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Licei brevi


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Non so se avete sentito la notizia. A quanto pare dal 2018 in alcuni licei (anche se non in tutte le classi) si sperimenterà in percorso breve che permetterà agli studenti di ottenere la maturità in 4 anni.

Io la trovo una *censura* pazzesca per vari motivi, due in particolare:

1) È inutile cercare di copiare il resto d'Europa se il sistema scolastico italiano fa schifo

2) Che senso a fare questa cosa solo in alcune classi di alcuni licei? È una disuguaglianza enorme. E non paragonatemi questo alle scuole aperte il sabato e quelle in cui si va fino al venerdì perché sono due cose diverse. 

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Sarebbe una scelta saggia se effettivamente i programmi scolastici italiani fossero adatti, mentre al momento preparano ben poco sia all'università che al lavoro.

Ora, ridurre a 4 gli anni significa striminzire ancora di più io già insufficiente programma. Praticamente stanno rendendo le superiori qualcosa di inutile per spedire la gente a lavorare o all'Uni 

(E comunque ci vogliono persone molto motivate per fare questo percorso in 4 anni, non è facile)

You don't stop playing because you grow old, you grow old because you stop playing.

 

 

 

 

La mia bacheca

(Ultimo aggiornamento 02/06/22)

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In Italia prima si va a lavorare e meglio è, Perchè il percorso liceale e Universitario è importante, ma non é in grado di formarti per il Lavoro che è davvero un mondo a parte. Quindi, a mio parere, non sarebbe un male, se non fossimo in Italia ( in sostanza per i motivi che ha detto Sonic98).

Progetto Pokeleague:Sconfiggili tutti 

Capopalestra Drago 

IMG_1820.PNG.a88d57405f96976837c4e96afaad5099.PNGCapo Drago del progetto Pokeleague 2019 IMG_1820.PNG.a88d57405f96976837c4e96afaad5099.PNG

image.png.07f3116312b9d3ef5eff8b6bbc3d2172.png

(PokéFusion by @Deku-)

 

6ZbXpk8.pngMedaglia Lóng

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Sistema scolastico italiano schifoso? Seriamente?! Ahahahaha. L'Italia fornisce una delle preparazioni scolastiche migliori al mondo.

Il problema è che, come al solito, qui le cose non funzionano.

Scuola e lavoro sono vie parallele, mentre si dovrebbe sin dal liceo affiancare seriamente (e non con la ridicola alternanza) le due cose.

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9 minuti fa, Esprit ha scritto:

Sistema scolastico italiano schifoso? Seriamente?! Ahahahaha. L'Italia fornisce una delle preparazioni scolastiche migliori al mondo.

Il problema è che, come al solito, qui le cose non funzionano.

Scuola e lavoro sono vie parallele, mentre si dovrebbe sin dal liceo affiancare seriamente (e non con la ridicola alternanza) le due cose.

Confermo: in fatto di preparazione siamo di gran lunga spanne sopra altri paesi. Ai miei tempi presi parte a studi regolari di tipo britannico e posso assicurarti che ci sono materie che a livello di contenuto non superano il nostro primo anno di liceo (la fisica ad esempio... non dimostrano uno straccio di formula, a malapena le usano!).

 

Il problema è proprio alla radice, c'è una totale impossibilità nell'avvicinare scuola e lavoro, l'alternanza è una pagliacciata, il sistema di valutazione ambiguo. Per non parlare della condizione di certi istituti e delle qualifiche di determinati insegnanti [ce l'ho con te, ex professoressa di chimica...].

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Tanto ciò che si studia dopo le medie è decisamente evitabile, si sa già ciò che basta e anche di più.

Personalmente non ho molte aspettative per il futuro, penso di iniziare a lavorare dopo aver finito il liceo senza fare la maturità, non è che voglia diventare dottore, architetto, scienziato, ingegnere, Gesù Cristo e chi più ne ha più ne metta.

Quindi boh, se questi licei brevi ti danno una preparazione più sbrigativa in modo da finire al più presto la scuola non vedo cosa ci sia di male. Potrei anche pensarci in futuro.

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Per me  come avete già detto voi, è impossibile cercare di omologarsi al resto dell' europa.

Perchè primo, noi in Italia abbiamo un modo di insegnare e di vedere la scuola che è completamente diverso da gli altri paesi.

