche rotella!" esclamò Tinkaton afferrando di colpo la mano di Croconaw che, preso alla sprovvista, sobbalzò con un pizzico di imbarazzo. Animati dall'entusiasmo della dottoressa, tutti iniziarono stringere la mano o la zampa del compagno più vicino. Yoli invece, con una delle sue liane, avvolse il povero Alemat, che purtroppo non aveva più le mani. Obbedendo al comando della regina, tutti chiusero gli occhi in attesa di ulteriori istruzioni. "Noto che siete tutti pronti, ne sono lieta" disse Musharna "ora è tempo che io faccia la mia parte". Ella si concentrò e il fumo che fuoriusciva dal suo corpo cominciò a farsi sempre più turbolento. Tutti i presenti sentirono una fonte di calore avvolgere i loro corpi vorticosamente, ma nessuno di loro riusciva capire da dove provenisse né cosa stesse realmente accadendo dall'altra parte delle loro palpebre chiuse. Dopo qualche istante il vortice si placò e Musharna dichiarò: "Attendenti, umani, Marshadow, potete aprire ora i vostri occhi". Tutti i componenti del gruppo, tranne Dartrix, eseguirono rapidamente la richiesta e ciò che trovarono davanti ai loro occhi era una coltre praticamente infinita di fumo rosa, apparentemente molto simile al fumonirico. Il terreno su cui si poggiavano era stranamente molto solido, nonostante alla vista potesse sembrare morbido. Tuttavia la nube di fumo a terra era così densa che comprendere la natura del pavimento era sostanzialmente impossibile. La regina diede alcuni ultimi avvertimenti: "Siamo nel regno onirico, qui è dove ho trascorso tantissimo tempo nell'attesa che mi richiamaste. In questo luogo il confine tra realtà e mente è molto labile. I vostri pensieri, i vostri sogni, ricordi felici del passato e traumi dimenticati possono diventare visibili a tutti se vi trovate in uno stato di forte stress emotivo. Ricordo a voi che ci troviamo nel territorio di Zoran. Lui qui è più potente che mai e ci starà sicuramente aspettando per tenderci un agguato. Siate prudenti..." Appena finì di pronunciare queste parole, tutt'intorno risuonò una risata agghiacciante la cui fonte sembrava essere contemporaneamente sia molto vicina che estremamente lontana. "Questa voce è quella di Zoroark!" esclamò Ghilgakia. "La tua eccessiva benevolenza è una cosa che mi era già nota, cara Masha, ma mai avrei creduto che saresti tornata qui appositamente per cedermi il Condividi Esperienza. Davvero gentile da parte tua!" riprese la voce diffusa. "Grrrr... upah! Citrullo, fatti vedere invece di nasconderti! O hai paura che ti prendiamo a pugni?" urlò Alemat, ancora in preda alla collera per i recenti avvenimenti. Alcune nubi di fumo iniziarono a condensarsi e ad assumere la forma di un Arcanine; dalla stessa massa emerse poi il vero corpo del sultano Zoran, ancora sotto mentite spoglie. "Non mi abituerò mai al fatto di dover affrontare uno uguale a me, ma stavolta non ingannerai proprio nessuno, Extrarapido!" disse Diamaxus precipitandosi ad altissima velocità contro l'impostore. Ma nel momento esatto in cui entrò in contatto con il suo sosia, quest'ultimo si dissolse ritornando alla forma di fumo e riunendosi alla coltre infinita. "Come ha fatto ad evitarlo?!" esclamò incredulo. "Non demordere kohai, sono certa che andrà meglio se ci riprovi. Ti aiuterei, ma purtroppo i miei attacchi sono inefficaci!" provò ad incoraggiarlo Evilespeon. "Grazie per il supporto, bossa, non fallirò questa volta" replicò Diamaxus. "Sono fiera di te, kohai!" aggiunse lei. Mentre dialogavano, i due non si accorsero che il fumo alle loro spalle si stava addensando. Dal fumo apparve nuovamente Zoran che lì attaccò con Urtoscuro e disse loro con tono sbeffeggiante: "Dovreste parlare un po' di meno e concentrarvi di più sul vero obiettivo, muahahah!" Evilespeon aveva subito un danno superefficace e tentò di recuperare energie utilizzando Mattindoro. Diamaxus subì invece pochi danni, ma non riusciva a capacitarsi di ciò che aveva fatto il nemico. "Masha è stata molto chiara, siete nel mio territorio" continuò Zoran "grazie al potere del mio Condividi Esperienza sono riuscito a diventare tutt'uno con esso! Non avete speranze di sconfiggermi!". Un enorme vortice di fumo rosa si scatenò alle sue spalle a riprova del suo potere. Tutti sobblazarano e tremarono di fronte alla scena, eccezion fatta per Musharna e Shutmylazer. Grazie ai suoi poteri percettivi, lo Xatu aveva notato alcune stranezze dopo l'ultimo attacco. Tuttavia gli altri membri del gruppo non erano altrettanto calmi. Attorno a loro, simili alle nuvolette di un fumetto, iniziarono a materializzarsi immagini delle loro paure. C'era chi aveva paura di restare di nuovo da solo come in passato, chi temeva di non essere all'altezza dei compagni e chi non voleva essere dimenticato dagli altri. "I vostri tormenti, le vostre paure... io vedo tutto ciò che c'è nella vostra mente e posso ritorcervelo contro quando e come voglio. Ricordate come ho alterato i vostri sogni? Posso rendervi tutta la vita un incubo! Ma un vero sovrano sa anche quando essere misericordioso. Ho deciso che vi risparmierò ulteriori sofferenze se mi consegnerete il vostro Condividi Esperienza" Tutti si guardavano tra di loro impauriti, quasi si stavano facendo convincere dalle parole del sultano. Ma Musharna tentò di recuperare l'animo dei suoi: "Non credete alle sue parole! Ricordate ciò che vi ho detto prima di arrivare qui? Finché sarò qui con voi sarete protetti dai suoi incubi. Non cedete ai suoi inganni!" Udendo queste parole, Yoli riprese subito coraggio e urlò a gran voce: "La regina ha ragione, non ci fai paura! Pensi di impressionarci? Beccati questo! Foglielama!" Le lame vegetali di Yoli si dirigevano a gran velocità verso Zoran. "Masha, maledetta guastafeste!" esclamò prima di dissolversi nuovamente nella coltre di fumo per evitare il colpo. Shutmylazer continuava ad osservare la situazione mentre tutti gli altri, ispirati dalla regina e dall'esempio di Yoli ripresero coraggio ed erano pronti più che mai ad affrontare la battaglia. Zoran riapparve alle spalle di Liviopocoyo, che accortosi della sua presenza provò a colpirlo con le sue frecce utilizzando Cucitura d'ombra, ma senza successo. Provò allora materializzarsi alle spalle di Tinkaton che portava ancora con se il Condividi Esperienza cedutole da Marshadow, ma la dottoressa venne prontamente difesa da Dartrix e da Scale che attaccarono Zoran rispettivamente con Foglielama e con Dragospiro. I colpi dei due Pokémon di tipo erba parevano impossibili da schivare, ma anche in questo caso, lo Zoroark sembrò essere invulnerabile. A seguito di questi due attacchi Shutmylazer ebbe un'idea e decise di avvicinarsi a Macca sussurrandogli qualcosa. Macca fissò lo Xatu con sguardo impaurito e con la bocca spalancata, diventando poi invisibile. "Ehi Maccherone, dove credi di sparire?" gli urlò Tinkaton guardandosi attorno per capire dove fosse finito. Zoran ancora una volta tentò un agguato alle spalle della dottoressa, ma nel momento esatto in cui il suo corpo assunse consistenza fisica, Macca apparve accanto a lui e lo attaccò con Retromarcia. Il colpo fece sbalzare il povero Sobble fin sulle spalle di Xatu, ma riuscì ad infliggere un notevole danno a Zoroark che si accasciò al suolo assumendo finalmente la sua forma originale. "Ngh... ma cosa? Com'è possibile che un cosino minuscolo sia riuscito a colpirmi?" si chiese Zoroark ancora sofferente. Shutmylazer allora si spiegò: "HO DAVVERO POTERI PREVISIONALI! E-ehm... in realtà l'inganno di Zoroark è molto più semplice di quello che sembra. Nel momento in cui si dissolve, potete notare dei filamenti di fumo rosa che si spostano verso la direzione verso cui lui apparirà successivamente. Ho semplicemente detto a Macca di spostarsi nel punto che avevo previsto e di attaccarlo di soppiatto appena sarebbe riapparso, sospettando che fosse vulnerabile in quell'istante. Lo abbiamo smascherato definitivamente!" Zoroark fece un passo indietro sentendosi con le spalle al