Ansia

[Francy]

Di solito a quest'ora della notte mi sorgono tanti stimoli per cose di cui non parlerei mai e poi mai, soprattutto personali. Per dire, qualche giorno fa alle 4 del mattino su Instagram postai una foto in cui sorrido, che è la mia più grande paranoia in assoluto, e in questo momento particolare sento che buttare fuori tutto quello che sento possa solo che fare bene. 

Qual era il problema? Il luogo in cui farlo. Piuttosto difficile trovare qualcuno con cui parlare assiduamente a quest'ora, quindi perché non usare il Forum?

 

Titolo piuttosto eloquente.

 

Sto vivendo in particolare un periodo in cui ne sono sopraffatto completamente, per il più banale dei motivi: la scuola.

"Che sarà mai, ci tornassi io a scuola". Vero. Probabilmente sarà anche ciò che dirò io (SE DIO VUOLE) fra qualche mese al primo scemino di turno che si caga addosso per un compito di matematica o per un'interrogazione di arte. Eppure adesso quello sono io. 

Partendo coi giusti presupposti, in poche parole non ce la faccio più; voglio arrivare a giugno quanto prima possibile per capire se sarò in grado di sostenere sto fatidico esame. Qual è il problema? Mi devasta proprio per questo, l'insicurezza di arrivarci bene e, soprattutto, di arrivarci.

Perché chiariamoci, non sono uno a cui la scuola va a genio (esistono?), soprattutto se penso al fatto che il mio futuro dipenderà prettamente da quanto ho studiato bene Courbet o Manet in 3 mesi, che per carità, sicuramente interessante per chi lo trova utile, ma non per chi ha ambizioni completamente opposte. E qui si ritorna al solito discorso, che la scuola insegna tante cose che nell'atto pratico servono a poco ecc ecc. Ma non è assolutamente questo il punto del discorso.

 

Il punto del discorso è che so che, anche impegnandomi, in questi 5 mesi rimanenti avrò comunque difficoltà immense in determinati ambiti e temo, senza troppi giri di parole, che questo mi impedirà di essere ammesso all'esame. Paranoie, forse, magari sì. Forse è solo presa coscienza delle mie capacità di affrontare e di gestire le cose: non so organizzarmi, non mi piace studiare, mi passa la voglia di fare qualsiasi cosa e ogni giorno lo vivo pensando all'ansia del giorno dopo. Tutto questo è fottutamente opprimente, e pensare che mancano ancora 6 mesi mi spaventa e mi spaventa tanto. "6 mesi non sono nulla", vero.

Intanto vanno comunque vissuti e affrontati.

E so già che sarà orrendo per quella cosa che sta in cima al topic. Perché già di mio sono una persona estremamente paranoica, ansiosa e che si crea problemi per tutto. Forse questo riesco a gestirlo solamente nei momenti in cui faccio davvero qualcosa che mi piace o nei momenti in cui ne parlo con qualcuno, però è una sensazione che dura poco. Passeggera e fievole, perché se ripenso a ciò che dovrà venire e a ciò che sarà tutto torna come prima.

 

Non so che fare né come farlo. 

[evilespeon]

15 minuti fa, Francy ha scritto:

Di solito a quest'ora della notte mi sorgono tanti stimoli per cose di cui non parlerei mai e poi mai, soprattutto personali. Per dire, qualche giorno fa alle 4 del mattino su Instagram postai una foto in cui sorrido, che è la mia più grande paranoia in assoluto, e in questo momento particolare sento che buttare fuori tutto quello che sento possa solo che fare bene. 

Qual era il problema? Il luogo in cui farlo. Piuttosto difficile trovare qualcuno con cui parlare assiduamente a quest'ora, quindi perché non usare il Forum?

 

Titolo piuttosto eloquente.

 

Sto vivendo in particolare un periodo in cui ne sono sopraffatto completamente, per il più banale dei motivi: la scuola.

"Che sarà mai, ci tornassi io a scuola". Vero. Probabilmente sarà anche ciò che dirò io (SE DIO VUOLE) fra qualche mese al primo scemino di turno che si caga addosso per un compito di matematica o per un'interrogazione di arte. Eppure adesso quello sono io. 

Partendo coi giusti presupposti, in poche parole non ce la faccio più; voglio arrivare a giugno quanto prima possibile per capire se sarò in grado di sostenere sto fatidico esame. Qual è il problema? Mi devasta proprio per questo, l'insicurezza di arrivarci bene e, soprattutto, di arrivarci.

Perché chiariamoci, non sono uno a cui la scuola va a genio (esistono?), soprattutto se penso al fatto che il mio futuro dipenderà prettamente da quanto ho studiato bene Courbet o Manet in 3 mesi, che per carità, sicuramente interessante per chi lo trova utile, ma non per chi ha ambizioni completamente opposte. E qui si ritorna al solito discorso, che la scuola insegna tante cose che nell'atto pratico servono a poco ecc ecc. Ma non è assolutamente questo il punto del discorso.

 

Il punto del discorso è che so che, anche impegnandomi, in questi 5 mesi rimanenti avrò comunque difficoltà immense in determinati ambiti e temo, senza troppi giri di parole, che questo mi impedirà di essere ammesso all'esame. Paranoie, forse, magari sì. Forse è solo presa coscienza delle mie capacità di affrontare e di gestire le cose: non so organizzarmi, non mi piace studiare, mi passa la voglia di fare qualsiasi cosa e ogni giorno lo vivo pensando all'ansia del giorno dopo. Tutto questo è fottutamente opprimente, e pensare che mancano ancora 6 mesi mi spaventa e mi spaventa tanto. "6 mesi non sono nulla", vero.

Intanto vanno comunque vissuti e affrontati.

E so già che sarà orrendo per quella cosa che sta in cima al topic. Perché già di mio sono una persona estremamente paranoica, ansiosa e che si crea problemi per tutto. Forse questo riesco a gestirlo solamente nei momenti in cui faccio davvero qualcosa che mi piace o nei momenti in cui ne parlo con qualcuno, però è una sensazione che dura poco. Passeggera e fievole, perché se ripenso a ciò che dovrà venire e a ciò che sarà tutto torna come prima.

 

Non so che fare né come farlo. 

Ti capisco anche io sono una persona ddcisamente ansiosa per tutto posso cercare di calmarmi di convincermi ma l'ansia rimane 

Avevo materie in cui trovavo difficoltà e avevo paura di non farcela per questobfaticavo il doppio o anche il triplo con l'ansia che comunque non bastava 

Npn sapevo organizzarmi manco io ,mi distraevo con tutto per studiare e dovevo leggere tipo la stessa frase tre volte prima che mi entrasse in testa...un frase figurati delle pagine intere 

Per esperienza mia però posso dirti che si devi fare uno sforzo ma senza esagerare non farti battere dall'ansia e non fare come facebo io che tentavo di fare anche il triplo di quanto potevo temendo non bastasse ...questo ti stanca solo e serve a poco l'ansia rimane e con la stanchezza lo studio va anche peggio 

Cerca di trovare un metodo di studio per te ideale non è facile lo so ma magari chiedi consigli ad amici o insegnanti su come studiare e trova un metodo adatto 

E ricorda che se c'è la forza di volontà di farcela anche solomper finire tutto ed andarsene andrà bene,sembra una scemenza ma se c'è qualcosa che ti spinge a finire tutto e riuscire serve a molto 

Non sono brava ad incitare e bon ti assicuro che al momento fatidico l'ansia sparirà ma proprio per questo prima di arrivare a quel momento cerca di sbarazzarti della sensazione d'ansia il più possibile, trova un metodo di studio che ti fa stare tranquillo e non pensare ora al futuro che agita solo di più pensa a cosa hai davanti 

Consigli inutili lo so non sono buona inmqueste cose ma ti assicuro che quando arriverai all'esame sarà molto piu semplice e meno stressante di quanto pensavi va sempre così 

