"Le storie immaginarie di Lollino" ☆.☆

[Buzzwole1991]

12 minuti fa, The_Poisoner ha scritto:

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar   

 

Salve raga, buon Sabato *.*

MI scuso in anticipo ma non so se riuscirò a postare la storia entro questo pomeriggio, forse riesco per questa sera o al limite domani.

Oggi ho lavorato per finire il lavoro di ieri sera.

MI scuso ancora 

Non c'è problema 

[SilverApricot]

12 minuti fa, The_Poisoner ha scritto:

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar   

 

Salve raga, buon Sabato *.*

MI scuso in anticipo ma non so se riuscirò a postare la storia entro questo pomeriggio, forse riesco per questa sera o al limite domani.

Oggi ho lavorato per finire il lavoro di ieri sera.

MI scuso ancora 

Non serve che ti scusi, figurati che sia stasera o domani ci gusteremo l’attesa del piacere

[Alemat]

13 minuti fa, The_Poisoner ha scritto:

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar   

 

Salve raga, buon Sabato *.*

MI scuso in anticipo ma non so se riuscirò a postare la storia entro questo pomeriggio, forse riesco per questa sera o al limite domani.

Oggi ho lavorato per finire il lavoro di ieri sera.

MI scuso ancora 

Non essere severo con te stesso, sei stato molto impegnato, non preoccuparti 

[Visitatore]

Aggiungo le parole pensate da Espi:

 

- RANA

- ARTE

- FEDERA (cuscino)

[Visitatore]

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar 

 

Salve raga, fra poco posterò la storia

Intanto vi informo di una cosa, nel testo ci sarà scritto il simbolo alchemico dell'antimonio, che sarebbe questo, ve lo dico tanto per farvelo vedere ^.^ 

[SilverApricot]

2 minuti fa, The_Poisoner ha scritto:

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar 

 

Salve raga, fra poco posterò la storia

Intanto vi informo di una cosa, nel testo ci sarà scritto il simbolo alchemico dell'antimonio, che sarebbe questo, ve lo dico tanto per farvelo vedere ^.^ 

Adoro questa direzione esoterica 

[Visitatore]

3 minuti fa, SilverApricot ha scritto:

Adoro questa direzione esoterica 

Mi dispiace Silver, non ci sarà niente di esoterico in questa storia mi spiace u.u

[SilverApricot]

1 minuto fa, The_Poisoner ha scritto:

Mi dispiace Silver, non ci sarà niente di esoterico in questa storia mi spiace u.u

Uff peccato 

[Visitatore]

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar 

 

 

