Lettera a Babbo Birdale 2022

[Roman]

 

Durata del Contest: dal 23 al 24 dicembre 2022

 

 

Salve a tutti cari utenti! È nuovamente giunto quel momento nel quale si tirano le somme dell'anno appena trascorso e ci si prepara a guardare al successivo, facendo qualche proposito. Sarà esattamente questo ciò che dovrete scrivere nella consueta Lettera di Natale che come ogni anno verrà letta da Babbo Birdale. Parlategli a cuore aperto e senza filtri, ma non siate troppo monotoni. I risultati del contest saranno pubblicati qualche tempo dopo la data di chiusura dello stesso. Fate i buoni!

 

Regolamento

• Come l'anno scorso, anche in questa edizione sarà richiesto compilare una lettera in tutto e per tutto simile a quella che scriveresti a Babbo Natale, ma con un piccolo twist. I partecipanti dovranno infatti spiegare a Babbo Birdale quale sarebbe per loro IL dono più prezioso che desidererebbero ricevere durante il prossimo anno (può essere un titolo, la compagnia di una persona, un oggetto o addirittura un grande sogno nel cassetto). Dovranno inoltre spiegargli cosa avranno in mente di fare per poter raggiungere, ottenere o comunque avvicinarsi a questo grande dono. Ricordate: deve essere qualcosa di veramente importante per voi, quindi non necessariamente ottenibile nell'arco di un singolo anno!
• L'elaborato dovrà avere al massimo 20 righe.
• Non è consentita nessuna modifica dopo l'invio della lettera.
• È consentito (ma non obbligatorio) l'invio di un allegato insieme alla lettera, messo sotto spoiler. Se riesci, inseriscilo per mostrare più chiaramente in che cosa consiste il dono di cui parli.

 

Come partecipare

Una volta scritta la propria lettera, basterà seguire questo semplice schema per rispondere in questa discussione:

 

• Titolo della Lettera: Dai un breve titolo alla tua letterina!
• Lettera: Inserire qui il tuo elaborato!
• Allegato (opzionale e sotto spoiler): 

 

Premi in palio

I premi in palio, che varieranno dal numero di partecipanti, sono i seguenti:

 

• Le tre lettere più belle riceveranno 30 PokéPoints da utilizzare su Pokémon Millennium e la PokéDoll di Babbo Birdale ~ Cromatico  per ornare il proprio profilo! 
• Le lettere più originali, riceveranno 20 PokéPoints da utilizzare su Pokémon Millennium!

 

Domande e assistenza

In caso di dubbi o domande, gli organizzatori del contest saranno sempre disponibili ad ogni chiarimento. Contattaci attraverso la discussione di supporto delle iniziative!

[Ila]

Titolo della Lettera: Un regalo consapevole

 

Caro Babbo Birdale,
questo è il mio primo Natale e devo dire che un bel regalo me lo hai già fatto. Sono stato tolto dalla strada, dove non avrei avuto nessuna possibilità di sopravvivere, e sono capitato in una casa calda con tante belle verdurine e buon fieno sempre a disposizione. 

Sai, i miei precedenti proprietari mi hanno abbandonato quando sono cresciuto, perché non ero più carino e coccoloso ma ero ormai diventato un “regalo vecchio”. 
Non so dirti nemmeno io cosa sia successo, so solo che un giorno mi sono trovato sotto la pioggia battente, tutto infreddolito, sperduto nel nulla, con la paura che mi attanagliava.

Ho girovagato per giorni senza una meta precisa, finché un’umana molto dolce mi ha recuperato, quasi in fin di vita, e portato da un veterinario che mi ha dato le cure necessarie affinché mi riprendessi. 
Mi sono trovato senza avere una casa, abbandonato, come se fossi spazzatura. Poi un giorno è arrivata la sorpresa più bella che potessi ricevere: un’adozione. Finalmente qualcuno mi ha donato nuovamente la gioia di vivere!
Ho anche una fidanzata, sai? Me l’hanno fatta conoscere una volta arrivato a casa, andiamo molto d’accordo! Amo particolarmente anche i due bipedi che vivono sotto il mio stesso tetto, lo ammetto. Mi danno molte attenzioni e coccole, non potevo chiedere di meglio.
Ad ogni modo, caro Babbo Birdale, il mio desiderio è molto semplice. Volevo chiederti se nell’anno a venire potessi cercare di non portare i miei colleghi animali nelle case degli umani, perché troppo spesso succede che si regalano a Natale senza prendere coscienza delle responsabilità, del tempo e delle economie che servono. 
E poi tanti miei amici vengono abbandonati quando non sono più dei cuccioli, come è successo a me. La mia richiesta è di aiutare quelle persone che si occupano di tutti gli animali abbandonati e spero che presto tutti questi amici riescano a trovare una casa come la mia, perché un animale è un impegno, una vita che va curata e amata, per sempre.