Io posso solo dirti buona fortuna per tutto da ansiosa a mia volta e che magari troverai ora piccoli modi per ridurre l'ansia il piu possibile anche se so non è facile 

 

[Dangi]

Fra la scuola italiana fa oggettivamente schifo per mille motivi (bullismo, menefreghismo generale, mancanza di stimoli, programmi stantii…) e chi dice di essersi sempre trovato bene è un idiota, mente o è stato MOOOLTO fortunato… Ti manca poco, il diploma non è difficile (se sei arrivato fin qui i prof sono i primi a volerti mandar via, soprattutto se non hai mai cambiato scuola*) e una volta preso il mio consiglio è di fare quello che vuoi. Non scherzo, vuoi lavorare (per toglierti qualche soddisfazione)? Inizia anche se di primo impatto ti fa schifo, vuoi studiare ancora (magari per far contenti i tuoi)? Fai qualcosa il più vicino possibile a ció che ti piace, vuoi dedicarti del tutto ai tuoi hobby? Fallo senza sentirti in colpa, so cosa si prova a vivere dietro alle aspettative altrui ma dopo un po’ non ce la farai più e capirai che è ora di pensare davvero a te stesso perchè HAI TEMPO PER FARE CIÓ CHE VUOI E QUANDO VUOI! Molla i social, esci di più e vedrai che la società non ti starà col fiato sul collo come vuole farti credere 

[TheDarkCharizard]

Le insicurezze sono normali,ma sinceramente più che da te vengono proprio dal sistema scolastico in generale.

Questa fissa di dover andare bene a tutti i costi viene dal fatto che il sistema scolastico vuole dare ogni nozione possibile a ogni studente senza però poi sapere quanto rimane loro in termini di skill, ma anche mera conoscenza.
Ho tantissimi amici ed altri esempi di persone che sono usciti con 60 al Diploma e ora viaggiano con medie di 29/30 all’università e altri che andavano bene che neanche sono risuciti a passare l’esame d’ammissione.

In sintesi non farti influenzare troppo dai tuoi risultati, devi cercare di vivere più nel presente perché la vita migliore non è quella piena di successi,ma è una senza rimpianti e se darai il massimo in quel che fai nessuno potrà biasimarti per il risultato; nemmeno te stesso.

[Francy]

Ringrazio tutti quanti per le risposte, fa sempre bene osservare le cose anche da altri punti di vista.

 

Nel primo post ho esposto la mia situazione in particolare, ma non a caso il titolo è generico, per cui chiunque sarà libero di esprimere la propria opinione in merito anche e soprattutto parlando per esperienza personale

Ho notato solo in questi giorni che un topic del genere mancava e credo che in qualche modo sfogarsi o comunque condividere ciò che si pensa con qualcuno, possa aiutare. Di certo non risolve completamente la situazione, ma un minimo di supporto lo dà…

[Celes]

Questa è una notizia dell'ultima ora 

Spoiler

Perchè è una notizia Ansia.

 

Spoiler

Vabbè raga, volevo sdrammatizzare un pò XD 

Spero di aver strappato un sorriso 

Spoiler

Comunque l'ansia ce l'hanno un pò tutti, è normale. Chi piú, chi meno. E limitata ad un ambito preciso o situazione in cui ci si ritrova durante la propria vita o in piú ambiti/situazioni. L'importante è non farsi sopraffare mai dall'ansia e controllarla e soprattutto che non sia cronica. 

Bisogna stare sempre tranquilli

 

 

[Leio99]

A scuola non ho mai avuto troppa ansia. Tutt'ora mi capita che prima di un'esame o un qualcosa che mi spaventa, ho abbastanza ansia, ma quando arrivo al momento "fatidico" va via quasi completamente, e capisco che sono tutte ansie interne che mi sono creato io per aspettative che sento di dover rispettare.

Ultimamente, però, mi è capitato un altro tipo di ansia, per cui ho anche pianto (per la prima volta in vita mia, nel senso che mi capita per ben altre cose di solito). In sostanza ho avuto paura del futuro, perché mi trovo con un lavoro che mi piace, ma che non riesce più a darmi stimoli, e in generale non riesco più a trovare stimolo in nient'altro. Probabilmente è solo un periodo, perché non sono mai stato così.

Ciò è legato anche ad obblighi familiari che mi si sono creati dal momento che lavoro. Immagino che sia normale per tutti aiutare in famiglia quando si guadagnano i primi soldi, anche per "ricambiare" un po' il fatto che abbiamo vissuto a gratis sulle spalle dei nostri genitori, ma in questo modo sono diventato io la "colonna portante" della famiglia (per via di alcune difficoltà), e questo implicitamente mi impedisce di, magari (se volessi, un giorno), cambiare lavoro, mettere da parte i soldi per vivere da solo, quando riuscirò e tante altre cose che per ora devo mettere in pausa.

 

Sulla scuola non ho molti consigli da darti, perché ne sono uscito veramente per una serie di fortune che ho avuto, e gli studi che ho fatto in seguito riguardavano ciò che mi piace, cioè la programmazione, e non ho mai avuto bisogno di studiare in sostanza

[Quasar]

Per prima cosa, credo che sia normale sentirsi così alla tua età e, soprattutto, in un periodo incerto e stressante come questo.

 

La maturità, dal punto di vista della difficoltà, è molto sopravvalutata, a parer mio. Ormai l'esame di stato gioca solo un ruolo simbolico "di passaggio". Il voto non è sempre così importante (da quanto ne so né nel mondo del lavoro né all'università, salvo casi particolari).

 

Per quanto riguarda la "bocciatura", perché pensi di non arrivarci? Assenze? Materie sotto il 6? Nel peggiore dei casi, puoi accedere all'esame anche con delle materie insufficienti in pagella, il regolamento è stato modificato un paio d'anni fa, se non ricordo male. Mal che vada non uscirai con un voto altissimo, ma riuscirai comunque a diplomarti.

 

Con questo, ovviamente, non ti sto invitando a non studiare più xD. Cerca solo di prenderla, se possibile, un po' più alla leggera. So benissimo che è facile a dirsi, ma difficile a farsi. E probabilmente ci stai già provando.

 

In ogni caso, prova a parlare dei tuoi timori con un docente di cui ti puoi fidare, vedrai che sarà in grado di tranquillizzarti. Un'altra opzione che mi viene in mente è lo sportello per ricevere assistenza psicologica. Se non erro ogni scuola dovrebbe offrirne uno gratuitamente. Non l'ho mai provato, ma so di certo che non c'è nulla di cui vergognarsi nel chiedere questo tipo di aiuto.

 

EDIT: dimenticavo... Se riesci, prenditi una pausa. Forse hai bisogno proprio di questo: un periodo in cui liberare la mente e riprenderti dallo stress e dalla pressione scolastica.

 

Non so se il mio messaggio sia stato d'aiuto, mi sembra di aver fatto una lista . Spero inoltre di aver compreso bene i tuoi dubbi. In ogni caso, in bocca al lupo per i prossimi mesi! So che è dura; l'unico modo per farcela è andare avanti, non ci sono altre direzioni. Coraggio!

[Victini]

Magari non sarà d'aiuto, ma provo a darti il parere di una persona che nella tua situazione ci è dentro in pieno. Io sono caratterialmente molto tranquilla, anche se di ansia ne ho sperimentata parecchia e continuerò a farlo. Perchè qui appunto è una questione di carattere. L'ansia l'abbiamo tutti, chi più chi meno, e ognuno la gestisce a suo modo. Il mio carattere in questi casi mi viene in aiuto e mi fa tirare fuori quel lato che definirlo "menefreghista" è troppo, ma rende l'idea. Per mia fortuna riesco a prendere le cose con il giusto mix di "paura" che ti spinge a dare il massimo, e allo stesso tempo di ottimismo. Perchè non sarà un voto in pagella a marchiarti a vita. L'importante, secondo me, è dare sempre il massimo per non avere rimpianti. Se arriverai all'esame pensando di aver studiato come meglio non potevi e non lo passerai, sarai sicuro di aver dato tutto te stesso e ti servirà solo un altro tentativo (e un pizzico di fortuna, in certi casi). Ma la cosa peggiore è avere per sempre il rimpianto di non aver fatto sul serio. 