Ecco qui la storia, spero vi piaccia 

Spoiler

Mi ricordo quando, a scuola, ero il più intelligente della classe, ero quello che si definisce un secchione.
Invece ora sono in un ring, ad un incontro di boxe, a combattere contro uno sconosciuto che non mi ha fatto praticamente niente, va bene che lo faccio per soldi ma in teoria lo sto facendo soprattutto per la gioia di altri sconosciuti.
Mi ricordo anche che non ero solo un secchione ma anche un ragazzo rispettoso delle legge, delle regole e dell'etica.
Quando andavo alle superiori, nel tragitto tra casa mia e la biblioteca, c'erano sempre delle persone al parco.
Mente camminavo, gli osservavo perché trovavo interessante la mente umana e mi chiedevo sempre
«Ma perché l'uomo fa sempre cose scellerate?».
Una volta vidi persino una donna incinta che stava fumando, da quella scena pietosa, le andai subito incontro per fermarla.
«Signora ma che fa? Lo sa che la nicotina e il CATRAME che contengono le sigarette, possono nuocere alla salute del suo bambino?» E lei mi rispose.
«Senti ragazzino... Non mi rompere le scatole, già oggi al lavoro è stata una giornataccia, non ti ci mettere pure tu, chiaro?».
Dopo quella risposta degradante, gli sfilai la sigaretta dalla bocca e gliela schiacciai per terra.
Lei mi guardò malissimo mentre, all'improvviso, da dietro di me arrivò il marito che mi tirò uno spintone che mi fece volare via.
Un giorno però, precisamente il 13 Luglio dell'87, successe una cosa che cambiò completamente la mia vita.
Quella sera ci fu una festa in spiaggia, mio padre mi trascinò a forza, obbligandomi a parteciparvi perché odiava che stessi tutto il tempo attaccato ai libri.
Mi portò in AUTO e mi lasciò all'ingresso, andandosene via.
A quella festa c'era di tutto, da un CANTANTE folk a un casino di cibarie, mangiai soltanto un pezzo di carne che però era dura come la SUOLA di una scarpa e anche un pezzo di PASTICCIO di broccoli che però aveva la base carbonizzata.
Già dopo quello, volevo andarmene e decisi di ritornare a casa, facendomi una PASSEGGIATA.
Mentre camminavo, sentii il verso di un gatto, stava scappando perché tre imbecilli volevano calpestarli la coda, io gli chiesi di smetterla e loro, per tutta risposta, incominciarono a inseguire me per tirarmi calci.
Io non ero mai stato un tipo violento ma, dopo quella tortura mentale, mi fermai e mi voltai verso di loro con sguardo minaccioso e assestai un pugno in faccia a tutti quanti.
Quei tre, spaventati, scapparono via e io, come non mi ero mai sentito prima, provai una euforia immane nel tirare pugni e decisi, tutto d'un botto, di diventare un famoso pugile.
Mio padre, appreso della notizia, saltò dalla gioia e mi iscrisse subito in palestra, anche se mia madre non era d'accordo.
Mi allenai con un certo Mark, prima a formarmi la massa muscolare e poi a fare esercizi per rinforzare i colpi.
Mi ricordo che mi fece fare un'esercizio con un foglio di CARTA attaccato con lo scotch, proprio come nel film "Never Back Down 2".
Dopodiché, pensai a trovarmi, come tutti i pugili, il mio nome d'arte.
Dopo mezz'ora a girare sulla sedia per trovare l'ispirazione, non mi era ancora venuto in mente niente ma poi mi voltai e vidi, appeso al muro della mia cameretta, il cartellone della tavola periodica e in quel momento mi venne il colpo di genio.
Visto che mi chiamo Anthony e la mia materia preferita è scienze, decisi di chiamarmi ANTIMONIO, con affianco il suo simbolo alchemico, che sarebbe un cerchio con una croce verso l'alto.
I mesi passarono e dopo quattro di allenamento, più gasato ed euforico che mai, decisi che ero pronto per un vero match.
Mark organizzò tutto e dopo due settimane, che trascorsi anche quelli in allenamento, la sfida era alle porte.
Fui io a salire per primo sul ring, guardai gli spettatori e dopo un po' vidi mio padre, per la prima volta era felice per quello che facevo e di fianco a lui c'era mia madre, era seduta, con un'espressione malinconica ma capii subito perché fece così, mio papà di certo l'aveva costretta a venire.
Stavano per annunciare il mio sfidante, l'arbitro prese il microfono e disse
«Ed ecco a voi lo sfidante, costui viene dal Brasile, con il peso di 158 libbre, lui è..... POLLUCE!».
La folla era in delirio, lo conoscevano bene, era un astro nascente della boxe, dicevano che era invincibile nel pugilato, proprio come era descritto Polluce ma lo era solo di nome e sperai che non lo fosse anche di fatto.
Suonò il ding e la lotta iniziò.
Ci studiammo mentre ci giravamo attorno, mi arrivò subito un suo pugno, caspita se era veloce.
Alla fine del secondo round, io ero stanchissimo e lui altrettanto però aveva incassato molti più colpi di me e quindi era in svantaggio.
Mentre mi preparavo per il terzo round, posai lo sguardo sui miei genitori e nel mentre, mio padre gridò
«Fagliela vedere, ammazzalo di botte». Mentre mia madre aveva ancora lo sguardo fisso per terra, non voleva proprio vedermi.
A guardarla però mi rattristai pure io e da lì feci una scelta.. quella di riconoscere la mia vera natura.
Decisi letteralmente di subire tutti i colpi che mi avrebbe tirato, facendo finta di perdere perché, per un certo motivo, sentivo che me le meritavo.
Non mi importava se questo avrebbe portato mio padre ad odiarmi, tanto non mi considerava lo stesso già da prima.
Dentro di me pensai
«Credo di star facendo una cosa bellissima, sto dando la possibilità a questo ragazzo di vincere il suo primo incontro perché lui è proprio adatto a fare questo, io no».
Già lo sospettavo che mio padre non sarebbe venuto a farmi visita all'ospedale, mia madre invece era fiera di me, anche perché avevo deciso di riprendere in mano gli studi.
A scuola mi presero in giro perché avevo abbandonato la boxe, subito dopo una sconfitta.
La cosa non mi fece ne caldo né freddo, tanto non mi è mai importato delle opinioni degli stolti.
Io sono felice lo stesso perché meglio rinnegarsi subito dalle scelte sbagliate che diventare uno sconosciuto agli occhi di te stesso.