 

Grazie per avermi ascoltato.
Un forte abbraccio, 

 

Polpetta

 

Spoiler

 

[Porygatto]

Titolo della lettera: Un po' di serenità

Lettera: Caro Babbo Birdale, come regalo per il 2023 ti chiedo un po' di... serenità? Stabilità? ...Tranquillità? Non so esattamente quale sia lo stato d'animo che sto cercando, ma vorrei vivere l'anno prossimo in modo diverso da come ho vissuto gli ultimi mesi.

Sì, so che è la fiera della banalità: chiunque sarebbe capace di chiedere un po' di pace, ma onestamente è l'unica cosa di cui sono alla ricerca, in questo momento. Potrei buttarla sul ridere, come la mia lettera dell'anno scorso (che btw era bellissima y_y), ma ho voglia di sfogarmi, buttare fuori un po' di schifo e urlare a gran voce che questo 2022 è stato una merda. È stato un anno di sconfitte, di perdite, di ricadute.

Ho passato mesi con persone che mi facevano sentire una pezza da piedi e tutt'ora, nella mia testa, ho il tarlo di aver sbagliato ruolo, di non essere capace a far nulla.

Ho mentito per allontanarmi da una situazione che mi stava facendo male e mi sento sconfitto, per non aver saputo affrontare la realtà guardandola negli occhi.

Ho assistito ai litigi di persone attorno a me e percepito l'allontanamento di amici cari. E la compagnia felina su cui sapevo di poter contare, per affogare le mie ansie in un abbraccio, se n'è andata.

Fortunatamente, ho avuto il sostegno di una persona, dell'amore, che mi ha spinto in avanti. Per Natale, vorrei saper ringraziare questa persona e vorrei che l'anno prossimo ci sia più tranquillità dentro di me. Vorrei svegliarmi la mattina senza ansie addosso e vorrei avere più grinta quando ne ho bisogno.

Detto ciò, caro Babbo Birdale, provvederò a lasciarti dei Pan di Stelle sotto l'albero. Scusami per essere stato smielato e buonanotte.

Allegato:

Spoiler

Di una cosa però vado fiero: quest'anno sono riuscito a fare uno sprite ogni mese. Sono stato bravo, vero?

 

 

[Woolcloud]

Caro Babbo Birdale,

Ti scrivo per dirti che vorrei fortuna. Taaaaaanta fortuna. Già, le cose non sono molto semplici, ho il costante presentimento che le mie amiche si stiano allontanando da me, mi sento "diversa" da quel branco di stupidi che chiamano "miei coetanei" o "compagni di classe", o addirittura "amici". In più si susseguono le difficoltà, gli impegni, le preoccupazioni e le vane speranze. Ok, ok, non che meriti tanto, non sono una santa, forse sono invadente con le mie amiche, forse non mi impegno, "Nicola" non è un nome casuale (scusa Espi) forse sono uno schifo di persona e non credo di avere un futuro ben preciso... Ma so che a Natale siamo tutti più buoni, e se porti regali a mio fratello che ha la capacità di portarmi alla tomba, non vedo perché io non dovrei. Se non ti sei convinto, ti prometto che non dirò più parolacce Maggico ad ogni cosa che mi si pone davanti (guarda che non è facile).

Detto ciò, ti saluto, Buon Natale (anche se per te non è una festa)

Allegato:

Spoiler

Niente. Mi dispiace. Anzi, dovresti dispiacerti tu dato che sono una incapace. Cia.

Tua, C*****a Cloud.

23/12/22

[GameGate01]

Titolo della Lettera: Un'anima rossa di Determinazione

Lettera:

Caro Babbo Birdale,

Come hai passato quest'anno? Io, se devo essere sincero, molto bene: credo di aver finalmente trovato la mia strada in questo corso artistico universitario che l'anno scorso. Devo dirlo, è un ambiente molto competitivo, cosa che spesso mi fa vedere molte persone in due facce: un simpatico amico da un lato e un pessimo collaboratore dall'altro. Strano? No, qui purtroppo è la norma.

E' forse questo che mi ha messo di fronte ad un problema che non riesco ad affrontare: la mia scarsa determinazione. La mia anima è rossa, ma forse non è così forte da permettermi di fronteggiare ciò che mi attorno. Hai mai avuto paura di sbagliare? Un po' tutti dicono che è normale e che bisogna buttarsi e tentare. Io no, io ho il terrore di commettere un errore. Per me non è provare una sfida cercando di superarla, per me è evitarla fino a quando non ho la sicurezza di vincerla al 100%. Non riesco proprio a capire come mai abbia questa totale insicurezza, sta di fatto che sono molto più ansioso, scrupoloso e preciso dei miei compagni. E dire che per questo primo anno ho svolto sei esami su nove, nell'ansia più assoluta, ma li ho superati dignitosamente.