 

Parlando di ansia a scuola, credo che sarà uno dei problemi più gravi da affrontare nei prossimi anni. Tutta la mia classe, me compresa, si lamenta di essere soggetta ad ansia per ogni minima cosa. Dalla domandina innoqua a inizio lezione alle verifiche vere e proprie. Non sono rari nemmeno attacchi di panico. Anche la scuola si è attivata con un sondaggio per gli studenti, quindi vuol dire che il problema non è poi così ristretto. La causa è probabilmente l'intero sistema scolastico italiano e se continua così, nei prossimi anni ci sarà da discutere.

[IcyFlame]

Primo, spero che non ti penta di quello che hai scritto ieri notte. Perché può capitare 

 

Non saprei benissimo cosa dirti perché la situazione è abbastanza lontana da quella che ho vissuto io.

Secondo me la scuola, così com'è strutturata oggi, non insegna, ma insegna un "modo per imparare" per il futuro. Sappiamo tutti che le cose che si studiano si dimenticano subito dopo. (A me succede ancora all'università...). Il metodo però non è efficace per tutti. 

Come hai detto tu forse sono solo paranoie. Se però hai paura di non riuscire a passare e quindi cerchi soluzioni "pratiche" secondo me studiare con un'altra persona può aiutare molto. Ti può spingere ad essere più ancorato ai libri invece che fare altro.

Comunque è importante anche come ti poni. Se vivi con l'ansia di non riuscire a superare l'anno diventa tutto più difficile... magari una seconda persona può aiutarti anche con questo. Pensa piuttosto che mancano solo 5 mesi e poi sei libero. Un sacco di miei compagni, anche bravi, a Gennaio erano stanchi ed è normale non voler più studiare dopo anni e anni. Però secondo me è meglio viverla al contrario e serenamente (questo non vuol dire non fare nulla, ma rimanere ancorato al proprio scopo), tanto manca pochissimo, vale la pena fare del proprio meglio esattamente perché è la fine.

Se poi non andasse come vuoi, sarebbe un po' mortificante. Non si può negare. Ma ci sono tantissime persone che rimangono "indietro" di anni, magari non al liceo ma all'università. Persone che non danno esami oppure che non superano un test di ammissione. Alla fine si ha veramente un sacco di tempo per recuperare e bisogna imparare a non tenere troppo conto dei giudizi degli altri, perché quelli veramente possono bloccare e far peggiorare la situazione.

 

Per l'ansia... dirò una cosa ovvia forse... dormire di più fa veramente bene. Capisco che è un ciclo vizioso di ansia->insonnia->ansia, però bisogna uscirne. La notte di solito porta brutti pensieri purtroppo. Ma svegliarsi senza essere stanchi migliora anche la mente. Invece che parlare di queste cose alle tre di notte fallo alle tre di pomeriggio!

Comunque è normale preoccuparsi del futuro. Penso che lo facciano tutti, chi più e chi meno, e lo nascondino per non ammorbare gli altri (e per i loro giudizi, di nuovo). Pensa a ciò che vuoi fare e piano piano un obiettivo lo raggiungerai. Forse ancora non sei sicuro. Anche questo è comune. Però è inutile pensare a un'eventualità che non si è ancora avverata, no? 

[naoniancitytales]

16 ore fa, Francy ha scritto:

Di solito a quest'ora della notte mi sorgono tanti stimoli per cose di cui non parlerei mai e poi mai, soprattutto personali. Per dire, qualche giorno fa alle 4 del mattino su Instagram postai una foto in cui sorrido, che è la mia più grande paranoia in assoluto, e in questo momento particolare sento che buttare fuori tutto quello che sento possa solo che fare bene. 

Qual era il problema? Il luogo in cui farlo. Piuttosto difficile trovare qualcuno con cui parlare assiduamente a quest'ora, quindi perché non usare il Forum?

 

Titolo piuttosto eloquente.

 

Sto vivendo in particolare un periodo in cui ne sono sopraffatto completamente, per il più banale dei motivi: la scuola.

"Che sarà mai, ci tornassi io a scuola". Vero. Probabilmente sarà anche ciò che dirò io (SE DIO VUOLE) fra qualche mese al primo scemino di turno che si caga addosso per un compito di matematica o per un'interrogazione di arte. Eppure adesso quello sono io. 

Partendo coi giusti presupposti, in poche parole non ce la faccio più; voglio arrivare a giugno quanto prima possibile per capire se sarò in grado di sostenere sto fatidico esame. Qual è il problema? Mi devasta proprio per questo, l'insicurezza di arrivarci bene e, soprattutto, di arrivarci.

Perché chiariamoci, non sono uno a cui la scuola va a genio (esistono?), soprattutto se penso al fatto che il mio futuro dipenderà prettamente da quanto ho studiato bene Courbet o Manet in 3 mesi, che per carità, sicuramente interessante per chi lo trova utile, ma non per chi ha ambizioni completamente opposte. E qui si ritorna al solito discorso, che la scuola insegna tante cose che nell'atto pratico servono a poco ecc ecc. Ma non è assolutamente questo il punto del discorso.

 

Il punto del discorso è che so che, anche impegnandomi, in questi 5 mesi rimanenti avrò comunque difficoltà immense in determinati ambiti e temo, senza troppi giri di parole, che questo mi impedirà di essere ammesso all'esame. Paranoie, forse, magari sì. Forse è solo presa coscienza delle mie capacità di affrontare e di gestire le cose: non so organizzarmi, non mi piace studiare, mi passa la voglia di fare qualsiasi cosa e ogni giorno lo vivo pensando all'ansia del giorno dopo. Tutto questo è fottutamente opprimente, e pensare che mancano ancora 6 mesi mi spaventa e mi spaventa tanto. "6 mesi non sono nulla", vero.

Intanto vanno comunque vissuti e affrontati.

E so già che sarà orrendo per quella cosa che sta in cima al topic. Perché già di mio sono una persona estremamente paranoica, ansiosa e che si crea problemi per tutto. Forse questo riesco a gestirlo solamente nei momenti in cui faccio davvero qualcosa che mi piace o nei momenti in cui ne parlo con qualcuno, però è una sensazione che dura poco. Passeggera e fievole, perché se ripenso a ciò che dovrà venire e a ciò che sarà tutto torna come prima.

 

Non so che fare né come farlo. 

allora, io la maturità l'ho fatta 10 anni fa... e leggendo le tue parole mi ci ritrovo un sacco.

Chiarisco che le superiori sono state bellissime...per i primi tre anni, poi, gli ultimi due anni, complice l'ansia, un certo prof e il non poter sfogarmi con il teatro (è un ottimo anti-ansia), la situazione è stata, in certi casi, nera.

Con i compagni e con molti prof mi sono trovata bene comunque, anche se non mi sono rimaste grandi amicizie (tranne alcune ragazze che tutt'ora contatto con piacere, e ho anche nostalgia del mio "amiconemico" con cui ci prendevamo in giro amichevolmente).

I problemi sono stati... la prof di matematica e fisica, una persona con cui non si riusciva a dialogare (lei è siciliana, io sono mezza friulana e mezza siciliana, quindi capisco il modo di comunicare più rumoroso di alcune signore anziane di quella regione), non riusciva a spiegarci niente... e i voti erano bassi... poi il prof di italiano e "latino" (non lo spiegava per niente...) che era impegnato a voler salire di ruolo...e, beh, lo ha fatto, ha ottenuto il suo risultato.

