Il figlio ha disturbi sociali, per la madre la colpa è anche dei Pokémon

PrincePyrex · 10 ottobre, 2018

se giocava xerneas kyogre o kokolucha la madre ha ragione

Zeon97 · 10 ottobre, 2018

On 9/10/2018 at 08:53, ValerieTownshend ha scritto:

"Perchè non approfitti del trasloco per mettere tutte le tue bambole in una scatola, che NASCONDERAI sotto il letto o nell'armadio, e non riempi la tua vetrinetta con delle foto incorniciate di te e delle tue amiche che andate alle fiere??

Che cringe mi fa venire questa psicologa che hai avuto.
Proprio si aspettava che tu facessi testuali cose sotto sua prescrizione, come se avere delle bambole fosse una cosa da nascondere al mondo? Come se fossero loro la causa di tutti i mali?
Ma io al posto tuo avrei dato di matto, le avrei gridato in faccia con tutto il fiato in gola, o semplicemente me ne sarei andato o l'avrei invitata ad andarsene senza risponderle.

Io a 20 anni amo i miei peluche e giocattoli allo stesso modo in cui li amavo a 10 anni, quindi se una amico mi giudica male solo per questo, allora per me non è un buon amico.
O mi si accetta con questo, o niente

Modificato 10 ottobre, 2018 da Zeon97

RoseRed · 10 ottobre, 2018

Si ma io non capisco una cosa, da quello che si legge il ragazzo ormai uomo è dalla fine del college che ha deciso di isolarsi in questo modo, quindi sono passati quasi una ventina d'anni...

Ma in tutto questo tempo la madre cosa ha fatto? Aspettava un miracolo? Stava giocando anche lei mentre il figlio si rinchiudeva nella sua gabbia?

latanadilya · 10 ottobre, 2018

On 9/10/2018 at 08:53, ValerieTownshend ha scritto:

Non so perchè, ma leggere questo articolo mi ha fatto venire in mente quanto mi è stato detto da una psicologa quasi un anno fa... cito testuali parole:

"Perchè non approfitti del trasloco per mettere tutte le tue bambole in una scatola, che NASCONDERAI sotto il letto o nell'armadio, e non riempi la tua vetrinetta con delle foto incorniciate di te e delle tue amiche che andate alle fiere?? Non ti sembra il caso di fare qualcosa di più adulto, di uscire da questo tuo disadattamento e di renderti conto della tua età?".

Premetto che ho scritto "nasconderai" tutto in maiuscolo per un motivo preciso, praticamente per questa qua sarei una disadattata perchè a 30 anni colleziono bambole e altre cose che piacciono ai ragazzini e non faccio cose più "adulte, come (ancora testuali parole sue) uscire e andare nei locali". Peccato che non le sia entrata in testa una cosa: con queste "cose infantili" ci ho costruito quella che è la mia vita sociale, fatta di gente VERA (perchè, attenzione, a qualcuno -sempre uno di questi espertoni- è sorto il dubbio che i miei amici non esistano perchè "nessuno è veramente amico di una persona obesa nel mondo reale") che, magari, non vedo quanto vorrei visto che abitano tutti lontano, però ci telefoniamo, ci mandiamo foto, messaggini e regalini. E, quando appunto ci sono le fiere del fumetto, ci organizziamo e ci vediamo di persona. A volte ci vediamo anche senza una fiera di mezzo, pensate un pò, e c'è anche qualcuno che fa apposta dei chilometri in macchina anche solo per vedermi mezz'oretta. Io mi reputo una persona normalissima e pure adulta, nonostante le mie passioni, che la settimana scorsa ha pure ricominciato a lavorare dopo due anni di inattività causa continue visite in ospedale (e infatti tra dieci minuti esco e vado). Anche a questo proposito... se non avessi avuto le mie "cavolate" con cui distrarmi o il supporto dei miei amici non so come avrei fatto ad uscire dall'ultimo periodo che ho vissuto. Perchè quando parole come "tumore" e "oncologia" entrano a far parte della tua vita un pò vai nel pallone. Io ho avuto grossi problemi nel periodo della scuola, praticamente mi comportavo come quest'uomo: chiusa fissa in casa senza vedere nessuno. Grazie al cielo mi sono data una svegliata dieci anni fa e ho deciso di tirarmi fuori dal mio guscio, altrimenti sarei sicuramente rimasta imprigionata tra quelle quattro mura, prospettiva che adesso mi fa venire l'ansia solo a pensarci. Avevo paura di tutto, soprattutto delle critiche legate al mio peso o, appunto, alle mie passioni, in pratica avevo paura della gente. Adesso sono fiera di me, dei miei pregi e dei miei difetti, delle mie amicizie e... sì, pure della mia collezione. Forse non sarò mai Miss Espansione per eccellenza, una di quelle persone che si circondano di grupponi numerosi, però non vivo nemmeno isolata come una volta e da quando mi sono trasferita e abito finalmente in un paese decisamente vivo, quando esco con il cane mi fermo sempre a parlare con un sacco di persone. Ancora una cosa e poi scappo:

Da una parte sono d'accordo con te, ma dall'altra vorrei dire che la madre avrebbe potuto fare poco e niente. Se non è il figlio a guardarsi dentro e a dirsi "basta, devo fare qualcosa o finisco male", un genitore ad un certo punto si arrende e si rassegna. Pensi che i miei genitori non abbiano tentato di tirarmi fuori di casa quando ero una ragazzina?? Logico che tenta una volta, tenta due senza risultati poi mi hanno lasciato perdere. Scusate se la maggior parte di quanto ho scritto non c'entra un tubo con l'articolo!!

Santissime parole, santissime parole. Nient'altro da aggiungere. Peccato che molti dicano che son *censura*, che bisogna fare cose più adulte. Ciccini, io con la pressione che mi ritrovo addosso quasi quotidianamente e senza le mie *censura* sarei bella che sepolta sotto una colata di cemento dopo essermi suicidata in silenzio. E non ho paura di dirlo.

ValerieTownshend · 10 ottobre, 2018

4 ore fa, Zeon97 ha scritto:

Che cringe mi fa venire questa psicologa che hai avuto.
Proprio si aspettava che tu facessi testuali cose sotto sua prescrizione, come se avere delle bambole fosse una cosa da nascondere al mondo? Come se fossero loro la causa di tutti i mali?
Ma io al posto tuo avrei dato di matto, le avrei gridato in faccia con tutto il fiato in gola, o semplicemente me ne sarei andato o l'avrei invitata ad andarsene senza risponderle.

Io a 20 anni amo i miei peluche e giocattoli allo stesso modo in cui li amavo a 10 anni, quindi se una amico mi giudica male solo per questo, allora per me non è un buon amico.
O mi si accetta con questo, o niente

Io alla "dottoressa" (che tra l'altro ha solo quattro anni più di me, non è una nonnetta) ho dato esattamente questa risposta, rimanendo calma ma con una buona dose di polso nel tono della voce:

"Quindi... io dovrei togliere dalla MIA camera cioè che fa di me... ME??? E che senso ha esporre delle foto di me che vado alle fiere (notare che di foto non ne faccio, se non a gadget particolari o alla roba esposta) quando potrei usare lo stesso spazio per mettere giù le cose che compro?? Non è un controsenso??"

Diciamo che dopo questa mia uscita se n'è stata zitta, unita anche al caldissimo suggerimento a farsi un giro ad una fiera del fumetto o del giocattolo in generale. Tanto per rendersi conto che non ci sono standisti minori di 18 anni XDXDXD. Io non ho solo il collezionismo come hobby, ne ho tantissimi e trovo sempre un momento per dedicarmi a questa o quell'altra cosa. Non vedo dove sia il problema nel non frequentare i locali, se proprio devo uscire una sera preferisco andare a mangiarmi una pizza con gli amici (perchè ne ho anche qui in zona, eh, non abitano tutti lontano) oppure andare a casa di uno di loro e passare una serata a chiacchierare tranquilli. Non è che se non vai per forza a stiparti in discoteca devi essere automaticamente un asociale...

2 ore fa, latanadilya ha scritto:

Santissime parole, santissime parole. Nient'altro da aggiungere. Peccato che molti dicano che son *censura*, che bisogna fare cose più adulte. Ciccini, io con la pressione che mi ritrovo addosso quasi quotidianamente e senza le mie *censura* sarei bella che sepolta sotto una colata di cemento dopo essermi suicidata in silenzio. E non ho paura di dirlo.

La penso pari pari a te. Sai che ho fatto, due anni fa, quando mi avevano appena comunicato di avere un tumore e non riuscivo a distrarmi con niente?? Mi sono comprata un libro da colorare dei My Little Pony. Mi mettevo lì con i pastelli e coloravo senza pensare a niente che non fosse la mia "opera", il tempo volava via come un fulmine. Vergogna nell'ammettere con la vecchiaccia che era in fila alla cassa dopo di me (perchè puntualmente trovo qualcuno che si impiccia vedendo che compro giocattoli senza bambini al seguito) che quel libro era per la sottoscritta?? Ma assolutamente zero^^

Zaffira · 11 ottobre, 2018

11 ore fa, ValerieTownshend ha scritto:

Io alla "dottoressa" (che tra l'altro ha solo quattro anni più di me, non è una nonnetta) ho dato esattamente questa risposta, rimanendo calma ma con una buona dose di polso nel tono della voce:

"Quindi... io dovrei togliere dalla MIA camera cioè che fa di me... ME??? E che senso ha esporre delle foto di me che vado alle fiere (notare che di foto non ne faccio, se non a gadget particolari o alla roba esposta) quando potrei usare lo stesso spazio per mettere giù le cose che compro?? Non è un controsenso??"

