[Iniziativa Creativa] Remtober 2025

[Remikyu]

Salve a tutte e tutti!

 

Oggi sono qui per presentarvi una mia nuova iniziativa, una specie di Inktober parallelo (che ovviamente non toglie niente a quello ufficiale del forum, è solo una scusa per fare una specie di giveaway xD), il Remtober!

 

Qui di seguito indicherò 8 punti, dedicati principalmente al mondo delle mie live (se non le seguite fa niente, spiegherò bene il tutto per chi non lo fa , e metterne 31 sarebbe troppa fatica sia per me che per voi), su cui dovrete creare qualcosa, che sia essa un disegno, un testo elaborato (di almeno 300 caratteri, spazi inclusi) o una foto. Per voi poi ci saranno dei premi a seconda di quanti degli 8 punti seguirete. Ve li vado subito ad elencare:

2 Punti
0.50 PP

 

5 Punti
Recolor di uno sprite Pokémon a vostra scelta, con la base da scegliere tra tutti i Pokémon dalla prima alla quinta generazione, con i colori che sceglierà il vincitore (che potranno essere di un altro Pokémon o di qualsiasi altra cosa vogliate) fatto da me, di cui potete trovare esempi nella gallery del forum + Premio precedente

 

8 Punti
Sprite di una "doll" di un personaggio di anime, manga, videogiochi, serie tv o film, a vostra scelta, da mettere in firma (o anche no, vedrete voi) creato da me, di cui potete trovare esempi nella mia firma sul forum + Premi precedenti

 

Premi interessanti direi, no?

 

E ora è giunto il momento di spiegarvi gli argomenti dei vari punti, che potrete seguire nell'ordine che preferite

 

1. Remikyu
In questo punto dovrete creare qualcosa che riguarda me

 

2. Plotone Wooloo
In questo punto dovrete creare qualcosa che riguarda il Plotone Wooloo, ovvero la mia squadra di 6 Wooloo, composta da Capecora, Ovice, Rotonente, Generaloo, Capwoorale e Beeecluta, con cui sto facendo la Wooloo Run (devono comparire o essere nominati tutti e 6);

 

3. Lince e piccione
In questo punto dovrete creare qualcosa che riguarda una lince e un piccione, che devono apparire entrambi;

 

4. Kupò
In questo punto dovrete creare qualcosa che riguarda i Moguri di Final Fantasy;

 

5. Procione
In questo punto dovrete creare qualcosa che riguarda Gidan/Zidane, il protagonista di Final Fantasy IX, soprannominato Procione nella mia serie sul gioco;

 

6. Kaz
In questo punto dovrete creare qualcosa che riguarda Miyamoto Kazushi di Persona 3;

 

7. Dani e/o Marzi
In questo punto dovrete creare qualcosa che riguarda Dan Heng e/o March 7th, personaggi di Honkai: Star Rail (possono comparire o essere nominati entrambi o solo uno di loro);

 

8. Beet from Rome
In questo punto dovrete creare qualcosa che riguarda Beet di Pokémon Spada e Scudo, ma deve essere collegata obbligatoriamente alla città di Roma in qualche modo.

 

Molti si chiederanno se mi sono bevuto qualcosa prima di scrivere questa lista, ma la risposta è no, sono solo deliri delle live xD

 

Ora vi spiego un attimo come partecipare:

dovrete rispondere a questa discussione, e la vostra prima risposta sarà la vostra "bacheca" in cui raccoglierete le vostre opere, che dovrete poi modificare di volta in volta aggiungendo le vostre creazioni, che non dovranno essere tutte sullo stesso medium, ma potrete mischiare disegni, foto e testi senza problemi. Le opere fatte senza un minimo di impegno non verranno contate, ma vi avvertirò prima e sarete comunque in tempo a modificarle. Se invece posterete opere create palesemente con l'IA verrete squalificati senza possibilità di modificare. Potrete postarle una alla volta, più alla volta o addirittura tutte insieme, l'importante è che si vedano tutte nella "bacheca" entro la fine dell'iniziativa. Poi ci penserò io a raccogliere i link alle "bacheche" in calce a questo post, così potrete raggiungerle facilmente. Potrete poi commentare tranquillamente le opere altrui nella discussione, non perderete niente facendolo, diversamente dai miei giveaway precedenti

 

Ovviamente questa iniziativa terminerà il 31 ottobre 2025 alle ore 23.59. Le opere postate dopo quell'ora non verranno conteggiate. I risultati verranno annunciati il giorno successivo, sempre in questa discussione, e i PP consegnati subito. Per quanto riguarda gli altri premi, vi contatterò via mp nei giorni successivi per metterci d'accordo e arriveranno poi con calma.

 

Se avete domande non esitate a farle in questa discussione.

 

Spero che partecipiate numerosi e buon divertimento a tutti!

 

 

Link alle gallerie

LadyDarkrai

evilespeon

 

[RoseRed]

Interessante, ma certi argomenti mi sono totalmente sconosciuti 

[evilespeon]

Yeeeee la lista live è qui  pronta a partecipare 

 

Allora gente piccolo raccontino time...per il remtober avevo fatto dei disegni un po più articolati di quello che vedrete ora (tipo beet from ancient Rome lo avevo disegnato tutto intero) ma poi quando ho disegnato il dosegno finale dell'ink del forum ho fatto qualche casino e infatti per sbaglio ho cancellato sia quel disegno sia quelli remtober...so corriiiiii a rifare tutto perché non sono riuscita piú a riprenderli ma quelli remtober erano 8 so ho fatto cose un po più chibi style ma volevo comunque disegnare qualcosa per l'iniziativa del vice 

Detto questo mi sono comunque molto impegnata so spero vi piacciono 

Li ho disegnati tutti assieme in due disegni so spero vada comunque bene ma ci sono tutti tutti 

Ecco I disegni 

Spoiler

In ordine abbiamo beet from ancient Rome vestito da romano che dice dajeeee

La lince col piccione col piccione che fa me quando dico linceeeee e la lince che ci ricorda è amica della b0ssa 

E il plotone wooloo che non sapevo come farlo so ci ho messo accessori fashion style da team/organizzazione...scegliete voi chi è chi XD 

Poi 

Zidan detto procione che dice il comando !kupo' 

E il moguri che risponde al comando con via col salvataggio 

March 7 detta marzi che bella fiera di dice che è marzi 

Kaz che non sapevo disegnarlo e ci ho messo un secolo XD che dice kaz is love...chi sa sa 

E per finire abbiamo il logo delle live del vice che rappresenta qui il vice @Remikyu che usa il comando !discord e la b0ssa espeon style che risponde non sentocord...ci stava un omaggio alla cosa nella parte dedicata al vice XD 

@Remikyu vice speroti piacciano,fammi sapere se è tutto apposto 

Spero vadino bene 

Modificato 31 ottobre da evilespeon

[Diamaxus]