Poi non è che da un giorno all'altro si può cambiare il modo di insegnare alle superiori.

Per me i cinque anni vanno benissimo e spero che non si cambi niente.

Poi ve lo dico io che ho appena finito l'università.

Poi in Italia, abbiamo insegnanti e corsi di studio molto buoni, il problema è che non sono valorizzati bene.

 

2 ore fa, K.L.Y. ha scritto:

Confermo: in fatto di preparazione siamo di gran lunga spanne sopra altri paesi. Ai miei tempi presi parte a studi regolari di tipo britannico e posso assicurarti che ci sono materie che a livello di contenuto non superano il nostro primo anno di liceo (la fisica ad esempio... non dimostrano uno straccio di formula, a malapena le usano!).

 

Il problema è proprio alla radice, c'è una totale impossibilità nell'avvicinare scuola e lavoro, l'alternanza è una pagliacciata, il sistema di valutazione ambiguo. Per non parlare della condizione di certi istituti e delle qualifiche di determinati insegnanti [ce l'ho con te, ex professoressa di chimica...].

Sono perfettamente d'accordo con te

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11 ore fa, TheDarkCharizard ha scritto:

In Italia prima si va a lavorare e meglio è, Perchè il percorso liceale e Universitario è importante, ma non é in grado di formarti per il Lavoro che è davvero un mondo a parte. Quindi, a mio parere, non sarebbe un male, se non fossimo in Italia ( in sostanza per i motivi che ha detto Sonic98).

 

Se il mondo del lavoro funzionasse a dovere, perché non funziona manco quello, ma proprio no. Se sei troppo grande non ti vogliono, se sei troppo giovane ti sfruttano, quindi fai 2+2 e hai la risposta. Non tutti i datori di lavoro sono così, per l'amor del cielo, però questa è parte della realtà.

 

Comunque non sono d'accordo. 5 anni erano e 5 anni devono rimanere, se poi questo vale solo per certi tipi di scuola... :facepalm:  Questo per avere una preparazione migliore; dovrebbero organizzare meglio l'alternanza scuola-lavoro, perché credo che non tutti i ragazzi la trovino utile, anzi.

La preparazione a parer mio varia da scuola a scuola, da professore a professore: se un docente non sa spiegare o insegnare al meglio la sua materia, il ragazzo avrà delle lacune paurose (come me. Avevo una prof di economia aziendale che non spiegava benissimo gli argomenti e mi sono ritrovata con un diploma che dice "perito aziendale" quando di economia aziendale non so una ceppa, o giusto poche cose).

 

In conclusione: solite cose all'italiana.

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32 minuti fa, Giuls92 ha scritto:

 

Se il mondo del lavoro funzionasse a dovere, perché non funziona manco quello, ma proprio no. Se sei troppo grande non ti vogliono, se sei troppo giovane ti sfruttano, quindi fai 2+2 e hai la risposta. Non tutti i datori di lavoro sono così, per l'amor del cielo, però questa è parte della realtà.

È proprio per questo che penso sia giusto entrare nel mondo del lavoro il più presto possibile. Purtroppo la "gavetta" è qualcosa di inevitabile  in un paese che ti fa solo studiare, ma che non ti da la possibilità di applicare ció che impari durante un percorso di studi, E questo spesso e volentieri comporta che i titoli che hai "sulla carta" non corrispondono al vero, non per negligenza ,ma poichè non sono mai stati messi in gioco sul campo. Alla fine il mondo vuole gente giovane esperta che sappia già fare il suo lavoro, praticamente una persona inesistente, Perchè ,come ti ho detto, come fai ad essere esperto, senza avere esperienza? 

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IMG_1820.PNG.a88d57405f96976837c4e96afaad5099.PNGCapo Drago del progetto Pokeleague 2019 IMG_1820.PNG.a88d57405f96976837c4e96afaad5099.PNG

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(PokéFusion by @Deku-)

 

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Non sono affatto d'accordo: già i docenti fanno fatica a finire il programma scolastico in 5 anni, figuriamoci in 4 u.u

Ho ancora libri del quinto anno che sono nuovi di pacca mai utilizzati e che non posso nemmeno rivendere... prima di diminuire gli anni dovrebbero diminuire il programma, o quanto meno trovarne una soluzione 

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Il fatto che alcuni professori non riescano a terminare il proprio programma predisposto in quasi nove mesi scolastici è grave. Molto.