 

[Buzzwole1991]

8 minuti fa, The_Poisoner ha scritto:

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar 

 

 

Ecco qui la storia, spero vi piaccia 

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Mi ricordo quando, a scuola, ero il più intelligente della classe, ero quello che si definisce un secchione.
Invece ora sono in un ring, ad un incontro di boxe, a combattere contro uno sconosciuto che non mi ha fatto praticamente niente, va bene che lo faccio per soldi ma in teoria lo sto facendo soprattutto per la gioia di altri sconosciuti.
Mi ricordo anche che non ero solo un secchione ma anche un ragazzo rispettoso delle legge, delle regole e dell'etica.
Quando andavo alle superiori, nel tragitto tra casa mia e la biblioteca, c'erano sempre delle persone al parco.
Mente camminavo, gli osservavo perché trovavo interessante la mente umana e mi chiedevo sempre
«Ma perché l'uomo fa sempre cose scellerate?».
Una volta vidi persino una donna incinta che stava fumando, da quella scena pietosa, le andai subito incontro per fermarla.
«Signora ma che fa? Lo sa che la nicotina e il CATRAME che contengono le sigarette, possono nuocere alla salute del suo bambino?» E lei mi rispose.
«Senti ragazzino... Non mi rompere le scatole, già oggi al lavoro è stata una giornataccia, non ti ci mettere pure tu, chiaro?».
Dopo quella risposta degradante, gli sfilai la sigaretta dalla bocca e gliela schiacciai per terra.
Lei mi guardò malissimo mentre, all'improvviso, da dietro di me arrivò il marito che mi tirò uno spintone che mi fece volare via.
Un giorno però, precisamente il 13 Luglio dell'87, successe una cosa che cambiò completamente la mia vita.
Quella sera ci fu una festa in spiaggia, mio padre mi trascinò a forza, obbligandomi a parteciparvi perché odiava che stessi tutto il tempo attaccato ai libri.
Mi portò in AUTO e mi lasciò all'ingresso, andandosene via.
A quella festa c'era di tutto, da un CANTANTE folk a un casino di cibarie, mangiai soltanto un pezzo di carne che però era dura come la SUOLA di una scarpa e anche un pezzo di PASTICCIO di broccoli che però aveva la base carbonizzata.
Già dopo quello, volevo andarmene e decisi di ritornare a casa, facendomi una PASSEGGIATA.
Mentre camminavo, sentii il verso di un gatto, stava scappando perché tre imbecilli volevano calpestarli la coda, io gli chiesi di smetterla e loro, per tutta risposta, incominciarono a inseguire me per tirarmi calci.
Io non ero mai stato un tipo violento ma, dopo quella tortura mentale, mi fermai e mi voltai verso di loro con sguardo minaccioso e assestai un pugno in faccia a tutti quanti.
Quei tre, spaventati, scapparono via e io, come non mi ero mai sentito prima, provai una euforia immane nel tirare pugni e decisi, tutto d'un botto, di diventare un famoso pugile.
Mio padre, appreso della notizia, saltò dalla gioia e mi iscrisse subito in palestra, anche se mia madre non era d'accordo.
Mi allenai con un certo Mark, prima a formarmi la massa muscolare e poi a fare esercizi per rinforzare i colpi.
Mi ricordo che mi fece fare un'esercizio con un foglio di CARTA attaccato con lo scotch, proprio come nel film "Never Back Down 2".
Dopodiché, pensai a trovarmi, come tutti i pugili, il mio nome d'arte.
Dopo mezz'ora a girare sulla sedia per trovare l'ispirazione, non mi era ancora venuto in mente niente ma poi mi voltai e vidi, appeso al muro della mia cameretta, il cartellone della tavola periodica e in quel momento mi venne il colpo di genio.
Visto che mi chiamo Anthony e la mia materia preferita è scienze, decisi di chiamarmi ANTIMONIO, con affianco il suo simbolo alchemico, che sarebbe un cerchio con una croce verso l'alto.
I mesi passarono e dopo quattro di allenamento, più gasato ed euforico che mai, decisi che ero pronto per un vero match.
Mark organizzò tutto e dopo due settimane, che trascorsi anche quelli in allenamento, la sfida era alle porte.
Fui io a salire per primo sul ring, guardai gli spettatori e dopo un po' vidi mio padre, per la prima volta era felice per quello che facevo e di fianco a lui c'era mia madre, era seduta, con un'espressione malinconica ma capii subito perché fece così, mio papà di certo l'aveva costretta a venire.
Stavano per annunciare il mio sfidante, l'arbitro prese il microfono e disse
«Ed ecco a voi lo sfidante, costui viene dal Brasile, con il peso di 158 libbre, lui è..... POLLUCE!».
La folla era in delirio, lo conoscevano bene, era un astro nascente della boxe, dicevano che era invincibile nel pugilato, proprio come era descritto Polluce ma lo era solo di nome e sperai che non lo fosse anche di fatto.
Suonò il ding e la lotta iniziò.
Ci studiammo mentre ci giravamo attorno, mi arrivò subito un suo pugno, caspita se era veloce.
Alla fine del secondo round, io ero stanchissimo e lui altrettanto però aveva incassato molti più colpi di me e quindi era in svantaggio.
Mentre mi preparavo per il terzo round, posai lo sguardo sui miei genitori e nel mentre, mio padre gridò
«Fagliela vedere, ammazzalo di botte». Mentre mia madre aveva ancora lo sguardo fisso per terra, non voleva proprio vedermi.
A guardarla però mi rattristai pure io e da lì feci una scelta.. quella di riconoscere la mia vera natura.
Decisi letteralmente di subire tutti i colpi che mi avrebbe tirato, facendo finta di perdere perché, per un certo motivo, sentivo che me le meritavo.
Non mi importava se questo avrebbe portato mio padre ad odiarmi, tanto non mi considerava lo stesso già da prima.
Dentro di me pensai
«Credo di star facendo una cosa bellissima, sto dando la possibilità a questo ragazzo di vincere il suo primo incontro perché lui è proprio adatto a fare questo, io no».
Già lo sospettavo che mio padre non sarebbe venuto a farmi visita all'ospedale, mia madre invece era fiera di me, anche perché avevo deciso di riprendere in mano gli studi.
A scuola mi presero in giro perché avevo abbandonato la boxe, subito dopo una sconfitta.
La cosa non mi fece ne caldo né freddo, tanto non mi è mai importato delle opinioni degli stolti.
Io sono felice lo stesso perché meglio rinnegarsi subito dalle scelte sbagliate che diventare uno sconosciuto agli occhi di te stesso.

