Vai al commento

Andare a scuola non serve a nulla.. il Ministero Conferma


Kizura

Post raccomandati

Adesso, SLUPO ha scritto:

Da una parte ti do ragione, dall'altra, bhe il popolo pecora non muove mai un dito e per farsi sentire bisogna essere davvero tanti. In oltre c'è il rischio, soprattutto su un forum, che chi scrive una cosa del genere sembri un populista (tipo il tizio con l'accendino che gira sul web)

 

Guarda, ho scritto ciò perchè nella mia vita ho visto il mio stato degradare progressivamente. Ricordo che all' asilo eravamo più felici e coesi socialmente che adesso che possiamo sgamare tutta la marcescenza a portata di un click. Quando i nostri genitori, ultimi ad avere una pensione, non ci saranno più voglio proprio vedere come sarà la società. Io auspico sempre un po di regressione nel senso che si vada a recuperare quei capisaldi della società umana: Amore, giustizia, Coesione. 

 

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

2 minuti fa, Kiryu89 ha scritto:

 

Guarda, ho scritto ciò perchè nella mia vita ho visto il mio stato degradare progressivamente. Ricordo che all' asilo eravamo più felici e coesi socialmente che adesso che possiamo sgamare tutta la marcescenza a portata di un click. Quando i nostri genitori, ultimi ad avere una pensione, non ci saranno più voglio proprio vedere come sarà la società. Io auspico sempre un po di regressione nel senso che si vada a recuperare quei capisaldi della società umana: Amore, giustizia, Coesione. 

 

Concordo pienamente :D 

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

2 minuti fa, Kiryu89 ha scritto:

 

Guarda, ho scritto ciò perchè nella mia vita ho visto il mio stato degradare progressivamente. Ricordo che all' asilo eravamo più felici e coesi socialmente che adesso che possiamo sgamare tutta la marcescenza a portata di un click. Quando i nostri genitori, ultimi ad avere una pensione, non ci saranno più voglio proprio vedere come sarà la società. Io auspico sempre un po di regressione nel senso che si vada a recuperare quei capisaldi della società umana: Amore, giustizia, Coesione. 

 

Già... era tutto diverso..

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

21 minuti fa, Kizura ha scritto:

capisco

Eviterò di calcare la mano giusto per non far tornare Fallen a moderare, stavolta con la ragione dalla sua. Sappi comunque che un sorriso me l'hai fatto venire.

 

21 minuti fa, Kizura ha scritto:

Si parla del lavoro dopo la scuola in generale...3media, 5 superiore e università...

In questo 3d ho visto più memes che discussioni, ma tanto di cappello se non era il tuo intento. Tristemente se è su quelli che si basa il proprio pensiero finiremo per doverne riconoscere la veridicità.

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

24 minuti fa, Kizura ha scritto:

Allora vedi che non hai capito nulla...Si parla del lavoro dopo la scuola in generale...3media, 5 superiore e università...

Ti capisco..povero.. farebbe arrabbiare anche a me..sbattermi in faccia la realtà così senza nessun pudore.

Continua a studiare ti auguro un futuro radioso..del resto la scuola serve a questo.:)

Ovvio nessuno dice niente..

Avere un pezzo di carta sei avvantaggiato...

ma la domanda è...

studiare fino a 25/30 anni ne vale la pena?

 

avvocati,dottori è pieno

non è detto che se hai la laurea entri per forza 1/2000 ci entra ...gli altri rimangono a piedi

Assolutamente ragione..

ma una volta che hai raggiunto la tua laurea..fai il tuo bel concorso con 2000 persone e non entri cosa fai? Bestemmi o dici riprovo il prossimo anno..

Intanto ci hai provato.Se non ci provi non puoi sapere se ci saresti riuscito. Bisogna provare SEMPRE poi se va male amen.

