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Secondo voi è giusto battezzare i neonati?


Raizen

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Dunque, dunque. Di recente mi sono trovato al centro di una discussione (Si, sembra la stessa premessa dell'ultimo topic che ho aperto :confused: ) e anche in questo caso gradirei la vostra opinione.


Secondo voi è giusto battezzare un neonato, ovvero un individuo senza capacità  di intendere e di volere?


Secondo alcuni dei miei avversari, battezzarsi non è un qualcosa che ti pregiudica o che ti condiziona la vita. Per loro, infatti, una persona può liberamente scegliere, una volta matura, di diventare ateo e tanti saluti, indipendentemente dal fatto che è battezzata o meno. Mi è stato anche detto che il battesimo va fatto per non far sentire diverso il proprio bambino. Mi hanno detto: "Come potrebbe sentirsi un bambino vedendo che i suoi compagni sono tutti battezzati e vanno ad affrontare la comunione e la cresima, mentre lui non farà  nulla?" Mah, qui non so cosa rispondere.


Occorre dire che il condizionamento c'è, a mio avviso. I genitori, infatti, impongono una strada al figlio, e la condizionano durante tutto l'arco della loro vita di infanti e adolescenti. Se guardiamo la faccenda con la giusta dose di obiettività , non è forse vero che la comunione e la cresima, i due sacramenti che vengono affrontati dai giovani cattolici, non sono altro che attrattive e promesse di grossi regali per i ragazzi? Quanti di voi hanno davvero voluto affrontare questi sacramenti con il solo scopo di avvicinarsi a Dio?


Per quanto mi riguarda, questo è un grosso "imbroglio".


Sono dell'opinione che ognuno di noi dovrebbe decidere di battezzarsi e affrontare i sacramenti solo ed esclusivamente quando avrà  raggiunto la maturità  necessaria per decidere con lucidità , quindi senza il condizionamento portato dai regali e tutto il resto.


A voi la parola.


 


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Il battesimo e la comunione sono spesso scelte dei genitori, ma già  la cresima arriva a un'età  in cui sei tu a decidere se vale la pena essere corrotto dai regali (se non credi, se credi ancora meglio) oppure no. Io trovo giusto che i miei genitori mi abbiano battezzato perchè di certo non l'hanno fatto come imposizione, ma perchè nella loro mente era la cosa migliore per me (che poi non lo sia effettivamente non conta). Loro hanno voluto mettermi su una strada che secondo loro mi avrebbe giovato, io raggiunta una certa maturità  ho deciso di non seguirla più, dopo un lungo discorso con i miei (molto credenti) ma mi hanno capito, anche se son rimasti dispiaciuti. Nessun genitore battezza il proprio figlio con l'idea di incatenarlo alla religione, al contrario, lo fanno perchè tengono così tanto a noi che ogni cosa che secondo loro è bene per noi la fanno. Io ho interpretato il mio battesimo come gesto d'amore da parte di chi mi ha creato, a prescindere dal sacramento religioso.  


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Sinceramente penso che sia giusto indirizzare il proprio figlio verso la religione dei genitori.


Se poi crescendo, sceglierà  di intraprendere un'altra strada, buon per lui; ma almeno finchè sei piccolo devi comunque imparare quali sono i valori su cui si basa la vita (rispetto, ecc) e la religione può aiutarti a capire queste cose. 


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Secondo me oramai, al giorno d'oggi, la comunione e la cresima sono viste dai ragazzini solo some opportunità  per avere regali e farsi dare soldi, ed onestamente c'ero anche io tra questi ragazzini, nondimeno appena feci la cresima (che feci su volere dei miei, nel caso un giorno mi sposassi, mi dicevano), smisi di andare a Messa e di avere un qualsiasi rapporto con la chiesa, e non mi sono mai sentita meglio!


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Sinceramente penso che sia giusto indirizzare il proprio figlio verso la religione dei genitori.

Se poi crescendo, sceglierà  di intraprendere un'altra strada, buon per lui; ma almeno finchè sei piccolo devi comunque imparare quali sono i valori su cui si basa la vita (rispetto, ecc) e la religione può aiutarti a capire queste cose.

Quoto. Comunque io non sono mai stato obbligato ad andare a messa ed a fare i sacramenti, io credo nella mia fede, dei regali non mi importa.
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Non so se sia corretto dire è giusto o meno,però se vogliamo metterla giù così secondo me la risposta è si.


Dopotutto è quasi certo che il pensiero del bambino a riguardo,fin da piccolissimo,è indirizzato dalle ideologie degli adulti che lo accompagnano nella crescita,in particolare i genitori,che,a regola,dovrebbero essere le persone più presenti fin da subito.


Sono d'accordo sul fatto che dovrebbe essere ognuno di noi a scegliere liberamente cosa fare nell'ambito della propria vita religiosa,ma l'usanza di battezzare il bambino appena nato è stata introdotta per necessità ,causa l'elevato tasso di mortalità  infantile dell'epoca,serviva appunto per garantire un posto in paradiso,per i credenti,al bambino nel caso non facesse in tempo a battezzarsi di sua iniziativa.


Questa cosa secondo me può essere presente anche oggi,per una famiglia cristiana potrebbe risultare un ulteriore dolore sapere che il proprio figlio,morto prematuramente,non abbia neanche il diritto di accedere in un luogo a cui avrebbe invece accesso nel caso fosse stato battezzato.


Decidere se farlo fare al neonato o meno dipende poi da individuo a individuo.


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Io, sinceramente,trovo che il battesimo non faccia differenza nella vita, alla fine sei tu a decidere come proseguirai nel corso della tua vita, seguendo o meno la religione.