La vita è come un videogioco? Mi sembra di sì: vai avanti, affronti le asperità e raggiungi l'obiettivo. Io non ci riesco così facilmente, e ciò che desidero così ardentemente è un modo per superarmi. Un consiglio, o una guida, per affrontare e sconfiggere questo boss finale. Un boss finale molto particolare, perché non è davanti a me, è dentro di me. O forse, lui non va affrontato, va compreso e accettato. Lo vedo come un demone interiore che però fa parte di me, e forse entrando in sintonia con lui potrei scrollarmi di dosso tutta questa insicurezza e lasciar crescere la determinazione. Ho capito che la mia anima è rossa, ma forse ha bisogno di potere affinché possa scatenare il potere della Determinazione.

Spero che tu possa capirmi e aiutarmi. E tranquillo, il nostro cagnolino dormirà nella mia stanza quando passerai, lo so che i cani ti fanno un po' paura.

Dato che è notte e c'è un magnifico cielo stellato, Astra la vista!

Allegato (opzionale e sotto spoiler):

Spoiler

Nulla, sono uno scrittore, bastano i miei testi per esprimermi

 

[Lotta]

Titolo della lettera: Un passo alla volta per volersi bene

 

Lettera: Caro Babbo Birdale,

ciao! Come state tu e i tuoi aiutanti? Spero bene, e che l'anno appena trascorso sia stato per voi colmo di gioia e soddisfazioni. La notte più magica dell'anno è ormai alle porte e sono davvero emozionata di sapere che presto riceverò la tua visita. 

Quest'anno io e la mia famiglia abbiamo vissuto momenti difficili, come lo sono per tutti quando un brutto male entra senza bussare. Ma abbiamo buone speranze che le cose andranno per il meglio. Sono contenta di non essere stata un peso per i miei genitori in questa situazione, sono anzi riuscita ad essere forte e ad aiutare. 

Per quanto mi riguarda, i ragazzi e le ragazze che ho conosciuto grazie a Pokémon Millennium mi hanno aiutata moltissimo, tanto che ho compiuto progressi che mai avrei immaginato. Ho imparato a stare di più con le persone, ad essere più partecipe nelle iniziative e ho capito che le mie capacità non sono inferiori a quelle degli altri. Soprattutto, me ne sono resa conto proprio ieri, non mi sento più sola. Te ne potrei parlare per pagine intere! Purtroppo però devo anche dirti di non aver ancora superato il mio più grande blocco emotivo. Spesso mi chiedo cosa sono diventata, l'ombra dell'ombra di me stessa. Eppure ero una bimba molto timida, certo, ma sempre serena e sorridente, così mi dicono. Spero tu possa capirmi. Non è facile quando pare sia io - proprio io, che desidero la felicità di tutti - a tirar fuori il lato più tossico delle persone che quasi ogni giorno cercano di farmi sentire sbagliata in ogni modo possibile, e quando la speranza di avere degli amici con i quali uscire o di trovare qualcuno che sia disposto a darmi lavoro sembrano ormai perdute. Ma il trauma più grande è quello che ho avuto più di tre anni fa, e le conseguenze sono state imprevedibili. Ho acquisito la paura di uscire per una commissione, di prendere il treno, o semplicemente addirittura di giocare ai videogiochi o seguire una serie animata. Perché ogni volta che guardo una console... penso ai miei vecchi amici, in particolare alla mia migliore amica, a tutto ciò che condividevo con lei a dispetto delle centinaia di chilometri di distanza... ed il mio cuore si riempie di tristezza e confusione, senza riuscire a comprendere cosa io possa aver sbagliato o... cosa c'è di sbagliato in me. Non si può costringere qualcuno a riprendere i contatti se non ti vuole più sentire ma ho anche capito che non è giusto vivere privandomi di tutto, perché questo non è vivere. Perciò ho preso una decisione: il regalo che più desidero è la serenità, accettare me stessa.. anzi, amare me stessa per come sono, ed il coraggio di tornare a fare ciò che prima facevo senza paura. Sarà un percorso lungo e accidentato ma, lo sai... sono caparbia. Sono caduta più volte, però... io... so di potermi rialzare! Riprenderò la terapia che avevo interrotto, sorriderò allo specchio, mi prenderò cura della mia mente. E, pian piano, vedrai... riprenderò anche a giocare. A partire da quel povero Bianco2, soltanto iniziato ma mai proseguito. Questa è una promessa che voglio farti, caro Babbo, e lo sai che per me ogni promessa è debito. Per cui non ti devi preoccupare, puoi star certo che ci riuscirò. Questo proposito dipende da me... se potessi tuttavia chiederti un dono, saresti così gentile da usare Regalino sui miei genitori per restituir loro un po' di salute perduta? Hanno sempre dovuto combattere come Pyroar per difendermi da bullismo e discriminazioni e, anche se non abbiamo molto, non mi hanno mai fatto mancare le cose fondamentali. Ti sarei davvero grata se potessi esaudire questo mio desiderio.