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

5 minuti fa, Kiryu89 ha scritto:

 

Guarda, ho scritto ciò perchè nella mia vita ho visto il mio stato degradare progressivamente. Ricordo che all' asilo eravamo più felici e coesi socialmente che adesso che possiamo sgamare tutta la marcescenza a portata di un click. Quando i nostri genitori, ultimi ad avere una pensione, non ci saranno più voglio proprio vedere come sarà la società. Io auspico sempre un po di regressione nel senso che si vada a recuperare quei capisaldi della società umana: Amore, giustizia, Coesione. 

 

Assolutamente, anche io preferirei che si facesse un passo in dietro.

i miei però la pensione non la vedranno manco

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

2 minuti fa, SLUPO ha scritto:

Assolutamente, anche io preferirei che si facesse un passo in dietro.

i miei però la pensione non la vedranno manco

triste ma è questa la verità.. :(

figuriamoci noi..

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

3 minuti fa, SLUPO ha scritto:

i miei però la pensione non la vedranno manco

 

Allora che facciamo, lavoriamo vital natural durante e sperare che il nostro fisico sia abile nel farlo? Ci sono sessantenni che non vedono l' ora di lasciare il proprio lavoro per far spazio ai giovani ma per motivi di requisiti pensionistici sono costretti a continuare, pensa te.

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

7 minuti fa, FallenAngel ha scritto:

Intanto ci hai provato.Se non ci provi non puoi sapere se ci saresti riuscito. Bisogna provare SEMPRE poi se va male amen.

su questo concordo sempre.. ma qui si parla della vita in generale.. :)

2 minuti fa, Kiryu89 ha scritto:

 

Allora che facciamo, lavoriamo vital natural durante e sperare che il nostro fisico sia abile nel farlo? Ci sono sessantenni che non vedono l' ora di lasciare il proprio lavoro per far spazio ai giovani ma per motivi di requisiti pensionistici sono costretti a continuare, pensa te.

il punto è questo....

ma conosco anche gente ultra pensionata che non lascia il posto di lavoro ai giovani pur di non stare a casa

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

1 ora fa, Kizura ha scritto:

E tu dammi la prova..

Che la scuola serve per il tuo futuro..

Ah già non puoi.... sei un 2000 XD

Vai... fai domanda e diventa medico dimmi se ci riesci...

ah già è vero sei ancora alle superiori

Io ho portato dati a supporto delle mie tesi riguardo il successo dei laureati, tu hai portato la tua esperienza personale da non laureato. Molto autorevole.

Comunque ho riconosciuto il tipo di utente. Non cambierai mai opinione né non porterai prove a darle fondamento.

Ti faccio i miei auguri di buona attività lavorativa e serenità familiare ed economica per il resto della tua vita e abbandono la discussione :)

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

6 minuti fa, Chinotto ha scritto:

Io ho portato dati a supporto delle mie tesi riguardo il successo dei laureati, tu hai portato la tua esperienza personale da non laureato. Molto autorevole.

Comunque ho riconosciuto il tipo di utente. Non cambierai mai opinione né non porterai prove a darle fondamento.

Ti faccio i miei auguri di buona attività lavorativa e serenità familiare ed economica per il resto della tua vita e abbandono la discussione :)

ahahah ti ringrazio..

comunque mi scuso con te e quelle persone a cui io sia sembrato voler fare l'autorevole.. il mio intento è solo sapere la vostra opinione sul mondo del lavoro e della scuola.

Ma siccome l'Italia in se è già un paese che mi fa arrabbiare mi sono "scaldato" per nulla e non era mia intenzione.

 

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

2 ore fa, The_Toy_Master ha scritto:

La cultura è così inutile che se non esistesse tu non avresti scritto questo post. Genio. 

Mi è venuto un mezzo infarto quando l'ho letto...

 

Comunque credo che molti passi di questa riforma non stiano ne in cielo ne in terra. Leggere certe cose mi fa perdere un po' le speranze :confused:

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Just my 2 cents:

Con il cambiamento della maturità nella quale quasi metà del voto d'esame è dato dal rendimento nel corso del Triennio, la direzione intrapresa mi sembra esattamente l'opposto di quella del "contentino"

Poi vabbè, qua tutti a dire che "la laurea è inutile" quando sono ancora in terza media, oppure "a me basta un lavoro onesto".. vedremo in futuro :asduj1: 

You don't stop playing because you grow old, you grow old because you stop playing.