Personalmente ritengo che, per quanto riguarda questa parentesi, le classi scolastiche non debbano superare il numero di venti alunni.

 

Se promosse alcune premesse, quali: classi con numero di alunni ridotto, maggior numero di ore di lezione con relativi (o comunque moderati) rientri pomeridiani, non trovo motivo per essere contrario - a primo impatto - a questa proposta.

Reputo che il liceo debba dare le basi per lo studio, la mentalità giusta per l'università.

E affrontare uno studio serio liceale, che non reputo comunque maggiore rispetto alla preparazione degli istituti tecnici (confronto con amici, vinto gare e quizzoni scolastici, uso della logica), in soli quattro anni... tanto di cappello! ;)  

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Questa iniziativa avrebbe successo solo in due modi secondo me:

- aumentando le ore

- diminuire il programma rendendolo mirato per quell'indirizzo di studi (così la gente smetterà di dire "non mi interessa niente di italiano, ho fatto lo scientifico per un motivo!!" -.-)

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34 minuti fa, Ackerman ha scritto:

 

diminuire il programma rendendolo mirato per quell'indirizzo di studi (così la gente smetterà di dire "non mi interessa niente di italiano, ho fatto lo scientifico per un motivo!!" -.-)

Andando de facto ad eliminare l'unica cosa positiva della scuola italiana, ossia il percorso di studi stesso. :th_sisi:

 

Che poi "scientifico" deriva dal latino "scire", ossia "conoscere". E le materie umanistiche a quanto mi risulta rientrano nel generale ambito del sapere...

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No, allora, non facciamo i soliti italiani che "L'ItagLiA fAA sKIFo!!11!!" perchè no. Quello che si insegna a scuola è veramente un privilegio italiano, noi studiamo e impariamo molte più cose di praticamente qualunque stato europeo o addiritura mondiale. (Vi rimando al post di @Esprit se volete avere chiaro il concetto). Che poi la scuola sia gestita male e tutto, ok, lo capisco. 

In ogni caso, proprio perchè noi possiamo vantare di un ottima istruzione, proprio perchè studiamo di più di molti paesi, perchè allora prendere il metodo degli altri paesi più innefficenti? Non ha senso!

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No Gosh,in Italia non studiate e imparate molte più cose né in Europa,figuriamoci nel mondo,però concordo che non serve a nulla schifare la scuola italiana,casomai capitano a volte insegnanti che non siano proprio il massimo,ma quello succede in ogni parte del mondo,non solo qui.

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3 ore fa, TheDarkCharizard ha scritto:

È proprio per questo che penso sia giusto entrare nel mondo del lavoro il più presto possibile. Purtroppo la "gavetta" è qualcosa di inevitabile  in un paese che ti fa solo studiare, ma che non ti da la possibilità di applicare ció che impari durante un percorso di studi, E questo spesso e volentieri comporta che i titoli che hai "sulla carta" non corrispondono al vero, non per negligenza ,ma poichè non sono mai stati messi in gioco sul campo. Alla fine il mondo vuole gente giovane esperta che sappia già fare il suo lavoro, praticamente una persona inesistente, Perchè ,come ti ho detto, come fai ad essere esperto, senza avere esperienza? 

Purtroppo questa è una triste verità, avendo passato un anno e poco più tra annunci di lavoro, la costante era che tutti richiedevano almeno un anno di esperienza, se non due o tre, con annesso titolo di studio (minimo Perito) e ovviamente, età non superiore ai 35 anni. Ho avuto una botta di fortuna immensa a trovare lavoro in questa situazione...ormai, senza raccomandazione o fattore C, per un neolaureato o neodiplomato è fondamentalmente impossibile entrare nel mondo del lavoro.

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11 ore fa, K.L.Y. ha scritto:

Andando de facto ad eliminare l'unica cosa positiva della scuola italiana, ossia il percorso di studi stesso. :th_sisi:

 

Che poi "scientifico" deriva dal latino "scire", ossia "conoscere". E le materie umanistiche a quanto mi risulta rientrano nel generale ambito del sapere...