Ti lascio del buon Latte Mumu, e dei Poffin preparati con le mie mani da dividere tra te e gli Stantler. Spero di tutto cuore vi piaceranno. Fate attenzione lungo il viaggio e non affaticatevi, lo sai che poi mi preoccupo. 

Un grande abbraccio. Con affetto,

Lotta

 

Allegato:

Spoiler

Purtroppo non so come mostrarti la mia determinazione, ma sono sicura che puoi sentirla.

 

[Carl-J90]

Titolo della lettera: La vita va vissuta in ogni suo singolo momento...ad avercene di possibilità per fare ciò!

 

Lettera:

 

Caro Babbo Birdale, questo 2022 è stato un anno...strano. Per la maggior parte del tempo è stato quasi la fotocopia degli anni precedenti, ma negli ultimi mesi qualcosa è cambiato radicalmente. Se dal punto di vista dello studio quasi nulla è cambiato, dal punto di vista lavorativo ho vissuto una vera e propria rivoluzione! Finalmente, dopo quasi tre anni passati cercando un lavoro che potesse fornirmi le risorse adatte a poter posare le basi da cui partire nel costruire il mio futuro e, quindi, a darmi quella spinta utile a cercare anche di raggiungere il mio più grande sogno...ho trovato un lavoro! Ogni giorno mi impegno al massimo per potermelo tener stretto e convincere chi mi ha assunto a darmi abbastanza fiducia da raggiungere il tempo indeterminato, ma, dopo qualche mese, sto iniziando a vacillare. Fin da piccolo mi è stato insegnato che la vita è un tesoro prezioso che va vissuta in ogni suo singolo momento apprezzando ciò che ha da offrirmi e, una volta raggiunta l'età adulta, ho deciso di dare seguito a tale insegnamento con una filosofia tutta personale, per cui avrei sempre cercato di dare il massimo per potermi garantire di vivere la vita e ciò che ha da offrirmi al meglio. Nel cercare lavoro e nel lavorare non ho mai voluto risparmiare ogni sforzo possibile ripetendomi continuamente che avrei cercato in tutti i modi di lavorare per vivere con sicurezza e serenità un'esistenza dignitosa. Ebbene, purtroppo, per quanto mi dispiaccia sembrare egoista o pigro, con il lavoro in cui sono occupato, mi sono ritrovato in una condizione quasi all'opposto di ciò che avrei voluto. Tra studio, tirocinio e lavoro non ho quasi più tempo libero, ci ho già rimesso in salute e le risorse per posare la prima pietra del mio futuro sono scarse...in pratica, mi ritrovo nella condizione di dover vivere per poter studiare e lavorare. Io vorrei avere il tempo di poter organizzare la mia vita e per poter fare qualche passo verso il mio sogno, ma continuando così non farò altro che rimanere incatenato al presente, vivendolo senza poter nemmeno porre le basi per il futuro che vorrei. Mi piacerebbe tanto poter passare il Natale con la mia famiglia e i miei cari, chiamare o messaggiare con gli amici scambiandoci auguri e organizzando futuri momenti in cui vederci...invece dovrò trascorrerlo al lavoro, lontano dai miei affetti. Scrivo questa lettera non tanto per chiederti un lavoro migliore o più guadagni, ma bensì per chiederti del tempo. Tempo da poter usare per respirare, tempo per poter iniziare a far fruttare quel poco che ho ottenuto iniziando ad avviarmi verso il mio sogno, tempo in cui lavorare per poter vivere e non vivere per lavorare. Se nel prossimo 2023 riuscirò a raggiungere una condizione di stabilità e serenità sarò felicissimo, ma per il momento una delle poche cose che posso fare è rivolgermi a te, caro Babbo Birdale.

Con la speranza di poter ottenere un riscontro anche piccolo, ti auguro buone feste e un felice anno nuovo.

 

Con affetto,

 

Carl

 

Allegato:

Spoiler

Purtroppo, negli ultimi mesi, non ho avuto molto tempo libero e quel poco che ho potuto sfruttare l'ho trascorso dedicandomi ad attività che mi dessero la possibilità di godermele in brevi sessioni o per poco tempo.

Non ho nulla di recente da poterti inviare, ma ho comunque deciso di inviarti una mia "vecchia" creazione...so che non è un granché, ma se ti va, vedila come se fosse una sorta di cartolina fatta in casa!

 

[evilespeon]

Titolo della Lettera: Potrei chiederti tanto ma...