Con quel prof non riuscivo proprio ad andare d'accordo, avevo i polmoni pieni di ansia, facevo fatica a dormire di notte e avevo paure irrazionali (di non riuscire a finire la scuola, di entrare in cattivi giri - io che non ho mai fumato e che ho bevuto pochissimo-. 

Tuttavia, non ce lo abbiamo avuto di commissione alla maturità e non è neanche venuto con noi all'ultima gita scolastica (in cui mi ero dichiarata a un ragazzo che mi piaceva da pazzi, e che non ricambiava).

A parte queste sfighe, in classe c'era...competizione tra alcune ragazze (io me ne sono sempre fregata altamente, mi bastava la media del sette e mezzo - molto bene in lingue inglese, francese, greco e "latinopermododidire", bene nelle altre e in alcuni esercizi ginnici e maluccio in quelle scientifiche e in certi esercizi ginnici). Ma la cosa buona è che io comunque non ho mai litigato con le mie compagne, e, altra cosa molto positiva, il mio compleanno è a dicembre...

volevo organizzare la cena di maturità, quando una mia compagna (con cui mi trovavo spesso molto bene) propone: "Mmm... ho voglia di polletto...andiamo in Pedemontana?" e così, il giorno dopo il mio compleanno, io e i miei compagni (tranne due che mancavano per motivi logistici), abbiamo festeggiato il mio compleanno tutti insieme in questo locale pazzo dove si buttavano a terra i gusci d'arachidi.

Quindi capisco questi sentimenti benissimo, la scuola purtroppo è modellata in maniera troppo uniforme e non dà spazio alla salute mentale dei ragazzi quanto dovrebbe.

Ci sono anche ottimi prof con cui è uno spasso dialogare, anche a distanza di anni, ma basta un'erba marcia (di cui di solito anche i prof buoni sono a conoscenza, ma vige la par condicio che non possono parlarne) e il sistema si incrina.

Per quanto riguarda possibili lacune, ora sei a gennaio, quindi secondo me dovresti parlare con i prof e chiedere se si aspettano qualcosa di specifico, i margini di miglioramento. Non ho idea di cos'abbia comportato la dad, ma sono sicura che ci sia una materia che ti appassioni. E se non c'è, la scuola sarà stato sempre un posto in cui farsi le ossa... i voti scolastici alla fine sono solo numeri. 

Con questo ti spingo a dare il meglio, e di non reprimere le tue emozioni. Fai benissimo a parlarne.

Io mi sfogo facilmente.

Cerca di stare con i tuoi amici (anche qui sul forum), di farti ispirare dai prof che ammiri (o da altri adulti che fanno qualcosa di intrigante) e di provare anche di parlarne con adulti e seguire, se puoi, corsi di yoga o ascoltare anche video ASMR. La fantasia inoltre aiuta a distrarsi, io mi sono letta un sacco di fumetti Disney dei paperi in quel periodo, ma anche svariati libri di narrativa.

Magari cerca di evitare posti come instagram, che sono fatti apposta per suscitare reazioni negative nell'animo.

è tutto per ora.

 

 

 

[Francy]

Premessa: sto scrivendo questo post in after completo, sono sveglio dalle 12:00 del 9 gennaio... 40+ ore senza sonno sono un po' pesanti, sicuramente sarà mezzo illeggibile, ma vabbè, l'importante è capirsi.

 

Ho letto attentamente tutti i post che sono stati scritti. Non pensavo onestamente di ricevere tanti consigli del genere e in generale tante testimonianze sia da parte di chi, come me, vive quotidianamente quello che vivo anch'io e sia da parte di chi ha finito ormai da tanto tempo. Quindi grazie mille di cuore a tutti 

Ciò che mi ha fatto più piacere in assoluto è che nessuno comunque è stato timido a scrivere anche cose imo ben più che personali, e di questo sono davvero tanto contento.

In ogni caso, provo a rispondere soprattutto alle cose che più mi hanno colpito, perché è comunque un topic creato apposta per discutere dell'argomento e di come affrontarlo indipendentemente da ciò che ho esposto io nel primo post

 

13 ore fa, Leio99 ha scritto:

Ultimamente, però, mi è capitato un altro tipo di ansia, per cui ho anche pianto (per la prima volta in vita mia, nel senso che mi capita per ben altre cose di solito). In sostanza ho avuto paura del futuro, perché mi trovo con un lavoro che mi piace, ma che non riesce più a darmi stimoli, e in generale non riesco più a trovare stimolo in nient'altro. Probabilmente è solo un periodo, perché non sono mai stato così.

Ciò è legato anche ad obblighi familiari che mi si sono creati dal momento che lavoro. Immagino che sia normale per tutti aiutare in famiglia quando si guadagnano i primi soldi, anche per "ricambiare" un po' il fatto che abbiamo vissuto a gratis sulle spalle dei nostri genitori, ma in questo modo sono diventato io la "colonna portante" della famiglia (per via di alcune difficoltà), e questo implicitamente mi impedisce di, magari (se volessi, un giorno), cambiare lavoro, mettere da parte i soldi per vivere da solo, quando riuscirò e tante altre cose che per ora devo mettere in pausa.

Ho sottolineato il fatto che tu non riesca a trovare stimoli in nient'altro perché è capitato anche a me, spesso, e per quanto possa essere paranoico e ansioso so per certo che periodi del genere capitano a tutti anche un po' senza una ragione, sebbene le tue valide motivazioni per sentirti così le hai, e paiono anche piuttosto serie. Dire che è un periodo e che finirà non aiuta, penso che finché si vivono le cose - almeno, nel tuo caso - sia inutile star lì a provare a consolare qualcuno dicendo che tanto tutto finirà. Si sta vivendo un brutto periodo, è chiaro che in un modo o nell'altro finirà. Ciò non allieva comunque il malessere. 

In ogni caso, hai specificato che vergi in questa situazione per via di alcune difficoltà. Se si possono affrontare, è già qualcosa, no? Sarà sicuramente lunga e dura, e perdere gli stimoli non è d'aiuto. Riferendomi al mio malessere, se vado un minimo avanti con serenità è perché effettivamente so di essere stimolato per il fatto che manchi solo qualche mese e poi tutto finisce. A volte gli stimoli bisogna crearseli da soli e basta, e non è facile, purtroppo, ma neanche impossibile. Spero che davvero non siano difficoltà insormontabili. Sentirsi oppressi fa schifo.

 

12 ore fa, VictiniPika ha scritto:

Magari non sarà d'aiuto, ma provo a darti il parere di una persona che nella tua situazione ci è dentro in pieno. Io sono caratterialmente molto tranquilla, anche se di ansia ne ho sperimentata parecchia e continuerò a farlo. Perchè qui appunto è una questione di carattere. L'ansia l'abbiamo tutti, chi più chi meno, e ognuno la gestisce a suo modo. Il mio carattere in questi casi mi viene in aiuto e mi fa tirare fuori quel lato che definirlo "menefreghista" è troppo, ma rende l'idea. Per mia fortuna riesco a prendere le cose con il giusto mix di "paura" che ti spinge a dare il massimo, e allo stesso tempo di ottimismo. Perchè non sarà un voto in pagella a marchiarti a vita. L'importante, secondo me, è dare sempre il massimo per non avere rimpianti. Se arriverai all'esame pensando di aver studiato come meglio non potevi e non lo passerai, sarai sicuro di aver dato tutto te stesso e ti servirà solo un altro tentativo (e un pizzico di fortuna, in certi casi). Ma la cosa peggiore è avere per sempre il rimpianto di non aver fatto sul serio. 