Quella è una frase che mi sono sorbita per 5 anni xD

Le materie umanistiche erano le uniche che sopportavo... cosa scoperta in ritardo. 

 

Comunque si vedrà come organizzeranno 'sta cosa .-.

Ormai io ne sono fuori e ciò mi rallegra.

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Secondo me dovrebbero fare una riforma dei programmi, perché come già detto da molti già non ci si arriva così, figuriamoci con un anno in meno. Presumo che qualcosa verrà tagliato, la domanda è quindi cosa: verranno tagliate le cose "più marginali" o semplicemente anche gli argomenti più importanti verranno trattati più sinteticamente?

 

Parlando dei programmi in sé, per quel che riguarda lo scientifico (avendolo frequentato) io credo che certe cose si possano certamente migliorare. Per esempio, le ore dedicate alla Divina Commedia: è realmente necessario leggerla? Letterati non linciatemi, so benissimo che Dante è uno dei padri della lingua italiana, ma come autore viene già studiato nel corso delle ore di letteratura, le quali prevedono lo studio di brani, poesie e quant'altro. Si leggono i canti più importanti e si impiegano le ore in un altro modo. Anche perché, siamo sinceri, Dante è vissuto a cavallo tra il 1200 e il 1300, dunque è inevitabile sentire molte cose come anacronistiche... Non è meglio, se proprio ci si vuole dedicare a un'opera particolare, affrontare un qualcosa di più vicino a noi nel tempo, con tematiche più moderne?

 

Bene o male lo stesso discorso è applicabile pure ai Promessi Sposi: più attuale senza dubbio, ma investire un anno su quest'opera quando poi l'autore viene ripreso anni avanti non mi pare il massimo. Finiamo per lasciare nell'angolino buio persone e correnti più moderne perché non si fa in tempo. Per esempio, quest'anno come autore per l'analisi è uscito Caproni: la poesia era facile da comprendere e, a mio parere, molto attuale. Io credo che ai ragazzi avrebbe fatto più piacere (per lo meno io sarei stata felice), ma a stento si fanno Quasimodo e Saba, quindi lo si salta.

 

Insomma, per quanto possa garantire una base solida, il sistema scolastico italiano dovrebbe adeguarsi ai nostri tempi e fornire programmi che non mirino a fare dello studente egli stesso un libro che rigurgita informazioni, ma che riescano a fare entrare in sintonia ragazzo e materia, perché è inevitabile essere più coinvolti da qualcosa che ci è più vicino. Non nego che questo dipenda anche dai professori e dai gusti personali (tanto per fare un esempio stupido, a me letteratura latina è sempre piaciuta perché ho trovato alcune tematiche molto interessanti, ai miei compagni no), ma cercare di ridurre ove possibile quelle cose "fatte a forza e memoria" non sarebbe male. Anche per questo motivo sono perplessa sulla riduzione degli anni: se da una parte si potrebbe arrivare a un "taglio del superfluo", dall'altra rischiamo che pure ciò che superfluo non è venga ridimensionato e a quel punto mi chiedo come staremo messi, se rischiamo di rendere il tutto un qualcosa di sterile da imparare e via. Giusto per fare un altro esempio stupido ma ben calzante, tagliando le dimostrazioni e riducendo la parte teorica in matematica e fisica si taglia un bel po' e si può procedere più spediti, ma questo equivale a spiattellare le formule allo studente che dunque sarà, non dico certamente, ma con grande probabilità costretto a impararsele a memoria. Conseguenze? Passato il compito finirà per dimenticarsele, perché dietro non c'è una base solida

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Andrebbe tagliato anche un altro anno, se volete sentire la mia opinione(no).

 

Tutte 'ste cose inutili nella vita reale, es. radice quadrata di 284884828284843, disequazioni, storia di es. Impero Persiano...

 

Ok magari cultura generale es. Divina Commedia, Impero Romano etc etc.

 

Ma IMHO andrebbero tagliate in gran parte le cose inutili nella vita reale. Es. Sapere che in Russia coltivano fragole blu e cocomeri quadrati(esempio eh).