Lettera: Caro Babbo Birdale 

Forse mi conosci già  sarà arrivata anche a te una dele mie notifiche o ti ho taggato da qualche parte ma ti scrivo ora perché tutti sanno che rompo...scherzo....volevo parlarti un po di questo anno

Purtroppo per me questo anno è stato pieno di periodi difficili e qui sul forum lo ho ripetuto così tanto che ormai lo sa chiunque XD ma vedi caro babbo qui su questo forum scrivendolo mi sento come se mi confidassi con qualcuno che mi ascolta quindi non importa se lo scrivo uno,due o milleeeee volte ma sento posso confidarmi

E qualcuno qui mi ha ascoltata davvero e non solo,non hai idea di tutto l'affetto che ho ricevuto qui tra messaggi di sostegno in agg e in mp ma anche da chi non mi scrive nulla ma so che per me c'è e chi semplicemente mi sopporta...e credimi mica poco quello XD

Non ti chiedo di aiuarmi ad uscire dal mio periodo difficile quello devo riuscire a farlo io con le mie forze e ce la farò vedrai babbo e so come ti dicevo di non essere sola e che c'è sempre qualcuno che mi sosterrà nel mio intento

Non solo gente del forum ma anche fuori da qui,tutti loro mi danno sempre una grande forza e un grande coraggio 

Ma allora se non ti chiedo di uscire da sto periodo duro che ti chiedo? Potrei chiederti tante cose come nuove torce per le battute di Kiryu e TheMirko96, che Alemat becchi più shiny gialli, più pika schiav...ehm...collaboratori per zeria,forme paradosso di pikachu nuove nuove da far lavorar...ehm...da amare

ma non chiederò nulla di tutto ciò invece 

il mio desiderio più grande al momento è riuscire a ricambiare tutto l'affetto che mi è e sempre mi viene dato da quelle persone che ti dicevo,persone del forum e persone fuori da esso ma tutte ugualmente importanti per me 

ma non ti chiedo di mettere ste persone nei problemi così poi li aiuto e ricambio...non sono così evil...anche se il nick dice il contrario XD 

quindi che ti chiedo? Beh semplicemnte ti chiedo solo di far arrivare un messaggio a tutte queste persone di cui ti ho parlato,di fargli sapere che ci sono e ci sarò sempre per loro sia nei momenti belli per ridere assieme sia in quelli più bui per fare coraggio e dare sostegno 

Ti chiedo solo questo e sappi che i pikachu ti salutano...oggi mi sento buona quindi non ti chiedo la nuova mazza per bastonarli in regalo..tanto ne ho tante vecchie XD 

Ciaooooooooo babbo e buonissime feste anche a te

ps:ti mando qualche pika da usare come renna in questi giorni,ti si vuole bene 

Allegato:

Spoiler

Disegno natalizio non colorato perché ip bianco e neve e purezza del natale...è perché non ho fatto in tempo XD

 

[Limbo12]

Titolo: In memoria di un'eterna riflessione

Lettera:

Caro Babbo Delibird,

ho faticato tanto a portare a termine la stesura della lettera che stai leggendo perché fino a poco fa non riuscivo a decidermi cosa scriverci sopra e quali argomenti tralasciare. Ti confesso che da diverso tempo mi balena l’idea di lasciare questa piattaforma ma tra un ripensamento e l’altro alla fine non l’ho mai fatto, anche perché in un certo senso mi sono reso conto che smettere di essere un frequentatore abituale è molto simile a ciò. Allo stesso tempo però volevo tirare fuori una conclusione alle ruolate che ho fatto nel corso degli anni che ho passato qui ma ogni tentativo che provavo a fare portava a dei risultati che ritenevo infantili. In fin dei conti si è sempre trattato di un gioco in cui mi sono immerso in modo un po’ eccessivo ma che di fatto potrei portare avanti fino all’infinito e con più superficialità, senza incatenarmi in dei modelli rigidi da seguire. E realizzando ciò mi sono reso conto di quello che desidero, non soltanto per Natale ma in generale nella mia vita. Non è facile da descrivere questo concetto in poche parole e forse è impossibile da riassumere in una sola ma credo che quella che si avvicina di più di tutte sia aprirsi. Ci sono tanti sogni nel cassetto di ognuno di noi ma è arduo trasformarli in realtà anche quando si ha la fortuna di trovarsi in delle condizioni favorevoli. Con l’esperienza mi sto rendendo conto che questo accade perché ognuno di noi tende ad avere un approccio inconscio verso la realtà, oserei dire automatico, che porta a ripetere gli stessi errori, inesorabilmente uno dopo l’altro magari in una salsa apparentemente diversa tanto per ingannare ulteriormente il cervello. Credo però che se si riesce a smussare il nostro carattere si possa riconoscere questo problema e magari avere una marcia in più per realizzare quello che si desidera, nel limite delle nostre possibilità. Persino adesso che sto scrivendo mi rendo conto che sto facendo ruotare il contenuto di questa lettera su me stesso e i miei problemi che agli altri non interessano oppure di portare a termine una storia che ormai è una tradizione che non ha più senso di esistere (saltata l’anno scorso fra l’altro). Ma finché mi è concesso vorrei almeno tentare di lavorare sui miei difetti e di avere il coraggio di aprirmi di più agli obiettivi che ho al di fuori di questa piattaforma che vorrei tentare di raggiungere. Voglio cominciare già da adesso qui sul forum che ormai ho smesso di frequentare come un tempo con quello che ti allego. È il finale della storia che ho portato avanti nelle lettere natalizie. L’introduzione la troverai pallosa perché non è altro che una versione più pesante di concetti che ho già espresso nella lettera (e forse anche in passato) ma quando si passa all’azione secondo me ne trarrai un sorriso. Tutt’ora mi piace l’idea di ruolare una parte ma non mi piace più la versione distorta che avevo portato avanti fino ad oggi con questo stesso epilogo, con la sola eccezione dell’Inserviente e di Clippy che guardo ancora con affetto. A dire il vero, per quando io lo neghi e faccia pena in questo ambito, mi piacerebbe provare ad aprirmi di più verso le altre persone a cui auguro delle buone feste.

