[Test] Proposte di vita o di morte

[Lyndon]

Qualche giorno fa mi sono trovato di fronte ad una domanda del genere e credo che faccia pensare, provo a proporla e ne aggiungo una seconda di mia invenzione. Le due proposte sono staccate l'una dall'altra e vanno considerate separatamente.

 

1- Incontri un'entità soprannaturale che ha il controllo di tutto. Ti propone la possibilità di godere con assoluta certezza di una buona salute e di non avere problemi medici per tutto il resto della vita. Ma ti viene svelato il giorno esatto della tua morte. Accetti?

 

2- L'entità ti dona qualsiasi potere tu desideri. Non hai alcuna restrizione, tranne che nel togliere o dare vita ad altre persone, nell'immortalità, o nell'annullare il contratto. Se per esempio desideri il potere di viaggiare nel tempo, non hai comunque la possibilità di tornare indietro per cambiare la scelta della proposta. Per il resto puoi desiderare tutto: leggere nel pensiero, la conoscenza di ogni cosa, ipnotizzare le persone, creare soldi dal nulla che ti verranno riconosciuti dallo Stato... ecc. Ma in cambio morirai dopo 12 anni. Accetti?

 

Io rifiuterei tutte e due le proposte. Per la prima avrei la certezza di non morire fino al giorno indicatomi, e non avrei paura di incidenti e malattie. So che se mi buttassi giù da un palazzo, sopravvivrei comunque e avrei a disposizione una vita tranquilla. Ma l'ansia del giorno che si avvicina sarebbe insopportabile, non ce la farei.

 

Per la seconda sarebbe bellissimo avere qualsiasi cosa io desideri, ma una prospettiva di 12, pur vivendo da Dio, non ne vale il prezzo. 

 

 

[LuckyTia]

Rispettivamente  

• Rifiuto
• Accetto 

La prima risposta per me è ovvia......preferisco vivere una vita non all'insegna della salute piuttosto che tormentarmi fino a perdere il senno,e non provate a dire "EH mA lo acCEttO peRChé la MOrte è uNa coSA nATurAle e giIUSta!11!1!" perché nel preciso istante in cui vi viene detto il giorno della propria morte vivrete nel terrore per il resto della vostra vita (aggiungiamoci anche che non saprete mai la causa del vostro decesso [vecchiaia,incidente,assassinio,suicidio] ed il gioco è fatto)

 

La seconda invece la ho accettata per un semplicissimo motivo 

Spoiler

Un modo per riuscire a vivere in eterno (tramite un qualche mezzo soprannaturale e non) anche senza l'immortalità e bigiare il contratto se si riflette a lungo la si trova (anche se sei stato abbastanza bravo con le postille @NatuShiny) ed io mi ritengo in grado se spremo molto le meningi 

 

[SilverApricot]

Accetterei entrambe le proposte (se con piena certezza che non stia mentendo l’entità) meglio vivere dodici anni (perché proprio dodici poi?) illimitatamente che sopravviverne per altri 60. Conoscere il giorno della mia morte sarebbe utile sempre se questa non è cambia come in certi cartoni o film durante il tempo, altrimenti è una fregatura.

[Dragopika22]

Nella prima proposta ti vengono concesse due cose per me assolutamente positivissime, non comprendo il senso di rifiutare.

 

Per la seconda credo dipenda dall'età che ho in cui ricevo la proposta, forse adesso rifiuterei, ma non ne sarei neanche così sicuro.

[Lyndon]

1 ora fa, SilverApricot ha scritto:

(perché proprio dodici poi?)

Volevo mettere 15, ma ho pensato che 15 anni fosse già abbastanza vantaggioso... 10 invece era troppo poco per goderselo, ho fatto una via di mezzo xD

 

1 ora fa, Dragopika22 ha scritto:

Nella prima proposta ti vengono concesse due cose per me assolutamente positivissime, non comprendo il senso di rifiutare.