 

Piuttosto, dovrebbe essere introdotte storia moderna(1800-oggi), o magari tagliare una buona parte di storia, tagliando cose inutili es. Egizi, per andare in fretta e concentrarsi per bene alla storia moderna, es. anni di piombo(che ad esempio nel mio ITIS hanno detto non tratteranno). Anche geografia, tagliare gli studi delle varie coltivazioni etc, concentrarsi di più sulla geopolitica e sulla situazione attuale del mondo(magari anche con confronti di opinioni tra i studenti?).

 

'Nsomma, tagliare, tagliare e ancora tagliare. Fanno solo bene.

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È assurdo ridurre gli anni a 4. Anzi, servirebbe sfoltire un po' i programmi per incastrarli e svolgerli meglio nel corso dei 5 anni (attualmente non bastano neanche questi D:). Per esempio di italiano mi associo a Monochromatic: non ha senso perdere ore di lezione a leggere la Divina Commedia quando si potrebbe invece accelerare il passo per evitare di trovarsi alla fine del quinto anno appena a Pirandello (è successo alla mia classe e non è il massimo, specie se poi hai il commissario di italiano esterno)! .-.

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On 9/8/2017 at 09:47, Giuls92 ha scritto:

 

Se il mondo del lavoro funzionasse a dovere, perché non funziona manco quello, ma proprio no. Se sei troppo grande non ti vogliono, se sei troppo giovane ti sfruttano, quindi fai 2+2 e hai la risposta. Non tutti i datori di lavoro sono così, per l'amor del cielo, però questa è parte della realtà.

 

Comunque non sono d'accordo. 5 anni erano e 5 anni devono rimanere, se poi questo vale solo per certi tipi di scuola... :facepalm:  Questo per avere una preparazione migliore; dovrebbero organizzare meglio l'alternanza scuola-lavoro, perché credo che non tutti i ragazzi la trovino utile, anzi.

La preparazione a parer mio varia da scuola a scuola, da professore a professore: se un docente non sa spiegare o insegnare al meglio la sua materia, il ragazzo avrà delle lacune paurose (come me. Avevo una prof di economia aziendale che non spiegava benissimo gli argomenti e mi sono ritrovata con un diploma che dice "perito aziendale" quando di economia aziendale non so una ceppa, o giusto poche cose).

 

In conclusione: solite cose all'italiana.

Ma alla fine il problema non è tanto il fatto che siano 4 o 5 anni. Il problema è che nel resto d'Europa la scuola funziona in modo completamente differente, è per questo che i 4 anni funzionano senza problemi. Per esempio un mio amico vive in Germania, ma va ad una scuola Americana. Lì il diploma si ottiene al 4 anno, ma è anche vero che studiano molto meno rispetto a noi, rendendo però meglio dal punto di vista lavorativo. Qui invece studiamo di più e rendiamo meno. Inoltre per fare questo "liceo breve" dovranno ovviamente accelerare lo studio dei vari programmi, facendo ammazzare di più gli studenti. Per non parlare del fatto che vogliono pure mettere l'alternanza scuola - lavoro d'estate. 

 

Per il lavoro anche lì ci sono troppi problemi. Tralasciando il fatto che un anno è troppo poco per fare la differenza, molti datori di lavoro si inventano spesso delle scuse per non assumere (tipo la discriminazione di chi si tatua) senza tenere conto di cose più importanti, come la reale capacità di chi assumono o la loro affidabilità. 

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17 ore fa, Sunny ha scritto:

Andrebbe tagliato anche un altro anno, se volete sentire la mia opinione(no).

 

Tutte 'ste cose inutili nella vita reale, es. radice quadrata di 284884828284843, disequazioni, storia di es. Impero Persiano...

 

Ok magari cultura generale es. Divina Commedia, Impero Romano etc etc.

 

Ma IMHO andrebbero tagliate in gran parte le cose inutili nella vita reale. Es. Sapere che in Russia coltivano fragole blu e cocomeri quadrati(esempio eh).

 

Piuttosto, dovrebbe essere introdotte storia moderna(1800-oggi), o magari tagliare una buona parte di storia, tagliando cose inutili es. Egizi, per andare in fretta e concentrarsi per bene alla storia moderna, es. anni di piombo(che ad esempio nel mio ITIS hanno detto non tratteranno). Anche geografia, tagliare gli studi delle varie coltivazioni etc, concentrarsi di più sulla geopolitica e sulla situazione attuale del mondo(magari anche con confronti di opinioni tra i studenti?).