Vedo un po’ cosa riesco a fare

[Remikyu]

4 ore fa, RoseRed ha scritto:

Interessante, ma certi argomenti mi sono totalmente sconosciuti 

Quelli a tema Pokémon riusciresti a farli sicuro dai

4 ore fa, evilespeon ha scritto:

Yeeeee la lista live è qui  pronta a partecipare 

Ogni promessa è debito u_u (Entra su Discord, altrimenti non ti do i premi xD)

46 minuti fa, Diamaxus ha scritto:

Vedo un po’ cosa riesco a fare

Confido in te Diama

[evilespeon]

1 minuto fa, Remikyu ha scritto:

Quelli a tema Pokémon riusciresti a farli sicuro dai

Ogni promessa è debito u_u (Entra su Discord, altrimenti non ti do i premi xD)

Confido in te Diama

Ma...chiamo il pikachu avvocato XD

[Quasar]

Dubito di riuscire a fare qualcosa per ciascun punto. Nel dubbio lascio questo commento per eventuali entry (99% racconti, visto che non me la cavo affatto col disegno)

[LadyDarkrai]

Partecipo! Ecco le mie creazioni:

 

1.Remikyu

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Un Mimikyu in cosplay, indovinate il gioco 

 

2. Plotone Wooloo

Spoiler

I Wooloo nel Bosco Assopito

 

Questa è una parte della storia che non è mai stata raccontata, parla di due Pokémon maestosi e potenti e di un Bosco nebbioso e dell’avventura di sei coraggiosi Wooloo.

 

Quella notte pioveva fortissimo nella piccola cittadina di Furlongham. Capecora, Ovice, Rotonente, Generaloo, Capwoorale e Beeecluta erano al caldo nel loro ovile, stretti vicini per farsi coraggio durante il temporale. Una violenta folata di vento aveva spalancato la porta dell’edificio e tutti e sei erano corsi a spingere per richiuderla, mentre il fieno vorticava dappertutto. Beecluta, la più piccina, fu trascinata via dal vento fortissimo, che la spinse verso gli alberi del vicino Bosco Assopito, un luogo molto pericoloso. Eppure, Capecora, Rotonente, Generaloo e Capwoorale non esitarono neanche un minuto e le corsero dietro, mentre Ovice rimase nell'ovile per avvisare il loro Allenatore. Tuttavia, i rombi dei tuoni e il fischiare fortissimo del vento coprirono i suoi lunghi belati e, nonostante continuò a chiedere aiuto tutta la notte, nessuno arrivò.

 

Nel frattempo Capecora, Rotonente, Generaloo e Capwoorale erano entrati nel Bosco Assopito. Lì il vento era molto più debole, come se i rami lo trattenessero. Le fitte chiome degli alberi lasciavano filtrare ben poca pioggia sul terreno. C’era molto più silenzio in quel luogo, interrotto di tanto in tanto da un rombo di un tuono lontano. All’improvviso udirono il belare di Beecluta, ma sembrava molto distante. Iniziarono a camminare, uniti, nell’erba alta, cercando di seguire quel flebile verso. Gli altri Pokémon selvatici si nascondevano al loro passaggio, perché erano in gruppo. Ma più si addentravano nel Bosco Assopito e più si alzava la nebbia e si udivano versi di Pokémon più grossi e spaventosi. Camminarono per ore, ma già da tempo non sentivano più il verso di Beecluta e stavano per perdere le speranze.

 

All’improvviso, un grosso Corviknight selvatico piombò su di loro ma non riuscì a colpirli perché un enorme Pokémon parò il colpo con il suo corpo, senza riportare neanche un graffio. Poi minacciò il Corviknight, che volò via spaventato. Il maestoso Pokémon misterioso guardò i quattro Wooloo smarriti e parlò nella loro mente: “Il vostro amico è al sicuro, si trova con il mio compagno nei meandri del bosco. Lo riporterà a casa, non temete. Seguitemi, vi guiderò fuori da qui, non è sicuro per voi andare da soli”.

Capecora, Rotonente, Generaloo e Capwoorale lo seguirono, intimoriti e ammirati, senza dire una parola.

 

La mattina dopo Ovice non aveva più voce ed era stanchissimo, ma doveva in qualche modo chiedere aiuto. Sentì le voci di due persone e si precipitò subito lì. Erano due Allenatori, uno dei due aveva un Wooloo come compagno. Iniziò a colpire con forza un cancello lì vicino, che portava al Bosco Assopito. Dopo vari tentativi riuscì a sfondarlo e rotolò velocissimo tra gli alberi, mentre i due ragazzi lo seguivano. Ovice non aveva un gran senso dell’orientamento quindi sbagliò strada e si perse: rimase a bocca aperta quando incontrò Capecora, Rotonente, Generaloo e Capwoorale, accompagnati da un grosso e maestoso Pokémon. I cinque si riunirono felicemente, ma erano ancora preoccupati per Beecluta. Il Pokémon ululò e si sentì un ululato in risposta provenire dalla fitta nebbia.

“Zacian è vicino, e con lui c’è anche il vostro amico. Tornate a casa, aspettatelo lì” disse il Pokémon, indicando ai cinque il limitare della foresta. I Wooloo lo ringraziarono e uscirono dal Bosco, diretti al loro ovile.

 

Un’ora dopo arrivò anche Beecluta, accompagnata da tre allenatori: i due che aveva già incontrato Ovice e un allenatore seguito dal suo Charizard. La piccola Wooloo era arrivata fino alle profondità del bosco ed era stanchissima, ma per fortuna era stata protetta e scortata da un Pokémon grande e potente, che l’aveva lasciata nelle mani di quei tre Allenatori.

I sei Wooloo ora erano di nuovo insieme ed avevano vissuto un’avventura indimenticabile nel Bosco Assopito.  

 

 

3. Lince e piccione

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Millenni or sono la Terra era governata da Natura, che aveva creato le piante e gli animali e tutto ciò che di bello e pericoloso c’era nel mondo. Anche Cielo, sua sorella minore, aveva creato alcuni animali, tra cui gli uccelli. Tuttavia le due sorelle litigarono e imposero agli animali della terra e a quelli del cielo di non parlarsi mai, altrimenti avrebbero scontato pene severissime.

Una lince zoppa quella sera era in cerca di cibo, sempre più difficile da trovare a causa delle sue condizioni fisiche e per l’imminente arrivo dell’inverno. Le sembrò quasi un colpo di fortuna quando vide un piccione con un’ala spezzata. Il piccolo volatile gridava aiuto ai suoi compagni nel cespuglio vicino, ma quelli avevano visto la lince avvicinarsi ed erano fuggiti tutti.

“Per favore, lasciami andare” implorò il piccione, lasciando la lince sorpresa: stava violando la regola principale, una creatura di Cielo non poteva assolutamente parlare con una creatura di Natura!

“Va bene, vattene via” rispose la lince, stupendosi delle sue stesse parole: era forse impazzita? Ma quel piccione le faceva pena, le ricordava lei stessa, zoppa e sola.

Il piccione zampettò via ringraziandola, mentre la lince, ormai esausta, trovò una grotta lì vicino e decise di passarci la notte. Al mattino trovò alcune bacche sul terreno e vide il piccione avvicinarsi con un’altra bacca nel becco, l’ala ancora spezzata. Eppure chissà quanto aveva camminato per trovare delle bacche cadute a terra e portargliele. Le mangiò con riconoscenza, mentre il piccione si allontanava a cercarne altre.

La lince cercò cibo tutto il giorno ma ormai era sempre più debole e non riusciva a fare quasi nulla. Ogni sera tornava in quella grotta e trovava una manciata di bacche, portate lì dal piccione. Non lo vedeva quasi mai, chissà quanta strada faceva per procurarsi quel poco di cibo. Ogni tanto però si incontravano e, riposandosi un po’ per riprendere fiato, si raccontavano storie sulla foresta e sul cielo.

Alcuni animali li videro parlare come vecchi amici e, memori delle regole imposte, lo riferirono a Natura e a Cielo. Ma quando le due sorelle arrivarono alla grotta, furenti, rimasero senza parole: il piccione era accoccolato sulla pancia della lince, che aveva provato a proteggerlo dal freddo invernale, mentre una manciata di bacche piccole e mezze avvizzite giaceva vicino al corpo ormai esamine della lince. Avevano provato a sostenersi a vicenda ma non ce l’avevano fatta. Commosse, Cielo e Natura si ritrovarono a piangere vicine e quel giorno fecero la pace; per ricordare un’amicizia così grande tra le loro creature decisero di far diventare le anime del piccione e della lince due bellissime costellazioni del cielo notturno, e non litigarono mai più.

 

4. Kupò

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Una piccola Moguri travestita per Halloween 

 

5. Procione

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Non so niente di questo personaggio ma la sua versione rosa è carinissima! 

 

6. Kaz 

Spoiler

Kazushi entrò nello studio con uno scatolone vuoto tra le braccia e lo posò davanti alla vetrina dietro la scrivania. Aprì lentamente le ante del vecchio mobile e guardò con un misto di malinconia e serenità tutti i trofei e le medaglie che vi erano ordinatamente disposti: alcuni d’oro ma perlopiù d’argento e di bronzo. Guardò quelli d’oro, ricoperti da una leggera patina di polvere: gli ricordavano quando amava la competizione, anche al punto di farsi del male e ignorare il dolore, pur di dare il massimo e vincere. Aveva avuto le sue ragioni, è vero: pur di non deludere gli altri  e di non essere un peso per nessuno si era spinto oltre il limite. Scosse la testa, ricordando con amarezza quel suo stupido orgoglio da adolescente. Iniziò a prendere tutti quegli oggetti e a sistemarli con cura nello scatolone, dopo averli imballati per bene nel pluriball per non farli rovinare durante il trasloco. Afferrò anche alcune cornici nello scaffale più in basso e le guardò sorridendo: in una foto era con il suo team di nuoto, in un’altra con il suo team di atletica, in un’altra con il suo team di kendo. Bellissimi ricordi si affollarono nella sua mente. Prese l’ultima foto e la guardò a lungo: lì era con il suo migliore amico, quando era tornato a scuola dopo l’operazione. Se non ci fosse stato lui, che lo aveva sostenuto e capito senza mai giudicarlo, le cose sarebbero finite davvero male con il ginocchio che faceva malissimo e peggiorava sempre di più. Ma per fortuna quell’amicizia gli aveva insegnato a fidarsi degli altri, ad abbassare la corazza e a non reprimere più i propri sentimenti e il proprio dolore. Era stato fortunato ad incontrarlo, pensò mentre metteva anche questa cornice nello scatolone.

- Papà, andiamo? La gara di nuoto inizia tra un’ora, dobbiamo sbrigarci! - un ragazzino di circa quattordici anni entrò nello studio e guardò Kaz, con il borsone in spalla, impaziente.

- Sei sicuro di voler partecipare? Hai avuto l’influenza fino a pochi giorni fa - gli chiese l’uomo, leggermente impensierito.

- Non preoccuparti papà, so quando devo spingere e quando riposarmi, me lo hai insegnato tu. Lo hai insegnato a tutta la squadra, sei un allenatore fantastico - lo rassicurò il ragazzo, sorridendo.

Kazushi annuì, sereno, e seguì suo figlio Makoto fuori dalla porta. Si sentiva di aver vinto nella vita.

 

7. Dani e/o Marzi

Spoiler

March 7th si svegliò di soprassalto, con il cuore che batteva a mille. Nella sua mente si affollavano rumori, suoni, colori ma tutto troppo confuso per ricordare alcunché. Aveva molto freddo, come se fosse ancora imprigionata nel ghiaccio. Accese la luce sul comodino e si alzò lentamente, stringendosi una pesante vestaglia al petto. Una cioccolata calda era proprio quello di cui aveva bisogno per riscaldarsi, decise. Uscì dalla sua cabina facendo il meno rumore possibile, per non svegliare Himeko, Welt, Dan Heng e Pom-Pom. L’Astral Express era davvero tranquillo e silenzioso durante la notte, fermo nello spazio infinito. La ragazza si diresse verso la carrozza adibita a biblioteca, dove c’era un angolino con una macchinetta che preparava caffè, infusi e cioccolata che chiunque poteva bere mentre leggeva un libro. Entrò in punta di piedi e si richiuse la porta alle spalle. Ma quando si girò rimase sorpresa nel vedere che c’era qualcun altro: Dan Heng stava leggendo un libro, seduto a un tavolo accanto a uno dei finestrini. Sembrava assorto nella lettura, quindi la ragazza pensò che non si era accorto di lei. Andò a prendere una tazza vicino alla macchinetta e si preparò una cioccolata calda. Poi andò a sedersi proprio di fronte al ragazzo, che aveva alzato lo sguardo dopo aver sentito il rumore del macchinario.

- Ciao Marzi. Come mai sei qui? - le chiese lui, a bassa voce, mentre la ragazza soffiava sulla sua cioccolata per farla raffreddare un po’.

- Ciao Dani. Ho avuto degli incubi, non riuscivo a dormire. A volte mi sembra di sognare pezzi del mio passato, ma al risveglio è tutto troppo caotico e non ricordo nulla - rispose lei, abbassando lo sguardo sul vapore che si librava dalla tazza.

- E tu? Cosa ci fai sveglio a quest’ora di notte? - continuò, guardandolo incuriosita.

- Sto studiando questo libro, parla in modo dettagliato dell’ultimo pianeta che abbiamo visitato. Queste informazioni potrebbero tornarci utili. - rispose Dan Heng, riprendendo a leggere.

Tra i due calò il silenzio, ma non era quel tipo di silenzio spiacevole: ormai March 7th lo conosceva bene, sapeva che lui si trovava a suo agio nella tranquillità e nella lettura. Anche a lei non dispiaceva, ogni tanto, sedersi e rilassarsi in quella calma che solo la sua presenza sapeva infonderle. Certo avrebbe voluto vederlo sorridere un po’ più spesso, sembrava sempre così serio e riflessivo... chissà a cosa pensava di solito.

Finì la cioccolata e si alzò per lavare la tazza nel piccolo lavello accanto alla macchinetta, poi la asciugò con un panno pulito e la ripose insieme alle altre tazze e bicchieri. Non volendosene andare così presto si mise a curiosare un po’ tra gli scaffali della biblioteca, colmi di libri e documenti perfettamente archiviati. Un libro in particolare attirò la sua attenzione: era spesso e sul dorso erano incise diverse costellazioni in oro. Si allungò in punta dei piedi e provò a prenderlo, ma quello si mosse solo a metà, e un -clang!- risuonò nella carrozza, allertando Dan Heng, che le corse accanto preoccupato. La prima cosa a cui pensarono entrambi fu un pericolo, invece rimasero sorpresi quando, alzando lo sguardo, videro un pezzo del tetto della carrozza ritirarsi da un lato, per lasciare solo una copertura trasparente tra loro e lo spazio immenso fuori. Quante stelle... erano così belle, pensò March 7th mentre la biblioteca si trasformava in un bellissimo planetario solo per loro due. Rimasero così per un bel po’, ad ammirare le comete e gli astri e le galassie lontane. La ragazza non aveva più freddo e si sentiva molto più tranquilla ora. Guardò Dan Heng e rimase stupita: stava sorridendo mentre guardava lo spazio trapunto di stelle, e il tempo le sembrò dilatarsi all’infinito in quel momento magico.

 

8. Beet from Rome

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“Non ce la facevo più a sopportare i rigidi allenamenti di Poppy, avevo proprio bisogno di questa vacanza” pensò Beet guardando fuori dal finestrino dell’aereo, mentre atterrava all’aeroporto di Fiumicino. Una volta all'aperto prese un taxi e, guardando una mappa della città sullo Smart Rotom, chiese all’autista di essere portato al parco di Villa Borghese.

Era una bella giornata di primavera ma faceva molto più caldo rispetto a Galar: Beet iniziò a sudare e si tolse il giaccone pesante con il quale era arrivato, mentre passeggiava nel parco godendosi il calore del sole e la brezza leggera. Trovò un posto all’ombra di un albero e si sedette sul giaccone, guardandosi intorno. Villa Borghese era piena di persone: turisti come lui ma anche romani che si godevano quella bella giornata soleggiata, ridendo, chiacchierando e giocando con i loro Pokémon.

I Pidove erano numerosissimi e zampettavano sul terreno, insieme a qualche Rookidee e a qualche Starly. Tra gli alberi, i Pidgey e i Fletchling cinguettavano allegri. Piccoli sciami di Butterfree e di Cutiefly volavano in mezzo ai fiori e tra i Flabebé e i Floette sul prato. In lontananza, nel laghetto, nuotavano alcuni Ducklett e persino un paio di Swanna.

Beet chiuse gli occhi e si rilassò ascoltando tutti quei versi dei Pokémon e il chiacchiericcio delle persone.

– Hey, smettila! – un grido lo riscosse e si guardò intorno, incuriosito. Poco lontano da lui, un ragazzo gridava e si agitava mentre il suo Pokémon, un mite Dachsbun, veniva attaccato da un Granbull.

Beet si alzò subito e si avvicinò: alla vista dell’Allenatore di Granbull, che invece di fermare il suo Pokémon se la rideva di gusto, si arrabbiò parecchio e tirò fuori una Mega Ball.

– Vai, Mawile! Attacca Granbull con Metaltestata! – ordinò. L’attacco andò a segno e respinse Granbull, che finì addosso al suo Allenatore, mandandolo a gambe all’aria.

– Pff! Sei davvero debole, e fai pure il bullo? Lottiamo di nuovo se hai il coraggio! – Lo schermì Beet, ma quello fece rientrare il suo Pokémon esausto e corse via.

– Codardo – sussurrò Beet sprezzante, facendo rientrare Mawile.

– Grazie mille, davvero – il ragazzo con il Dachsbun si rivolse a lui, riconoscente, mentre faceva mangiare qualche Baccacedro al suo Pokémon, che si rialzò quasi subito.

– Nessun problema – rispose Beet, con un gesto sbrigativo.

– Sei davvero Beet, il Capopalestra di Piquedilly? Ho visto tutte le tue lotte in tv, sei fortissimo! – esclamò il ragazzo, con gli occhi che brillavano.

– Tu invece sei debole. Il tuo Pokémon dovrebbe essere allenato meglio – rispose Beet, in modo forse troppo freddo, ma non amava essere al centro dell’attenzione dei suoi fan, si sentiva a disagio.

– Hai ragione, ma non so da dove iniziare... – il ragazzo abbassò lo sguardo, desolato.

– Hey, che ne pensi? Posso farti vedere tutti i posti più belli di Roma e farti da guida, e tu in cambio mi dai qualche dritta su come allenare il mio Pokémon! Ci stai? – propose subito dopo.

Beet ci pensò un attimo: una guida gli sarebbe stata utile, in effetti, e quel Pokèmon gli faceva pena nelle mani di un Allenatore così incapace. Quindi acconsentì.

– Mi chiamo Giulio comunque – si presentò il ragazzo, mentre entrambi si incamminavano fuori dal parco.

 

Nei giorni successivi Giulio portò Beet a vedere i posti più belli della città: il Colosseo, i Fori, il Pantheon, il Circo Massimo, Piazza di Spagna, La Fontana di Trevi, Trastevere... era sempre molto vivace e chiacchierone, anche troppo per i gusti di Beet. Ma conosceva le pizzerie e le gelaterie più buone di Roma, dove si fermavano a fare una pausa e mangiare qualcosa, e in quei momenti persino Beet si rilassava e gli raccontava un po’ della sua vita a Galar come Capopalestra. Parlarono persino male di Poppy, scherzosamente, seduti al tavolino di un bar, e da quel momento Giulio iniziò a stargli un po’ simpatico, dopotutto.

Beet mantenne la parola e insegnò al ragazzo come allenare il suo Dachsbun: passarono i pomeriggi al Parco degli Acquedotti, che aveva delle aree apposite per le lotte tra Pokémon e un Centro Pokémon proprio nelle vicinanze. Lì lottarono - i Pokémon di Beet erano molto più forti di quello di Giulio, quindi doveva andarci piano - e si allenarono duramente finché Dachsbun non divenne molto più forte.

 

I giorni volarono e arrivò la mattina della partenza di Beet. Giulio lo accompagnò all’aeroporto e i due ragazzi si salutarono davanti all’edificio.

– Grazie di tutto. Questa città è davvero bella, sono stato bene. – lo ringraziò Beet, sorridendo riconoscente.

– Grazie a te! Ora il mio Pokémon è molto più forte, magari un giorno potremmo venire a sfidare la tua Palestra! – esclamò Giulio, energico.

– Dovrai diventare molto più forte di così per venire a sfidarmi – lo sbeffeggiò scherzosamente Beet, mentre l’altro tirava fuori una Chic Ball e gliela dava.

– Contaci, diventeremo fortissimi! Ma prima di allora... Prenditi cura di questo Pokémon, ok? E’ un Fidough, è nato ieri dall’uovo e vorrei lo avessi tu – sorrise Giulio. Beat lo ringraziò felice e lo salutò prima di girarsi e oltrepassare le porte automatiche.

 

Guardò fuori dal finestrino dell’aereo, mentre Roma si rimpiccioliva sempre di più. Si era davvero divertito ad esplorare i luoghi bellissimi di quella città e a lottare con i Pokémon, alla fine era stata una vacanza bellissima. Ci sarebbe sicuramente tornato prima o poi, e avrebbe ritrovato quel chiacchierone e fin troppo vivace suo nuovo amico, pensò sorridendo.

 

 

 

 

 

 

 

Modificato 13 ottobre da LadyDarkrai

[Remikyu]

Aggiunto il link alla bachecha di @LadyDarkrai nel post originale

 

Inoltre ho aggiunto una piccola nota sull'uso di IA per creare le opere, so che voi non lo fareste, ma meglio specificare, non si sa mai. Quindi niente IA, altrimenti verrete squalificati

[LadyDarkrai]

2 minuti fa, Remikyu ha scritto:

Aggiunto il link alla bachecha di @LadyDarkrai nel post originale

 

Inoltre ho aggiunto una piccola nota sull'uso di IA per creare le opere, so che voi non lo fareste, ma meglio specificare, non si sa mai. Quindi niente IA, altrimenti verrete squalificati

Che link?

Vabbè ma è ovvio, se si usa IA che opere sono

[ZedeFire]

On 10/10/2025 at 13:12, LadyDarkrai ha scritto:

Partecipo! Ecco le mie creazioni:

 

1.Remikyu

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Un Mimikyu in cosplay, indovinate il gioco 

 

2. Plotone Wooloo

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I Wooloo nel Bosco Assopito

 

Questa è una parte della storia che non è mai stata raccontata, parla di due Pokémon maestosi e potenti e di un Bosco nebbioso e dell’avventura di sei coraggiosi Wooloo.

 

Quella notte pioveva fortissimo nella piccola cittadina di Furlongham. Capecora, Ovice, Rotonente, Generaloo, Capwoorale e Beeecluta erano al caldo nel loro ovile, stretti vicini per farsi coraggio durante il temporale. Una violenta folata di vento aveva spalancato la porta dell’edificio e tutti e sei erano corsi a spingere per richiuderla, mentre il fieno vorticava dappertutto. Beecluta, la più piccina, fu trascinata via dal vento fortissimo, che la spinse verso gli alberi del vicino Bosco Assopito, un luogo molto pericoloso. Eppure, Capecora, Rotonente, Generaloo e Capwoorale non esitarono neanche un minuto e le corsero dietro, mentre Ovice rimase nella stalla per avvisare il loro Allenatore. Tuttavia, i rombi dei tuoni e il fischiare fortissimo del vento coprirono i suoi lunghi belati e, nonostante continuò a chiedere aiuto tutta la notte, nessuno arrivò.

 

Nel frattempo Capecora, Rotonente, Generaloo e Capwoorale erano entrati nel Bosco Assopito. Lì il vento era molto più debole, come se i rami lo trattenessero. Le fitte chiome degli alberi lasciavano filtrare ben poca pioggia sul terreno. C’era molto più silenzio in quel luogo, interrotto di tanto in tanto da un rombo di un tuono lontano. All’improvviso udirono il belare di Beecluta, ma sembrava molto distante. Iniziarono a camminare, uniti, nell’erba alta, cercando di seguire quel flebile verso. Gli altri Pokémon selvatici si nascondevano al loro passaggio, perché erano in gruppo. Ma più si addentravano nel Bosco Assopito e più si alzava la nebbia e si udivano versi di Pokémon più grossi e spaventosi. Camminarono per ore, ma già da tempo non sentivano più il verso di Beecluta e stavano per perdere le speranze.

 

All’improvviso, un grosso Corviknight selvatico piombò su di loro ma non riuscì a colpirli perché un enorme Pokémon parò il colpo con il suo corpo, senza riportare neanche un graffio. Poi minacciò il Corviknight, che volò via spaventato. Il maestoso Pokémon misterioso guardò i quattro Wooloo smarriti e parlò nella loro mente: “Il vostro amico è al sicuro, si trova con il mio compagno nei meandri del bosco. Lo riporterà a casa, non temete. Seguitemi, vi guiderò fuori da qui, non è sicuro per voi andare da soli”.

Capecora, Rotonente, Generaloo e Capwoorale lo seguirono, intimoriti e ammirati, senza dire una parola.

 

La mattina dopo Ovice non aveva più voce ed era stanchissimo, ma doveva in qualche modo chiedere aiuto. Sentì le voci di due persone e si precipitò subito lì. Erano due Allenatori, uno dei due aveva un Wooloo come compagno. Iniziò a colpire con forza un cancello lì vicino, che portava al Bosco Assopito. Dopo vari tentativi riuscì a sfondarlo e rotolò velocissimo tra gli alberi, mentre i due ragazzi lo seguivano. Ovice non aveva un gran senso dell’orientamento quindi sbagliò strada e si perse: rimase a bocca aperta quando incontrò Capecora, Rotonente, Generaloo e Capwoorale, accompagnati da un grosso e maestoso Pokémon. I cinque si riunirono felicemente, ma erano ancora preoccupati per Beecluta. Il Pokémon ululò e si sentì un ululato in risposta provenire dalla fitta nebbia.

“Zacian è vicino, e con lui c’è anche il vostro amico. Tornate a casa, aspettatelo lì” disse il Pokémon, indicando ai cinque il limitare della foresta. I Wooloo lo ringraziarono e uscirono dal Bosco, diretti al loro ovile.

 

Un’ora dopo arrivò anche Beecluta, accompagnata da tre allenatori: i due che aveva già incontrato Ovice e un allenatore seguito dal suo Charizard. La piccola Wooloo era arrivata fino alle profondità del bosco ed era stanchissima, ma per fortuna era stata protetta e scortata da un Pokémon grande e potente, che l’aveva lasciata nelle mani di quei tre Allenatori.

I sei Wooloo ora erano di nuovo insieme ed avevano vissuto un’avventura indimenticabile nel Bosco Assopito.  

 

 

3. Lince e piccione

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Millenni or sono la Terra era governata da Natura, che aveva creato le piante e gli animali e tutto ciò che di bello e pericoloso c’era nel mondo. Anche Cielo, sua sorella minore, aveva creato alcuni animali, tra cui gli uccelli. Tuttavia le due sorelle litigarono e imposero agli animali della terra e a quelli del cielo di non parlarsi mai, altrimenti avrebbero scontato pene severissime.

Una lince zoppa quella sera era in cerca di cibo, sempre più difficile da trovare a causa delle sue condizioni fisiche e per l’imminente arrivo dell’inverno. Le sembrò quasi un colpo di fortuna quando vide un piccione con un’ala spezzata. Il piccolo volatile gridava aiuto ai suoi compagni nel cespuglio vicino, ma quelli avevano visto la lince avvicinarsi ed erano fuggiti tutti.

“Per favore, lasciami andare” implorò il piccione, lasciando la lince sorpresa: stava violando la regola principale, una creatura di Cielo non poteva assolutamente parlare con una creatura di Natura!

“Va bene, vattene via” rispose la lince, stupendosi delle sue stesse parole: era forse impazzita? Ma quel piccione le faceva pena, le ricordava lei stessa, zoppa e sola.

Il piccione zampettò via ringraziandola, mentre la lince, ormai esausta, trovò una grotta lì vicino e decise di passarci la notte. Al mattino trovò alcune bacche sul terreno e vide il piccione avvicinarsi con un’altra bacca nel becco, l’ala ancora spezzata. Eppure chissà quanto aveva camminato per trovare delle bacche cadute a terra e portargliele. Le mangiò con riconoscenza, mentre il piccione si allontanava a cercarne altre.

La lince cercò cibo tutto il giorno ma ormai era sempre più debole e non riusciva a fare quasi nulla. Ogni sera tornava in quella grotta e trovava una manciata di bacche, portate lì dal piccione. Non lo vedeva quasi mai, chissà quanta strada faceva per procurarsi quel poco di cibo. Ogni tanto però si incontravano e, riposandosi un po’ per riprendere fiato, si raccontavano storie sulla foresta e sul cielo.

Alcuni animali li videro parlare come vecchi amici e, memori delle regole imposte, lo riferirono a Natura e a Cielo. Ma quando le due sorelle arrivarono alla grotta, furenti, rimasero senza parole: il piccione era accoccolato sulla pancia della lince, che aveva provato a proteggerlo dal freddo invernale, mentre una manciata di bacche piccole e mezze avvizzite giaceva vicino al corpo ormai esamine della lince. Avevano provato a sostenersi a vicenda ma non ce l’avevano fatta. Commosse, Cielo e Natura si ritrovarono a piangere vicine e quel giorno fecero la pace; per ricordare un’amicizia così grande tra le loro creature decisero di far diventare le anime del piccione e della lince due bellissime costellazioni del cielo notturno, e non litigarono mai più.

 

4. Kupò

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Una piccola Moguri travestita per Halloween 

 

5. Procione

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Non so niente di questo personaggio ma la sua versione rosa è carinissima! 

 

6. Kaz 

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7. Dani e/o Marzi

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in lavorazione

 

8. Beet from Rome

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in lavorazione

 

 

 

 

 

 

 

Disturbo al volo solo per dire che quel Mimikyu è magnifico

[LadyDarkrai]

Adesso, ZedeFire ha scritto:

Disturbo al volo solo per dire che quel Mimikyu è magnifico

ti ringrazio! Usalo pure se vuoi, i miei disegni sono per tutti 

[Remikyu]

1 minuto fa, LadyDarkrai ha scritto:

Che link?

Vabbè ma è ovvio, se si usa IA che opere sono

A quello che hai postato, come ho detto nel post iniziale li metterò tutti in fondo

[evilespeon]

On 10/10/2025 at 13:12, LadyDarkrai ha scritto:

Partecipo! Ecco le mie creazioni:

 

1.Remikyu

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Un Mimikyu in cosplay, indovinate il gioco 

 

2. Plotone Wooloo

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I Wooloo nel Bosco Assopito

 

Questa è una parte della storia che non è mai stata raccontata, parla di due Pokémon maestosi e potenti e di un Bosco nebbioso e dell’avventura di sei coraggiosi Wooloo.

 

Quella notte pioveva fortissimo nella piccola cittadina di Furlongham. Capecora, Ovice, Rotonente, Generaloo, Capwoorale e Beeecluta erano al caldo nel loro ovile, stretti vicini per farsi coraggio durante il temporale. Una violenta folata di vento aveva spalancato la porta dell’edificio e tutti e sei erano corsi a spingere per richiuderla, mentre il fieno vorticava dappertutto. Beecluta, la più piccina, fu trascinata via dal vento fortissimo, che la spinse verso gli alberi del vicino Bosco Assopito, un luogo molto pericoloso. Eppure, Capecora, Rotonente, Generaloo e Capwoorale non esitarono neanche un minuto e le corsero dietro, mentre Ovice rimase nell'ovile per avvisare il loro Allenatore. Tuttavia, i rombi dei tuoni e il fischiare fortissimo del vento coprirono i suoi lunghi belati e, nonostante continuò a chiedere aiuto tutta la notte, nessuno arrivò.

 

Nel frattempo Capecora, Rotonente, Generaloo e Capwoorale erano entrati nel Bosco Assopito. Lì il vento era molto più debole, come se i rami lo trattenessero. Le fitte chiome degli alberi lasciavano filtrare ben poca pioggia sul terreno. C’era molto più silenzio in quel luogo, interrotto di tanto in tanto da un rombo di un tuono lontano. All’improvviso udirono il belare di Beecluta, ma sembrava molto distante. Iniziarono a camminare, uniti, nell’erba alta, cercando di seguire quel flebile verso. Gli altri Pokémon selvatici si nascondevano al loro passaggio, perché erano in gruppo. Ma più si addentravano nel Bosco Assopito e più si alzava la nebbia e si udivano versi di Pokémon più grossi e spaventosi. Camminarono per ore, ma già da tempo non sentivano più il verso di Beecluta e stavano per perdere le speranze.

 

All’improvviso, un grosso Corviknight selvatico piombò su di loro ma non riuscì a colpirli perché un enorme Pokémon parò il colpo con il suo corpo, senza riportare neanche un graffio. Poi minacciò il Corviknight, che volò via spaventato. Il maestoso Pokémon misterioso guardò i quattro Wooloo smarriti e parlò nella loro mente: “Il vostro amico è al sicuro, si trova con il mio compagno nei meandri del bosco. Lo riporterà a casa, non temete. Seguitemi, vi guiderò fuori da qui, non è sicuro per voi andare da soli”.

Capecora, Rotonente, Generaloo e Capwoorale lo seguirono, intimoriti e ammirati, senza dire una parola.