Buon Natale (:

Allegato:

Spoiler

 

Le immagini dei campi che si estendono aldilà della strada scorrono inesorabili di fronte ai miei occhi. Mi trovo seduto sul posto di un autobus diretto chissà dove per raggiungere un certo individuo con cui mi sono accordato di incontrare pochi giorni prima della vigilia. Continuo a pensare a tutti i momenti trascorsi indietro nel tempo, le avventure in cui mi sono cacciato per riempire un vuoto, per portare avanti una dedica imprecisata che probabilmente ha messo alla berlina il soggetto stesso, ammesso e concesso che non sia andato a vuoto come una bottiglia a mollo in mezzo all’oceano. Ripenso a tutte le persone che ho conosciuto negli ultimi anni, le interazioni avute con esse, i momenti divertenti avvenuti con loro e le delusioni che ho provocato per paura o per quel che mi passava per la testa. Vado avanti fino a riflettere sul tono serio delle mie elucubrazioni e non riesco a fare a meno di notare il mio carattere arido. Mi viene in mente a quando mi mettevo nei panni di figure più socievoli e interessanti che usavo per divertirmi sfruttando un modo di comunicare distante dal mio solito, in un certo senso anche la parte in cui mi immedesimavo in momenti simili a quello di oggi ricopriva la stessa funzione. A un certo punto ho smesso di farlo per impuntarmi a portare avanti una storia che ormai non aveva più ragione di andare avanti, dimenticando il motivo per la quale era nata e commettendo diversi errori imbarazzanti, soprattutto se penso che non è mai stato più di un semplice passatempo. Non credo che la mia vita avrebbe preso una svolta drammatica se avessi continuato ma di contro mi sarei divertito molto di più. Prendo in mano il lettore MP3 che trovo ancora più comodo rispetto al telefono per ascoltare musica e lo uso per ascoltare un brano che in passato ho cercato a lungo. L’ho ritrovato per caso questo cimelio legato a un periodo estremamente specifico della mia vita, uno dei pochi verso cui provo nostalgia nonostante sia stato solo una sfumatura di una goccia nel quadro generale della storia. E lo ascolto tutto mentre ripenso all’ennesimo viaggio da allenatore di Pokémon che ho fatto con un team nuovo dopo vari fallimenti e ripristini degli eventi che sono andati storti. Tutto attorno a me si ferma. Un cigolio annuncia l’arrivo alla destinazione. Scendo e vedo un aeroporto; davanti all’ingresso una sagoma mi fa cenno di seguirla.

 

 

“Tutto chiaro?”.

“Presumo di si. Ricapitolando gli assistenti di Birdale e coloro che sono dalla nostra parte sono già pronti per l’insurrezione. Noi dobbiamo solo dare il via e finire il lavoro. Infine tu che li hai ispirati lo rimpiazzerai come degno successore della figura di Babbo Delibird”.

“Hai bene in testa l’obiettivo ma non ti vedo convinto”.

“Mi domando perché ho accettato di venire. Il piano è fatto e finito, non servirebbe nemmeno la mia presenza sul campo, mi basterebbe mandare uno o due dei miei Pokémon per garantire al 100% la riuscita della vostra rivoluzione”.

“Eppure lo hai fatto. Adesso è troppo tardi per cambiare idea”.

“Più che altro è che non vedo più il motivo di andare avanti con questa storia. Ma nonostante io penso questo non riesco a fare a meno di rendermi conto che se non mi troverò sul posto per portarla a termine, a mio vedere questa non sarà mai terminata”.

“Guarda il finestrino”.

Il cielo è meraviglioso, sotto di noi si vedono delle soffici nuvole illuminate dalla luce del sole.

“Forse lo sai già ma sei troppo chiuso nei tuoi pensieri. A confronto pure la nostra missione finale ti permette di uscire leggermente fuori da lì”.

Continuo ad ascoltare senza rispondere. Non ho motivo di farlo, quello che dice su di me è vero. Persino concentrare la mia attenzione sul panorama in movimento è d’aiuto.