Questo è un punto di vista a cui seriamente più mi sforzo di pensare e più mi torna difficile. Dovrei sfociare un attimino nel personale, ma tanto in questo topic ho già detto fin troppe cose personali... caratterialmente non è proprio un qualcosa che mi riesce. Ho purtroppo il difetto di farmi controllare dalle emozioni e da quello che sento e difatti mi faccio sopraffare dalla paura proprio perché non riesco a gestirla, dal momento che - inerente al mio caso - sento di dover affrontare qualcosa le cui aspettative da parte di chi deve giudicare sono troppo alte, e purtroppo pensando ciò posso sì tirar fuori tutto l'ottimismo del mondo, ma tutto torna poco dopo come prima. Proprio perché non è una cosa che riesco a gestire...

Te sei nella mia stessa situazione, e ora parlo proprio di ciò che accade a scuola in sé per sé, penso tu mi capisca benissimo se ti dico che ritrovarsi a fare dieci cose in una settimana, valutate e dalle quali indipendentemente da tutto passa comunque una gran parte del tuo futuro, ecco... puoi anche essere la persona più ottimista del mondo... e non dico non sia facile per alcuni, è solamente molto molto pesante, perché anche vivere una situazione del genere è già stressante di suo. Non è che l'ansia me la faccio venire io... oddio cioè un po' sì LOL, ma non di certo chi sta dall'altra parte contribuisce ad alleviarla (e per carità, ci sta, non è previsto nel loro mestiere).

Purtroppo su quanto il carattere influisca hai pienamente ragione perché oh è vero. C'è chi gestisce certe cose in maniera migliore di altri perché è fatto così di carattere. Io ho parecchie difficoltà proprio perché a una certa mi sale l'ansia e ci sto male, sia mentalmente che fisicamente. Non penso sia normale non vivere più le proprie giornate serenamente, come mi sveglio ogni mattina devo sentirmi oppresso per un sistema orrendo...

Se non altro sapere di non essere l'unico mi fa trovare un minimo la forza ahah. Per cui grazie mille. Ti comprendo appieno anche io

 

13 ore fa, Quasar ha scritto:

Per quanto riguarda la "bocciatura", perché pensi di non arrivarci? Assenze? Materie sotto il 6? Nel peggiore dei casi, puoi accedere all'esame anche con delle materie insufficienti in pagella, il regolamento è stato modificato un paio d'anni fa, se non ricordo male. Mal che vada non uscirai con un voto altissimo, ma riuscirai comunque a diplomarti.

 

In ogni caso, prova a parlare dei tuoi timori con un docente di cui ti puoi fidare, vedrai che sarà in grado di tranquillizzarti. Un'altra opzione che mi viene in mente è lo sportello per ricevere assistenza psicologica. Se non erro ogni scuola dovrebbe offrirne uno gratuitamente. Non l'ho mai provato, ma so di certo che non c'è nulla di cui vergognarsi nel chiedere questo tipo di aiuto.

Rispondo a queste due cose perché per il resto del tuo post non posso dire granché, se non un grande grazie perché comunque parole del genere fanno tanto ♥

 

Per quanto riguarda la "bocciatura" non è che penso di non arrivarci, cioè, so che c'è la possibilità ed è concreta, esiste, e voglio sperare che non mi succeda, ma tengo anche in conto di questa cosa... semplicemente so già che anche impegnandomi in determinati ambiti, mi torneranno comunque estremamente complicati e qui inizia a cascare l'asino, perché se avessi fatto qualcosa in più gli anni precedenti ora non mi troverei a questo punto, probabilmente. Parlo soprattutto di discipline linguistiche. 

Comunque, un anno l'ho perso. In prima all'ITIS. Troppi problemi sia in casa che in classe, uniti alla mia voglia di studiare sotto ai piedi. Non dico ora che non ho voglia di studiare, anzi, serve e a fine anno in qualche modo tocca arrivarci. So che però il carico delle cose sta diventando davvero troppo pesante e non credo di poter rispettare le aspettative per arrivare all'esame, questo sì. Confesso che il mio unico pensiero è arrivarci, poi il mezzo mi fa poca differenza, perché so già che a causa delle mie stupidissime ansie e paranoie non potrei comunque ambire al massimo. Pensiero già constatato, non riesco anche se mi impegno e ci sbatto la testa. E ho paura che questa cosa a chi di dovere non vada a genio.

 

Parlare coi docenti ammetto di averlo fatto in più occasioni... due docenti conoscono i miei problemi di ansia e di insonnia e mi hanno suggerito di rivolgermi a uno specialista, come si fa nella maggioranza dei casi, che è giustissimo. Una docente mi disse che comunque sia un incidente di percorso può capitare e di non farne un dramma se non si viene ammessi all'esame, cosa che onestamente non so come possa essere possibile perché o sarei un totale menefreghista oppure boh... l'altra mi tranquillizzò dicendo che c'è gente messa ben peggio e dovrebbe essere chi non fa nulla tutto il giorno a preoccuparsi, e non io.

 

Ho chiesto oggi alla coordinatrice di classe tutte le date e le informazioni riguardanti gli sportelli per ricevere assistenza da uno psicologo. Non mi vergogno ad ammettere che mi servirebbe e mi farebbe un gran comodo. Finché il mio problema rimane l'ansia legata alla scuola, preferisco poi parlarne direttamente con uno specialista nell'ambiente... non necessariamente uno psicologo comune. Almeno, fino ad adesso non ne sento il bisogno in quanto il mio malessere è correlato alle ansie di non riuscire a superare l'anno per un motivo o l'altro.

 

 

...tengo particolarmente a superare quest'anno sia perché è l'ultimo e sia perché ho il rimpianto di aver buttato un anno nel cesso in prima superiore. A quest'ora non sarei ancora qui a menarmi, e questo mi fa stare male a pensarci. Inutile pensare che manca ormai "poco" (comunque 6 mesi). Il rimpianto c'è e ci sarà fin quando dev'esserci, non riesco a mandarlo via ed è un pensiero che torna su. Perdere un altro anno sarebbe troppo pesante. E sento ogni giorno che mi manca la testa per dedicarmici fino in fondo, anche se sono gli ultimi 5 mesi

[evilespeon]

40 minuti fa, Francy ha scritto:

Premessa: sto scrivendo questo post in after completo, sono sveglio dalle 12:00 del 9 gennaio... 40+ ore senza sonno sono un po' pesanti, sicuramente sarà mezzo illeggibile, ma vabbè, l'importante è capirsi.

 

Ho letto attentamente tutti i post che sono stati scritti. Non pensavo onestamente di ricevere tanti consigli del genere e in generale tante testimonianze sia da parte di chi, come me, vive quotidianamente quello che vivo anch'io e sia da parte di chi ha finito ormai da tanto tempo. Quindi grazie mille di cuore a tutti 

Ciò che mi ha fatto più piacere in assoluto è che nessuno comunque è stato timido a scrivere anche cose imo ben più che personali, e di questo sono davvero tanto contento.

In ogni caso, provo a rispondere soprattutto alle cose che più mi hanno colpito, perché è comunque un topic creato apposta per discutere dell'argomento e di come affrontarlo indipendentemente da ciò che ho esposto io nel primo post

 

Ho sottolineato il fatto che tu non riesca a trovare stimoli in nient'altro perché è capitato anche a me, spesso, e per quanto possa essere paranoico e ansioso so per certo che periodi del genere capitano a tutti anche un po' senza una ragione, sebbene le tue valide motivazioni per sentirti così le hai, e paiono anche piuttosto serie. Dire che è un periodo e che finirà non aiuta, penso che finché si vivono le cose - almeno, nel tuo caso - sia inutile star lì a provare a consolare qualcuno dicendo che tanto tutto finirà. Si sta vivendo un brutto periodo, è chiaro che in un modo o nell'altro finirà. Ciò non allieva comunque il malessere. 