muro, poi sogghignò "Eheh, avrete anche scoperto il mio segreto, ma mi basterà semplicemente essere più veloci di voi per continuare ad essere invulnerabile!" Dartrix si volse verso la regina, che fece un cenno di intesa, poi lanciò nuovamente Foglielama contro il nemico. Zoroark allora si dissolse nel fumo e in quel momento lo Xatu indicò con l'ala la posizione della sua prossima apparizione. Musharna con l'attacco Psichico reindirizzò le piume lanciate dal suo anziano attendente verso la posizione prevista. Zoroark riapparve nel punto indicato da Shutmylazer e nello stesso istante fu travolto dall'attacco combinato dei suoi avversari. "Dimentichi una cosa importante, Zoroark" disse Dartrix "noi siamo in tanti, mentre tu sei completamente da solo. Non puoi fare altro che arrenderti ormai!" Zoran digrignò i denti, comprendendo che ormai le sue possibilità di vittoria si stavano riducendo al minimo. Sembrava anche che stesse perdendo la sua lucidità mentale. "Beh se la mettete così... non mi resta che attaccare alla maniera tradizionale, bwaarrr!" urlò il sultano dirigendosi di corsa verso Tinkaton per sottrarle il manufatto. "Non alzerai neppure un dito contro di lei!" tuonò Croconaw che si scaraventò contro la Malevolpe immobilizzandola con Morso. "Piccolo felinide, vai è il tuo turno!" urlò Evilespeon per spronare Alemat. Il Wooper si avvicinò al nemico spuntandogli contro il suo attacco Tossina, avvelenandolo. "L'ho colpito davvero stavolta! Upah!" esclamò felice. Croconaw lasciò la presa su Zoroark, lasciandolo a terra sofferente per il veleno: ormai tutte le sue certezze erano crollate. Attorno a lui iniziarono ad addensarsi delle nuvolette di fumo, al cui interno si materializzarono i ricordi e le paure del sultano. Tra questi vi era la scena di un sovrano amato dal suo popolo che camminava assistito da una donna, uno Zorua che veniva invece evitato da tutti, un Growlithe alle spalle di quella che pareva essere la regina e infine ancora una volta un Growlithe solitario e triste. Gli umani compresero allora tutta quella che era la sofferenza che il sultano Zoran aveva accumulato dentro di sé per tutti questi anni: era un umano potente e rispettato che aveva tutto ciò che si potesse desiderare. Si sacrificò per salvare questo mondo, ma i suoi meriti non gli sono mai stati riconosciuti nonostante il suo tentativo di creare un alter ego; privato anche della possibilità di ritornare al suo mondo ha poi deciso di prendere con la forza quello che non gli era stato più restituito. Musharna osservò in silenzio la scena con un pizzico di tristezza, tutti gli altri invece cominciarono a provare un sensazione di pietà nei confronti del sultano e della sua triste storia. Zororark sollevò lo sguardo e si sentì umiliato di fronte alla vista di tanti Pokémon impietositi davanti a lui, perdendo completamente il senno. Si alzò di scatto e lanciò un grido terrificante e distorto, come se lo si stesse ascoltando immersi in acqua: "ALLORA MORIRETE TUTTI!" La rabbia di Zoroark generò un'onda d'urto tale da distorcere l'ambiente attorno a lui: vortici di fumo imperversavano attorno a lui ed emersero spunzoni dal terreno che delimitarono il campo di battaglia. "Questo deve essere l'attacco Urlorabbia" commentò Scale. Zoroark aveva gli occhi spiritati, le pupille gli si erano ristrette a tal punto da sembrare invisibili e i peli della sua criniera si rizzarono tutti, quasi come se fossero dotati di vita propria. Una coltre di fumo rosa vorticava attorno a lui facendogli da scudo. Accecato dall'ira, il sultano si diresse ad altissima velocità contro la regina Musharna, con intento omicida. Ghilgakia, QuantumL e Diamaxus, i più grossi del gruppo, le fecero da scudo subendo però ingenti danni. "Questo attacco è fortissimo, come ha fatto ad ottenere tutta questa potenza?" commentò sconvolto Ghilgakia. In quel momento un perduto ricordo riemerse nella mente di Marshadow: "Ascoltatemi...per favore...penso di aver capito come possiamo sconfiggerlo..." "Non ci tenere sulle spine, Marshmallow abbrustolito, parla!" replicò Tinkaton. "S-sì...ricordo che un tempo sapevo usare un attacco, Ombrafurto. Con questo colpo potevo sottrarre tutta la forza dei miei avversari... Ora non sono più incanetato, penso di poterlo ancora utilizzare, ma avrò bisogno di qualcuno che mi creerà un'apertura nella barriera di fumo che protegge Zoroark e mi farà arrivare da lui velocemente..." continuò l'ombra. "Per arrivare subito da lui, ti lancerò insieme al mio Smartello!" esclamò la dottoressa. "Io penserò a distrarlo in qualche modo mentre Marshadow sarà in volo, mi è venuta un'idea!" rispose QuantumL. Zoroark dopo il precedente attacco si era allontanato dal gruppo. QuantumL corse subito verso lui così da attirare la sua attenzione. Marshadow invece si aggrappò allo Smartello, pronto per essere lanciato verso il nemico. "Ed ora la funzione segreta del mio Smartello! Attivazione propulsori e...LANCIO!" Tinkaton scaraventò con tutta la sua forza il martello verso l'incollerito Zoroark. L'arma roteava ad altissima velocità, ma nonostante questo il nemico si accorse del proiettile e si preparava a deviarlo. QuantumL, allontanatosi abbastanza dal resto del gruppo, attaccò il distratto Zoroark con Terremoto, facendo tremare il suolo sotto i loro piedi. Il colpo non inflisse molti danni, ma fu fondamentale per far perdere al nemico l'equilibrio e il controllo della barriera. Nello stesso momento, lo Smartello di Tinkaton raggiunse Zoran e gli si schiantò in pieno volto, scaraventandolo a terra. Al momento dell'impatto però la forza centrifuga sbalzò via Marshadow prima che potesse attaccare. "Nooo!" gridarono tutti disperati. Prontamente Evilespeon usò Psichico su Marshadow e disse sorridendo: "Vedi di non mandare tutto all'aria o ti bastono! Completa il nostro colpo finale definitive edition!" Fece atterrare Marshadow vicino al dolorante Zoroark e, senza esitare, l'ombra colpì il nemico con Ombrafurto, sottraendogli tutta la forza e mandandolo KO. La coltre di fumo abbandonò Zoran e circondò il corpo di Marshadow. Questi però era sfinito a causa del travagliato viaggio e cadde subito a terra svenuto. Tutta l'energia accumulata si liberò allora nell'aria, generando una potente esplosione. Il sultano Zoran era stato finalmente sconfitto. Tutti gli umani iniziarono ad esultare festosamente per la vittoria. Tinkaton corse verso Zoroark, con una mano recuperò lo Smartello e con l'altra raccolse il povero Marshadow. Salì sul corpo dell'esausto nemico alzando il martello in aria e assumendo una posa trionfante gridò: "Ride bene chi ride ultimo, mascalzone! Alla faccia tua e anche a quella di Betty!" Croconaw chiese allora alla regina: "Maestà, cosa ne facciamo di lui, lo lasciamo qui a morire?" Musharna rispose: "Mio attendente, lui resta pur sempre il mio sultano, non potrei mai abbandonarlo qui! Lo porteremo a palazzo e proverò ad aiutarlo con il potere residuo del nostro Condividi Esperienza". "M-maestà, ma ne è davvero sicura? Dopo quello che ha fatto?" balbettò Scale. "Non mi darò pace finché non avrò fatto almeno un tentativo per riportare alla ragione Zoran. Non temete, restando uniti come avete fatto oggi potrete fronteggiare qualunque imprevisto" "Se lo dice lei, ci fidiamo" replicò Scale. "Ora però è tempo di fare ritorno a casa. Tenetevi di nuovo per mano e chiudete gli occhi per prepararvi al viaggio". Tutti i membri del gruppo eseguirono le istruzioni della regina e un vortice caldo li avvolse interamente, riportandoli nel mondo reale, da lì si incamminarono verso Sognolucido. La battaglia poteva considerarsi finalmente conclusa. Poesia: Spoiler Oh Meloetta, ispirazione dei grandi autori, con la tua voce rinvigorisci il mio canto, cosicché possa narrare ai miei ascoltatori le gesta degli eroi che hanno lottato tanto. Arrivarono in gruppo da un mondo lontano, rispondendo ad una richiesta in sogno ricevuta, richiamati da Musharna, di queste terre il sovrano, per