“Quando arriveremo a destinazione desidero che tu non veda il lavoro solamente come un peso da rimuovere ma anche di trovare dell’altro”.

“Un po’ fuori luogo è vero ma mi torna in mente a quando ci siamo conosciuti per la prima volta”.

“Ah, quella volta in cui mi hai scambiato per Babbo Birdale!”.

“Si, ero ubriaco e distrutto dal gelo quella notte. Quel vecchio non sarà mai in grado di fare delle riflessioni così profonde sullo spirito del Natale che vada al di là delle stronzate sull’essere tutti più buoni”.

“Che roba”.

“Si prega ai passeggeri di allacciare le cinture. L’aereo sta per atterrare ad Anchorage, Alaska”.

 

 

Mi godo il panorama di un tramonto che scaglia i suoi colori sull’oceano fisso e immobile. È l’ultimo che vedrò prima del ritorno, tant’è che subito dopo mi metto in viaggio con il mio compagno di missione. Durante l’inverno dalle parti che dobbiamo raggiungere la notte polare la fa da padrone, un’oscurità che avvolge il polo per mesi. Proseguiamo affiancati da una creatura saltata fuori dalla preistoria per darci una mano a portare le provviste mentre due lanterne viventi illuminano la via. In mano tengo una bambola di pezza che ci guida, attratta dalla frustrazione delle persone da salvare. Quando ci riposiamo una fedele leggenda dell’estremo oriente ci salva dal gelo che ci travolge quotidianamente. Arrivati a destinazione entriamo nella casa dove vive il nostro obiettivo e un canguro zampetta in giro per tirarci fuori dai guai, addormentando le guardie del posto con successo, almeno fino a quando non scatta l’allarme anti-incendio.

“Ci hanno scoperto Breloom, scatenati pure. Starmie e Lanturn, dateli una mano”

Dopo esserci assicurati che i nemici che ci hanno raggiunto sono alle prese con metà della mia squadra, mi dirigo con Delibird fino alla sala dove risiede il capo. Purtroppo con nostra sopresa egli negli ultimi anni ha installato una porta che richiede un codice d’accesso con un aspetto decisamente poco natalizio.

“Questa non c’era l’ultima volta che sono stato qui. Tu lo conosci il codice?”

“Non ne abbiamo bisogno. Hai già i mezzi per proseguire”

Seguo quel che mi dice l’amico, in effetti tanto vale continuare a fare casino. Mando in campo Mamoswine che irrompe brutalmente contro l’ingresso con noncuranza dell’ambiente circostante e quando entriamo dentro ci troviamo dinanzi a lui

“Oh, oh, oh! Ma tu guarda chi si rivede!”

“Libera subito tutti i tuoi aiutanti e i sottoposti o…”

“…cosa? Sono già a conoscenza del vostro piano da mesi. Proprio alcuni dei miei sottoposti mi hanno offerto la soffiata. Non avrete modo di fermare lo spirito del Natale”

Mentre Babbo Birdale tira fuori dalla sua saccoccia una pistola per puntarla addosso a me, lascio al Banette che fin’ora ho tenuto stretto fra le mie braccia, la volontà di infilzarsi da solo, travolgendo il vecchio che ha perso il senno da una maledizione pregna dell’odio che la marionetta ha accumulato nelle ultime settimane. Nel frattempo i suoi aiutanti (almeno lo sono nominalmente) partono all’assalto tradendo il loro capo con tutti i mezzi a disposizione. Mentre li vedo all’opera non posso fare a meno di notare che sono esattamente come me li ricordo quando li ho incontrati per la prima volta. Senza che li dica nulla, alla fine Arcanine chiude il cerchio, travolgendolo con una fiammata.

“La cena è servita”

Ne approfittiamo per festeggiare la vigilia con gli aiutanti dell’appena eletto successore Babbo Delibird. Tutti insieme passiamo una serata piacevole, poco dopo il cenone io stesso mi diverto ad aiutare Delibird a consegnare i pacchi di natale ironizzando sul fatto che in futuro potrebbero venir prodotti degli androidi a immagine e somiglianza di Delibird che potrebbero fare la fine di Babbo Nasale. Alla fine di tutto ricevo in regalo un CD contenente un video datato che avevo montato l’anno scorso per la lettera che non ho inviato. Lo ringrazio e con dei bei ricordi scendo dalla slitta che mi ha appena portato a casa. Quando questa riparte la saluto per l’ultima volta.

 

 

[Feles]

Titolo della lettera: Una visita cara

Lettera: Caro Babbo Birdale

Perdona il mio essere impacciata mentre ti scrivo queste parole, saranno passati ormai diversi anni da quando ti ho scritto a te in particolare.