Per come sono fatto di carattere, ogni giorno penserei che il momento si avvicina sempre di più D:

[Dott.ssa_Drapion]

Ho rifiutato entrambe, ma la prima rimane un 50 e 50 per me

 

1) Avrei l'enorme vantaggio di vivere in salute il che è una cosa che ritengo straordinaria e non di poco conto, ma sapere il giorno della mia morte non renderebbe più affrettate e superficiali alcune mie scelte (non dico quali per non dilungarmi) ? 

 

2) avrei accettato solo se fossi stata una vecchietta felice e arzilla di almeno 70/80 anni per avere  la certezza di avere ancora 12 anni di vita. Ma anche in questo caso non sarebbe una sconfitta non accettare la morte dopo aver vissuto una vita intera? 

Ci sono e ci saranno persone con vorrò stare più anni possibili se non addirittura tutta la vita accanto e non c'è desiderio/potere in grado di farmi cambiare idea. 

[Chinotto]

1- Mi sa che rifiuterei, concordo, troppa ansia.

 

2- Accetto e, come primo uso del mio potere, torno indietro di cinque minuti e uso i miei poteri per distorcere la realtà e ridefinire nelle menti di tutti il termine "anno" per significare "secolo". Il patto rimane, non sto cambiando la mia scelta, ma nel momento in cui ho accettato il termine "anno" aveva assunto un nuovo significato.

Milleduecento anni dopo, se ancora non mi sono annoiato, torno nuovamente indietro nel tempo e ridefinisco "anno" come "millennio".

 

...Scherzo, avrei troppa paura di far arrabbiare l'entità. Rifiuterei e basta.

[Blasto.]

Rifiuto entrambe.

La prima non mi piace per niente, mi mette molta ansia e ciò che riceverei in cambio non mi entusiasma troppo, sinceramente.

La seconda invece è molto più allettante, ma penso che sia ancora presto per accettare. Magari fra qualche anno...

[Dragopika22]

2 ore fa, NatuShiny ha scritto:

Per come sono fatto di carattere, ogni giorno penserei che il momento si avvicina sempre di più D

Secondo me non ha alcun senso. 

Perché la prima opzione ti permette di non avere mai nessun problema fisico, mentre per quanto riguarda il secondo punto, metti il caso che la tu morte sia la settimana prossima, tu non vivresti questa settimana al massimo facendo tutto quello che potresti fare e anche più? Se non lo sapessi invece, moriresti dopo aver passato l'ultima settimana a fare nulla. 

Se invece la tua morte è fra 50 anni, gestisci la tua vita organizzandoti per bene, sapendo già un anticipo che non avrai problemi di salute che ti condizioneranno con il primo punto. 

[RoseRed]

La prima l'accetterei, visto che se non avrò problemi di salute potrei campare 100 anni, anche se c'è sempre il trappolone in agguato...

Non avere problemi di salute non garantisce che il destino non si prenda gioco di me e mi faccia morire per una causa accidentale...

 

La seconda la rifiuterei perché 12 anni passano in un soffio...

[Icarus]

Acceterei entrambe le proposte.

La prima non ha molto senso non accettarla, dato che il giorno della nostra morte é comunque deciso; meglio vivere in buona salute.

La seconda opzione mi darebbe tutto ció che desidero, tra cui viaggiare nel tempo. Preferisco vivere poco ma divertendomi che avere una vita lunga ma infelice.

[IcyFlame]

Ritengo che in entrambi i casi la scelta dipende anche da come ti senti in un determinato momento. 

 

Ad esempio, rifiuto la prima, perché avrei molta ansia con il tempo che passa. Immaginiamoci che mi dice che muoio di colpo tra due giorni, ma in questi li vivo benissimo. Vivrei comunque con il peso addosso di sapere che avrò una vita più corta. Potrebbe anche dirmi che morirò a 93 anni felice nel sonno, ma ricorderò per sempre quel giorno e mi sentirei sempre meno calmo. Forse con tra qualche anno potrei cambiare opinione. Anche riconosco che logicamente sarebbe meglio accettare... preferisco vivere nell'ignoranza riguardo un evento così importante. 