Molto bella questa storia, mi piace il tuo stile 

 

[Visitatore]

6 minuti fa, Buzzwole1991 ha scritto:

 

Non c'è scritto niente 

 

Ah scusami, ho letto ora, grazie mille Capitano ✓.✓

Modificato 30 gennaio, 2021 da Visitatore

[Alemat]

11 minuti fa, The_Poisoner ha scritto:

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar 

 

 

Ecco qui la storia, spero vi piaccia 

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Mi ricordo quando, a scuola, ero il più intelligente della classe, ero quello che si definisce un secchione.
Invece ora sono in un ring, ad un incontro di boxe, a combattere contro uno sconosciuto che non mi ha fatto praticamente niente, va bene che lo faccio per soldi ma in teoria lo sto facendo soprattutto per la gioia di altri sconosciuti.
Mi ricordo anche che non ero solo un secchione ma anche un ragazzo rispettoso delle legge, delle regole e dell'etica.
Quando andavo alle superiori, nel tragitto tra casa mia e la biblioteca, c'erano sempre delle persone al parco.
Mente camminavo, gli osservavo perché trovavo interessante la mente umana e mi chiedevo sempre
«Ma perché l'uomo fa sempre cose scellerate?».
Una volta vidi persino una donna incinta che stava fumando, da quella scena pietosa, le andai subito incontro per fermarla.
«Signora ma che fa? Lo sa che la nicotina e il CATRAME che contengono le sigarette, possono nuocere alla salute del suo bambino?» E lei mi rispose.
«Senti ragazzino... Non mi rompere le scatole, già oggi al lavoro è stata una giornataccia, non ti ci mettere pure tu, chiaro?».
Dopo quella risposta degradante, gli sfilai la sigaretta dalla bocca e gliela schiacciai per terra.
Lei mi guardò malissimo mentre, all'improvviso, da dietro di me arrivò il marito che mi tirò uno spintone che mi fece volare via.
Un giorno però, precisamente il 13 Luglio dell'87, successe una cosa che cambiò completamente la mia vita.
Quella sera ci fu una festa in spiaggia, mio padre mi trascinò a forza, obbligandomi a parteciparvi perché odiava che stessi tutto il tempo attaccato ai libri.
Mi portò in AUTO e mi lasciò all'ingresso, andandosene via.
A quella festa c'era di tutto, da un CANTANTE folk a un casino di cibarie, mangiai soltanto un pezzo di carne che però era dura come la SUOLA di una scarpa e anche un pezzo di PASTICCIO di broccoli che però aveva la base carbonizzata.
Già dopo quello, volevo andarmene e decisi di ritornare a casa, facendomi una PASSEGGIATA.
Mentre camminavo, sentii il verso di un gatto, stava scappando perché tre imbecilli volevano calpestarli la coda, io gli chiesi di smetterla e loro, per tutta risposta, incominciarono a inseguire me per tirarmi calci.
Io non ero mai stato un tipo violento ma, dopo quella tortura mentale, mi fermai e mi voltai verso di loro con sguardo minaccioso e assestai un pugno in faccia a tutti quanti.
Quei tre, spaventati, scapparono via e io, come non mi ero mai sentito prima, provai una euforia immane nel tirare pugni e decisi, tutto d'un botto, di diventare un famoso pugile.
Mio padre, appreso della notizia, saltò dalla gioia e mi iscrisse subito in palestra, anche se mia madre non era d'accordo.