Diciamo che dopo questa mia uscita se n'è stata zitta, unita anche al caldissimo suggerimento a farsi un giro ad una fiera del fumetto o del giocattolo in generale. Tanto per rendersi conto che non ci sono standisti minori di 18 anni XDXDXD. Io non ho solo il collezionismo come hobby, ne ho tantissimi e trovo sempre un momento per dedicarmi a questa o quell'altra cosa. Non vedo dove sia il problema nel non frequentare i locali, se proprio devo uscire una sera preferisco andare a mangiarmi una pizza con gli amici (perchè ne ho anche qui in zona, eh, non abitano tutti lontano) oppure andare a casa di uno di loro e passare una serata a chiacchierare tranquilli. Non è che se non vai per forza a stiparti in discoteca devi essere automaticamente un asociale...

La penso pari pari a te. Sai che ho fatto, due anni fa, quando mi avevano appena comunicato di avere un tumore e non riuscivo a distrarmi con niente?? Mi sono comprata un libro da colorare dei My Little Pony. Mi mettevo lì con i pastelli e coloravo senza pensare a niente che non fosse la mia "opera", il tempo volava via come un fulmine. Vergogna nell'ammettere con la vecchiaccia che era in fila alla cassa dopo di me (perchè puntualmente trovo qualcuno che si impiccia vedendo che compro giocattoli senza bambini al seguito) che quel libro era per la sottoscritta?? Ma assolutamente zero^^

Basta dire che lo è per nipoti o figli in casa, o figli dei tuoi amici

Motor Drive · 11 ottobre, 2018

9 minuti fa, Zaffira ha scritto:

Basta dire che lo è per nipoti o figli in casa, o figli dei tuoi amici

Lo so, dire una bugia é molto facile ma a volte si crea un conflitto interno con una parte che vorrebbe dire tutta la veritá per poter realizzare pienamente se stessa, l'altra che dice di mentire: non vi dico le facce che faccio mentre rifletto come rispondere , a mo' di diavoletto e angioletto sulla spalla.

Nel caso dicessi la veritá e la signora reagisce in modo non consono la inviterei nuovamente a farsi gli affari suoi, gentilmente eh, non aggredisco la gente :^)

ValerieTownshend · 11 ottobre, 2018

4 ore fa, Zaffira ha scritto:

Basta dire che lo è per nipoti o figli in casa, o figli dei tuoi amici

E' esattamente quello che facevo quando ero ragazzina, se compravo una bambola era sempre un regalo per qualche bambina che conoscevo. Poi, dieci anni fa, ho cominciato a sbattermene e ad ammettere che le compravo per me. Sai che è successo?? Che diversi proprietari di negozi andassero a prendere apposta roba datata in magazzino, dicendo che non ero nè la prima nè l'ultima collezionista adulta passata da loro interessata ad acquistare giocattoli dei primi anni 2000. L'ho preso come un segno positivo.

4 ore fa, Motor Drive ha scritto:

Nel caso dicessi la veritá e la signora reagisce in modo non consono la inviterei nuovamente a farsi gli affari suoi, gentilmente eh, non aggredisco la gente :^)

Mi è successo qualche anno fa in edicola. Colleziono blindbag dei My Little Pony, avevo preso un paio di bustine e una signora appena entrata le guarda e mi fa: "Ma sono per te o per il fratellino??" e io giustamente rispondo: "No, sono per me", vedendo la sua faccia a metà fra lo schifato e il perplesso mi sento di aggiungere: "Se c'è gente che non si vergogna a spacciare droga ai parchetti davanti ai bambini, se non a venderla direttamente ai ragazzini, non vedo perchè dovrei vergognarmi io solo perchè a 20 e passa anni colleziono pupazzetti". Dopo quello se n'è stata zitta. Ormai non ci faccio più caso, anche perchè io non vado a commentare quello che comprano gli altri. Io non fumo, mio padre sì, però non è che gli vieto di comprarsi le sigarette...

Motor Drive · 11 ottobre, 2018

2 ore fa, ValerieTownshend ha scritto:

E' esattamente quello che facevo quando ero ragazzina, se compravo una bambola era sempre un regalo per qualche bambina che conoscevo. Poi, dieci anni fa, ho cominciato a sbattermene e ad ammettere che le compravo per me. Sai che è successo?? Che diversi proprietari di negozi andassero a prendere apposta roba datata in magazzino, dicendo che non ero nè la prima nè l'ultima collezionista adulta passata da loro interessata ad acquistare giocattoli dei primi anni 2000. L'ho preso come un segno positivo.