 

La seconda la rifiuterei adesso, ma dai 65-70 anni probabilmente la accetterei. O dipende da come mi sta andando la vita in generale eh...

 

[Giove0]

La prima la accetterei senza pensarci due volte nonostante l'ansia che mi metterebbe negli ultimi mesi di vita, potrei fare tutte quelle cose che ora non ho il coraggio di fare (e potrei anche dare un grande aiuto alla comunità, se sapessi di non poter morire fare il pompiere/poliziotto sarebbe una priorità per non farlasciare rischiare altri)

La seconda no (almeno per ora, se avessi 65/70 anni accetterei), mi sentirei a sapere che avrei potuto vivere di più

[Alcidead]

La prima la rifiuterei, non mi basta sapere solo la mia morte, perché ciò non implica che potrei rimanere invalido o qualsiasi altra cosa che blocchi il mio godermi la vita. Quindi che ne so, mu dice che moriro fra i venti anni ma magari domani faccio un incidente che mi fa andare in coma fino al giorno della mia morte... Quindi preferirei vivere nell'ignoranza

Stessa cosa per la seconda, rifiuto. Almenoche io non possa dire all'entità soprannaturale :

Senti... Bello tutto eh, però ci devo pensare... Ti chiamo io quando ho deciso ok? 

Quindi quando sono sul punto di morte lo chiamo e lui mi regala 12 anni di vita più i superpoteri... Altrimenti direi di no a prescindere.. Che senso a vivere se sai già che sei condannato... 

[Lyndon]

35 minuti fa, Alcidead ha scritto:

Senti... Bello tutto eh, però ci devo pensare... Ti chiamo io quando ho deciso ok? 

Troppo facile così ahah

A quel punto lo chiamo tra una sessantina d'anni... così ne campo altri 12 

 

2 ore fa, Dragopika22 ha scritto:

Secondo me non ha alcun senso. 

Perché la prima opzione ti permette di non avere mai nessun problema fisico, mentre per quanto riguarda il secondo punto, metti il caso che la tu morte sia la settimana prossima, tu non vivresti questa settimana al massimo facendo tutto quello che potresti fare e anche più? Se non lo sapessi invece, moriresti dopo aver passato l'ultima settimana a fare nulla. 

Se invece la tua morte è fra 50 anni, gestisci la tua vita organizzandoti per bene, sapendo già un anticipo che non avrai problemi di salute che ti condizioneranno con il primo punto. 

Capisco benissimo e non posso darti torto perché il ragionamento ci sta.

 

Però non saprei spiegare bene il motivo, io sono molto ansioso di mio e quando so che c'è un problema, difficilmente riesco a pensare ad altro. Figuriamoci dovessi sapere quando sarà la mia morte

 

 

 

[Lady]

Sono talmente ipocondriaca che appena mi sento un minimo male voglio andare in ospedale perché mi sembra di essermi presa qualcosa di brutto e penso di star per morire. 

Quindi sì sulla prima ci faccio la firma

[Katakuri272]

Rifiuto entrambe per i seguenti motivi:

1) Perché la vita per me va vissuta alla "Carpe diem", cioè di cogliere e di godersi ogni attimo senza sapere quando arriverà la propria fine. Se invece sai il giorno della tua fine, beh staresti sempre con un pensiero:giorno dopo giorno sei sempre più vicino alla fine. Un pensiero angosciante, insomma, che si contraddice al Carpe diem.