In ogni caso, hai specificato che vergi in questa situazione per via di alcune difficoltà. Se si possono affrontare, è già qualcosa, no? Sarà sicuramente lunga e dura, e perdere gli stimoli non è d'aiuto. Riferendomi al mio malessere, se vado un minimo avanti con serenità è perché effettivamente so di essere stimolato per il fatto che manchi solo qualche mese e poi tutto finisce. A volte gli stimoli bisogna crearseli da soli e basta, e non è facile, purtroppo, ma neanche impossibile. Spero che davvero non siano difficoltà insormontabili. Sentirsi oppressi fa schifo.

 

Questo è un punto di vista a cui seriamente più mi sforzo di pensare e più mi torna difficile. Dovrei sfociare un attimino nel personale, ma tanto in questo topic ho già detto fin troppe cose personali... caratterialmente non è proprio un qualcosa che mi riesce. Ho purtroppo il difetto di farmi controllare dalle emozioni e da quello che sento e difatti mi faccio sopraffare dalla paura proprio perché non riesco a gestirla, dal momento che - inerente al mio caso - sento di dover affrontare qualcosa le cui aspettative da parte di chi deve giudicare sono troppo alte, e purtroppo pensando ciò posso sì tirar fuori tutto l'ottimismo del mondo, ma tutto torna poco dopo come prima. Proprio perché non è una cosa che riesco a gestire...

Te sei nella mia stessa situazione, e ora parlo proprio di ciò che accade a scuola in sé per sé, penso tu mi capisca benissimo se ti dico che ritrovarsi a fare dieci cose in una settimana, valutate e dalle quali indipendentemente da tutto passa comunque una gran parte del tuo futuro, ecco... puoi anche essere la persona più ottimista del mondo... e non dico non sia facile per alcuni, è solamente molto molto pesante, perché anche vivere una situazione del genere è già stressante di suo. Non è che l'ansia me la faccio venire io... oddio cioè un po' sì LOL, ma non di certo chi sta dall'altra parte contribuisce ad alleviarla (e per carità, ci sta, non è previsto nel loro mestiere).

Purtroppo su quanto il carattere influisca hai pienamente ragione perché oh è vero. C'è chi gestisce certe cose in maniera migliore di altri perché è fatto così di carattere. Io ho parecchie difficoltà proprio perché a una certa mi sale l'ansia e ci sto male, sia mentalmente che fisicamente. Non penso sia normale non vivere più le proprie giornate serenamente, come mi sveglio ogni mattina devo sentirmi oppresso per un sistema orrendo...

Se non altro sapere di non essere l'unico mi fa trovare un minimo la forza ahah. Per cui grazie mille. Ti comprendo appieno anche io

 

Rispondo a queste due cose perché per il resto del tuo post non posso dire granché, se non un grande grazie perché comunque parole del genere fanno tanto ♥

 

Per quanto riguarda la "bocciatura" non è che penso di non arrivarci, cioè, so che c'è la possibilità ed è concreta, esiste, e voglio sperare che non mi succeda, ma tengo anche in conto di questa cosa... semplicemente so già che anche impegnandomi in determinati ambiti, mi torneranno comunque estremamente complicati e qui inizia a cascare l'asino, perché se avessi fatto qualcosa in più gli anni precedenti ora non mi troverei a questo punto, probabilmente. Parlo soprattutto di discipline linguistiche. 

Comunque, un anno l'ho perso. In prima all'ITIS. Troppi problemi sia in casa che in classe, uniti alla mia voglia di studiare sotto ai piedi. Non dico ora che non ho voglia di studiare, anzi, serve e a fine anno in qualche modo tocca arrivarci. So che però il carico delle cose sta diventando davvero troppo pesante e non credo di poter rispettare le aspettative per arrivare all'esame, questo sì. Confesso che il mio unico pensiero è arrivarci, poi il mezzo mi fa poca differenza, perché so già che a causa delle mie stupidissime ansie e paranoie non potrei comunque ambire al massimo. Pensiero già constatato, non riesco anche se mi impegno e ci sbatto la testa. E ho paura che questa cosa a chi di dovere non vada a genio.

 

Parlare coi docenti ammetto di averlo fatto in più occasioni... due docenti conoscono i miei problemi di ansia e di insonnia e mi hanno suggerito di rivolgermi a uno specialista, come si fa nella maggioranza dei casi, che è giustissimo. Una docente mi disse che comunque sia un incidente di percorso può capitare e di non farne un dramma se non si viene ammessi all'esame, cosa che onestamente non so come possa essere possibile perché o sarei un totale menefreghista oppure boh... l'altra mi tranquillizzò dicendo che c'è gente messa ben peggio e dovrebbe essere chi non fa nulla tutto il giorno a preoccuparsi, e non io.

 

Ho chiesto oggi alla coordinatrice di classe tutte le date e le informazioni riguardanti gli sportelli per ricevere assistenza da uno psicologo. Non mi vergogno ad ammettere che mi servirebbe e mi farebbe un gran comodo. Finché il mio problema rimane l'ansia legata alla scuola, preferisco poi parlarne direttamente con uno specialista nell'ambiente... non necessariamente uno psicologo comune. Almeno, fino ad adesso non ne sento il bisogno in quanto il mio malessere è correlato alle ansie di non riuscire a superare l'anno per un motivo o l'altro.

 

 

...tengo particolarmente a superare quest'anno sia perché è l'ultimo e sia perché ho il rimpianto di aver buttato un anno nel cesso in prima superiore. A quest'ora non sarei ancora qui a menarmi, e questo mi fa stare male a pensarci. Inutile pensare che manca ormai "poco" (comunque 6 mesi). Il rimpianto c'è e ci sarà fin quando dev'esserci, non riesco a mandarlo via ed è un pensiero che torna su. Perdere un altro anno sarebbe troppo pesante. E sento ogni giorno che mi manca la testa per dedicarmici fino in fondo, anche se sono gli ultimi 5 mesi

Posso solo dirti che fai bene a non vergognarti di aver chiesto aiuto ad uno psicologo non vi è nulla di male e anzi un aiuto professionista può fare sicuramente molto e spero saprà aiutarti 

Ti capisco se la tua ansia è un fattore unicamente scolastico cinsta che tu parli con lo psicologo sxolastico e non uno in generale 

Grazie anche per aver letto tutti i nostri commenti  e per le belle parole iniziali 

Mi spiace non poter fare altro ma voglio confidare che lo psicologo scolastico saprà aiutarti al meglio 

Spero anche che col suo aiuto l'ansia se non sparire cali comunque almeno un po da consentirti almeno di riposare un attimo 

Ti auguro davvero di superare tutto questo al meglio 

[Victini]

10 ore fa, Francy ha scritto:

Ho purtroppo il difetto di farmi controllare dalle emozioni e da quello che sento e difatti mi faccio sopraffare dalla paura proprio perché non riesco a gestirla

Non trovo nulla di male ad avere un difetto del genere. Fa parte del tuo carattere. Capisco che può essere fastidioso a volte, ma fa parte del tuo carattere. Non vorrei essere troppo schietta, ma credo che il "problema" sia quando dici che non la sai gestire. Anche questo è parte del tuo carattere, ma se ti danneggia e ti fa stare male, vale la pena provare a migliorare questo aspetto.

 

10 ore fa, Francy ha scritto:

penso tu mi capisca benissimo se ti dico che ritrovarsi a fare dieci cose in una settimana, valutate e dalle quali indipendentemente da tutto passa comunque una gran parte del tuo futuro, ecco... puoi anche essere la persona più ottimista del mondo...

Ti capisco benissimo. Solo in questi primi giorni il carico è già pesante per me e non ho la pressione che genera l'attesa della maturità. In queste situazioni capita di perdere l'ottimismo. Ma cerca di vederla in un altro modo. Vedi questi mesi come necessari per ciò che farai dopo. Se hai degli obiettivi da perseguire dopo le superiori, vedi questi mesi e queste prove come qualcosa di necessario ad andare avanti. Non solo perchè così ti togli una preoccupazione e basta, ma perchè ti devi impegnare al meglio ora per trovarti bene dopo. Visto che come hai detto tu, da questi mesi passa il tuo futuro. So che non è facile, ma pensarla così personalmente mi sembra più motivante. 