 

'Nsomma, tagliare, tagliare e ancora tagliare. Fanno solo bene.

 

Ma l'Ottocento si studia già a scuola :look: Mai studiato che in Russia coltivino fragole blu. Magari son cambiati i tempi.

Bisogna vedere comunque, perché certe cose (come le radici quadrate e altro) potrebbero servire per chi poi continua studi matematici all'università (almeno credo, io parlo per logica, perché non so cosa si studia all'università e come funziona). Magari non servono a te che vuoi fare solo il contadino e lavorare i campi, per dire, ma ad altri sì. La cultura generale serve, è importante, giusto per non rimanere ignoranti come capre. Bisognerebbe solo strutturare meglio la cosa, perché in effetti, come è stato detto, alla fin fine si tratta di ripetere a pappagallo nozioni che devi imparare a memoria, tanto per prendere il bel voto e andare avanti, facendoti perdere totalmente interesse per lo studio.

 

2 ore fa, Sonic98 ha scritto:

Ma alla fine il problema non è tanto il fatto che siano 4 o 5 anni. Il problema è che nel resto d'Europa la scuola funziona in modo completamente differente, è per questo che i 4 anni funzionano senza problemi. Per esempio un mio amico vive in Germania, ma va ad una scuola Americana. Lì il diploma si ottiene al 4 anno, ma è anche vero che studiano molto meno rispetto a noi, rendendo però meglio dal punto di vista lavorativo. Qui invece studiamo di più e rendiamo meno. Inoltre per fare questo "liceo breve" dovranno ovviamente accelerare lo studio dei vari programmi, facendo ammazzare di più gli studenti. Per non parlare del fatto che vogliono pure mettere l'alternanza scuola - lavoro d'estate. 

 

Per il lavoro anche lì ci sono troppi problemi. Tralasciando il fatto che un anno è troppo poco per fare la differenza, molti datori di lavoro si inventano spesso delle scuse per non assumere (tipo la discriminazione di chi si tatua) senza tenere conto di cose più importanti, come la reale capacità di chi assumono o la loro affidabilità. 

 

Su quello sono d'accordo e ti do ragione. Conoscendo le cose fatte all'italiana (i soliti mappazzoni di cose fatte male) verrebbe fuori un caos totale, senza senso, senza logica.

 

Il mondo del lavoro non funziona o funziona molto male. O si va avanti per raccomandazioni (se non la maggior parte delle volte, allora diciamo parecchie volte), per "bella presenza" anche per i lavori più stupidi (per cui non si sa come devi essere per essere di bella presenza: bel seno? Bel fondoschiena? Una gnocca da paura? Boh), per esperienza pluriennale che nessuno ti dà, e cose così. Bello vero? Sarebbe da cancellare tutto e ripartire da 0, perché c'è un delirio assurdo, anche troppo.

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On 10/8/2017 at 18:16, Giuls92 ha scritto:

certe cose (come le radici quadrate e altro) potrebbero servire per chi poi continua studi matematici all'università (almeno credo, io parlo per logica, perché non so cosa si studia all'università e come funziona). Magari non servono a te che vuoi fare solo il contadino e lavorare i campi, per dire, ma ad altri sì. La cultura generale serve, è importante, giusto per non rimanere ignoranti come capre. Bisognerebbe solo strutturare meglio la cosa, perché in effetti, come è stato detto, alla fin fine si tratta di ripetere a pappagallo nozioni che devi imparare a memoria, tanto per prendere il bel voto e andare avanti, facendoti perdere totalmente interesse per lo studio.

Ho capito, ma 'ste nozioni generali sono troppo specifiche!
Io devo andare in 2° media e francamente ciò che ho studiato fino ad adesso credo sia necessario per avere una vita umile ma comunque dignitosa (e viste le mie grandissime speranze per il futuro mi sa che sarà la mia scelta) e quindi credo che la scuola dovrebbe finire con la 5° media (perché almeno se riducono gli anni delle superiori in favore a quelli delle medie si fa meno casino) e per il resto solo corsi facoltativi.

Siamo così tanti che è impossibile ricominciare da zero per tutta la società, l'unica soluzione è creare lacune per sistemare altre lacune e per far finire il tutto il prima possibile.

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