 

2) Onnipotenza? Allettante, ma preferirei vivere da felice comune mortale senza sapere la mia fine, invece che vivere altri brevi 12 anni da divinità. Anche perché io, personalmente, sono cristiano e penso che valga la pena vivere molte esperienze che ti formeranno come persona. Con l'onnipotenza ok che puoi fare tutto con comodità, ma il tempo? Tu puoi tornare indietro nel tempo, ma non puoi far tornare indietro il tempo. Ciò vuol dire che non potrai fare tutto quel che desideri fare, ma non per incapacità ma più che altro per la fugacità del tempo. 

[Visitatore]

Prima proposta

Il problema qui è il seguente: da cosa è determinato il giorno della mia morte?

Se è possibile in maniera inequivocabile per l'entità determinarlo le cose sono due:

1. Il giorno della mia morte è determinato a priori per il modo in cui è strutturato l'universo, in un'ottica prettamente deterministica.
2. Il giorno della mia morte è determinato a posteriori rispetto il mio accettare la proposta ed è l'entità a fissarlo.

Nella prima ipotesi accetterei per una serie di implicazioni:

• La sola esistenza di una proposta del genere mi conferma in maniera inequivocabile che non posseggo il libero arbitrio, o non sarebbe tutto determinato a priori. Sapere che comunque vadano le cose non potrò fare nulla per cambiarle, e questo a prescindere che io accetti o meno, contribuisce già a rovinarmi un po' l'esistenza. Tanto vale accettare.
• La medicina potrebbe fare passi da gigante negli ultimi decenni. Se non morirò per incidente o omicidio ci sono buone probabilità che la data della mia morte sia molto lontana. Potrei anche essere predestinata a scoprire la fonte dell'immortalità, per quanto ne so.
• In un universo dove esistono entità sovrannaturali è ragionevole pensare che le condizioni dell'accordo siano in tutto o in parte rescindibili con il supporto del sovrannaturale stesso. Probabilmente dopo aver accettato la proposta mi dedicherei alla ricerca di altre entità e allo studio delle regole alla base dei loro poteri per: a) cancellare la memoria dell'accordo così da non vivere nell'ansia; b) ottenere il libero arbitrio andando a contraddire la data predestinata.

Nella seconda ipotesi invece sarei più propensa a rifiutare in quanto l'entità potrebbe fissare la data della mia morte a pochi secondi dalla conclusione dell'accordo. Dipende comunque dalla mia familiarità dell'entità: mi è appena apparsa davanti? O in qualche modo ho imparato a conoscerla e so di potermi fidare entro certi limiti? Se fossimo in intimità per qualsiasi motivo ovviamente accetterei e mi farei fissare la data della mia morte quando meglio ritengo opportuno.

 

Seconda proposta

Anche qui dipende: cosa si intende per "morirai tra dodici anni"?

1. Allo scoccare dei dodici anni vai incontro a morte cerebrale.
2. Allo scoccare dei dodici anni il tuo io viene totalmente obliterato, all'istante, da qualche tipo di forza sovrannaturale.

Nel primo caso accetterei. Con il mio potere non posso sbloccare l'immortalità ma nulla mi vieta di:

• Trasferire la mia coscienza da un corpo a un altro.
• Impiantare in un largo numero di soggetti dei frammenti della mia anima (e se l'anima non esiste la creo io, posso farlo) così che fungano da horcrux.
• Creare copie digitali o organiche di me stessa replicanti esattamente la mia coscienza.

Se la morte è quella biologica, insomma, posso facilmente evitarla distaccandomi dal mio corpo fisico e quindi dal mio cervello. Le copie non sarebbero nemmeno realmente collegate alla mia coscienza, che fungerebbe solo da stampino, quindi non avrebbero motivo di morire allo scoccare dei dodici anni.

Se invece l'entità sovrannaturale, da seconda ipotesi, pianta i piedi a terra e decide che qualsiasi versione di me deve scomparire magicamente dopo dodici anni sarei più propensa a rifiutare. Vero che vale quanto ho detto per la prima proposta: è ragionevole credere che il contratto possa essere rescisso con l'intervento di un'altra entità. Ma dodici anni sono davvero pochini per dedicarmi a una ricerca del genere.