10 ore fa, Francy ha scritto:

ma non di certo chi sta dall'altra parte contribuisce ad alleviarla (e per carità, ci sta, non è previsto nel loro mestiere).

Qui andiamo sul lato più pratico e sui problemi del sistema di cui parlavo. La maggiorparte dei casi di ansia a scuola è causata dal comportamento dell'insegnante. Purtroppo anche il loro modo di insegnare e di rapportarsi con gli studenti è una variabile da calcolare. Parlando per esperienza personale, la qualità dei docenti che ho avuto finora è stata appena sufficiente e da loro dipende non solo la mia ansia, ma anche (ingigantendo le cose) il mio futuro. Purtroppo dipendiamo da loro e dai loro giudizi e loro sono umani e in quanto tali possono sì aiutarti in questi momenti di difficoltà, ma anche non fare nulla. È tutta una questione di fortuna perchè la percentuale di chi è disposto ad aiutarti è bassa considerato il totale. 

 

Detto questo, spero che riuscirai a dare il massimo e raggiungere i tuoi obiettivi. Spero che anche solo parlarne un po' abbia aiutato. 

[Quasar]

On 11/1/2022 at 04:00, Francy ha scritto:

Rispondo a queste due cose perché per il resto del tuo post non posso dire granché, se non un grande grazie perché comunque parole del genere fanno tanto ♥

 

Per quanto riguarda la "bocciatura" non è che penso di non arrivarci, cioè, so che c'è la possibilità ed è concreta, esiste, e voglio sperare che non mi succeda, ma tengo anche in conto di questa cosa... semplicemente so già che anche impegnandomi in determinati ambiti, mi torneranno comunque estremamente complicati e qui inizia a cascare l'asino, perché se avessi fatto qualcosa in più gli anni precedenti ora non mi troverei a questo punto, probabilmente. Parlo soprattutto di discipline linguistiche. 

Comunque, un anno l'ho perso. In prima all'ITIS. Troppi problemi sia in casa che in classe, uniti alla mia voglia di studiare sotto ai piedi. Non dico ora che non ho voglia di studiare, anzi, serve e a fine anno in qualche modo tocca arrivarci. So che però il carico delle cose sta diventando davvero troppo pesante e non credo di poter rispettare le aspettative per arrivare all'esame, questo sì. Confesso che il mio unico pensiero è arrivarci, poi il mezzo mi fa poca differenza, perché so già che a causa delle mie stupidissime ansie e paranoie non potrei comunque ambire al massimo. Pensiero già constatato, non riesco anche se mi impegno e ci sbatto la testa. E ho paura che questa cosa a chi di dovere non vada a genio.

 

Parlare coi docenti ammetto di averlo fatto in più occasioni... due docenti conoscono i miei problemi di ansia e di insonnia e mi hanno suggerito di rivolgermi a uno specialista, come si fa nella maggioranza dei casi, che è giustissimo. Una docente mi disse che comunque sia un incidente di percorso può capitare e di non farne un dramma se non si viene ammessi all'esame, cosa che onestamente non so come possa essere possibile perché o sarei un totale menefreghista oppure boh... l'altra mi tranquillizzò dicendo che c'è gente messa ben peggio e dovrebbe essere chi non fa nulla tutto il giorno a preoccuparsi, e non io.

 

Ho chiesto oggi alla coordinatrice di classe tutte le date e le informazioni riguardanti gli sportelli per ricevere assistenza da uno psicologo. Non mi vergogno ad ammettere che mi servirebbe e mi farebbe un gran comodo. Finché il mio problema rimane l'ansia legata alla scuola, preferisco poi parlarne direttamente con uno specialista nell'ambiente... non necessariamente uno psicologo comune. Almeno, fino ad adesso non ne sento il bisogno in quanto il mio malessere è correlato alle ansie di non riuscire a superare l'anno per un motivo o l'altro.

 

 

...tengo particolarmente a superare quest'anno sia perché è l'ultimo e sia perché ho il rimpianto di aver buttato un anno nel cesso in prima superiore. A quest'ora non sarei ancora qui a menarmi, e questo mi fa stare male a pensarci. Inutile pensare che manca ormai "poco" (comunque 6 mesi). Il rimpianto c'è e ci sarà fin quando dev'esserci, non riesco a mandarlo via ed è un pensiero che torna su. Perdere un altro anno sarebbe troppo pesante. E sento ogni giorno che mi manca la testa per dedicarmici fino in fondo, anche se sono gli ultimi 5 mesi

Figurati, sono lieto di averti aiutato in un modo o nell'altro.

 

Il punto forte delle discipline linguistiche - parlo per esperienza personale - è che sono molto facili da allenare. Per esempio, articoli e video in lingua su argomenti che ti interessano rendono l'apprendimento più interessante. Magari non ti faranno innamorare della lingua, ma ti aiutano lo stesso. Un'altra opzione potrebbe essere quella di scrivere ogni giorno qualcosa in lingua, se hai difficoltà con la scrittura. Con questo voglio dire che, a parer mio, le lingue offrono più modalità d'esercizio rispetto ad altre discipline, quindi credo che recuperarle o "rendersele amiche" non sia così impegnativo.

Per quanto riguarda lo specialista, hai ragione ad escluderlo se, alla fine, l'ansia è legata solo a questa situazione particolare.

 

Se posso aggiungere una cosa: anche io alle superiori ho vissuto un periodo in cui ero molto in ansia per i compiti, i voti (la mia classe era molto competitiva) e le verifiche. Alla fine ho riflettuto e ho capito che non vale assolutamente la pena rovinarsi questi anni. Sono unici e, in fin dei conti, hai ancora poche responsabilità. Perché farsi sempre prendere dall'ansia? Ho iniziato a prendere la scuola con più leggerezza e a studiare in modo diverso. E la mia esperienza si è trasformata completamente. Ovviamente non è così semplice; i miei sono solo consigli per cercare di darti un po' di ispirazione.

 

Buona fortuna ancora!

[Francy]

Oggi ho apertamente chiesto a una mia prof di prendermi un appuntamento con lo psicologo della scuola. L’ho fatto proprio a cuor leggero, perché so che mi serve. Spero cambino un po’ le cose

[evilespeon]

5 ore fa, Francy ha scritto:

Oggi ho apertamente chiesto a una mia prof di prendermi un appuntamento con lo psicologo della scuola. L’ho fatto proprio a cuor leggero, perché so che mi serve. Spero cambino un po’ le cose

Bravo non deve essere uno sforzo chiedere se può aiutarti tanto 

Spero davvero tantissimo che ti aiuti e le cose migliorino

Poi facci sapere se andrà meglio ma te lo auguro di cuore 

[Ribble]

A distanza di mesi riprendo questa discussione, spero che questo non ti crei disagio. 

Come va? 

[Francy]

Disagio non me ne crea, perché sennò non l'avrei neanche aperta, quindi dw.

Beh, sto rispondendo mentre sto studiando per affrontare un periodo letteralmente di fuoco, la maturità è alle porte e i docenti ci caricano tonnellate di roba sulle spalle. 

Quando creai questo topic era proprio perché avevo crisi in cui pensavo davvero di non essere stato in grado di superare sti 6 mesi. Ora sono grazie al cielo molto più tranquillo, certo, super scazzato e annoiato per QUANTA roba c'è ancora da fare. Ma almeno so di non avere la strada sbarrata di default, come invece credevo che fosse un po' di tempo fa.