Mi allenai con un certo Mark, prima a formarmi la massa muscolare e poi a fare esercizi per rinforzare i colpi.
Mi ricordo che mi fece fare un'esercizio con un foglio di CARTA attaccato con lo scotch, proprio come nel film "Never Back Down 2".
Dopodiché, pensai a trovarmi, come tutti i pugili, il mio nome d'arte.
Dopo mezz'ora a girare sulla sedia per trovare l'ispirazione, non mi era ancora venuto in mente niente ma poi mi voltai e vidi, appeso al muro della mia cameretta, il cartellone della tavola periodica e in quel momento mi venne il colpo di genio.
Visto che mi chiamo Anthony e la mia materia preferita è scienze, decisi di chiamarmi ANTIMONIO, con affianco il suo simbolo alchemico, che sarebbe un cerchio con una croce verso l'alto.
I mesi passarono e dopo quattro di allenamento, più gasato ed euforico che mai, decisi che ero pronto per un vero match.
Mark organizzò tutto e dopo due settimane, che trascorsi anche quelli in allenamento, la sfida era alle porte.
Fui io a salire per primo sul ring, guardai gli spettatori e dopo un po' vidi mio padre, per la prima volta era felice per quello che facevo e di fianco a lui c'era mia madre, era seduta, con un'espressione malinconica ma capii subito perché fece così, mio papà di certo l'aveva costretta a venire.
Stavano per annunciare il mio sfidante, l'arbitro prese il microfono e disse
«Ed ecco a voi lo sfidante, costui viene dal Brasile, con il peso di 158 libbre, lui è..... POLLUCE!».
La folla era in delirio, lo conoscevano bene, era un astro nascente della boxe, dicevano che era invincibile nel pugilato, proprio come era descritto Polluce ma lo era solo di nome e sperai che non lo fosse anche di fatto.
Suonò il ding e la lotta iniziò.
Ci studiammo mentre ci giravamo attorno, mi arrivò subito un suo pugno, caspita se era veloce.
Alla fine del secondo round, io ero stanchissimo e lui altrettanto però aveva incassato molti più colpi di me e quindi era in svantaggio.
Mentre mi preparavo per il terzo round, posai lo sguardo sui miei genitori e nel mentre, mio padre gridò
«Fagliela vedere, ammazzalo di botte». Mentre mia madre aveva ancora lo sguardo fisso per terra, non voleva proprio vedermi.
A guardarla però mi rattristai pure io e da lì feci una scelta.. quella di riconoscere la mia vera natura.
Decisi letteralmente di subire tutti i colpi che mi avrebbe tirato, facendo finta di perdere perché, per un certo motivo, sentivo che me le meritavo.
Non mi importava se questo avrebbe portato mio padre ad odiarmi, tanto non mi considerava lo stesso già da prima.
Dentro di me pensai
«Credo di star facendo una cosa bellissima, sto dando la possibilità a questo ragazzo di vincere il suo primo incontro perché lui è proprio adatto a fare questo, io no».
Già lo sospettavo che mio padre non sarebbe venuto a farmi visita all'ospedale, mia madre invece era fiera di me, anche perché avevo deciso di riprendere in mano gli studi.
A scuola mi presero in giro perché avevo abbandonato la boxe, subito dopo una sconfitta.
La cosa non mi fece ne caldo né freddo, tanto non mi è mai importato delle opinioni degli stolti.
Io sono felice lo stesso perché meglio rinnegarsi subito dalle scelte sbagliate che diventare uno sconosciuto agli occhi di te stesso.