 

Edit: ovviamente per la seconda proposta mi sono messa nell'ottica che mi venisse fatta adesso. Se avessi novant'anni non ci penserei due volte - probabilmente finisco col vivere anche più del dovuto!

 

[Lyndon]

18 minuti fa, K.L.Y. ha scritto:

Prima proposta

Il problema qui è il seguente: da cosa è determinato il giorno della mia morte?

Se è possibile in maniera inequivocabile per l'entità determinarlo le cose sono due:

1. Il giorno della mia morte è determinato a priori per il modo in cui è strutturato l'universo, in un'ottica prettamente deterministica.
2. Il giorno della mia morte è determinato a posteriori rispetto il mio accettare la proposta ed è l'entità a fissarlo.

Nella prima ipotesi accetterei per una serie di implicazioni:

• La sola esistenza di una proposta del genere mi conferma in maniera inequivocabile che non posseggo il libero arbitrio, o non sarebbe tutto determinato a priori. Sapere che comunque vadano le cose non potrò fare nulla per cambiarle, e questo a prescindere che io accetti o meno, contribuisce già a rovinarmi un po' l'esistenza. Tanto vale accettare.
• La medicina potrebbe fare passi da gigante negli ultimi decenni. Se non morirò per incidente o omicidio ci sono buone probabilità che la data della mia morte sia molto lontana. Potrei anche essere predestinata a scoprire la fonte dell'immortalità, per quanto ne so.
• In un universo dove esistono entità sovrannaturali è ragionevole pensare che le condizioni dell'accordo siano in tutto o in parte rescindibili con il supporto del sovrannaturale stesso. Probabilmente dopo aver accettato la proposta mi dedicherei alla ricerca di altre entità e allo studio delle regole alla base dei loro poteri per: a) cancellare la memoria dell'accordo così da non vivere nell'ansia; b) ottenere il libero arbitrio andando a contraddire la data predestinata.

Nella seconda ipotesi invece sarei più propensa a rifiutare in quanto l'entità potrebbe fissare la data della mia morte a pochi secondi dalla conclusione dell'accordo. Dipende comunque dalla mia familiarità dell'entità: mi è appena apparsa davanti? O in qualche modo ho imparato a conoscerla e so di potermi fidare entro certi limiti? Se fossimo in intimità per qualsiasi motivo ovviamente accetterei e mi farei fissare la data della mia morte quando meglio ritengo opportuno.

 

Seconda proposta

Anche qui dipende: cosa si intende per "morirai tra dodici anni"?

1. Allo scoccare dei dodici anni vai incontro a morte cerebrale.
2. Allo scoccare dei dodici anni il tuo io viene totalmente obliterato, all'istante, da qualche tipo di forza sovrannaturale.

Nel primo caso accetterei. Con il mio potere non posso sbloccare l'immortalità ma nulla mi vieta di:

• Trasferire la mia coscienza da un corpo a un altro.
• Impiantare in un largo numero di soggetti dei frammenti della mia anima (e se l'anima non esiste la creo io, posso farlo) così che fungano da horcrux.
• Creare copie digitali o organiche di me stessa replicanti esattamente la mia coscienza.

Se la morte è quella biologica, insomma, posso facilmente evitarla distaccandomi dal mio corpo fisico e quindi dal mio cervello. Le copie non sarebbero nemmeno realmente collegate alla mia coscienza, che fungerebbe solo da stampino, quindi non avrebbero motivo di morire allo scoccare dei dodici anni.

Se invece l'entità sovrannaturale, da seconda ipotesi, pianta i piedi a terra e decide che qualsiasi versione di me deve scomparire magicamente dopo dodici anni sarei più propensa a rifiutare. Vero che vale quanto ho detto per la prima proposta: è ragionevole credere che il contratto possa essere rescisso con l'intervento di un'altra entità. Ma dodici anni sono davvero pochini per dedicarmi a una ricerca del genere.