 

 

 

 

La mia bacheca

(Ultimo aggiornamento 02/06/22)

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

3 ore fa, Kizura ha scritto:

VOGLIO CHE DIATE UNA MEDAGLIA A QUESTO UOMO

Mah...sarò io pignolo, ma credo che la scuola un paio di cosine utili alla fine le insegni (tipo la lingua con cui ci si esprime, ma è un'inezia)

Oltre a questo volevo fare i complimenti per le grandi risposte del calibro del "Ahah sei un duemila, quindi devi startene zitto e buono" davvero profondo e maturo il ragionamento secondo il quale più sei anziano più il tuo pensiero è giusto.

 

Se vi state domandando cosa c'entri quest'ultima frase con il resto del discorso, beh forse è meglio riguardarsi un manuale di filosofia visto che il suo obiettivo dovrebbe essere quello di insegnare a comprendere il pensiero logico del proprio interlocutore (questa era per rispondere a chi aveva detto che non ha senso studiare Nietzsche o Heidegger)

 

Noto che il discorso è deragliato rispetto all'ambito riportato dall'articolo (e comunque linkiesta la si può ritenere autorevole solo se confrontata con il FattoquotiDaino). Indubbiamente il sistema scolastico finanche nei licei è marcio: chiunque può andare avanti perchè a calci li si promuove tutti.

Cosa comprensibile fino ai 16 anni poichè l'istruzione è d'obbligo, ma superata quella soglia ci vorrebbe maggiore rigore: si boccia chi si deve bocciare. Sfortunatamente succede che i professori del liceo sono persone e come tali istituiscono rapporti con i loro studenti arrivando a passare anni in loro compagnia, ciò li rende meno oggettivi nei loro giudizi e più propensi ad aiutare (cosa sbagliata, sebbene naturale).

 

Con l'università il discorso cambia: molti professori cercano di essere i più distaccati e imparziali possibili, portando dunque alle comuni bocciature.

Detto ciò si sta facendo di tutta l'erba un fascio: non si può dire che le lauree siano inutili pezzi di carta con le quali non trovi lavoro per il semplice motivo che non tutte le lauree sono uguali.

Quelli che si prendevano i "6+calci nelle terga" al liceo dove credete vadano? All'università, e lì? Ad essere abbondanti tengono la media del 21?

Credo sia davvero sciocco ritenere che una laurea con voto 80 possa avere alcun valore se paragonata con un 110 (e la lode la abbuono) e così la pensano anche gli atenei e gli scout delle varie aziende che cercano nuove assunzioni (perchè sì, molte grandi aziende tengono costantemente sotto controllo i profili degli studenti per trovare i più interessanti). 

Non si trova lavoro con la laurea? Indubbiamente dipende dal corso scelto (archeologia non offre molti sbocchi, ad esempio), ma un grande impatto ce l'ha anche l'impegno messoci. Non è così raro, infatti che un professore rimanga colpito da un suo studente e gli offra un dottorato garantito ancora prima che questo si sia laureato.

 

Mi avvio alla chiusura perchè ci ho messo un sacco a scrivere e mi sono dimenticato cosa dovevo dire.

 

9 ore fa, Kizura ha scritto:

Le cose che ci sono scritte sono approvate dalle persone di tutti giorni :) 

Dannazione! Lo sapevo che la Terra e piatta e l'universo le gira attorno, voglio dire 400 anni fa era una cosa approvata e risaputa da tutti.

Ma per sicurezza io chiederei l'aiuto di Beppe che lui le cose le "sente di pancia" e, quindi, le sa.

 

Ricordo comunque all'utenza che i livello d'istruzione italiano fa invidia: i nostri laureati sono tra i più richiesti perchè sebbene marciscano in strutture fatiscenti e laboratori non attrezzati il nostro impegno nello studio teorico è unico nel suo genere (il discorso cambia per doc e post-doc). 