 

Però non ce la faccio più l'esame mi sta creando proprio un vuoto e non riesco davvero a pensare a nient'altro.. uno ne esce sfinito 🙄

Per il resto, mesi fa la posi su un discorso molto limitato alla scuola. Avrei un sacco di altre paranoie di cui però non mi va proprio di parlare, perché faccio fatica a farlo anche con chi di dovere insomma.. 😶

[evilespeon]

1 minuto fa, Francy ha scritto:

Disagio non me ne crea, perché sennò non l'avrei neanche aperta, quindi dw.

Beh, sto rispondendo mentre sto studiando per affrontare un periodo letteralmente di fuoco, la maturità è alle porte e i docenti ci caricano tonnellate di roba sulle spalle. 

Quando creai questo topic era proprio perché avevo crisi in cui pensavo davvero di non essere stato in grado di superare sti 6 mesi. Ora sono grazie al cielo molto più tranquillo, certo, super scazzato e annoiato per QUANTA roba c'è ancora da fare. Ma almeno so di non avere la strada sbarrata di default, come invece credevo che fosse un po' di tempo.

 

Però non ce la faccio più l'esame mi sta creando proprio un vuoto e non riesco davvero a pensare a nient'altro.. uno ne esce sfinito 🙄

Sono felice che ora tu ti senta più tranquillo e meno bloccato dai 

Ci sta ilmperiodo della maturità è terribile,non mollare dai tifiamo per te

[Woolcloud]

Caro Francy, mi dispiace davvero per la situazione che stai vivendo, io non ti posso dare molto aiuto pk avendo quasi 12 anni non sono ancora arrivata alle superiori...

Anche io soffro di problemi di ansia, nonostante sia abbastanza brava, non penso che mi bocceranno, ma ogni giorno (soprattutto pk è la fine dell' anno) c'è una verifica, interrogazione, compito...

Pochi giorni fa infatti la prof di matematica ha avuto 3 ore con noi pk la prof di italiano stava male. Ha spiegato, interrogato chi non aveva buoni voti (aveva avvisato però) e tutto ad un tratto ci fa fare un test, un compito a sorpresa con 20min di tempo, erano 4 domande, ma difficilissime e io non sono riuscita a completarlo.

Il fatto è che io sono stata sempre brava alle elementari, il voto minimo che avevo in pagella era 8 o 9, chi si ricorda...

Sarà che adesso vado a scuola pure il sabato, e se alle elementari ero stanca a maggio, adesso sono stanca da aprile... Insomma, sto vivendo anche io un momento di ansia generale, e vorrei davvero che la scuola finisse adesso...

Spero di essere stata di aiuto.

P.S: oggi dovevo entrare alle 10 e mezza per riunione sindacale, ma solo 2 compagni vanno a scuola, quindi non ci vado

[Ribble]

16 ore fa, Francy ha scritto:

Disagio non me ne crea, perché sennò non l'avrei neanche aperta, quindi dw.

Beh, sto rispondendo mentre sto studiando per affrontare un periodo letteralmente di fuoco, la maturità è alle porte e i docenti ci caricano tonnellate di roba sulle spalle. 

Quando creai questo topic era proprio perché avevo crisi in cui pensavo davvero di non essere stato in grado di superare sti 6 mesi. Ora sono grazie al cielo molto più tranquillo, certo, super scazzato e annoiato per QUANTA roba c'è ancora da fare. Ma almeno so di non avere la strada sbarrata di default, come invece credevo che fosse un po' di tempo fa.

 

Però non ce la faccio più l'esame mi sta creando proprio un vuoto e non riesco davvero a pensare a nient'altro.. uno ne esce sfinito 🙄

Per il resto, mesi fa la posi su un discorso molto limitato alla scuola. Avrei un sacco di altre paranoie di cui però non mi va proprio di parlare, perché faccio fatica a farlo anche con chi di dovere insomma.. 😶

Non sono molto bravo a dare sostegno, comunque tieni duro un altro po'. 

 

Immaginavo che il tuo problema non fosse limitato solo alla scuola, il tuo primo post lascia intravedere altro. 

È giusto che tu ne parli con chi di dovere. 

 

3 ore fa, Woolcloud ha scritto:

Caro Francy, mi dispiace davvero per la situazione che stai vivendo, io non ti posso dare molto aiuto pk avendo quasi 12 anni non sono ancora arrivata alle superiori...

Anche io soffro di problemi di ansia, nonostante sia abbastanza brava, non penso che mi bocceranno, ma ogni giorno (soprattutto pk è la fine dell' anno) c'è una verifica, interrogazione, compito...

Pochi giorni fa infatti la prof di matematica ha avuto 3 ore con noi pk la prof di italiano stava male. Ha spiegato, interrogato chi non aveva buoni voti (aveva avvisato però) e tutto ad un tratto ci fa fare un test, un compito a sorpresa con 20min di tempo, erano 4 domande, ma difficilissime e io non sono riuscita a completarlo.

Il fatto è che io sono stata sempre brava alle elementari, il voto minimo che avevo in pagella era 8 o 9, chi si ricorda...

Sarà che adesso vado a scuola pure il sabato, e se alle elementari ero stanca a maggio, adesso sono stanca da aprile... Insomma, sto vivendo anche io un momento di ansia generale, e vorrei davvero che la scuola finisse adesso...

Spero di essere stata di aiuto.

P.S: oggi dovevo entrare alle 10 e mezza per riunione sindacale, ma solo 2 compagni vanno a scuola, quindi non ci vado

A breve potrai svagarti e divertirti. Tra poco sarà vacanza

[Woolcloud]

38 minuti fa, Ribble ha scritto:

Non sono molto bravo a dare sostegno, comunque tieni duro un altro po'. 

 

Immaginavo che il tuo problema non fosse limitato solo alla scuola, il tuo primo post lascia intravedere altro. 

È giusto che tu ne parli con chi di dovere. 

 

A breve potrai svagarti e divertirti. Tra poco sarà vacanza

Eh, lo so (menomale aggiungerei)

[Ribble]

Già che ci sono... 

Premetto che io e l'ansia andiamo a braccetto da quando ero poco più che  infante. Ho sempre avuto la tendenza ad analizzare, a pormi domande, a rimuginare. Questo non mi ha aiutato, da un lato, per mia fortuna, ho imparato a gestirla. Scolasticamente parlando non ho mai avuto problemi di rendimento, con il tempo ho imparato a mitigare lo stress che ne derivava. 

Ambito sociale: so fingere, ho discrete capacità comunicative, ho superato i problemi di timidezza relativamente presto; odio le chiacchiere (small-talk) e spesso non riesco ad inserirmi in discussioni che reputo futili. 

 

Da un po' di tempo ho cominciato a convivere con la depressione, ho assunto psicofarmaci, ne avrei fatto volentieri a meno. Cerco di coltivare i miei hobby e di svagarmi. Il forum (e di conseguenza voi utenti) mi sta aiutando. 

 

[MoonlightUmbreon]

21 ore fa, Ribble ha scritto:

Già che ci sono... 

Premetto che io e l'ansia andiamo a braccetto da quando ero poco più che  infante. Ho sempre avuto la tendenza ad analizzare, a pormi domande, a rimuginare. Questo non mi ha aiutato, da un lato, per mia fortuna, ho imparato a gestirla. Scolasticamente parlando non ho mai avuto problemi di rendimento, con il tempo ho imparato a mitigare lo stress che ne derivava. 

Ambito sociale: so fingere, ho discrete capacità comunicative, ho superato i problemi di timidezza relativamente presto; odio le chiacchiere (small-talk) e spesso non riesco ad inserirmi in discussioni che reputo futili. 

 

Da un po' di tempo ho cominciato a convivere con la depressione, ho assunto psicofarmaci, ne avrei fatto volentieri a meno. Cerco di coltivare i miei hobby e di svagarmi. Il forum (e di conseguenza voi utenti) mi sta aiutando. 

 

Cavoli mi dispiace molto per la tua situazione, non avrei mai detto che stessi attraversando tutto questo ma sono contento che il forum e gli utenti ti stiano aiutando