 

Edit: ovviamente per la seconda proposta mi sono messa nell'ottica che mi venisse fatta adesso. Se avessi novant'anni non ci penserei due volte - probabilmente finisco col vivere anche più del dovuto!

 

Mi piace un sacco il modo con cui hai risposto, molto ragionato!

 

Ovviamente non avevo pensato concretamente alle due opzioni, ma in linea di massima mi ero immaginato che, il giorno della morte indicato nella prima proposta, fosse deciso a priori, proprio come un grande piano del destino immutabile. E l'entità del caso sarebbe stata incontrata in un momento casuale, non era conosciuta prima, e dopo la firma del contratto non si sarebbe più fatta viva.

 

Per la seconda proposta mi ero sempre immaginato il momento della morte legato al destino. Passati i 12 anni, per un motivo o per l'altro sarebbe giunta la morte. O per un incidente, o per una malattia improvvisa o per qualsiasi altra causa

[Visitatore]

2 minuti fa, NatuShiny ha scritto:

Mi piace un sacco il modo con cui hai risposto, molto ragionato!

 

Ovviamente non avevo pensato concretamente alle due opzioni ma in linea di massima mi ero immaginato che il giorno della morte indicato nella prima proposta fosse deciso a priori, proprio come un grande piano del destino immutabile. E l'entità del caso sarebbe stata incontrata in un momento casuale, non era conosciuta prima, e dopo la firma del contratto non si sarebbe più fatta viva.

 

Per la seconda proposta mi ero sempre immaginato il momento della morte legato al destino. Passati i 12 anni, per un motivo o per l'altro sarebbe giunta la morte. O per un incidente, o per una malattia improvvisa o per qualsiasi altra causa

Poste così le cose accetto la prima e rifiuto la seconda.

Anche se sarei curiosa di vedere cosa succederebbe concretamente se divido la mia anima nei corpi di tutti gli esseri viventi sulla Terra: il pianeta esploderebbe? 

[evilespeon]

Vedo questo solo ora ...rifiutarsi entrambe 

Sapendo il giorno della mia morte vivrei malissimo tutta la vita ..cioè so che fino a quel giorno qualunque cosa non mi ucciderebbe a starei sempre a pensare a come morirò quel giorno o che mancano tot giorni, ore ,minuti e secondi alla mia morte...io sono così XD 

Nella seconda ...alla fine è  la stessa della prima ,sai che morirà dopo 12 anni ,non saprai il giorno esatto della tua morte ma l'anno esatto si ...pure peggio XD è poi magari poetvi vivere altri 80 anni Snom ne vale la pena per entrambe per quanto possano essere allettanti 

[StraxSilverhand]

Accetterei la prima, tanto la morte deve comunque arrivare, quindi sapere di preciso quando non mi farebbe differenza; almeno fino a quel giorno saprei con certezza di non poter subire nè incidenti, nè COVIDDI, nè altro. Mi sembra un affare.

 

Rifiuterei la seconda: 12 anni di quasi onnipotenza sono belli, ma troppo pochi.

[M0viz]

On 3/8/2020 at 15:59, K.L.Y. ha scritto:

Prima proposta

Il problema qui è il seguente: da cosa è determinato il giorno della mia morte?

Se è possibile in maniera inequivocabile per l'entità determinarlo le cose sono due:

1. Il giorno della mia morte è determinato a priori per il modo in cui è strutturato l'universo, in un'ottica prettamente deterministica.
2. Il giorno della mia morte è determinato a posteriori rispetto il mio accettare la proposta ed è l'entità a fissarlo.