Mi è successo qualche anno fa in edicola. Colleziono blindbag dei My Little Pony, avevo preso un paio di bustine e una signora appena entrata le guarda e mi fa: "Ma sono per te o per il fratellino??" e io giustamente rispondo: "No, sono per me", vedendo la sua faccia a metà fra lo schifato e il perplesso mi sento di aggiungere: "Se c'è gente che non si vergogna a spacciare droga ai parchetti davanti ai bambini, se non a venderla direttamente ai ragazzini, non vedo perchè dovrei vergognarmi io solo perchè a 20 e passa anni colleziono pupazzetti". Dopo quello se n'è stata zitta. Ormai non ci faccio più caso, anche perchè io non vado a commentare quello che comprano gli altri. Io non fumo, mio padre sì, però non è che gli vieto di comprarsi le sigarette...

Ottima risposta ad effetto ! Secca e che non permette di aggiungere altro. Dopo questa la questione infatti si é chiusa. Anche perché i soldi rimangono sempre soldi e dovrebbero aprire le porte ad un collezionista che in futuro potrebbe, essendo appassionato ritornare di nuovo e spendere altri dindi

12 ottobre, 2018

I Pokémon non c'entrano proprio nulla co ste cose. La colpa risiede in qualcosa di più profondo e ben radicato. Lui si butta lì per non pensare e la madre ormai non sapendo più come aiutarlo esasperata da la colpa ai giochi ma il problema è serio abbastanza. Spero che quel ragazzo recuperi e non sprechi la sua unica vita a perderla così.

Spoiler

Ma buttarli via dalla finestra o dargli fuoco no? Così risolve subito. (*_*)

Spoiler

Sempre se poi non faccia lui così con la madre cosa ancor più probabile brr (*_*:')

Modificato 12 ottobre, 2018 da Franfralla

nonvogliometterlo · 12 ottobre, 2018

Rispondendo, non dipende dal videogioco, ma piu che altro dalla situazione generale, specie quella sociale

perche se egli non ha interesse per la vita esterna, non dipende certo dal videogioco, perche se non fosse pokemo

probabilmente sarebbe nokemon o una qualsiasi altra cosa

Modificato 12 ottobre, 2018 da Alexina
Termini non opportuni

jaked-xgz5x · 12 ottobre, 2018

On 8/10/2018 at 21:21, Lembina ha scritto:

Un uomo di 38 anni vive isolato e senza rapporti sociali, poiché ha scelto di essere un hikikomori. Per la madre la colpa è anche dei Pokémon.

Leggi la notizia

la gente è scema da più di un paio di millenni

DvalinVegeth · 13 ottobre, 2018

On 9/10/2018 at 10:45, Sabry ha scritto:

Capisco tutto ma la storia che vendono 2 versioni per far socializzare è una cavolata...alle medie e superiori ero isolata e per finire il gioco all 100 per cento (o meglio per avere entrambi i leggendari) mi compravo entrambe le versioni...

Poi se vuole giocare non vedo quale sia il problema, se riesce a trovarsi un lavoro ecc può pure continuare

Vero, nessuno dava così facilmente Kyogre e groudon. Cmq questa cosa degli scambi sociolizzanti é stata danneggiata dal wi-fi:

-Se prima uno con ruby usciva in cerca di uno con sapphire, adesso col wifi se ne sta comodamente sulla sedia a cercare scambi

Mykeje · 13 ottobre, 2018

Beh, è vero che il problema non sta nel gioco, ma comunque l'articolo mi sembrava un po' estremista nel senso opposto...

Sabry · 13 ottobre, 2018

Adesso, DvalinVegeth ha scritto:

Vero, nessuno dava così facilmente Kyogre e groudon. Cmq questa cosa degli scambi sociolizzanti é stata danneggiata dal wi-fi:

-Se prima uno con ruby usciva in cerca di uno con sapphire, adesso col wifi se ne sta comodamente sulla sedia a cercare scambi

È per fortuna! Di gente che gioca ai pokemon non nèvconosco molta!

Carl-J90 · 14 ottobre, 2018

Sinceramente e personalmente, penso che sia molto strano che un brand sviluppato in modo che chi vi gioca sia spinto a socializzare con altre persone(anche se solo a distanza) possa contribuire così pesantemente nell'intensificare i disturbi sociali di una persona...non sarà invece che il figlio della madre protagonista di questa vicenda non abbia ricevuto un'adeguata educazione o un adeguato ambiente di vita da parte della famiglia stessa e perciò ora si ritrovi nella situazione descritta qui sopra?

Vedo che tutto il mondo è paese e che quando c'è da riflettere su se stessi e ciò che si ha fatto per trovare il modo di correggere alle mancanze o agli errori commessi si preferisce fare meno fatica scaricando la colpa su altri o altro...quand'è che tale situazione cambierà?

Purtroppo, temo mai... >.<"