Di sicuro non è auspicabile (come ha fatto qualcuno da qualche parte) l'adozione del sistema americano: poche persone esistono di più stupide degli americani (ovviamente non tutti, ma la maggior parte).

 

Ma, soprattutto ci tengo a precisare che:

LA STORIELLA DI EINSTEIN BOCCIATO È UNA PANZANA COLOSSALE, LUI È SEMPRE ANDATO BENISSIMO NEGLI STUDI

(mi lacrimano gli occhi ogni volta che qualcuno si difende usandola)

 

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

4 minuti fa, CATB ha scritto:

Mah...sarò io pignolo, ma credo che la scuola un paio di cosine utili alla fine le insegni (tipo la lingua con cui ci si esprime, ma è un'inezia)

we capo hai sbagliato tu :)

si dice date non diate XD

 

 

ok non sei un professore:facepalm:

(e signor professore sono stato anche fin troppo gentile con te)

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

1 minuto fa, scared ha scritto:

Vi chiederei gentilmente di discutere in maniera pacata evitando costanti frecciatine ;) 

sono d'accordo io ho chiesto scusa..

ma quando uno mi corregge il mio date una medaglia con DIATE te viene voglia di prenderlo

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Noto che sono spariti gli ultimi commenti, dunque immagino che ci sia lo zampino di un moderatore. La cosa che più mi spiace è che è stato tolto il commento in cui avevo rimosso il sarcasmo e avevo spiegato nel modo più serio possibile il perchè in quel particolare contesto fosse necessario il congiuntivo (cosa che come minimo avrebbe potuto arricchire il bagaglio nozionistico di chiunque avesse letto). Così passo solo per lo zimbello di turno che non sa la grammatica mentre zimbello lo sono sempre, ma la grammatica la conosco.

Detto ciò avrei anche smesso con l'OT  sulla corretta sintassi.

Mi scuso con i moderatori per avervi scomodati..

 

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

26 minuti fa, Kizura ha scritto:

sono d'accordo io ho chiesto scusa..

ma quando uno mi corregge il mio date una medaglia con DIATE te viene voglia di prenderlo

Peccato che “che date” in questo contesto sia una forma appartenente alla lingua parlata, solitamente più soggetta ad errori simili, ed essendo palesemente il “che” in questione un congiunzione volta a introdurre un congiuntivo penso che “che diate” sia la forma corretta.

 

Poi boh, potrei sbagliare. :v

E comunque, davvero ci stiamo impuntando su questo?

 

/Vbb non mi sono arrivate notifiche ed ho notato che effettivamente il continuo di questo OT non sarebbe stato necessario, “sorratemi”.

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

3 ore fa, Chinotto ha scritto:

Continuo a non capire: tu lo vuoi o non lo vuoi il diritto all'artistico? Tutto sommato può essere utile come materia, no? :o

Non è difficile da capire, eh, infatti ti ho chiesto del perché è così utile al liceo artistico, tanto per fare esempio.

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Ragazzi, vi chiedo (anche se mi ha anticipato Scared mentre scrivevo questo robo) gentilmente di abbassare un po' i toni: ho visto - oltre ad un lieve off topic politico, ma tranquillamente accettabile - molte risposte dure, alcune addirittura irridenti. Non abbiamo tutti la stessa visione del mondo scolastico e di ciò che verrà dopo, discutere civilmente su quanto si è detto è più che giusto, ma criticare qualcuno perché non ha un'esperienza solida alle proprie spalle non mi pare un comportamento maturo. In fondo anche il frequentare la scuola implica l'avere un minimo di esperienza in materia, visto che bene o male di questo si parla :)

 