 

Bella storia, scritta molto bene, mi ha tenuto concentrato nella lettura dall'inizio alla fine. Il messaggio finale è molto importante, spesso i ragazzi (giovani ma anche meno giovani) fanno scelte solo per accontentare e farsi accettare da chi gli sta intorno e sacrificano quella che è la propria individualità...

Non riconoscersi in se stessi credo sia una cosa terribile...

Adesso, The_Poisoner ha scritto:

Non c'è scritto niente 

Ha scritto nella citazione, in fondo XD

[Quasar]

Complimenti, anche perché creare una storia sulla boxe è abbastanza originale; bello pure il messaggio!

[Visitatore]

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar 

 

STOP ALLE PAROLE!

Le parole per la prossima storia sono:

 

- CARAMELLE

- MAGLIETTA

- CELLULARE

- CONTRATTO (accordo firmato)

- CHIAVISTELLO

- TRIPLICE

- PEDISSEQUO

- DIZIONE

- GOZZOVAGLIA

- RANA

- ARTE

- FEDERA (cuscino)

 

 

P.S. se potete, scrivetemi le 3 parole per la prossima storia  

[Buzzwole1991]

1 minuto fa, The_Poisoner ha scritto:

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar 

 

STOP ALLE PAROLE!

Le parole per la prossima storia sono:

 

- CARAMELLE

- MAGLIETTA

- CELLULARE

- CONTRATTO (accordo firmato)

- CHIAVISTELLO

- TRIPLICE

- PEDISSEQUO

- DIZIONE

- GOZZOVAGLIA

- RANA

- ARTE

- FEDERA (cuscino)

 

 

P.S. se potete, scrivetemi le 3 parole per la prossima storia  

PANORAMA

PENNA

AMICO

[SilverApricot]

Arnica

Bitume

Cisterna

[Alemat]

Nutrimento 

Stimolo

Tonsille

[Quasar]

Lapalissiano

Arzigogolato

Mitomane

[evilespeon]

On 30/1/2021 at 19:57, The_Poisoner ha scritto:

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar 

 

 