A me non è mai importato dei regali, perché? Perché non ne ho mai avuto la necessita, mi bastavano il Natale e il Mio Compleanno.


Per me ognuno e libero di seguire la propria strada nel proprio interesse :)


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certo il battesimo non fa la differenza anche perche dato che ormai la chiesa mi ha rotto le palle non lo ricorìnosco nemmeno ._. 


però credo che sia comunque meglio essere battezzati da coscienti  e si puo scegliere veramente se si vuole essere cristiani o cos'altro


come tutti gli altri scacramenti perche se li si fa cosi è un imposizione  


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(Premetto che sono credente)Per me è giusto.


Ogni genitore dovrebbe pensare al meglio per il proprio figlio.


Se un genitore vuole dare un'educazione cristiana al suo figlio no-problem,anzi fa benissimo.


Ma questo discorso si applica ad'ogni religione:ad esempio se un genitore ebreo decide di far circoncidere il figlio,chi siamo noi per giudicare?


Ovviamente ci vuole una buona dose di coerenza:se si vede a d'esempio un cresimato,che ha fatto una grossa promessa,bestemmiare io mi altero.Va creata una cultura religiosa sin da piccoli e rendere disponibile il cambio di religione appena ci si rende conto che non è la propria strada.


Scusate il papiro ma quest'argomento fa veramente pensare

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Precisiamo col dire che il battesimo cosi come la cresima ed altre cose sono dei dogmi imposti dalla chiesa cattolica e non impartiti dalla Bibbia, che vi ricordo è la parola di Dio... è assolutamente insensato battezzare un neonato, incapace di intendere e di volere, solo perchè lo dice la chiesa e solo perchè ci si debba liberare dal peccato, cosi detto,"originale". L'essere umano è un peccatore per natura e battezzare un neonato di certo non lo renderà  un santo !!! Gesù stesso, raggiunta l'età  adulta, si fece battezzare nel Giordano da Giovanni Battista, come segno di purificazione spirituale.. Infatti lui stesso dice: "andate per il mondo e predicate l'evangelo ad ogni creatura e chi avrà  creduto e sarà  stato battezzato sarà  salvato.." Quindi per essere battezzati bisogna prima credere!! alla parola di Dio e poi vi ricordo che il battesimo è diviso in due fasi: il battesimo in acqua e il battesimo in "lingue" che è il battesimo che una persona riceve quando veramente crede in cuor suo al Signore e viene purificato con lo Spirito Santo e col fuoco come dice Gesù stesso a Giovanni..


Quindi ritengo inutile battezzare un neonato, il vero battesimo si fa quando si è veramente consapevoli del patto che si fa con il Signore... 


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Quoto la parte sui regali, io che non sono battezzato rosicavo da matti quando i miei amici si vantavano di aver ricevuto il regalofigoditurno e io non potevo dire niente T__T

Io probabilmente non battezzerò mio figlio, a meno che la mia ipotetica moglie non sia così spaccauova da costringermi a farlo. Credo che dopotutto studiare religione da piccoli non serva a un bel niente, se non farti odiare ancora di più la religione stessa. Se da grande ritieni che una certa religione sia interessante fai i sacramenti necessari, sennò te ne freghi e continui a mandare a quel paese tutti i testimoni di Geova che bussano alla tua porta.

Comunque, anche se da piccoli si viene indirizzati ad una religione che crescendo si reputa poco interessante non è che sia una tragedia, semplicemente smetti di seguire quella religione

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ma a parte che di religoone cosa si studia? le avventure di gesu e co.


alle elementari impari a orientarti nel vangelo e poi dalle medie in poi religione diventa una lol materia


che io ho scelto di non fare piu guadagnandomi un ora a settimana


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Secondo me è giusto, il battesimo non è nulla di male, non ti cambia mica la vita se sei stato battezzato

Kansaegif.gif

 

 

 

Dragopika_Sacerdote.png

Un tempo puniva gli utenti che violavano le regole. Ora vive per perdonare i colpevoli e i peccatori. Curiosità: durante le celebrazioni tenute da lui si canta solo in giapponese.

by Alemat

 

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Per me è giusto.
Poi, ovvio, se lo dici a un non credente la risposta è diversa...
Io personalmente ho fatto anche comunione e cresima, ma regali a parte il catechismo è un po' scomodo. Ad esempio se in un giorno in cui avevo catechismo dovevo fare una marea di compiti, si lavorava fino alle 22.00
xD

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Questo argomento lo abbiamo trattato in classe :D

Allora tenterò di riassumere:

Partendo dall'ipotesi che i tuoi genitori vogliono solo il tuo bene e che loro, essendo cresciuti nel cattolicesimo, ritengono che gli ideali che questo insegni siano corretti e formativi risulterá naturale che faranno in modo che il figlio faccia propri questi ideali.

La cresima serve quindi per confermare (o smentire) questa scelta; ma un eventuale rifiuto deve avvenire prima della cresima e non dopo solo per raccimolare soldi o regali

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Posso soltanto riferirti la mia esperienza, sono un ragazzo battezzato, ho fatto sia comunione che cresima, non l'ho fatto per i regali, ma per avvicinarmi a dio ed essere un uomo di fede (ovviamente credo), prima che facessi tutto ciò mia madre, con l'appoggio di mio padre, mi ha detto se volevo cambiare nome oppure di non seguire la strada che lei aveva impostato da quando ero piccolo, non mi sento ingannato, mia madre ha scelto per me da piccolo, m non significa che non puoi scegliere dopo!


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