Detto questo, io sono una studentessa ed al momento sono all'ultimo anno di liceo. Personalmente non ho amato i cambiamenti apportati, io ed un mio amico abbiamo fatto semplici calcoli basati sui crediti e sul punteggio minimo delle prove e - almeno in potenza - abbiamo visto che l'esame viene praticamente regalato. Non nego che anche adesso ci sia la spintarella (e, purtroppo, in certi casi non è nemmeno così "ella"), ma a che pro togliere anche la terza prova, che alla fine risultava essere un buon metodo per arginare il problema dei 4 trasformati in 6? Troppo poco tempo per copiare e conoscenza di un grande numero di argomenti, insomma, qualcosa il soggetto impara - non che la tipologia di esame attuale salvi la disastrosa carriera scolastica di un individuo, intendiamoci, sono semplicemente io che trovo l'esame della riforma più semplice.

 

Per quanto riguarda l'argomento laurea-mondo del lavoro, io personalmente ho intenzione di continuare gli studi. Sfortunatamente, quel che mi sarebbe piaciuto fare qui in Italia è veramente poco spendibile in termini lavorativi così ho scelto un indirizzo non troppo distante che offre molte più possibilità, sia qui che all'estero. Riguardo quest'ultima prospettiva, è abbastanza triste da ammettere ma probabilmente più si va avanti e più pare la cosa migliore: nel nostro paese, allo stato attuale, è difficoltoso trovare lavoro ed è vero che non sono pochi quelli che si accontentano di mansioni che non rispettano la loro qualifica. Se all'estero c'è più richiesta e si può fare quello per cui si ha studiato perché no? Certo, le barriere non sono poche e non penso sia facile andarsene con la consapevolezza che si sta andando via da un paese che ha investito su di te e che sta perdendo una risorsa importante - sebbene non sia riuscito ad investire sulla stessa. Occorrerebbe chiedersi perché ci siamo ridotti così: corruzione, interessi personali e via dicendo sono punti certamente importanti, ma io credo che lo sia anche la mancanza di una solida preparazione. Lasciare la scuola anche se si può continuare "perché tanto non fa differenza" è il primo passo per lasciare le cose così come stanno: non tutta la cultura può avere fini "utili" e non è detto che chi sia laureato sia necessariamente una brava persona e viceversa, ma è inevitabile che il sapere tenda a renderci consapevoli e ad offrirci un'arma in più contro ciò che ci può nuocere.

 

Ultime due cose e poi mi dileguo (anche perché, come al solito, ho scritto un papiro): secondo me studiare da autodidatta è diverso dallo studiare in un ambito scolastico/universitario e meno producente. Diciamocelo, la maggior parte delle volte se facciamo un qualcosa è perché quel qualcosa ci piace o perché siamo costretti a farlo... Studieremmo ugualmente se non avessimo un obiettivo da raggiungere, sia esso diploma, laurea o puro piacere personale? Chi è che, non apprezzando la letteratura, la filosofia o l'argomento "X", va a leggersi il tomo da centinaia, migliaia di pagine per arricchimento del proprio bagaglio culturale? Per carità, c'è anche chi lo fa, ma dubito che la maggior parte delle persone, se messe di fronte a quel tomo ed ad un libro a loro dilettevole, scelgano la cosa meno gradita. Giustamente, verrebbe da chiedersi quale sia il problema. Secondo me - datemi pure della vetusta - alcune "tappe" sono obbligatorie. Il nostro sistema scolastico può non piacere ed ammetto che i programmi non sono studiati alla perfezione, ma ciò che secondo me è positivo è che diano un'infarinatura generale: ti mettono di fronte a diversi argomenti dandoti la possibilità di conoscere meglio ciò che ti piace, ti danno una base culturale accettabile e, bene o male, mostrano il collegamento tra le varie materie, offrendo una visione più ampia su determinate questioni e dando ampi spunti di riflessione. Certo, alcune cose sarebbero da eliminare o trattare più in breve per far posto ad argomenti di attualità (*coffcoff* qualcuno ha detto sfoltire il programma di "Y" materia letteraria? *coffcoff*), ma adottare il sistema americano credo che possa portare ad un livello culturale ancora più basso, o almeno me lo aspetterei dati i risultati attuali °°"

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Guest dsfhjskdfajskdsfd

E fu così che per il popolo iniziò un processo di ignorantizzazione. La nostra società vive sotto una "dittatura" ancora più pericolosa di quelle di un tempo. Così pericolosa che neanche ce ne accorgiamo.