Ecco qui la storia, spero vi piaccia 

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Mi ricordo quando, a scuola, ero il più intelligente della classe, ero quello che si definisce un secchione.
Invece ora sono in un ring, ad un incontro di boxe, a combattere contro uno sconosciuto che non mi ha fatto praticamente niente, va bene che lo faccio per soldi ma in teoria lo sto facendo soprattutto per la gioia di altri sconosciuti.
Mi ricordo anche che non ero solo un secchione ma anche un ragazzo rispettoso delle legge, delle regole e dell'etica.
Quando andavo alle superiori, nel tragitto tra casa mia e la biblioteca, c'erano sempre delle persone al parco.
Mente camminavo, gli osservavo perché trovavo interessante la mente umana e mi chiedevo sempre
«Ma perché l'uomo fa sempre cose scellerate?».
Una volta vidi persino una donna incinta che stava fumando, da quella scena pietosa, le andai subito incontro per fermarla.
«Signora ma che fa? Lo sa che la nicotina e il CATRAME che contengono le sigarette, possono nuocere alla salute del suo bambino?» E lei mi rispose.
«Senti ragazzino... Non mi rompere le scatole, già oggi al lavoro è stata una giornataccia, non ti ci mettere pure tu, chiaro?».
Dopo quella risposta degradante, gli sfilai la sigaretta dalla bocca e gliela schiacciai per terra.
Lei mi guardò malissimo mentre, all'improvviso, da dietro di me arrivò il marito che mi tirò uno spintone che mi fece volare via.
Un giorno però, precisamente il 13 Luglio dell'87, successe una cosa che cambiò completamente la mia vita.
Quella sera ci fu una festa in spiaggia, mio padre mi trascinò a forza, obbligandomi a parteciparvi perché odiava che stessi tutto il tempo attaccato ai libri.
Mi portò in AUTO e mi lasciò all'ingresso, andandosene via.
A quella festa c'era di tutto, da un CANTANTE folk a un casino di cibarie, mangiai soltanto un pezzo di carne che però era dura come la SUOLA di una scarpa e anche un pezzo di PASTICCIO di broccoli che però aveva la base carbonizzata.
Già dopo quello, volevo andarmene e decisi di ritornare a casa, facendomi una PASSEGGIATA.
Mentre camminavo, sentii il verso di un gatto, stava scappando perché tre imbecilli volevano calpestarli la coda, io gli chiesi di smetterla e loro, per tutta risposta, incominciarono a inseguire me per tirarmi calci.
Io non ero mai stato un tipo violento ma, dopo quella tortura mentale, mi fermai e mi voltai verso di loro con sguardo minaccioso e assestai un pugno in faccia a tutti quanti.
Quei tre, spaventati, scapparono via e io, come non mi ero mai sentito prima, provai una euforia immane nel tirare pugni e decisi, tutto d'un botto, di diventare un famoso pugile.
Mio padre, appreso della notizia, saltò dalla gioia e mi iscrisse subito in palestra, anche se mia madre non era d'accordo.
Mi allenai con un certo Mark, prima a formarmi la massa muscolare e poi a fare esercizi per rinforzare i colpi.
Mi ricordo che mi fece fare un'esercizio con un foglio di CARTA attaccato con lo scotch, proprio come nel film "Never Back Down 2".
Dopodiché, pensai a trovarmi, come tutti i pugili, il mio nome d'arte.
Dopo mezz'ora a girare sulla sedia per trovare l'ispirazione, non mi era ancora venuto in mente niente ma poi mi voltai e vidi, appeso al muro della mia cameretta, il cartellone della tavola periodica e in quel momento mi venne il colpo di genio.
Visto che mi chiamo Anthony e la mia materia preferita è scienze, decisi di chiamarmi ANTIMONIO, con affianco il suo simbolo alchemico, che sarebbe un cerchio con una croce verso l'alto.
I mesi passarono e dopo quattro di allenamento, più gasato ed euforico che mai, decisi che ero pronto per un vero match.
Mark organizzò tutto e dopo due settimane, che trascorsi anche quelli in allenamento, la sfida era alle porte.
Fui io a salire per primo sul ring, guardai gli spettatori e dopo un po' vidi mio padre, per la prima volta era felice per quello che facevo e di fianco a lui c'era mia madre, era seduta, con un'espressione malinconica ma capii subito perché fece così, mio papà di certo l'aveva costretta a venire.
Stavano per annunciare il mio sfidante, l'arbitro prese il microfono e disse
«Ed ecco a voi lo sfidante, costui viene dal Brasile, con il peso di 158 libbre, lui è..... POLLUCE!».
La folla era in delirio, lo conoscevano bene, era un astro nascente della boxe, dicevano che era invincibile nel pugilato, proprio come era descritto Polluce ma lo era solo di nome e sperai che non lo fosse anche di fatto.
Suonò il ding e la lotta iniziò.
Ci studiammo mentre ci giravamo attorno, mi arrivò subito un suo pugno, caspita se era veloce.
Alla fine del secondo round, io ero stanchissimo e lui altrettanto però aveva incassato molti più colpi di me e quindi era in svantaggio.
Mentre mi preparavo per il terzo round, posai lo sguardo sui miei genitori e nel mentre, mio padre gridò
«Fagliela vedere, ammazzalo di botte». Mentre mia madre aveva ancora lo sguardo fisso per terra, non voleva proprio vedermi.
A guardarla però mi rattristai pure io e da lì feci una scelta.. quella di riconoscere la mia vera natura.
Decisi letteralmente di subire tutti i colpi che mi avrebbe tirato, facendo finta di perdere perché, per un certo motivo, sentivo che me le meritavo.
Non mi importava se questo avrebbe portato mio padre ad odiarmi, tanto non mi considerava lo stesso già da prima.
Dentro di me pensai
«Credo di star facendo una cosa bellissima, sto dando la possibilità a questo ragazzo di vincere il suo primo incontro perché lui è proprio adatto a fare questo, io no».
Già lo sospettavo che mio padre non sarebbe venuto a farmi visita all'ospedale, mia madre invece era fiera di me, anche perché avevo deciso di riprendere in mano gli studi.
A scuola mi presero in giro perché avevo abbandonato la boxe, subito dopo una sconfitta.
La cosa non mi fece ne caldo né freddo, tanto non mi è mai importato delle opinioni degli stolti.
Io sono felice lo stesso perché meglio rinnegarsi subito dalle scelte sbagliate che diventare uno sconosciuto agli occhi di te stesso.