combattere un male di origine sconosciuta. Spaesati, confusi, senza alcun indizio, si risvegliarono in un luogo gelido e desolato. Ma delle sorprese questo era solo l'inizio, poiché si ritrovarono tutti con l'aspetto mutato. Certi potevano volare, altri creavano bracieri. Qualcun altro invece perse entrambe le mani. Ma avevano tutti quanti acquisito nuovi poteri trasformati in Pokémon con la mente da umani. Giunsero a Sognolucido, gloriosa capitale, dove uno storico, un nobile e un fiero condottiero, rispettati attendenti a palazzo reale, narrarono la storia della nazione al gruppo straniero: rivolte nel regno, un morbo misterioso, ricordi rimossi, la promessa di un salvatore, una regina dormiente in perenne riposo, un mondo tormentato da troppo dolore. Gli umani furono condotti in una rivoltosa regione, compresero allora quanto i disagi fossero seri. La regina diede loro in sogno un'indicazione: dovevano dirigersi presto al monte dei desideri. Per meglio comprendere la popolazione ribelle, si diressero verso la montagna indicata. Incontrarono Minior, bizzarro figlio delle stelle, la cui storia era stata da lui stesso dimenticata. Dando prova di ingegno e di immenso valore, superarono i sigilli che conducevano alla vetta come fecero un tempo la regina e il salvatore. Ma un'inattesa missiva li richiamò con fretta. Esplorarono gli angoli più oscuri del castello, ciascuno affrontò con coraggio la sua più grande paura. Lì trovarono chi un tempo era ritenuto un flagello: un'ombrosa, incatenata e solitaria creatura. Quell'ombra in passato aveva soggiogato le genti. La regina la sconfisse con un arcano manufatto aiutata dal fedele compagno dai crini ardenti e la imprigionò per impedirle ogni contatto. Ormai desta, Musharna la accusò di causare altro male nonostante essa non avesse più alcuna memoria. Per fermarla era necessario compiere un rituale, richiamando il salvatore in tutta la sua gloria. Tradendo i suoi fidati, la regina fuggì di nascosto portando con sé Minior e l'ombrosa creatura. Il gruppo di umani li raggiunse ad ogni costo prima che ella potesse scalare l'agognata altura. Trovarono gli ostaggi, ma con il salvatore predetto. Gli eroi diffidarono di lui infliggendogli danno e il salvatore, subito il colpo, mutò il suo aspetto. Capirono tutti di essere stati vittime del suo inganno. Il figlio delle stelle rimembrò allora la sua funzione e si liberò dalle grinfie del grande ingannatore. Lui era della conoscenza universale un'incarnazione e dell'arcano manufatto un potenziale creatore. Gli eroi superarono strade intricate, inseguendo l'impostore. Minior adempì al suo ruolo, sacrificando la sua esistenza sulla cima del monte, suscitando in tutti grande dolore. Così creò il manufatto che condivide conoscenza. Con il suo potere la vera regina fece ritorno dai suoi e l'ingannatore, alle strette, non dichiarò comunque resa. Si rifugiò da solo nella dimensione onirica, dove poi si sarebbe finalmente tenuta la decisiva contesa. Musharna condusse i sudditi e l'ombra nel luogo della lotta. Pareva di essere in un sogno, nonostante fossero desti. Di nuvole rosee vi era una distesa ininterrotta e lì i pensieri più segreti diventavan manifesti. Qui dominava l'impostore, un tempo umano. Tra gli uomini era una figura tanto rispettata, governava con il nome di Zoran il sultano, affiancato da Musharna, sua assistente adorata. Tra i Pokémon aveva perso la posizione sempre avuta e per mezzo del potere dell'arcano manufatto pianificava, tessendo una trama davvero astuta, di riottenere il potere ingiustamente sottratto. Si mostrò ai nostri, nascosto tra il fumo rosa, deciso a privarli del loro manufatto mirabile. Per fermarlo gli eroi tentarono ogni cosa, ma il potente sultano pareva essere invulnerabile. Gli umani erano impauriti, pieni di preoccupazione, ma spronati dalla regina e con grande acutezza, riuscirono a smascherare la fumosa illusione e a far crollare a Zoran ogni sua certezza. Involontariamente liberò i suoi segreti tormenti, gli umani compresero così la sua triste condizione. Sentendosi umiliato, il sultano attaccò con occhi furenti: aveva ormai perso il lume della ragione. Era più potente di prima e accecato dalla rabbia, gli eroi non riuscivano a contenere la sua irruenza. Ma l'ombrosa creatura, oramai non più in gabbia, rivelò una tecnica per sottrarre a lui la sua potenza. Con l'aiuto degli umani e di un poderoso martello, fu messo in atto il piano per porre fine al conflitto e con un colpo assestato l'ombroso spiritello rubò la forza al sultano, lasciandolo a terra sconfitto. Gli eroi avevano vinto e ritornarono con sommo onore; il nostro regno con grande audacia avevano salvato. Ognuno di noi dovrà scolpire nel proprio cuore le eroiche gesta che umilmente vi ho cantato. Lavoro libero: Spoiler VASO GRECO Video Foto Dettaglio vaso Manici vaso Viste vaso Note: Spoiler Per ciò che riguarda il racconto, la storia è finalizzata ad analizzare il quadro psicologico di Zoran e tutte le delusioni che lo hanno portato poi a escogitare il suo piano. La scelta di far dare a Marshadow il colpo finale è stata dettata dal fatto che volevamo dargli la possibilità in questo modo di redimersi per quanto aveva fatto in passato, cosa che già si inizia ad intravedere nel finale del capitolo 7 del gdr. I dialoghi cercano di riprendere, per quanto possibile, le peculiarità che ciascuno dei membri del team e gli altri personaggi hanno espresso durante i vari capitoli. Il finale invece è volutamente aperto perché ritenevamo che così come Marshadow ha ottenuto la sua redenzione, anche Zoroark avrebbe potuto sperare in una seconda chance una volta tornati tutti a casa. Per quanto riguarda la poesia, dal primo momento si è cercato di farla assomigliare, almeno nei toni, ad un poema epico dell'età classica e questo è ravvisabile già dalla prima strofa che presenta la classica introduzione con la richiesta di aiuto alla musa ispiratrice dell'autore. La poesia narra delle vicende dei nostri protagonisti dal principio della loro avventura fino alla fine del racconto della traccia A e tocca più o meno tutti i punti cardine dell'avventura che abbiamo vissuto. Partendo dallo stesso presupposto della poesia abbiamo poi pensato, per il lavoro libero, di ispirarci ai vasi dell'antica grecia, sui quali spesso venivano rappresentate anche scene ispirate ai miti e ai racconti dell'epoca. Il vaso utilizzato è stato ottenuto dalla decorazione di una zucca essiccata. Lo stile dei disegni è quello delle antiche pitture greche, ma su una base rosata per richiamare la dimensione onirica come descritta nel racconto. I manici non solo hanno scopo decorativo, ma rappresentano rispettivamente la finta Musharna, dal fumo nero, e la vera musharna, dal fumo bianco. I loro fumi onirici si intrecciano sul collo del vaso, per simboleggiare i destini interconnessi di questi due personaggi. Destini così vicini, ma così profondamente diversi. Un altro dettaglio che è stato aggiunto è la rappresentazione delle varie trasformazioni di Zoroark il quale era simbolicamente rappresentato all'interno di un Arcanine, a sua volta all'interno di un Musharna. L'uno che esce dalla bocca dell'altro è anche un riferimento alla mostruosità di questo personaggio e del suo potere. Abbiamo poi deciso, per permettere una migliore visualizzazione dell'opera nel suo insieme di allegare anche un video che percorre l'ordine esatto di lettura dei disegni, ciascuno associato ai versi della poesia a cui fa riferimento e che viene riportato in sovrimpressione. La musica composta per il video cerca, tramite l'utilizzo di suoni "esotici", di comunicare anche uditivamente l'atmosfera misteriosa del mondo onirico in cui sono ambientate la storia e la poesia. Icona del profilo (Sobble :0) disegnata da @Combo (Macca X Espurr) - Animazione realizzata da @Alemat Forza squadra Croconoob :0! 