L'istruzione, non solo scolastica, è fondamentale, soprattutto al giorno d'oggi.

Esiste quella gente che ipotizza che stando sul web si impara di più, ed è vero. Ma qual'é la percentuale di ragazzi che usa Internet per scopi didattici in questa società ignorante?

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

3 ore fa, Kiryu89 ha scritto:

 

Allora che facciamo, lavoriamo vital natural durante e sperare che il nostro fisico sia abile nel farlo? Ci sono sessantenni che non vedono l' ora di lasciare il proprio lavoro per far spazio ai giovani ma per motivi di requisiti pensionistici sono costretti a continuare, pensa te.

Appunto se non c'è un cambio generazionale noi rimarremo sempre a casa con loro, che magari vorrebbero mettersi le ciabatte e leggersi il giornale sulla loro poltrona di casa e invece sono ancora sul posto di lavoro.

3 ore fa, Kizura ha scritto:

su questo concordo sempre.. ma qui si parla della vita in generale.. :)

il punto è questo....

ma conosco anche gente ultra pensionata che non lascia il posto di lavoro ai giovani pur di non stare a casa

Ho conosciuto gente così che per lo più non vuole neppure insegnare il mestiere così da passare il testimone

 

1 ora fa, Monochromatic ha scritto:
Spoiler

 

Ragazzi, vi chiedo (anche se mi ha anticipato Scared mentre scrivevo questo robo) gentilmente di abbassare un po' i toni: ho visto - oltre ad un lieve off topic politico, ma tranquillamente accettabile - molte risposte dure, alcune addirittura irridenti. Non abbiamo tutti la stessa visione del mondo scolastico e di ciò che verrà dopo, discutere civilmente su quanto si è detto è più che giusto, ma criticare qualcuno perché non ha un'esperienza solida alle proprie spalle non mi pare un comportamento maturo. In fondo anche il frequentare la scuola implica l'avere un minimo di esperienza in materia, visto che bene o male di questo si parla :)

 

Detto questo, io sono una studentessa ed al momento sono all'ultimo anno di liceo. Personalmente non ho amato i cambiamenti apportati, io ed un mio amico abbiamo fatto semplici calcoli basati sui crediti e sul punteggio minimo delle prove e - almeno in potenza - abbiamo visto che l'esame viene praticamente regalato. Non nego che anche adesso ci sia la spintarella (e, purtroppo, in certi casi non è nemmeno così "ella"), ma a che pro togliere anche la terza prova, che alla fine risultava essere un buon metodo per arginare il problema dei 4 trasformati in 6? Troppo poco tempo per copiare e conoscenza di un grande numero di argomenti, insomma, qualcosa il soggetto impara - non che la tipologia di esame attuale salvi la disastrosa carriera scolastica di un individuo, intendiamoci, sono semplicemente io che trovo l'esame della riforma più semplice.

 

Per quanto riguarda l'argomento laurea-mondo del lavoro, io personalmente ho intenzione di continuare gli studi. Sfortunatamente, quel che mi sarebbe piaciuto fare qui in Italia è veramente poco spendibile in termini lavorativi così ho scelto un indirizzo non troppo distante che offre molte più possibilità, sia qui che all'estero. Riguardo quest'ultima prospettiva, è abbastanza triste da ammettere ma probabilmente più si va avanti e più pare la cosa migliore: nel nostro paese, allo stato attuale, è difficoltoso trovare lavoro ed è vero che non sono pochi quelli che si accontentano di mansioni che non rispettano la loro qualifica. Se all'estero c'è più richiesta e si può fare quello per cui si ha studiato perché no? Certo, le barriere non sono poche e non penso sia facile andarsene con la consapevolezza che si sta andando via da un paese che ha investito su di te e che sta perdendo una risorsa importante - sebbene non sia riuscito ad investire sulla stessa. Occorrerebbe chiedersi perché ci siamo ridotti così: corruzione, interessi personali e via dicendo sono punti certamente importanti, ma io credo che lo sia anche la mancanza di una solida preparazione. Lasciare la scuola anche se si può continuare "perché tanto non fa differenza" è il primo passo per lasciare le cose così come stanno: non tutta la cultura può avere fini "utili" e non è detto che chi sia laureato sia necessariamente una brava persona e viceversa, ma è inevitabile che il sapere tenda a renderci consapevoli e ad offrirci un'arma in più contro ciò che ci può nuocere.