 

Che bella questa storia,non bisogna mai cedere alle pressioni degli altri...è sempre meglio seguire la propria natura e rimanere fedeli a se stessi fregandosene di chi ci giudica, solo cosi si sarà davvero felici

Tanto di cappello per aver usato la parola antimonio XD 

[Visitatore]

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar 

 

Mi dispiace molto ragazzi ma domani non uscirà la storia.

Questa settimana sono stato super impegnato.

Al lavoro, compreso oggi, ho fatto sempre straordinari di 2 o 3 ore, è venuto a stare da me mio cugino con annessa fidanzata e animali domestici perché sta ristrutturando il bagno e ci vogliono 3 giorni, e quindi è venuto a stare da me per 3 giorni per utilizzarlo.

La storia invece ho iniziato a idearla e scriverla ma ad oggi ho scritto solo mezza pagina.. 'ca vacca

Quindi sarà posticipata a sabato prossimo.

Mi scuso ancora.

 

 

Comunque, tanto per mettervi curiosità, la storia sarà ambientata in un Park a tema '900 dove succederanno cose "horror"

[Alemat]

Adesso, The_Poisoner ha scritto:

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar 

 

Mi dispiace molto ragazzi ma domani non uscirà la storia.

Questa settimana sono stato super impegnato.

Al lavoro, compreso oggi, ho fatto sempre straordinari di 2 o 3 ore, è venuto a stare da me mio cugino con annessa fidanzata e animali domestici perché sta ristrutturando il bagno e ci vogliono 3 giorni, e quindi è venuto a stare da me per 3 giorni per utilizzarlo.

La storia invece ho iniziato a idearla e scriverla ma ad oggi ho scritto solo mezza pagina.. 'ca vacca

Quindi sarà posticipata a sabato prossimo.

Mi scuso ancora.

 

 

Comunque, tanto per mettervi curiosità, la storia sarà ambientata in un Park a tema '900 dove succederanno cose "horror"

Come al solito non fartene un cruccio aspetteremo quando sarà pronta sabato prossimo, non c'è bisogno di scusarsi 

Spoiler

Risposta da villain così @evilespeon non sottolinea la cosa:

"Tsk...sempre scuse poco credibili..." XD

 

[Visitatore]

2 minuti fa, Alemat ha scritto:

Come al solito non fartene un cruccio

Sì, lo so Ale ma a me la cosa dispiace perché di solito sono un tipo ordinario e rispettoso

[Alemat]

Adesso, The_Poisoner ha scritto:

Sì, lo so Ale ma a me la cosa dispiace perché di solito sono un tipo ordinario e rispettoso

Tranquillo ti capisco perché pure io quando fisso una deadline mi sento male se non riesco a rispettarla... però non preoccuparti hai tutto il supporto da parte nostra

[Buzzwole1991]

50 minuti fa, The_Poisoner ha scritto:

@evilespeon @ChristmasGhost @SilverApricot @SparkSurfer @Alemat @Riolu007 @Luigi06 @MoonlightUmbreon @InseKtart @Buzzwole1991 @Quasar 

 

Mi dispiace molto ragazzi ma domani non uscirà la storia.

Questa settimana sono stato super impegnato.

Al lavoro, compreso oggi, ho fatto sempre straordinari di 2 o 3 ore, è venuto a stare da me mio cugino con annessa fidanzata e animali domestici perché sta ristrutturando il bagno e ci vogliono 3 giorni, e quindi è venuto a stare da me per 3 giorni per utilizzarlo.

La storia invece ho iniziato a idearla e scriverla ma ad oggi ho scritto solo mezza pagina.. 'ca vacca

Quindi sarà posticipata a sabato prossimo.

Mi scuso ancora.

 

 

Comunque, tanto per mettervi curiosità, la storia sarà ambientata in un Park a tema '900 dove succederanno cose "horror"

Ecco, hai detto horror e adesso non vedo l'ora di leggerla xD

[Quasar]

Non preoccuparti!