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Icarus Inviato 28 aprile, 2023 Condividi Inviato 28 aprile, 2023 Squadra d' appartenenza: Braixen Racconto: Spoiler Eravamo confusi e spaesati quando venimmo catapultati in quel mondo incantato, così misterioso e affascinante, impregnato di un'intensa energia capace di dar vita a ogni cosa. Intorno a noi la natura era più viva che mai, con le onde del mare che battevano fino a riva, il vento che soffiava leggero e una miriade di verdi arbusti dal dolce profumo che circondavano la vasta pianura su cui ci trovavamo. "Ahhhh...che meraviglia! Rimarrei qui per ore ad ammirare le nuvole e rotolarmi sulla terra bagnata", pensammo a voce alta, alla vista di quel panorama mozzafiato. Il tempo era però tiranno e avevamo una missione da compiere: bisognava acciuffare Zoroark e ripristinare la pace nel Regno, costi quel che costi. Mandammo quindi la squadra aerea in perlustrazione e ci incamminammo lungo un curioso sentiero di perle che si stagliava da nord a sud della valle, ricoprendo l'ambiente di una luce bianca e abbagliante. Di fronte ai nostri occhi si palesò una timida fanciulla dalla candida pelle e le trecce dorate, che dopo averci accolto con un dolce sorriso ci invitò gentilmente a seguirla. "Benvenuti nella Terra dei Sogni, luogo in cui tutto può avverarsi e nulla è impossibile. Mi presento: sono Arcadia, custode di questo universo e intermediaria tra il mondo dei pokémon e quello degli umani." "Oh, Arcadia! Da quanto tempo!", le rispose Musharna, riconoscendola. "Ti prego di aiutarci, un grave pericolo incombe su di noi. Ecco vedi..." "So già tutto, tranquilla. Se cercate il lago dei ricordi venite da questa parte." E così fu. Proseguimmo fino ad addentrarci in un bosco ombroso, dove i raggi del sole venivano schermati dalle verdi chiome degli alberi e il silenzio dominava sovrano. Sembrava un labirinto per quanto era fitto, ma non ci perdemmo d'animo. Facendoci strada tra un ramo e l'altro giungemmo nei pressi di un piccolo stagno e ci fermammo per qualche istante, avvolti da mille pensieri. "Qui troverete le risposte ai vostri dilemmi. Non indugiate e scavate a fondo nella vostra mente, così che i desideri più intensi possano prender vita." Mai parole furono più azzeccate. Chiudemmo gli occhi e come per magia comparvero i nostri affetti più cari, pronti ad abbracciarci e stringerci forte a sé: chi rincontrò i genitori, chi il proprio amore o un amico perduto. Eravamo come inebriati da tanto calore e al tempo stesso paralizzati dall'incontenibile gioia. D'un tratto il vento si fece più forte e le foglie cominciarono a imbrunire: specchiandoci nell'acqua scorgemmo i nostri volti da umani e un inspiegabile senso di angoscia ci pervase. Le nostre ombre si allungarono in maniera spropositata e quei momenti felici lasciarono il posto a un terrore assoluto. "AIUTOOO! CHE STA SUCCEDENDOOO? NON RIESCO PIU' A MUOVERMIII!!!" Il cielo si fece più scuro e le tenebre ci avvolgevano in una morsa possente, impedendoci di reagire. Urla e grida di dolore si levarono in aria, e dal lago risalirono a poco a poco delle persone con le nostre fattezze: prima ci tesero la mano e poi ci incoraggiarono a scendere giù con loro fin negli abissi, dove avremmo potuto vivere in eterno, immersi nei nostri ricordi. Sul volto di Arcadia comparve un sorriso maligno, le sue trecce si tinsero di rosso e il suo pallido corpo di un inconfondibile nero, rivelando l'aspetto di una volpe affamata: Zoroark ci aveva teso una vera e propria imboscata ed era pronto a concludere la sua opera. "Avanti Marshadow, assorbi l'energia negativa dei tuoi amici e riattiva il Condividi Exp." Lo spettro era fuori controllo, incapace di gestire tutta quella negatività e costretto a concentrarla dentro di sé. Le ombre diventarono sempre più potenti, cibandosi dei nostri sogni e privandoci delle forze. Skeledirge e Phanthump sembravano gli unici immuni a quell'incanto diabolico e cercarono in ogni modo di dissuaderci dall'affogarci: il primo intonò a gran voce la sua Canzone Ardente per richiamare il compagno all'ordine, mentre il secondo si intrufolò nell'oscurità con Spettrotuffo, provando invano a spezzare quel legame indissolubile che ci stava strozzando. "ASCOLTAMI, MARSHADOW!", tuonò Skeledirge. "Tu sei superiore a tutto ciò e non puoi farti soggiogare in questo modo. Ricorda chi sei veramente. Avrai anche avuto un passato difficile, ma sei tu a decidere il tuo futuro. Solo tu." Quelle parole rimbombavano a più non posso, salendo di intensità a ogni emissione, fino a raggiungere le orecchie del pokémon. "Io...sono...Marshadow. Sono rimasto nascosto per anni...ma adesso mostrerò il mio valore. Nessuno può comandarmi. NESSUNO PUO' TOCCARE I MIEI AMICIII!!!" Con gli occhi infiammati e il vigore ritrovato, sparì nelle ombre giganti, si caricò di energia positiva e riemerse di colpo scaraventando tutto il suo potere contro Zoroark, che cadde nello stagno con un gran tonfo. "Volevi accrescere la tua forza con il mio aiuto, ma la mia mossa Ombrafurto ti ha rispedito il favore con gli interessi. E adesso consegnati alla giustizia!" La volpe malefica lo guardò stizzita, lanciandogli un preciso avviso, seppur con un po' d'affanno. "Coff...coff...Non pensare che sia già finita. Il mondo onirico è casa mia e saprà riservarvi tante altre sorprese." Nemmeno a dirlo che il lago si tramutò improvvisamente in un lungo fiume gelido, che ci spinse con violenza dal lato opposto della valle. Zoroark si smaterializzò, mentre la corrente ci trascinava verso un precipizio a gran velocità: ognuno si aggrappò a quel che poteva, una roccia, una pianta o altro ancora, tuttavia non sembrava esserci scampo. Intervennero allora i pokémon d'acqua: Feraligatr trasportò sul dorso gli alleati più indifesi, usando Idrondata per generare diverse onde d'urto e invertire il senso di marcia, mentre Croconaw nuotò a più non posso in prossimità del burrone, barrando la strada con le sue Rocciotomba. A nulla però valsero i loro sforzi, dato che il torrente si faceva sempre più impetuoso, fino a distruggere i macigni e farci precipitare di sotto. "È LA FINEEE! SI SALVI CHI PUOOO'!!!" Fortunatamente Totodile usò subito Cascata, generando una massiccia colonna idrica che ci sospese a mezz'aria, ma non poteva certo contenerci tutti data la sua forza esigua. "Non resisterò a lungo! Ho bisogno di aiuto!", esclamò il piccolo alligatore. Ci saremmo schiantati al suolo andando incontro a morte certa se non fossero arrivati i rinforzi aerei. Charizard ci aveva infatti intercettati dall'alto, così Ledian e Dartrix unirono Ventargenteo e Danzadipiume per creare un vortice d'aria che ci avvolse a spirale, accompagnandoci dolcemente a terra e mettendoci al riparo. "Scusate il ritardo. È stato difficile rintracciarvi in mezzo a quegli alberi." Scampato il pericolo ci rintanammo in un maestoso castello medievale, il cui interno era completamente arredato di mobili d'epoca, tappezzeria di qualità e affreschi di nobili decaduti. Ci si poteva perdere in quel posto per quanto era grande, dal momento che conteneva almeno tre piani e cinquanta stanze, nonché diversi sottopassaggi e camere segrete. Perlustrarlo tutto sarebbe stato un lavoro enorme, così decidemmo di rifocillarsi ed escogitare un piano. "Tieni, questo è meglio che lo conservi tu. Ho quasi rischiato di perderlo durante la caduta", disse Tinkaton rivolgendosi a Wooloo e consegnandogli il Condividi Exp. "La tua pelliccia è calda e morbida, perciò sarà al sicuro con te." "Ahi! Scotta, scotta!", si lamentò per un attimo la pecora, benché acconsentì, suo malgrado, a essere usata come contenitore. Successivamente ci recammo in fretta e furia nell'ampia sala da pranzo, attirati da un dolce aroma speziato. La tavola si estendeva per oltre 100 metri, ricoperta da una grossa tovaglia rossa, bandita di leccornie di ogni tipo: polli arrosto, patate fumanti, frutta esotica e torte al cioccolato. Non esitammo un secondo ad abbuffarci, stanchi e stremati dal lungo tragitto. Rimanemmo ore a scherzare e bere, lasciandoci andare allo svago sfrenato e dimenticandoci del vero obiettivo. A poco a poco venimmo circondati da un sottile coltre di fumo rosa, dal profumo così intenso e delicato che sembrava ci coccolasse. La vista iniziò ad annebbiarsi e cademmo di colpo in un sonno profondo. Lentamente il fumo cambiò colore e una spaventosa nube nera ci accerchiò senza tregua. Al risveglio ci trovammo soli e abbandonati, persi nel buio di quella dimora e assaliti da una gran paura. "Dove siete? Che fine avete fatto?" Non vi fu risposta, se non che dal nulla comparvero tanti piccoli occhi che illuminavano quell'oscurità totale. Il pavimento cambiò consistenza, diventando liquido e denso, come se fosse fango. Poi ci risucchiò al suo interno, stritolandoci a più non posso. "AMICI! MI SENTITEEE???" Provammo invano a chiamarci a vicenda e all'improvviso sprofondammo sottoterra, dove ad attenderci ci furono diverse carcasse e ossa rotte. Dalla sabbia sbucarono delle figure simili a quelle dei dipinti all'ingresso: erano completamente cosparse di sangue, barcollavano da una parte all'altra e ci corsero dietro come saette. Cercammo di scappare ma non c'era via di fuga e venimmo travolti in pieno da quegli zombie, patendo le pene dell'inferno. Poi ci svegliammo sudati e ci guardammo intorno: eravamo ancora soli e sperduti, sebbene il nostro corpo fosse di nuovo integro. Provammo a darci una spiegazione, ma non facemmo in tempo a capire cosa fosse successo che il terreno ci rispinse di sotto e i defunti ci massacrarono come prima. Ci destammo e il nastro si riavvolse, con la stessa storia che si ripeteva ciclicamente. Eravamo intrappolati in un incubo infinito e stavamo perdendo il lume della ragione. Zoroark stava sfruttando il mondo onirico a suo vantaggio, cercando di ripristinare come poteva il Condividi Exp. che aveva al collo. Purtroppo per lui, però, alcuni di noi non sortirono alcun effetto ed erano intenti a ribellarsi. Si trattava di Komala, il pokémon Sonno Assoluto, Slakoth il pokémon Ozioso e la regina Musharna, il pokémon Dormiveglia. Potevamo definirla la Squadra dei Sonnambuli per via delle loro abilità. "Arrenditi, Zoroark! Ora te la vedrai con noi!", esclamò la sovrana con decisione. "Sei proprio ostinata a quanto pare. E va bene, chiudiamo i conti!" La volpe si scaraventò su di lei a mani nude, venendo bloccata preventivamente dal Velenpuntura del bradipo, che lo intossicò facendolo indietreggiare. "Nel mondo normale dormo in continuazione, ma sembra che qui le cose si siano invertite. A noi due!" Si accese un feroce combattimento corpo a corpo, dove Zoroark e Slakoth se le diedero di santa ragione, sfoderando le loro unghie aguzze e lacerandosi a vicenda. Musharna non era ancora al completo delle forze e aveva bisogno di tempo per riprendersi, mentre Komala se ne stava tranquillo in fondo alla stanza, attorniato da una strana aura luminosa. "Adesso mi hai stancato, falso re! Ti farò vedere una bella sorpresa: Metronomo!" Il pokémon pigrone stava per utilizzare il suo asso nella manica: mosse le dita a destra e a sinistra come un tic-toc di un orologio e dopo pochi secondi emerse dal vuoto un attacco micidiale. "SPLASH!"- ma non successe nulla! "Ahahahahahah! Ti va di scherzare?", rispose Zoroark ridendo a crepa pelle. "Ora ti dimostro cos'è una vera tecnica. Guarda e impara, fallito!" Dalla sue mani si generò un'imponente Urtoscuro, che investì il bradipo come un'onda ad ampio raggio, mandandolo K.O istantaneamente. "Oh, no!", pensò tra sé la regina, alla vista di quella scena. "Resistete miei sudditi, ho bisogno di più tempo..." Musharna si stava concentrando con Amnesia, cercando di entrare nell'incubo in cui erano intrappolati i suoi amici, ma Zoroark non le lasciava tregua ed era pronto a trafiggerla con i suoi lunghi artigli. La sua fine era ormai certa, quando dal nulla emerse una gigantesca sfera bianca, al cui interno era stata accumulata energia positiva. Il timido Komala si era caricato durante l'intero scontro e con tutte le sue forze scagliò il suo Sfoghenergia contro il nemico, scaraventandolo addosso a un muro e privandolo dei sensi. "Zzz...Tocca a te...regina...Zzz." Musharna non se lo fece ripetere due volte e approfittò della situazione per assorbire i desideri malvagi di Zoroark: la coltre di fumo nero che sovrastava il gruppo si riunì a poco a poco sopra di lei, fino a essere inghiottita definitivamente dal suo Mangiasogni. Subito tornò la luce e tutti si svegliarono di botto. "Ahi! Che mal di testa! Che è successo?" "Eravate in balia degli incubi di Zoroark. Ma non temete: ora è tutto finito. Il mondo onirico ha mille facce e bisogna badare a non cadere in tentazioni." Ci eravamo presi davvero un bello spavento, ma ormai il nemico era esausto. Ci avvicinammo a lui furtivamente e...Puff! Svanì come per magia. "Un'altra illusione! Dovevo aspettarmelo!" Il gruppo, tuttavia, non si demoralizzò, decidendo di dividersi in squadre di esplorazione per rintracciarlo: Croconaw e gli altri alligatori si recarono in biblioteca, Marshadow e gli spettri nei sotterranei, Musharna e i suoi rimasero in soggiorno, Tinkaton e il team d'assalto (Lucario e Ampharos) si precipitarono al secondo piano, il team di supporto (Teddiursa, Wooloo, Hatterene) al terzo, mentre i volatili salirono fin sopra il tetto. Ispezionammo il castello in lungo e largo, senza successo alcuno, quando a un tratto successe qualcosa di magico: la fortezza iniziò a deformarsi e a capovolgersi senza un preciso motivo, con i corridoi che si allungavano e rimpicciolivano a piacimento e i piani che si inclinavano di continuo. Sembrava di essere in un mondo distorto e incominciammo ad avere delle grandi vertigini. "È solo un effetto ottico, non fatevi ingannare. Fissate un punto fermo e proseguite per la vostra strada", intimò la sovrana con la sua telepatia. Era più facile a dirsi che a farsi, tant'è che la povera Wooloo perse l'equilibrio e rotolò giù al piano di sotto, fino a sbattere contro un armadio. "Urca, che botta!" "Ti sei fatta male?", le esclamò Tinkaton lì vicino. "Nessun problema: qui ci pensa la tua infermiera preferita! Fammi vedere un po' da vicino." Infilò dunque le mani nella pelliccia della pecora, che però si ritrasse istintivamente. "Aspetta un secondo...non usi il tuo martello?" "Oh, ma certo! Me ne stavo dimenticando!" "Non me la racconti giusta. Non mi fido!" Con un po' di coraggio Wooloo la colpì alla testa e scappò a gambe levate "PERICOLO! PERICOLO!" Lanciato l'allarme si precipitarono nella stanza anche Teddiursa e Hatterene, e con loro stupore trovarono una situazione ben diversa da quella precedente: adesso nella stanza le Tinkaton si erano moltiplicate. "Sbaglio o ci vedo doppio?" Si chiese l'orsetto strizzandosi gli occhi. Davanti a loro le due dottoresse stavano bisticciando, incolpandosi l'un l'altra e azzuffandosi a più riprese. Hatterene decise dunque di ricorrere ai suoi poteri, alzando le sue antenne per scovare quella vera e colpendo l'impostore con Assorbibacio. "Piccoli ficcanaso! Dovete sempre mettermi i bastoni fra le ruote!", urlò secco Zoroark, dileguandosi in fretta e furia. "Presto, inseguiamolo!", ordinò la dottoressa. "Aspetta! È meglio che spalmi del miele su ognuno di noi, così da riconoscerci in caso di altri inconvenienti." Teddiursa si separò dunque dal gruppo, andando ad attuare il suo dolce piano, mentre gli altri continuarono la caccia al mostro, rintanatosi nella sala da biliardo. "Ormai sei in trappola! Arrenditi!", gli consigliò Tinkaton. Zoroark però non aveva intenzione di cedere e creò numerose copie illusorie con Doppioteam, dopodiché iniziò ad accerchiarla da ogni lato, lanciandogli Urtoscuro a raffica e arrecandole parecchi danni. In suo aiuto venne però Lucario, che parò i colpi con maestria, caricandosi con la sua abilità Giustizia e attaccando il nemico a suon di pugni: prima lo prese per il collo, paralizzando con Palmoforza, poi lo scaraventò in aria con Forzasfera e infine lo ferì ripetutamente con delle lamine