 

La mattina dopo Ovice non aveva più voce ed era stanchissimo, ma doveva in qualche modo chiedere aiuto. Sentì le voci di due persone e si precipitò subito lì. Erano due Allenatori, uno dei due aveva un Wooloo come compagno. Iniziò a colpire con forza un cancello lì vicino, che portava al Bosco Assopito. Dopo vari tentativi riuscì a sfondarlo e rotolò velocissimo tra gli alberi, mentre i due ragazzi lo seguivano. Ovice non aveva un gran senso dell’orientamento quindi sbagliò strada e si perse: rimase a bocca aperta quando incontrò Capecora, Rotonente, Generaloo e Capwoorale, accompagnati da un grosso e maestoso Pokémon. I cinque si riunirono felicemente, ma erano ancora preoccupati per Beecluta. Il Pokémon ululò e si sentì un ululato in risposta provenire dalla fitta nebbia.

“Zacian è vicino, e con lui c’è anche il vostro amico. Tornate a casa, aspettatelo lì” disse il Pokémon, indicando ai cinque il limitare della foresta. I Wooloo lo ringraziarono e uscirono dal Bosco, diretti al loro ovile.

 

Un’ora dopo arrivò anche Beecluta, accompagnata da tre allenatori: i due che aveva già incontrato Ovice e un allenatore seguito dal suo Charizard. La piccola Wooloo era arrivata fino alle profondità del bosco ed era stanchissima, ma per fortuna era stata protetta e scortata da un Pokémon grande e potente, che l’aveva lasciata nelle mani di quei tre Allenatori.

I sei Wooloo ora erano di nuovo insieme ed avevano vissuto un’avventura indimenticabile nel Bosco Assopito.  

 

 

3. Lince e piccione

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Millenni or sono la Terra era governata da Natura, che aveva creato le piante e gli animali e tutto ciò che di bello e pericoloso c’era nel mondo. Anche Cielo, sua sorella minore, aveva creato alcuni animali, tra cui gli uccelli. Tuttavia le due sorelle litigarono e imposero agli animali della terra e a quelli del cielo di non parlarsi mai, altrimenti avrebbero scontato pene severissime.

Una lince zoppa quella sera era in cerca di cibo, sempre più difficile da trovare a causa delle sue condizioni fisiche e per l’imminente arrivo dell’inverno. Le sembrò quasi un colpo di fortuna quando vide un piccione con un’ala spezzata. Il piccolo volatile gridava aiuto ai suoi compagni nel cespuglio vicino, ma quelli avevano visto la lince avvicinarsi ed erano fuggiti tutti.

“Per favore, lasciami andare” implorò il piccione, lasciando la lince sorpresa: stava violando la regola principale, una creatura di Cielo non poteva assolutamente parlare con una creatura di Natura!

“Va bene, vattene via” rispose la lince, stupendosi delle sue stesse parole: era forse impazzita? Ma quel piccione le faceva pena, le ricordava lei stessa, zoppa e sola.

Il piccione zampettò via ringraziandola, mentre la lince, ormai esausta, trovò una grotta lì vicino e decise di passarci la notte. Al mattino trovò alcune bacche sul terreno e vide il piccione avvicinarsi con un’altra bacca nel becco, l’ala ancora spezzata. Eppure chissà quanto aveva camminato per trovare delle bacche cadute a terra e portargliele. Le mangiò con riconoscenza, mentre il piccione si allontanava a cercarne altre.

La lince cercò cibo tutto il giorno ma ormai era sempre più debole e non riusciva a fare quasi nulla. Ogni sera tornava in quella grotta e trovava una manciata di bacche, portate lì dal piccione. Non lo vedeva quasi mai, chissà quanta strada faceva per procurarsi quel poco di cibo. Ogni tanto però si incontravano e, riposandosi un po’ per riprendere fiato, si raccontavano storie sulla foresta e sul cielo.

Alcuni animali li videro parlare come vecchi amici e, memori delle regole imposte, lo riferirono a Natura e a Cielo. Ma quando le due sorelle arrivarono alla grotta, furenti, rimasero senza parole: il piccione era accoccolato sulla pancia della lince, che aveva provato a proteggerlo dal freddo invernale, mentre una manciata di bacche piccole e mezze avvizzite giaceva vicino al corpo ormai esamine della lince. Avevano provato a sostenersi a vicenda ma non ce l’avevano fatta. Commosse, Cielo e Natura si ritrovarono a piangere vicine e quel giorno fecero la pace; per ricordare un’amicizia così grande tra le loro creature decisero di far diventare le anime del piccione e della lince due bellissime costellazioni del cielo notturno, e non litigarono mai più.

 

4. Kupò

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Una piccola Moguri travestita per Halloween 

 

5. Procione

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Non so niente di questo personaggio ma la sua versione rosa è carinissima! 

 

6. Kaz 

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7. Dani e/o Marzi

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8. Beet from Rome

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“Non ce la facevo più a sopportare i rigidi allenamenti di Poppy, avevo proprio bisogno di questa vacanza” pensò Beet guardando fuori dal finestrino dell’aereo, mentre atterrava all’aeroporto di Fiumicino. Una volta all'aperto prese un taxi e, guardando una mappa della città sullo Smart Rotom, chiese all’autista di essere portato al parco di Villa Borghese.

Era una bella giornata di primavera ma faceva molto più caldo rispetto a Galar: Beet iniziò a sudare e si tolse il giaccone pesante con il quale era arrivato, mentre passeggiava nel parco godendosi il calore del sole e la brezza leggera. Trovò un posto all’ombra di un albero e si sedette sul giaccone, guardandosi intorno. Villa Borghese era piena di persone: turisti come lui ma anche romani che si godevano quella bella giornata soleggiata, ridendo, chiacchierando e giocando con i loro Pokémon.

I Pidove erano numerosissimi e zampettavano sul terreno, insieme a qualche Rookidee e a qualche Starly. Tra gli alberi, i Pidgey e i Fletchling cinguettavano allegri. Piccoli sciami di Butterfree e di Cutiefly volavano in mezzo ai fiori e tra i Flabebé e i Floette sul prato. In lontananza, nel laghetto, nuotavano alcuni Ducklett e persino un paio di Swanna.

Beet chiuse gli occhi e si rilassò ascoltando tutti quei versi dei Pokémon e il chiacchiericcio delle persone.

– Hey, smettila! – un grido lo riscosse e si guardò intorno, incuriosito. Poco lontano da lui, un ragazzo gridava e si agitava mentre il suo Pokémon, un mite Dachsbun, veniva attaccato da un Granbull.

Beet si alzò subito e si avvicinò: alla vista dell’Allenatore di Granbull, che invece di fermare il suo Pokémon se la rideva di gusto, si arrabbiò parecchio e tirò fuori una Mega Ball.

– Vai, Mawile! Attacca Granbull con Metaltestata! – ordinò. L’attacco andò a segno e respinse Granbull, che finì addosso al suo Allenatore, mandandolo a gambe all’aria.

– Pff! Sei davvero debole, e fai pure il bullo? Lottiamo di nuovo se hai il coraggio! – Lo schermì Beet, ma quello fece rientrare il suo Pokémon esausto e corse via.

– Codardo – sussurrò Beet sprezzante, facendo rientrare Mawile.

– Grazie mille, davvero – il ragazzo con il Dachsbun si rivolse a lui, riconoscente, mentre faceva mangiare qualche Baccacedro al suo Pokémon, che si rialzò quasi subito.

– Nessun problema – rispose Beet, con un gesto sbrigativo.

– Sei davvero Beet, il Capopalestra di Piquedilly? Ho visto tutte le tue lotte in tv, sei fortissimo! – esclamò il ragazzo, con gli occhi che brillavano.

– Tu invece sei debole. Il tuo Pokémon dovrebbe essere allenato meglio – rispose Beet, in modo forse troppo freddo, ma non amava essere al centro dell’attenzione dei suoi fan, si sentiva a disagio.

– Hai ragione, ma non so da dove iniziare... – il ragazzo abbassò lo sguardo, desolato.

– Hey, che ne pensi? Posso farti vedere tutti i posti più belli di Roma e farti da guida, e tu in cambio mi dai qualche dritta su come allenare il mio Pokémon! Ci stai? – propose subito dopo.

Beet ci pensò un attimo: una guida gli sarebbe stata utile, in effetti, e quel Pokèmon gli faceva pena nelle mani di un Allenatore così incapace. Quindi acconsentì.

– Mi chiamo Giulio comunque – si presentò il ragazzo, mentre entrambi si incamminavano fuori dal parco.

 

Nei giorni successivi Giulio portò Beet a vedere i posti più belli della città: il Colosseo, i Fori, il Pantheon, il Circo Massimo, Piazza di Spagna, La Fontana di Trevi, Trastevere... era sempre molto vivace e chiacchierone, anche troppo per i gusti di Beet. Ma conosceva le pizzerie e le gelaterie più buone di Roma, dove si fermavano a fare una pausa e mangiare qualcosa, e in quei momenti persino Beet si rilassava e gli raccontava un po’ della sua vita a Galar come Capopalestra. Parlarono persino male di Poppy, scherzosamente, seduti al tavolino di un bar, e da quel momento Giulio iniziò a stargli un po’ simpatico, dopotutto.

Beet mantenne la parola e insegnò al ragazzo come allenare il suo Dachsbun: passarono i pomeriggi al Parco degli Acquedotti, che aveva delle aree apposite per le lotte tra Pokémon e un Centro Pokémon proprio nelle vicinanze. Lì lottarono - i Pokémon di Beet erano molto più forti di quello di Giulio, quindi doveva andarci piano - e si allenarono duramente finché Dachsbun non divenne molto più forte.

 

I giorni volarono e arrivò la mattina della partenza di Beet. Giulio lo accompagnò all’aeroporto e i due ragazzi si salutarono davanti all’edificio.

– Grazie di tutto. Questa città è davvero bella, sono stato bene. – lo ringraziò Beet, sorridendo riconoscente.

– Grazie a te! Ora il mio Pokémon è molto più forte, magari un giorno potremmo venire a sfidare la tua Palestra! – esclamò Giulio, energico.

– Dovrai diventare molto più forte di così per venire a sfidarmi – lo sbeffeggiò scherzosamente Beet, mentre l’altro tirava fuori una Chic Ball e gliela dava.

– Contaci, diventeremo fortissimi! Ma prima di allora... Prenditi cura di questo Pokémon, ok? E’ un Fidough, è nato ieri dall’uovo e vorrei lo avessi tu – sorrise Giulio. Beat lo ringraziò felice e lo salutò prima di girarsi e oltrepassare le porte automatiche.

 

Guardò fuori dal finestrino dell’aereo, mentre Roma si rimpiccioliva sempre di più. Si era davvero divertito ad esplorare i luoghi bellissimi di quella città e a lottare con i Pokémon, alla fine era stata una vacanza bellissima. Ci sarebbe sicuramente tornato prima o poi, e avrebbe ritrovato quel chiacchierone e fin troppo vivace suo nuovo amico, pensò sorridendo.

 

 

 

 

 

 

 

Fantastici i tuoi lavori lady adoro i disegni e le storie sono davvero belle 

[LadyDarkrai]

32 minuti fa, evilespeon ha scritto:

Fantastici i tuoi lavori lady adoro i disegni e le storie sono davvero belle 

Grazie Espi 

[evilespeon]

1 minuto fa, LadyDarkrai ha scritto:

Grazie Espi 

Di nullaaaa lady

[LadyDarkrai]

@Remikyu ho finito di postare tutti e 8 i lavori e vorrei sapere se va tutto bene, se è tutto corretto o se devo modificare qualcosa

[Remikyu]

On 13/10/2025 at 16:38, LadyDarkrai ha scritto:

@Remikyu ho finito di postare tutti e 8 i lavori e vorrei sapere se va tutto bene, se è tutto corretto o se devo modificare qualcosa

Oddio scusami, non avevo letto xD Comunque va tutto bene, puoi stare tranquilla

 

Approfitto per uppare la discussione e ricordarvi che manca solo una settimana!!!

[Remikyu]

Mi aspettavo più partecipazione   

 

Comunque grazie a @LadyDarkrai e a @evilespeon per aver partecipato a questa mia iniziativa, e nei prossimi giorni vi manderò i PP e vi contatterò per i premi!

[LadyDarkrai]

10 minuti fa, Remikyu ha scritto:

Mi aspettavo più partecipazione   

 

Comunque grazie a @LadyDarkrai e a @evilespeon per aver partecipato a questa mia iniziativa, e nei prossimi giorni vi manderò i PP e vi contatterò per i premi!

Mi dispiace per la scarsa affluenza Rem 

[evilespeon]

12 minuti fa, Remikyu ha scritto:

Mi aspettavo più partecipazione   

 

Comunque grazie a @LadyDarkrai e a @evilespeon per aver partecipato a questa mia iniziativa, e nei prossimi giorni vi manderò i PP e vi contatterò per i premi!

Cinsono pochi disegnatori in giro in sto periodo sigh 

Io mi sono divertita tantissimoooo a fare i disegni dedicati alle tue live vice so di nullaaaaaa e anzi grazie a te per l'iniziativa 

tranquillo fa pure con calma per quello 

[Diamaxus]

16 minuti fa, Remikyu ha scritto:

Mi aspettavo più partecipazione   

 

Comunque grazie a @LadyDarkrai e a @evilespeon per aver partecipato a questa mia iniziativa, e nei prossimi giorni vi manderò i PP e vi contatterò per i premi!

Dovevo riuscire a partecipare anche io ma non sono più riuscito a causa dei prof che mi hanno caricato di impegni all'uni   Mi spiace un sacco

Posso farli comunque (senza i premi chiaramente) però