Potrebbe sembrare che ti stia scrivendo la Feles adulta, in realtà sono io, la Feles bambina che non ha mai smesso di esistere negli angoli del presente. Non vengo costantemente interpellata, è giusto che la Feles adulta si viva il suo tempo, ogni tanto però mi capita di percepire che forse qualcosa tra noi non è stato completamente risolto. La sento perdersi a lungo nel passato, sospirando così tanto a bassa voce che alle volte faccio fatica a sentire pure io che abito dentro di lei.

Lo so che si sente in colpa. Lo so che avrebbe voluto essere più gentile con me quando stavo attraversando dei periodi difficili invece di essere così dura, così stoica, severa, e sorda per qualsiasi voce tranne quelle che le dicevano che non meritavamo nulla. A creduto a loro per molto tempo, non sono passati poi così tanti anni da quando ha capito che non erano quelle le voci alle quali dare ascolto. E le dispiace così tanto, per non avermi aiutata quando dovevo essere protetta.

Per questo, Caro Babbo Birdale, ora che ci avviciniamo alla fine di altro anno fatto di cambiamenti, vorrei chiederti un dono importante: mi piacerebbe fare visita alla Feles adulta di adesso. Vorrei parlare un po' con lei e dirle che non è stata colpa sua, e che sono fiera della persona che è riuscita a diventare. E se non ce la sentiremo di parlare non fa niente, possiamo sempre giocare insieme, fare un disegno, passare la giornata di Natale a ricordarci l’una l’altra quanto bene ci vogliamo e che questo non cambierà mai. Ciao Babbo Birdale

Allegato: 

Spoiler

Un disegno che feci tanto tempo fa, che forse riflette come mi senta adesso

 

[Dibo42]

• Titolo della Lettera: Lettera di una sera
• Lettera: Bella lì Babboferreo! Come stai o mitico? Io tutto rego. Ti aspetti una bella letterina seria e strappalacrime vero? E invece no, ho deciso di diventare un rapper. Dj Djbo. Che si legge Digei Dibo e non Digei Dijeibo perché non è cacofonico ed è pure parecchio complicato da dire. Però è simpatico perché sembra dj ma è Dibo. Na' roba del genere. E quindi, volevo scriverti uno dei miei pezzi più famosi. Ok, in realtà non è famoso. Ok, in realtà ho scritto solo questo pezzo. Ok, in realtà lo sto improvvisando. Ma metti che va alla grande e divento un botto famoso. Si fa il delirio zio. Il pezzo fa così:

 

Caro Babbo non fare il nabbo,

voglio passare un bel Natale,

di certo non in tangenziale.

Mi chiedo cosa ti possa scrivere,

ma la realtà è che non so vivere,

da piccolo mi sembravi un ganzo,

sembrava di vivere in un vero romanzo.

Ogni anno a scriverti una lettera,

ormai mi dovrebbero dare la tessera,

mi chiedi sempre che cosa io voglia,

ripiegando come con la pasta sfoglia.

Quello che io vorrei davvero per me,

un regalo che più grande non c'è,

pace, amore e tanta beltà,

ma quello che voglio è solo vera fedeltà.

Se stai precipitando consolati cantando,

è troppo presto per finirla qua.

Con questa citazione io ti saluto,

tu per me sarai sempre un angelo caduto.

[MatBig]

 

• Titolo della Lettera: Lettera a cuore aperto
• Lettera: Caro Babbo Birdale,

  sono qui a scriverti una lettera che continuo a rimuginare sul fatto di pubblicarla o meno. Quest’anno è stato un anno che mi ha fatto particolarmente soffrire. Era iniziato molto bene con la mia laurea magistrale a gennaio, conseguita con tanti sacrifici, senza andare fuoricorso e con tutto il Covid che ha rischiato di complicare le cose. Mi ero prefissato alcuni obiettivi e fra questi c’era il lavoro. Un posticino di lavoro che volevo cercare di ottenere in quanto neolaureato, con un titolo abbastanza interessante, pensavo fosse semplice. Ma non lo è stato. Subito ho cercato di recuperare energie psicologiche e a guardare qualche concorso, ma richieste di lavoro molto assurde per pochi posti disponibili e migliaia di persone che come me cerca impiego. E qui mi è sorto un blocco mentale, una insicurezza che prima non avevo. A quasi un anno le cose non sono per niente cambiate, sia a causa mia che a causa di altre circostanze personali e familiari. Per questo caro Babbo Birdale io non ho grosse richieste per questo Natale. Solo quello di sperare di rendermi presto autonomo con una mansione e non più un peso economico per la mia famiglia che è una cosa che mi fa soffrire. Questo è quanto, ti lascio per quest’anno che hai già molto lavoro da fare.Ti auguro un buon lavoro, buon Natale a te, ai tuoi assistenti e a tutti voi che leggerete questa lettera.

• Allegato (opzionale e sotto spoiler): 
  Spoiler

  Non ho nulla da mettere come appendice ma spero che questo Natale e queste feste siano serene per le vostre famiglie dal più profondo del mio cuore