Nella prima ipotesi accetterei per una serie di implicazioni:

• La sola esistenza di una proposta del genere mi conferma in maniera inequivocabile che non posseggo il libero arbitrio, o non sarebbe tutto determinato a priori. Sapere che comunque vadano le cose non potrò fare nulla per cambiarle, e questo a prescindere che io accetti o meno, contribuisce già a rovinarmi un po' l'esistenza. Tanto vale accettare.
• La medicina potrebbe fare passi da gigante negli ultimi decenni. Se non morirò per incidente o omicidio ci sono buone probabilità che la data della mia morte sia molto lontana. Potrei anche essere predestinata a scoprire la fonte dell'immortalità, per quanto ne so.
• In un universo dove esistono entità sovrannaturali è ragionevole pensare che le condizioni dell'accordo siano in tutto o in parte rescindibili con il supporto del sovrannaturale stesso. Probabilmente dopo aver accettato la proposta mi dedicherei alla ricerca di altre entità e allo studio delle regole alla base dei loro poteri per: a) cancellare la memoria dell'accordo così da non vivere nell'ansia; b) ottenere il libero arbitrio andando a contraddire la data predestinata.

Nella seconda ipotesi invece sarei più propensa a rifiutare in quanto l'entità potrebbe fissare la data della mia morte a pochi secondi dalla conclusione dell'accordo. Dipende comunque dalla mia familiarità dell'entità: mi è appena apparsa davanti? O in qualche modo ho imparato a conoscerla e so di potermi fidare entro certi limiti? Se fossimo in intimità per qualsiasi motivo ovviamente accetterei e mi farei fissare la data della mia morte quando meglio ritengo opportuno.

 

Seconda proposta

Anche qui dipende: cosa si intende per "morirai tra dodici anni"?

1. Allo scoccare dei dodici anni vai incontro a morte cerebrale.
2. Allo scoccare dei dodici anni il tuo io viene totalmente obliterato, all'istante, da qualche tipo di forza sovrannaturale.

Nel primo caso accetterei. Con il mio potere non posso sbloccare l'immortalità ma nulla mi vieta di:

• Trasferire la mia coscienza da un corpo a un altro.
• Impiantare in un largo numero di soggetti dei frammenti della mia anima (e se l'anima non esiste la creo io, posso farlo) così che fungano da horcrux.
• Creare copie digitali o organiche di me stessa replicanti esattamente la mia coscienza.

Se la morte è quella biologica, insomma, posso facilmente evitarla distaccandomi dal mio corpo fisico e quindi dal mio cervello. Le copie non sarebbero nemmeno realmente collegate alla mia coscienza, che fungerebbe solo da stampino, quindi non avrebbero motivo di morire allo scoccare dei dodici anni.

Se invece l'entità sovrannaturale, da seconda ipotesi, pianta i piedi a terra e decide che qualsiasi versione di me deve scomparire magicamente dopo dodici anni sarei più propensa a rifiutare. Vero che vale quanto ho detto per la prima proposta: è ragionevole credere che il contratto possa essere rescisso con l'intervento di un'altra entità. Ma dodici anni sono davvero pochini per dedicarmi a una ricerca del genere.

 

Edit: ovviamente per la seconda proposta mi sono messa nell'ottica che mi venisse fatta adesso. Se avessi novant'anni non ci penserei due volte - probabilmente finisco col vivere anche più del dovuto!

 

i tuoi commenti in questi topic mi fanno sempre impazzire XD

[BloodyRed]

Wow figata sti quesiti io rifiuterei la prima proposta ma accetterei la seconda, dato che dopo 12 anni arriverebbe in un modo o nell'altro la morte sceglierei un potere che la contempli ma che abbia un suo seguito, per esempio reincarnarmi conservando ogni cosa

[TheDarkCharizard]

Accetto entrambe, ma la prima con priorità la seconda mi riserverei di pensarci qualche minuto. Una volta scoperta la mia data di morte valuterò se accettare la seconda e magari con qualche richiesta che mi faccia avere qualche via di fuga dalla data nefasta.