di ghiaccio, create usando Gelopugno sulle aste da biliardo. A quel punto Zoroark si aggrappò ai gelidi bastoni e scalciò l'avversario con le sue agile zampe, sebbene riuscisse a mala pena a muoversi, date le ingenti ferite. Tinkaton sfruttò dunque quell'occasione per assestargli il colpo di grazia: dopo essersi calmata, incominciò a ruotare a più non posso su se stessa e scaraventò il suo Granmartello verso di lui, colpendolo in pieno viso e atterrandolo definitivamente. "CE L'ABBIAMO FATTA, SÌÌÌ!" Sembrava veramente finita, ma forse i nostri eroi avevano parlato troppo presto... "Umani...pokémon...non cambia nulla. Siete tutti dei deboli...pronti a guardare prima gli interessi degli altri che i propri. Così uniti e felici di collaborare tra voi. Vi odio...vi odio profondamente..." All'improvviso il corpo di Zoroark divenne incandescente e il suo aspettò cambiò a vista d'occhio: la rossa criniera lasciò spazio al bianco, il manto passò dal nero all'arancio e un fuoco malvagio cosparse il suo corpo. Si era appena trasformato in Arcanine il Salvatore ed era pronto più che mai a distruggere ogni cosa. "PER VOI È LA FINEEE!!!" Dentro di sé aveva incanalato tutta la sua collera e la scagliò ferocemente sottoforma di Fiamminvidia, che investì i due pokémon acciaio in un sol colpo, mettendoli fuori combattimento. Il fuoco si diffondeva da ogni parte e nel giro di pochi secondi si generò un vistoso incendio per tutto il castello. Wooloo era davvero impaurita, così Ampharos, che era lì nei paraggi, la prese con sé, correndo verso la soffitta. Ci fu il panico ovunque e dovette intervenire la squadra degli alligatori a sedare quelle fiamme. Croconaw e Feraligatr si servirono dei loro getti d'acqua per domare tanto terrore, mentre gli altri si riparavano come meglio riuscivano. Dall'esterno il team aereo provò a liberare quanti più compagni poteva, con Ledian e Dartrix che ruppero i vetri delle finestre e Charizard che sbatteva senza sosta le ali per dissolvere quel fumo tossico e ardente. Ci volle più di un'ora, ma alla fine erano stati messi quasi tutti in salvo. All'appello mancavano solo tre persone. "Dov'è finito Totodile?", si chiese Croconaw ansioso. "Non lo so, era qui con me fino a poco tempo fa", gli rispose il collega. Senza indugi lo storico di corte rientrò nel maniero per cercare il suo amico, facendosi strada tra le macerie. Divincolandosi tra una trave bruciata e l'altra, ritornò al reparto biblioteca e si guardo intorno con affanno. "TOTODILEEE!!!" L'eco della sua voce rimbombava dovunque e da uno scaffale di libri sbucò una testolina alquanto familiare. "Sono qui...coff...coff...Tirami giù, ti prego!" Croconaw lo aiutò a scendere e i due si diressero di corsa in soffitta alla ricerca di Wooloo e Ampharos. Il pokémon luce era rimasto immobilizzato per una ferita alla gamba, con la pecorella a fargli da balia. "Ragazzi, da questa parte!" I quattro si affrettarono a uscire di lì, con Totodile che era più scoppiettante che mai e si offrì di trasportare Wooloo. "Io mi occupo di lei, tu invece pensa all'altro!", disse al compagno, che però rimase in silenzio per un po' e iniziò a respirare profondamente. "Che odore strano che hai...dove è finito il gusto del miele?", gli domandò Croconaw. "Ehm...deve averlo nascosto questo fumo bruciato." "Ah, sì? E come mai sei l'unico a non avere le zampe appiccicose? Eppure Teddiursa ci aveva sistemato a dovere..." "Ecco...io...bé..." I sospetti si infittivano, con Totodile che era ormai messo alle strette e dovette mostrarsi con le sue reali sembianze, quelle di Arcanine il Salvatore, disposto più che mai a ottenere il Condividi Exp. caricato da Minior. "Non lo avrai mai, farabutto!",gli urlò Wooloo con insistenza, venendo allontanata da un Ampharos sempre più vacillante. Arcanine li attaccò con le fiamme, ma Croconaw si parò a loro difesa, respingendolo col suo Idropompa. "ORA BASTA! Non ti permetterò di causare altro male. Guarda cosa hai combinato laggiù. Tutti quei libri bruciati, tutte quelle pagine di storia andate perdute! Chi non ha rispetto per il passato non può averlo verso se stesso." Finita l'invettiva lo studioso generò dalla bocca un Mulinello dirompente e ingabbiò il rivale in una trappola acquatica da cui non poteva fuggire: l'acqua lo travolse quasi completamente, arrivandogli fino al collo e soffocandolo incessantemente. Il calore della sua pelle stava a poco a poco evaporando e la sua pelle divenne violacea e fumante. Sembrava come se stesse per scoppiare da un momento all'altro, col rischio di fare esplodere l'intero edificio. "Ho un'idea!", sussurrò Ampharos a Wooloo nell'orecchio. "Non ho molta forza, ma tu puoi farcela: sei tanto tenera quanto coraggiosa, perciò conto su di te" Il pokémon luce plasmò un'enorme palla di elettricità e la sparò contro la pecora, la quale, presa la rincorsa, si scaraventò contro Arcanine a tutta velocità e lo investì in pieno col suo Sdoppiatore. Grazie all'Abilità Antiproiettile era infatti immune a mosse sferiche, perciò poté servirsi di quel Falcecannone per fare centro: la palla elettrica reagì con l'acqua e condusse una devastante scarica di elettroni per tutto il corpo del nemico, che urlò a squarciagola dal dolore fino ad andare in corto circuito. "ARGHHHHH!!! NON RESISTOOOOO!!!" L'avversario era stato sconfitto e il trio si prestava a cantar vittoria. "Evviva! Abbiamo vinto!", sentenziò Wooloo saltellando di gioia. Croconaw la invitò dunque a riunirsi con gli altri e a cedergli il Condividi Exp., ma qualcosa lo infastidiva: la clessidra sembrava completamente vuota, eppure Minior l'aveva ripristinata qualche ora fa. Com'era possibile? "FINALMENTE! DOPO TUTTO QUESTO TEMPO!" Dietro di loro, con le esigue forze che gli rimanevano, Arcanine era riuscito a sfilare l'oggetto tanto bramato dalla lana della pecora, sostituendolo con il suo strumento fuori uso. "Oh, noooo! Presto! Prima che sia troppo tardi!" A nulla valsero quelle parole, perché ormai il danno era fatto e un pericolo incombente stava per abbattersi su di noi. Un'aura oscura pervase il nemico, che come d'incanto si alzò in aria e liberò tutta la sua energia. "Non più Arcanine il Salvatore...Ma ZOROARK il DISTRUTTORE!" Le nuvole incominciarono ad annerirsi e prese a piovere a dirotto. "Ora vi mostrerò il mio vero POTEREEE!" Un'armatura metallica si piazzò sul suo corpo, rivestendolo di una lega indistruttibile e moltiplicandone a dismisura la forza. Sul terreno si levarono diverse crepe e nel cielo si aprì un varco oscuro. Lampi e saette si scagliarono per la valle, con il buco nero che risucchiava al suo interno ogni cosa. "AIUTOOOOOO!!!" I nostri amici vennero spazzati via da quel turbine oscuro, andando ad abbattersi chi addosso a un albero chi contro un muretto. Non c'era scampo stavolta, non era un sogno, ma la pura realtà. Dartrix tentò invano di placare la tempesta con Verdebufera, mentre Charizard si avvolse nella sua Ultima Fiamma per liberarsi del tipo Fuoco e portare in salvo gli alleati più leggeri: sulle sue spalle salirono Slakoth, Komala e Teddiursa e insieme raggiunsero la cima della torre, dove Zoroark era letteralmente fuori controllo. Intanto Ledian trovò il vero Totodile, rimasto incastrato durante l'incendio, e lo soccorse all'istante. L'energia negativa del buco nero non voleva però cessare, allorché Marshadow provò ad assorbirla con un disperato tentativo. "Ripagherò i miei debiti! Lo prometto!" Con un nobile gesto cercò di inghiottire gran parte di quell'oscurità, ma la potenza stavolta era troppa e venne travolto dal turbine con un impatto tanto dirompente da far crollare le intere mura del castello. "AL RIPAROOO!!! PRESTOOO!" La fortezza iniziò a sgretolarsi mattone dopo mattone, abbattendosi sui nostri eroi con un gran fracasso. Quando tutto sembrava perduto ecco però che uno scudo cristallino si erse a loro difesa, salvandoli da morte certa e proteggendoli da quell'uragano. Musharna, l'unica sovrana legittima, con le poche forze che gli rimanevano dopo aver distrutto tutti quegli incubi, usò Schermoluce per deviare i colpi di Zoroark e si rivolse a lui direttamente. "ASCOLTAMI BENE! Per tutti questi anni sei stato ammaliato dalla brama di potere ed è per questo che la gente non ti ha mai riconosciuto. Se adesso distruggerai il Regno onirico, allora spariranno con esso anche i tuoi ricordi. È questo che vuoi?" "STAI ZITTA. Ormai non conta più nulla. Ho ottenuto ciò che desideravo e con esso potrò governare il mondo intero. Nessuno oserà contraddirmi!" "RAGIONA, Zoroark! Quel potere è più forte di te! Non è fatto per essere usato da una sola persona. Stammi a sentire! Torna con noi! Torna il re che ho tanto amato e servito con grazia, ti scongiuro." "SILENZIO! Non intendo ascoltare una parola di più. VAI ALL'INFERNOOO!!!" Di colpo si concentrò sempre più energia negativa in un cerchio rovente, pieno di odio e rancore. Nonostante le suppliche, Zoroark lo scagliò a gran forza contro la barriera, frantumandola in mille pezzi e colpendo a morte Musharna. "NOOOOOOO!!!! REGINAAAAA!!!" Eravamo tutti senza parole e corremmo verso di lei piangendo a dirotto dal dolore. Teddiursa si precipitò sulla sovrana e la sorresse per il collo, poi guardò in faccia il carnefice e si morse le labbra. "Lei era tua amica! Come hai potuto ucciderla! COMEEE??" "Taci..." "Sei spregevole e ripugnante, per questo rimarrai solo a vita. Nessuno ti accetterà mai. Puoi trasformarti in quel che vuoi, ma le tue illusioni non avranno effetto sui puri di cuori. La tua vera natura sarà sempre manifesta e le tenebre ti perseguiteranno ovunque andrai." "...Cosa stai farneticando?" L'orsetto si riversò in un mare di lacrime e per un momento Zoroark sembrò quasi tornare in sé. Possibile che era stato mosso da falsi ideali? Possibile che il male aveva avuto la meglio su di lui? I tormenti lo assillavano e un terribile senso di colpa lo attanagliava. "BASTAAAA!!! BASTAAAAA!" La testa gli girava come non mai e all'improvviso qualcosa simile a delle liane gli si attorcigliò per il corpo. "ORA, PHANTHUMP!", esclamò Teddiursa. Dal nulla comparve il timido spettro, che avvolse con Parassiseme il rivale, rilevando il punto di incastro del Condividi Exp. con l'abilità Indagine e sfilandogli l'oggetto con i suoi ramoscelli. "È TUTTO TUO! PRENDI!" Quella clessidra misteriosa si posizionò in automatico sopra Musharna, sprigionando una luce abbagliante in grado di contrastare tutta l'oscurità e ripristinare l'ordine per l'intera valle: il castello tornò come nuovo, le crepe nel terreno si chiusero e a poco a poco il mal tempo lasciò spazio a un cielo sereno e soleggiato. La regina tornò magicamente in vita, venendo avvolta da due ali fatate e un'aura divina: era appena stata attivata la cosmogenesi, un potere derivato dall'unione di ogni desiderio positivo e dagli influssi stellari. Tutti ci inginocchiammo davanti a tale prodigio, giurando fedeltà eterna alla nostra sovrana: i nostri corpi vennero rivestiti di una corazza cristallina e risplendevano luminosi, come se fossero delle gemme preziose. "Che la mia luce possa illuminare il buio del tuo cuore, così da destarti dal torpore e redimerti dai tuoi peccati!" Pronunciate tali parole, Musharna accumulò tutta l'energia cosmica, unendola ai sogni dei suoi cari sudditi. Insieme generarono una fascio di luce intenso, che rifletteva i sette colori dell'arcobaleno e si stagliò come una spirale radiosa nel petto di Zoroark, disintegrando la sua armatura e curandolo dal suo male dilaniante. La pace tornò nel regno e le forze del bene riuscirono finalmente a trionfare. Poesia: Spoiler Il vento soffiava leggiadro e leggero il mare batteva scattante e silente, placando il timor d'ogni nostro pensiero scuotendoci il cuor, il corpo e la mente. Un letto di perle divide i due mondi legati dai flussi dei sogni più intensi, guidando l'armata in quei bei latifondi celando una donna dai duplici sensi. Gustammo il respiro dei tempi lontani baciammo i perduti affetti distanti, bagnati dal lago che brilla di arcani avvolti nell'ombre che miran accecanti. Risuona la voce vicina e scrosciante tende la mano malvagia e appagante, compare il nemico sul far della sera ci salva un amico nell'alba più vera Sospesi da un torbido fiume ruggente trainati da morbide piume argentate, sino a un antico castello vivente ornato di merli, drappeggi e posate Cadendo nel gioco di fatal illusione svegliammo lamenti di canti infelici, scesi nel fumo di una nera prigione da anime erranti venimmo rapiti Inizia la lotta letale e dormiente si slega la volpe verace e tagliente, appare una luce di grande coraggio mangiandosi al volo il nostro miraggio Destati dal buio di quel sonno turbato cercammo la mente di tale intrusione, immersi nel vuoto del mondo alterato seguimmo la via fra realtà e finzione Fendenti d'acciaio su artigli d'amianto lo scontro s'accende si spegne all'istante, finendo col sangue di un tragico pianto dal quale risorge un rombo assordante Divampa la fiamma in un mare sommerso che arde bagnata da un soffio dolciastro, svelando l'inganno dell'amico disperso attivando la miccia d'un mezzo disastro L'oscuro potere di quei tempi proibiti si alza nel cielo dei sogni assopiti, temprando uragani di gocce violente risucchia di tutto da est a occidente Colei che regnava con il cuore pulito erse uno scudo su tale artificio, trafitta dall'odio del mostro accanito salvò ogni cosa con il suo sacrificio Ma poi dalle ceneri di quell'emozione salì una luce dal tono accecante, immersa nel vortice di pura passione scacciò come un lampo il falso regnante. Spoiler https://imgur.com/a/HHmOZ5M Lavoro Libero: Spoiler Spoiler ATTO 1 Spoiler : Ehi, dove siamo capitati? :Non lo so, ma sembra un posto così rilassante! Quasi quasi mi faccio uno dei miei sonnellini. :Credo che ti seguirò a ruota. :Ma insomma! Vi sembra io momento di pensare a dormire? Abbiamo una missione da compiere, ricordate? :Già! Forse è meglio che noi volatili perlustriamo la zona dall’alto! :Saggia decisione, collega pennuto! :Ehi, attento a come parli o per cena avremo del gufo arrosto! :Tranquilli! Vi ho portati nel mondo onirico, luogo in cui i sogni prendono vita. :Capisco! Ecco perché è appena comparsa quello schianto di ragazza! :Ahahah! Lei è Arcadia, custode di questo regno, nonché mia cara amica. Ci condurrà al lago dei ricordi, dove troverete risposte a tutti i vostri interrogativi. Seguiamola! :D’accordo! Non vedo l’ora di veder esauditi i miei desideri! :Io vorrei una pelliccia tutta nuova! :Io un mucchio di soldi! :A me basterebbe un totale di statistiche superiore a 400. Sul serio, competitivamente faccio schifo in tutto. :Dai non dire così…avrai altre qualità…ecco…ad esempio… :Lascia stare, meglio che segua Dartrix e Charizard! ATTO 2 Spoiler :Oh, che meraviglia! Mi sento così rilassata quaggiù! :Puoi dirlo forte! Senti che bella brezza…e che bel profumo…e che bei alberi… :Ehm! Quello sarei io! :Uh, pardon! :Guardate! Arriva qualcuno! :Ma…non può essere! Fratello mio, sei tu? :Oh, mamma! Da quanto tempo! :Nonno! Sono qui! Corri! :Ma con chi state parlando? :Con i nostri cari, non lo vedi? :Io vedo solo uno specchio d’acqua… :Io non… :Ehi! Che ti prende amico? :Non riesco a… :A fare che? A lasciarti andare? Suvvia, quel che hai fatto è acqua passata. Sono sicuro che non ci tradirai più. :Attenta! Temo non stia in lui… :Ma che dici! Certo che è in lui. Non farebbe male a un mosca. :…controllarmi. :Visto? Che ti dicevo? Non c’è nulla da temere, sta soltanto… :LIBERAAAAREEE NEGATIVITÀÀÀ! :IMPAZZENDOOO!!! AIUTO SI SALVI CHI PUÒÒÒ!!! SONO ANCORA GIOVANE PER MORIRE!!! :Ragazzi, attenti! Dal lago sta salendo qualcosa! :È inutile, non ci danno retta. Sembrano come incantati. :Esattamente! E ora Marshadow finiscili! :Io…devo assorbire più emozioni…devo ucciderli. :MARSHADOW! TORNA IN TE! NON DARE RETTA A QUELL’IMPOSTORE! SEI TU A DECIDERE CHI VUOI ESSERE! SOLO TU! :…Chi sono… :Forza! Sbarazzati di tutti loro e riattiva il Condividi Exp. :Non…non…voglio fare più male a nessuno. Io sono…MARSHADOW, il re delle ombre! E salverò i miei amici! :Ma cosa stai farneticando? Tu obbedisci solo a me! :PUOI SCORDARTELO! OMBRAFURTO! :ARGHHH! Maledetto! Hai spezzato l’illusione! Ma non è ancora finita! Questo modo vi riserverà altre sorprese! ATTO 3 Spoiler :Che spavento! Per fortuna stiamo tutti bene! :Scusatemi se mi sono lasciato controllare… :Non ti preoccupare. Adesso dobbiamo solo pensare a…. :AHHHHH! CHE SUCCEDE? :Il lago si è trasformato in un fiume! :Aiuto! Non so nuotare! :Aggrappatevi a me! Presto! :Non ci riesco! La corrente è troppo forte! :Oh, no! Ci sta trascinando verso la cascata! :Nessun problema! Ci penserà il vostro storico di corte a ostruire il passaggio: Rocciotomba! :Wow, grazie! E poi dicono che la storia non serve a niente! :Bene, adesso poss… :Oh, no! Le rocce sono andate in frantumi! :Alla faccia della storia! Forse avresti dovuto prendere lezioni di geografia! :Ehm…dev’esserci stato qualche piccolo problema tecnico. :PER NOI È LA FINEEEE! :Per contrastare una cascata bisogna usare Cascata! Salite su di me! :Eh, ma così ti ammazziamo! :Intendevo sul mio getto d’acqua. :Ok, ok. Ma sicuro che c’è posto per tutti? Perché mi sa che saremo stretti lassù! :Non ci avevo pensato! Arghhh! Non ho nemmeno la forza per…. :Ventargenteo! :Danzadipiume! :Scusate il ritardo, ragazzi! : Alla buon ora! Stavamo solo per finire ammazzati giù dal burrone! :Eheheheh. Abbiamo avuto solo dei contrattempi, ma adesso siete in salvo. Dirigiamoci in quel castello! ATTO 4 Spoiler :Che buon profumino qui dentro! :Già! Agnello con patate! Il mio piatto preferito! :Ehi! :Oh, scusa! Non volevo offenderti :Ragazzi, non avete anche voi un po' di sonnolenza? :Io ce l’ho sempre… :Pure io… :Ehi! Ma dove siete finite tutti? :Che sta succedendo? :Chi ha spento la luce? :AHHHHH! Qualcosa mi ha toccato! :Sono degli ZOMBIEEEE!!! :Non voglio morire, vi prego! Ah…dimenticavo: io sono già morto! :Deve essere opera di Zoroark. Scommetto che è qui nei paraggi. :Ben detto, sovrana dei miei stivali! :Non gli farai del male! Velenpuntura! :Ahi! Com’è che il mio incubo noi ha effetto su di voi? :Perché il sonno è il nostro elemento! :Ben detto! E adesso assaggia la mia mossa finale: METRONOMO! :…? :…SPLASH! :AHAHAHAHAHAH! Tutto qui quelli che sai fare? :Oh, cavolo! Mi sa che ho fatto un buco nell’acqua! :Guarda e impara come si combatte! Urtoscuro! :Noooo! Slakoth! :E adesso tocca a te! :SFOGHENERGIA! :Ma cos..? Ahhhhh! Noooooo!!! :Grazie Komala! Ora posso finalmente destare gli altri dall’incubo. Mangiasogni! :Che mal di testa! :A chi lo dici! Ma che è successo? :Eravate imprigionati nel sogno di Zoroark, ma ora è tutto finito! :Finito un cavolo! Acciuffiamo subito quel fetente, ora che non può muoversi! :Ben detto! La pagherà per quel che ci ha fatto! :…Ehi! Dove se ne è andato quel farabutto? :Si è volatilizzato di nuovo… :Dividiamoci subito e catturiamolo! :D’accordo! ATTO 5 Spoiler :È stata una buona idea quella di dividerci in squadre di esplorazione! :Vero! Noi tre non saremo al passo degli altri nella lotta, ma rappresentiamo un valido supporto! :Eh, già! Non a caso Tinkaton mi ha affidato niente poco di meno che il Condividi Exp. Sa che la mia pelliccia è calda e resistente, perciò mi ha ritenuta degna di tale onore. :Fermi tutti. Non notate qualcosa di strano? :Uhhh! Si muove tutto! Ho le vertigini! :Vedo tutto capovolto! Sto per vomitare :È solo un effetto ottico! Concentratevi su un punto fisso e non vi succederà niente. :Tu la fai facile visto che stai sempre con gli occhi chiusi! :Ahia! Che botta! :Tutto bene, cara? :Più o meno… :Lascia che ti curi. Ho qui una medicina. :Non usi il martello? :Martello? Oh, sì! Me ne stavo dimenticando. :Non me la dai a bere! Bottintesta! :Ma che modi! :PERICOLO! PERICOLO! :Che sta succedendo qui? Sbaglio o ci vedo doppio? :Sono io la vera Tinkaton! :Non credetele! Sono io! :Assorbibacio! I miei sensi non sbagliano mai! :Piccoli ficcanaso! :Inseguiamolo! :Aspettate! Meglio che sparga il miele su ognuno di noi…per evitare altre illusioni. ____________________________ :Beccato! Ora ti sistemo per le feste! :Provaci se ci riesci! Doppioteam! :Non di nuovo! Quale sarà quello vero? :Urtoscuro! :Ahhhhh! :Ci penso io! Palmoforza! :Maledetto! :E non finisce qui! Assaggia il mio Forzasfera! E Gelopugno! :Due contro uno…voi umani vi aiutate sempre a vicenda…ma adesso vi farò vedere la fiamma che è in me…. :Ha cambiato aspetto! :Fiamminvidia! :Oh, noooooo!!!! :Non resistooo!!! ATTO 6 Spoiler :A fuoco! A fuoco! :Ci pensiamo noi! Idropompa! :Il team pompieri è qui! Idrondata! :Ci siamo anche noi! Saltate giù dalle finestre! :Forza! Non c’è tempo da perdere! :Un secondo…dov’è Totodile? :Non lo so…sarà rimasto dentro. :TOTODILEEEEE! :Sono qui…coff…coff…Aiutami! :Oh, santo cielo! Ho temuto il peggio! :Non pensare a me. Mancano ancora Wooloo e Ampharos all’appello! :Siamo quiii! In soffitta! :Arriviamo! :Mi sono fatto male alla gamba, non…arghh! :Io trasporto la pecora, tu pensa all’altro! :Ehi, aspetto un attimo! Dov’è finito il miele che Teddiursa ci ha spalmato addosso? :Miele? :Hai capito bene, Totodile…o forse devo dire…Zoroark! :Arcanine semmai! Ma non ha importanza perché ora morirete tutti: Fiammianvidia! :Idropompa! :Arghhh! :Tutti quei libri bruciati…tutta quella storia in fumo…la pagherai! Ti farò pentire di essere nato: MULINELLO! :NO, FERMOOOOO! :Bel colpo! :Così però finirà per esplodere! Dobbiamo fare qualcosa. Avvolgiti nel mio Falcecannone ed elettrizza quel mostro. :Ehi, ma cosa…..ahhhhh! SDOPPIATORE :È finita! Sììi!!! :…Non Arcanine il Salvatore…ma Zoroark il Distruttore! :Oh, no! Ha preso il Condividi Exp.! :Per voi è la fine! ATTO 7 Spoiler :La tempesta è troppo forteeee! :Non riesco ad assorbire tutta questa energia negativa! :Crolla tuttooo! :Amici! È stato bello finché è durato, ma temo sia giunto il nostro momento. :SCHERMOLUCE! :Ancora tu! :Ascoltami, Zoroark! Torna in te! :Stai zitta! :Torna il re che ho sempre amato! Insieme governeremo in modo pacifico. :Mi fai ridere! L’unico sovrano legittimo è il sottoscritto. Non riuscirai a farmi cambiare idea. :Ti prego, Zoroark… :MUORIIIII!!!! :Oh, nooooooo!!! :REGINAAAAAA!!!! :COSA HAI FATTO! LEI ERA TUA AMICA! :Ha avuto quel che meritava! :SEI UN ESSERE SPREGEVOLE! NESSUNO TI ACCETTERÀ MAI COME RE! NESSUNOOOO! :BASTAAAA!!!!BASTAAAA!!! :Ora Phanthump! :Parassiseme! È tutto tuo! :… :No…non può essere… :È finita, Zoroark. Le forze del bene hanno trionfato. Lascia che curi le tue ferite. :MAIIIII!!!! :Riunitevi energie cosmiche! Venite a me desideri puri di umani e pokémon! Insieme abbatteremo le tenebre! :Non ce la farete! :RAGGIO COSMICOOOOO! :NOOOOOOOOO! :Che la pace torni tra noi! Note: Spoiler Nel nostro racconto abbiamo diviso i membri in squadre ben precise. Squadra Pompieri: Totodile, Croconaw, Feraligatr. Squadra Aerea: Ledian, Dartrix, Charizard Squadra d'Ombra: Marshadow, Skeledirge, Phantump Squadra Sonnambuli: Musharna, Slakoth, Komala Squadra d'Assalto: Tinkaton, Lucario, Ampharos Squadra di Supporto: Teddiursa, Wooloo, Hatterene Ognuno ha un ruolo ben preciso e solo collaborando si riesce ad abbattere Zoroark. Dapprima affrontiamo i nostri ricordi del passato, che ci tentano di seguirli nel lago dei desideri, dalla duplice entità; poi sconfiggiamo i nostri incubi peggiori, per via dell’aiuto di Muaharna e infine solo riunendo i nostri desideri più puri siamo in grado di creare la cosmogenesi, il potere supremo scaturito dal Condividi Exp., nel quale appunto vengono uniti i sentimenti più profondi di umani e pokémon. Abbiamo presentato un testo in prosa, uno in poesia e uno teatrale, per darvi delle prospettive diverse della stessa battaglia. Pokémon Mystery Dungeon: Musharna's Dream Millennium Express: Isole di Alola Total Drama Regions Harmonia Houses Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
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