 

Ultime due cose e poi mi dileguo (anche perché, come al solito, ho scritto un papiro): secondo me studiare da autodidatta è diverso dallo studiare in un ambito scolastico/universitario e meno producente. Diciamocelo, la maggior parte delle volte se facciamo un qualcosa è perché quel qualcosa ci piace o perché siamo costretti a farlo... Studieremmo ugualmente se non avessimo un obiettivo da raggiungere, sia esso diploma, laurea o puro piacere personale? Chi è che, non apprezzando la letteratura, la filosofia o l'argomento "X", va a leggersi il tomo da centinaia, migliaia di pagine per arricchimento del proprio bagaglio culturale? Per carità, c'è anche chi lo fa, ma dubito che la maggior parte delle persone, se messe di fronte a quel tomo ed ad un libro a loro dilettevole, scelgano la cosa meno gradita. Giustamente, verrebbe da chiedersi quale sia il problema. Secondo me - datemi pure della vetusta - alcune "tappe" sono obbligatorie. Il nostro sistema scolastico può non piacere ed ammetto che i programmi non sono studiati alla perfezione, ma ciò che secondo me è positivo è che diano un'infarinatura generale: ti mettono di fronte a diversi argomenti dandoti la possibilità di conoscere meglio ciò che ti piace, ti danno una base culturale accettabile e, bene o male, mostrano il collegamento tra le varie materie, offrendo una visione più ampia su determinate questioni e dando ampi spunti di riflessione. Certo, alcune cose sarebbero da eliminare o trattare più in breve per far posto ad argomenti di attualità (*coffcoff* qualcuno ha detto sfoltire il programma di "Y" materia letteraria? *coffcoff*), ma adottare il sistema americano credo che possa portare ad un livello culturale ancora più basso, o almeno me lo aspetterei dati i risultati attuali °°"

 

 

 

7 minuti fa, Toruko ha scritto:
Spoiler

 

E fu così che per il popolo iniziò un processo di ignorantizzazione. La nostra società vive sotto una "dittatura" ancora più pericolosa di quelle di un tempo. Così pericolosa che neanche ce ne accorgiamo.

L'istruzione, non solo scolastica, è fondamentale, soprattutto al giorno d'oggi.

Esiste quella gente che ipotizza che stando sul web si impara di più, ed è vero. Ma qual'é la percentuale di ragazzi che usa Internet per scopi didattici in questa società ignorante?

 

 

:quote: e tanti applausi

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Questo tipo di articoli sono scandalosi perché dicono solo il falso .-.

È da una vita che si accede alla maturità anche con la media del 6, non sarà una novità del 2018... Che studiare non serve a niente non l'ha detto nessuno, è una percezione soggettiva. Chi dallo studio ha raccolto dei frutti sa che serve, chi invece non ha raccolto nulla (per sua colpa) ha la percezione che non serve. 

La cultura è come l'acqua per i pesci, e sappiate che chi abolisce la sua importanza con discorsi simili è un mensognere da cui diffidare. Studiate che vi fa bene. Più cose sapete più potrete competere con chi sa! ^^

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Archiviata

La discussione è ora archiviata e chiusa ad ulteriori risposte.

  • Utenti nella discussione   0 utenti

    • Nessun utente registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea...